Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Violetta_    26/05/2017    5 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Liar






<< Shiho vado all'incontro di shoji di Shukichi sabato. Vieni? >>
<< Perchè no... >>

Era nel nuovo appartamento di Masumi, un bilocale piuttosto piccolo ma che per la ragazza andava più che bene.
Era stanca di girare per hotel, di andare da una parte a l'altra... di scappare. Voleva una dimora fissa, un posto stabile per una volta. E voleva condurre una vita normale con le persone che le erano care, per quanto possibile.

<< A proposito Shu-nii verrà a casa per il week-end >>
<< Che gioia... >> disse la ramata con una dose tale di sarcasmo da risultare spiazzante.

Masumi sorrise imbarazzata. Il rapporto tra Shiho e il maggiore Akai era più glaciale che tra quello tra due statue di ghiaccio.

<< E' il tuo modo per dire che non verrai a pranzo vero? >>
<< Sei una detective eccezionale Sera-chan ... >>

La ragazza sbuffò.

<< Potresti almeno provarci ad instaurare un dialogo. Lui ti vuole molto bene anche se non lo dimostra >>

Shiho la guardò fisso per due secondi con un'espressione impenetrabile.

<< Devo andare >>

Masumi sospirò delusa.

<< Shiho... >>
<< Ho un impegno >> disse frettolosamente chiudendo la porta alle sue spalle.

Si diresse verso il parcheggio del palazzo, indossò il casco e si mise sopra la sua Harley.
La sua moto, la sua bellissima moto.
Guai a toccarle la harley.

Sarà che detestava prendere i mezzi pubblici, sarà che detestava chiedere passaggi, sarà che voleva la sua autonomia.
Fatto sta che amava la sua moto quasi quanto amava le sue borse.

Uno dei vantaggi di essere stata membro del mib, oltre la laurea conseguita alla giovanissima età di tredici anni in una delle migliori scuole del paese, era l'aver avuto la patente internazionale a sedici.
Per fortuna tutti i suoi documenti ed attestati fungevano anche da copertura, nulla era collegato all'organizzazione e quindi erano assolutamente legali.
Detestava ammetterlo, ma doveva ringraziare proprio il maggiore degli Akai se era riuscita a rientrarne il possesso.


Ovviamente non lo avrebbe mai ringraziato, nemmeno con una pistola puntata sulla testa.


In quel momento Ran, Sonoko e Shinichi passavano nella strada lì vicino. Il giovane detective si mise a guardarla due minuti di troppo. Era la prima volta che la vedeva col completo da motociclista: col casco, il giubbotto di pelle e quei pantaloni aderenti.
La ragazza faceva sicuramente la sua figura con quegli abiti addosso.

<< Hei! Pianeta terra chiama Kudo >>

Il ragazzo diventò rosso come un peperone incrociando lo sguardo di Sonoko.


*


Shiho non si accorse del gruppetto che la fissava con aria allibita. Quindi si sistemò la cinghia del casco, salì in sella alla moto con un movimento veloce delle gambe, girò il manico ed iniziò a sfrecciare per le strade di Beika.

Poter nuovamente andare in moto era una sensazione magnifica, una sensazione che credeva di avere perso.

Parcheggiò in giardino ed aprì la porta.

<< Sono tornata >>
<< Ciao tesoro >> la voce allegra di Agasa proveniva dal salotto << ...hai mangiato? >>
<< Si... tu ti sei limitato a mangiare quello che ti ho preparato ieri sera? >>

L'uomo mise il broncio.

<< Si >>
<< Sicuro? >>
<< ... >>

I due si fissarono per trenta interminabili secondi.

<< Ok ho mangiato anche qualche biscotto >>

La ragazza scosse la testa e si avvicinò per abbracciarlo.

<< Non esagerare. Io vado a farmi un bagno >>


*


Finalmente sola.

Aprì l'acqua, si versò del succo d'arancia poggiandolo sul bordo della vasca e mise una canzone a volume molto basso.

Si spogliò e si immerse nella vasca giocherellando con la schiuma che si era venuta a creare, poi si sdraiò e chiuse gli occhi.

Voleva rilassarsi, ne sentiva proprio la necessità.

Ma ovviamente il suo cervello aveva altri piani.

Chiuse gli occhi portandosi una mano tra i capelli.

Inevitabilmente i suoi pensieri tornarono a quella sera, a quell'incontro sul terrazzo.

Quegli occhi azzurri erano quasi ipnotici, i lineamenti delicati ma così terribilmente attraenti, il suo profumo intenso e quelle labbra...

Si toccò il labbro inferiore rendendosi conto di desiderare ardentemente quelle labbra.



Dannazione quando era diventata una ragazzina in preda a certi desideri?




Deglutì rendendosi conto che in realtà quelle sensazioni le aveva già provate in passato.

E se n'era pentita enormemente.



Si era fatta molto, molto male in passato.



Scosse la testa e si sciacquò il viso.


No. Non poteva ricascarci un'altra volta.



*



Era in laboratorio.
Nonostante avesse dei giorni e degli orari prefissati capitava che la dottoressa Baba la chiamasse per chiedere la sua collaborazione, a qualsiasi ora.

Stava analizzando un tessuto sintetico alla ricerca di residui di polvere da sparo quando uno dei ragazzi dell'equipe le si avvicinò.

<< Senti Shiho fammi un favore >>
<< Si dimmi >>
<< Potresti andare a dare questi risultati all'agente al piano di sopra? >>

A quanto pare i ragazzi della scientifica non avevano un rapporto idilliaco con gli agenti, questi ultimi li trattavano come fossero degli stagisti o peggio dei semplici passacarte quindi preferivano avere il minor numero possibile di contatti.

A lei la cosa non faceva né caldo né freddo.

<< Tranquillo dammi qua >>

Salì le scale e un'agente le disse di andare nel parcheggio.
Anche l'essere spediti da un piano a l'altro era una cosa del tutto normale per gli agenti.


*



Shiho, da brava scienziata, non credeva nel concetto di sfiga anche se la vita le aveva posto davanti diversi elementi per dubitare delle sue convinzioni. E continuava a farlo.

L'agente in questione era Kazami, ed era con Rei.


Maledizione.


Non appena la vide l'agente Furuya assottigliò gli occhi.

<< Kazami inizia ad andare in macchina, arrivo subito >>
<< Wakatta >> rispose l'uomo limitandosi ad eseguire gli ordini del suo superiore.

Le andò incontro con passo deciso ma quando le fu di fronte avvertì un peso sul petto.
Shihò aveva allungato il braccio per dargli i fogli mentre guardava da tutt'altra parte.

<< Qui ci sono i risultati delle analisi >>

Rei continuò a fissarla nella speranza che lei si convincesse a fare altrettanto.

<< Suppongo che non ci sia tempo da perdere: sono positivi >> disse con tono piatto.
<< Ho forse fatto qualcosa che ti ha offeso Shiho? >>

Questa volta la ragazza dovette girare la testa per guardarlo.

<< Com...? No, perché mi fai questa domanda? >>
<< Sei più fredda in questi giorni. E non è che tu sia una pasta di zucchero solitamente >>
<< Va tutto bene. Sono solo sotto pressione per gli studi >>

Il ragazzo prese quei fogli fissandoli senza molto interesse poi, rapido, si avvicinò al suo orecchio.

Shiho avvertì il suo battito cardiaco accelerare, poteva sentire il respiro del ragazzo sfiorarle il collo. Socchiuse gli occhi.

Rei si umettò le labbra inspirando il delicato profumo della ragazza.


<< Bugiarda >> sussurrò.


Poi si recò velocemente verso la sua Mazda.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Violetta_