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Autore: Kile_Langdon    26/05/2017    0 recensioni
"Morgana era una maga potente e Merlino lo era altrettanto... ora siete voi i custodi di questi poteri, ma state attenti, ogni dono ha i suoi aspetti e questi poteri ne hanno molti di oscuro potere."
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dove avrò messo il Mac stavolta???...diamine! Che male! Perchè ho voluto mettere il comodino proprio accanto alla porta?!

“Una, è arrivato il taxi! Sbrigati!” Sbuffo e non le rispondo...mi piace far arrabbiare zia Sidney, ma non è per questo che non le rispondo, il fatto è che non ho ancora finito di fare le valigie ed è tutta colpa della mia prighizia, non imparerò mai a organizzarmi.

Distrattamente metto portafoglio, Mac (che ovviamente avevo lasciato in cucina) e il telefono con le cuffie e caricatore in borsa e vado alla porta. Inspiro profondamente prima di uscire, mi mancherà l'odore del thè all'inglese di zia.

Apro la porta ed esco, cortesemente chiedo al tassista di prendermi le valigie, così non dovrà vedere Sidney singhiozzare e lei mi saluterà a modo suo: cioè come se stessi partendo per i campi di sterminio.

E infatti eccola lì tirare su col naso per evitare di piangere... arrivo di soppiatto e la abbraccio, lei si volta e mi stringe forte.

“Mi mancherai Una! Non fare cose stupide, ma soprattutto divertiti; sicuramente è quello che avrebbe detto lei!”

“Sydney! Niente sentimentalismo o mi metto a piangere io. Non farò cose stupide e mi divertirò...stanne certa.” le dico sorridendo mentre le stringo le mani.

Sorride e aggiunge: “Gwen sarebbe fiera di te, Una” fa una pausa mentre le scende una lacrima che è un misto di gioia e malinconia, so bene che a lei fa più male ricordare la mamma, io quasi neanche la ricordo.

“..e trovati un ragazzo, mi raccomando!” dice mentre torna ad abbracciarmi, stavolta così forte che mi manca il respiro.

Mi stacco da lei ed entro nel taxi, abbasso il finestrino.

Sidney mi raggiunge e mi saluta un'altra volta, stavolta senza lacrime, ma vedo che le brillano gli occhi; il taxi parte e la saluto con la mano.

“All'aereoporto per favore” dico al tassista.

   
 
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