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Autore: shinepaw    26/05/2017    3 recensioni
Bella e Leya stanno finalmente insieme, ora che quest'ultima ha deciso di restare. E vissero felici e contente? Tra un rivale agguerrito, proposte speciali e un passato ancora non lasciato completamente alle spalle, il lieto fine si prospetta - non solo per loro! - lontano... se non irraggiungibile!
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Sequel di Juliet & Juliet.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Liam's point of view

È mattino. La città si sta rapidamente svegliando e io, come di consueto, sto andando al lavoro, un po' prima del solito perché Taylor, il mio capo, arriverà in ritardo e mi ha chiesto di aprire il negozio al posto suo.

Giunto davanti alla porta, mentre giocherello con le chiavi, per poco non calpesto qualcosa di viola abbandonato sullo zerbino. Abbasso lo sguardo: è un fiore dalla forma concava, mi sembra di averlo già visto. C'è anche un bigliettino scritto con grafia incerta, recita: Al fiorista con gli occhiali... tu sei il fiore più bello!

Arrossisco, perché il fiorista con gli occhiali non posso che essere io, e m'affretto ad aprire la porta e poggiare sul bancone chiavi, biglietto e fiore.

- Buongiorno, belle signore - dico alle rose, le prime che saluto ogni giorno. - Avete dormito bene?

Intanto che intrattengo queste 'conversazioni' con i fiori la mia mente lavora a pieno regime: non è la prima volta che qualcuno lascia un regalino sullo zerbino, tuttavia non avevo mai pensato che fosse per me.

Questo significa che ho un ammiratore segreto? O un'ammiratrice? Io?

Esco ad occuparmi delle piante esterne, inventando canzoncine per loro. Questo lavoro... è così rilassante!

- Buongiorno...

- Buongiorno - replico rapidamente, alzando il capo. Un ragazzo della mia età con le guance lievemente imporporate e le cuffiette che gli pendono dalla felpa mi osserva con un sorriso gentile a stendergli le labbra. - Oh! La solita margherita?

Annuisce piano, seguendomi all'interno del negozio. Si chiama Ian, è uno studente di fotografia, nonché un cliente abituale: compra sempre un'unica margherita e se ne va. Ogni tanto passa di qui nel tardo pomeriggio, dopo le lezioni, e allora chiacchieriamo un po' oppure facciamo un tratto di strada insieme.

Gli do la margherita e lui mi paga con delle monetine, sfiorandomi il palmo della mano nel consegnarmele. Non ha mai i soldi giusti.

- Oh, un'aquilegia. Che bel fiore - osserva, indicando il fiore viola. - Significa amore nascosto, vero?

Gli rivolgo uno sguardo stupito. Ha ragione, ma... come fa a saperlo?

- Sì...

Mi sorride di nuovo con indulgenza.

- Mio nonno amava molto questi fiori - spiega, prima di stringersi nelle spalle. - Ma io ho sempre preferito le margherite.

Gli do il resto, abbozzando un sorriso cordiale.

- Buona giornata, Ian.

- Buona giornata - replica, arrossendo, prendendo la margherita e uscendo rapidamente.

~~~

Misha's point of view

Liam è pensieroso. Lo so perché il suo sguardo è vacuo da quando abbiamo iniziato a cenare e mangia quasi meccanicamente, masticando con eccessiva lentezza.

- Liam?

Non risponde.

- Liam? - ritento, un po' meno timidamente. - A-amore? C'è qualcosa che non va?

Si riscuote e mi fissa per un lungo istante.

- Ah, no... è che... mi capitano cose strane al lavoro, ultimamente...

- Cose strane? - domando gentilmente, accarezzandogli una mano. Distoglie lo sguardo da me, a disagio.

- Uhm... qualcuno lascia sempre lo stesso fiore sullo zerbino, insieme ad un bigliettino. E questo fiore e questo bigliettino... sono per me.

- Non sono io - asserisco, abbozzando un sorriso. Lui si gratta la nuca.

- Lo so... il tuo non è un amore segreto.

- Eh?

- È... è il significato del fiore.

- Oh.

Il mio ragazzo continua a guardare altrove e massaggiarsi il capo, io lo osservo. Questo vuol dire che c'è qualcuno interessato a lui... qualcuno che potrebbe essere più bello, più intelligente, insomma, migliore di me. Liam potrebbe a sua volta interessarsi a questo qualcuno così dolce che gli lascia sempre un fiore...

E io...? No. Non voglio che questo accada... non voglio che mi abbandoni!

- Mikha... - mi chiama, accarezzandomi dolcemente una guancia. - Amore mio, ti si legge negli occhi cosa stai pensando. No, no, non fare quella faccia, okay? Non ti lascerò per qualcun altro, chiunque sia.

Annuisco, mordendomi il labbro inferiore per non farlo tremare e per trattenere le lacrime. Liam si alza, scosta la sedia e viene ad abbracciarmi.

Non mi dice che posso piangere. Si limita a stringermi mentre io soffoco i singhiozzi contro il suo petto.

- Va meglio? - chiede quando mi allontano per asciugarmi il viso. Annuisco di nuovo. Torna a sedersi e riprendiamo a mangiare in silenzio. Una volta finito di cenare ci mettiamo a lavare i piatti insieme, sempre in silenzio. Non mi sento per niente rassicurato e anche lui è dello stesso umore di prima.

I suoi gesti sono lenti e distratti, la sua espressione assente.

- Mikha, non ce n'è bisogno, è il mio turno. Faccio io - dice ad un certo punto, senza degnarmi d'un'occhiata.

Non vuole che gli stia attorno...

Appoggio nel lavandino il piatto che avevo in mano e vado nella nostra camera, senza replicare. Mi siedo sul letto, perdendomi nelle mie elucubrazioni. Per un istante valuto se chiamare Leya per parlare, ma non voglio disturbarla e decido di tenere i miei pensieri per me. Non so neanche cosa potrei dirle: il mio ragazzo ha un ammiratore segreto che gli regala dei fiori e gli scrive bigliettini? Ho una tremenda ed irrazionale paura che Liam s'interessi a questo suo ammiratore e mi lasci?

Patetico.

Dei passi lievi mi avvertono dell'arrivo del mio fidanzato, però io non muovo un muscolo. Si siede accanto a me ed inizia ad accarezzarmi i capelli, pettinandomeli con le dita, prima di intrecciarmeli.

- Liam...?

- Scusa - bisbiglia, sospirando sommessamente. Mi rilasso, godendomi la sensazione del suo tocco delicato. È così piacevole da darmi i brividi. - Non avrei dovuto parlartene, perché sapevo che ci saresti stato male e non voglio che tu soffra a causa mia. Ma non mi sembrava giusto tenerti all'oscuro, sei il mio fidanzato e con te non ho segreti. Pensavo... pensavo di risolvere la questione da solo, però mi è venuta un'idea in cui mi piacerebbe coinvolgerti.

Fa una pausa, baciandomi un orecchio, e io mi lascio sfuggire un flebile gemito.

- Mikha, ti amo - mormora, dritto nel mio padiglione auricolare. Altri brividi mi percorrono la schiena. - Ti amo tanto. Nessuno... nessuno mi porterà mai via da te, okay? Nessuno può farlo. Solo tu puoi avermi. E io voglio solo te...

Piego il capo e per qualche lunghissimo istante ci guardiamo. Ho sempre creduto che un certo paio d'occhi verde mare fossero i più belli, ma mi son dovuto ricredere. Anche adesso, scuri d'apprensione, quelli castani di Liam sono meravigliosi.

- Liam - bisbiglio. - Ti amo anch'io...

E mi sporgo in avanti per posare le labbra sulle sue, serrate in una linea sottile. Che déjà-vu, mi viene da pensare: anche il giorno in cui gli ho confessato i miei sentimenti la sua bocca era stirata in una smorfia, e anche allora sono stato io a baciarlo.

Strofina il naso contro il mio e mi sussurra sulla bocca il suo piano. Annuisco, baciandolo ancora.

- Sei più tranquillo, adesso?

Un altro rapido cenno di assenso. Ci sdraiamo, abbracciati, e lui giocherella con la treccia che mi ha fatto. Credo sia stata Leya ad insegnargli a farle...

- Non voglia che tu ti senta inferiore o geloso di nessuno - dice, spostando la mano per accarezzarmi il viso. Mi accoccolo contro di lui. Liam mi fa sentire così bene, così protetto e al sicuro, come se nulla potesse ferirmi.

~~~

- Oggi sarà una bella giornata.

- Già.

- Non credo di aver mai visto la città a quest'ora - asserisce Liam, girandosi verso di me per sorridermi. Le sue gentili iridi color cioccolato scintillano alla tenue luce del sole da poco sorto. Ricambio timidamente il sorriso, stringendo più forte la sua mano.

- Io, ogni tanto... uscivo a fare una passeggiata con Angel, a quest'ora - commento, arrossendo un poco. Il mio fidanzato sorride ulteriormente.

- Sei così carino, Mikha - sospira, inclinando il capo per guardarmi meglio. Si ferma. Siamo arrivati davanti al negozio in cui lavora.

- Eccoci qua - mormoro, mentre lui ispeziona lo zerbino. Non c'è nulla. Va a controllare le piante, accosciandosi.

- Buongiorno. Avete dormito bene? Come state? Siete felici di vedermi? Sì, lo so che è presto. C'è anche il mio amore.

Avvampo di nuovo. Liam che parla ai fiori è la visione più tenera di cui mi sia mai potuto beare.

- Mikha, - mi chiama dolcemente - vieni qui.

Lo raggiungo e mi abbasso alla sua altezza.

- Dovrei salutare le piante? - bisbiglio, temendo che mi sentano.

- Certo che devi - risponde, dandomi una pacchetta sopra il ginocchio.

- Buongiorno - esordisco a bassa voce. - Sono il ragazzo di Liam...

Lui scoppia a ridere e mi schiocca un bacio sulla guancia.

- Sei adorabile.

Mi parla un po' dei fiori, perdendosi a spiegarmi il loro significato e impappinandosi a volte con i nomi scientifici più complicati, sempre utilizzando un tono appassionato. Gli piace così tanto questo lavoro...

Alla fine ci appoggiamo alla porta a baciarci. E proprio nell'istante in cui mi lascio prendere dall'audacia e avvolgo una gamba attorno al mio fidanzato, lui mi scosta.

- Ian...? - dice, sgranando gli occhi. Non molto lontano da noi c'è un ragazzo, e ai suoi piedi c'è un fiore viola. Ma non è questo ad attirare la mia attenzione, bensì le lacrime sul suo volto.

Egli fa per voltarsi ed andarsene, tuttavia Liam lo blocca.

- Aspetta! Oddio, tu... oddio... non mi sono mai accorto che fossi innamorato di me!

Il ragazzo, questo Ian, si lascia sfuggire un singhiozzo rumoroso.

- Lasciami andare, per favore - gli chiede con un filo di voce. Liam obbedisce.

- Mi dispiace - mormora. - Mi dispiace tanto.

- Non ti devi scusare. Sono io che dovrei farlo... avrei cercato di non innamorarmi di te, se avessi saputo che eri impegnato. Ma ogni mattina ti vedevo parlare con i fiori... come potevo? Ogni minuto che trascorrevi con me m'illudevo che fosse perché ti piacevo.

Silenzio. Liam forza un sorriso.

- Uhm... be', ecco... posso regalartela, oggi, la margherita? - domanda goffamente.

- No, grazie - risponde Ian, asciutto. - Non ne avrò più bisogno, adesso so che la risposta è 'non m'ama'.

E se ne va, senza raccogliere il fiore viola. Lo prendo io. C'è anche un biglietto.

'Ehi bellissimo... hai fatto sbocciare il fiore dell'amore in me e adesso ho le farfalle nello stomaco. Vorresti prendertene cura? Ian'

Provo un pizzico di compassione per lui, so più che bene come ci si senta quando il proprio amore non è corrisposto e l'altra persona ha già qualcuno. Ma Liam... Liam è innamorato di me.

Abbozzo un sorriso dolceamaro, consegnandogli il suo regalo. Il mio ragazzo mi stringe a sé e mi bacia il capo senza proferir parola.

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Note dell'autrice:
buon pomeriggio, pasticcini! Lo so, è da un po' che non posto, sono stata abbastanza impegnata. Ma molto presto inizieranno le vacanze estive e allora sarò tutta per voi. Ah, giusto: darò priorità a J&J 2, per ora, e durante l'estate vedrò di portare avanti Patto con la luna. Credo sia tutto. Baci
   
 
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