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Autore: didi_95    26/05/2017    3 recensioni
Ered Luin
Casa di Thorin ScudodiQuercia
Due nanetti molto noti alle prese con un mistero da risolvere, ce la faranno i nostri eroi a scovare il colpevole?
Genere: Commedia, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dìs, Dwalin, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente, quando i nanetti si alzarono, scoprirono che l'arrabbiatura di Dìs non si era affatto esaurita, anzi sembrava fosse appena cominciata.
< Mamma... che c'è per colazione? > mugolò Kili arrampicandosi sul suo sgabello e stropicciandosi freneticamente gli occhi.
Dìs si aggirava per la cucina come un drago in gabbia, sul fuoco erano posate numerose pentole fumanti; solo in quel momento Fili si ricordò che quello di quel giorno non sarebbe stato un pranzo come gli altri, era giorno di riunione: uno dei tre giorni all'anno nei quali lo zio Thorin riuniva tutti i nani importanti per discutere di "cose da adulti", come le chiamava di solito in loro presenza.
Il nanetto biondo sbuffò... la loro indagine non poteva capitare in un giorno peggiore, come il furto del resto...
I biscotti di Dìs erano rinomati nei giorni di riunione e servivano a far passare le pesanti ore di discussioni più velocemente, oltre che a rabbonire i nani più irruenti.
Lo stesso Dwalin, dopo una ventina di quei dolcetti croccanti e colmi di cioccolato, sembrava dimenticare ogni sorta di disputa.
< Questo potrebbe essere un indizio... > mormorò Fili tra sé e sé, mentre prendeva posto accanto al fratello ormai del tutto sveglio.
La tavola era vuota.
< Nulla! Non c'è nulla per colazione! Sono già abbastanza occupata a preparare il pranzo, non vedete? E tra cinque minuti devo uscire per comprare l'occorrente per i biscotti... > aggiunse la nana con una voce che avrebbe fatto concorrenza al gelido vento del nord.
Lo stomaco di Kili emise un sonoro borbottio, provocando un secondo sguardo della madre, ancora più gelido del primo.
Fili si affrettò a sistemare la situazione:
< Non preoccuparti mamma! Penserò io a qualcosa... >
Dìs sembrò rabbonirsi per un momento.
< Quando torno voglio trovarvi qui, pronti per impastare biscotti. Tutto chiaro? >
I fratelli annuirono in silenzio.
In quel momento Thorin fece il suo ingresso nella stanza, ancora un po' assonnato.
Con sguardo interrogativo adocchiò la tavola vuota.
< Niente colazione? > azzardò.
Per tutta risposta Dìs si infilò il mantello ed uscì di casa.
< Ma che ho detto? >
Borbottò il nano, riavviandosi i lunghi capelli scuri con le mani.
Kili si strinse nelle spalle.
< Ho fame zio... >
Thorin lo guardò e sorrise.
< D'accordo piccole pesti! Dato che non ci sono più biscotti, vi preparerò una bella frittata, che ne dite? >
Kili impallidì e abbandonò il capo sul tavolo:
< La frittata la bruci sempre... >
< Vada per pane e marmellata allora... ma non mangiatene troppa come le altre volte, altrimenti vostra madre mi uccide! >
Thorin aveva appena finito di parlare quando vide il nipote più giovane avventarsi sul barattolo di marmellata con il cucchiaio più grande presente in cucina.
Il nano non poté far altro che scuotere la testa.

Qualche minuto dopo, alzando lo sguardo dalla sua tazza di latte fumante ed emergendo dai vari problemi della riunione imminente, Thorin si rese conto dell'innaturale atmosfera che lo circondava: nessuna fetta di pane per terra o per aria, nessuna risata sguaiata, nessuna ansia per l'allenamento... nulla, solo silenzio.
E sua sorella non era nemmeno nei paraggi!
"C'è qualcosa che non quadra..." pensò, scuotendo la testa.
Iniziò schiarendosi la voce e notando con disappunto che, al rumore improvviso, entrambi i nanetti avevano alzato la testa allarmati; la cosa sembrava seria.
< Allora ragazzi... che programmi avete per oggi? > disse con il tono più pacato che trovò.
< Oh zio, non sai cosa ci è successo ieri! Eravamo in camera e poi la mamm... AHI! >
Kili si zittì all'improvviso, cominciando a massaggiarsi la caviglia destra.
Il fratello prese il suo posto.
< Tutto come al solito, zio Thorin... stavamo per andare agli allenamenti, vero Kee? Per Mahal siamo anche in ritardo! Ciao zio, grazie della colazione! >
Così dicendo, Fili agguantò la manica destra del fratello e lo trascinò fuori dalla porta.
Thorin, rimasto solo ed esterrefatto nella grande cucina vuota, si passò una mano tra i capelli; poi, come parlando a sé stesso, sussurrò con lo sguardo rivolto alle braci del camino:
< Non so nemmeno perché mi stupisco... io e Frerin eravamo identici. >
E l'unica cosa che si lasciò sfuggire quando Kili rientrò velocemente in cucina per recuperare le sue fette di pane e marmellata sul tavolo, fu un largo sorriso, uno di quelli rari, che riservava solo a quelle due piccole pesti che aveva come nipoti.
Dopo qualche secondo, il pensiero della riunione gli ricadde sulle spalle come un macigno... che cosa avrebbe fatto?
Avrebbe esposto ad i suoi compagni più cari le preoccupazioni che lo avevano turbato in quegli ultimi mesi?
Avrebbe osato rivelare il profondo desiderio che aveva nel cuore?
Sospirò pesantemente ed il suo sguardo tornò a perdersi tra le braci.

< Ma cosa ti è preso, me lo dici? Stavi per dirgli tutto! >
Il sole era già alto, ma il fiato dei due fratelli continuava a condensarsi in piccole nuvolette bianche; Kili guardò il cielo, presto avrebbe nevicato.
< Ma Fee! Me lo hai sempre detto tu che non si devono dire le bugie! E tu ne hai detta una enorme allo zio Thorin... >
Il biondo scosse la testa e sorrise.
< Scommetto che si è già dimenticato quello che gli ho detto. C'è la riunione oggi, non ricordi? Ha ben altro per la testa. E adesso sta' fermo mentre ti abbottono o prenderai un malanno. >
< Fee...? >
Il tono di voce del fratellino lo bloccò mentre stava cercando di eliminare le innumerevoli briciole di pane che gli erano rimaste impigliate nei capelli, era il tono che Kili riservava alle "cose da adulti", le cose che non capiva, quelle che lo spaventavano.
Lo guardò negli occhi.
< Dimmi. >
< Credi che accadrà questa volta? Lo zio Thorin parlerà agli altri di quella cosa? >
Fili abbassò lo sguardo; aveva creduto che Kili se ne fosse dimenticato... o almeno lo aveva sperato, ma il fratellino era più acuto di quanto non dimostrasse.
Odiava parlare di ciò che non riusciva a comprendere a pieno, ma l'unica cosa che avrebbe potuto fare con Kili era minimizzare.
Così sorrise e disse: < Ma non sai nemmeno di che si tratta Kee... >
Il nanetto moro aggrottò la fronte:
< So che fa star male la mamma e questo mi basta! >
Fili sorrise.
< Sono sicuro che lo zio Thorin non vorrebbe mai far soffrire la mamma... ma adesso basta, abbiamo cose più importanti a cui pensare. >
Così dicendo, sollevò il barattolo dei biscotti davanti agli occhi del fratello.
< Mentre facevamo colazione ho scoperto una cosa! >
< Cosa? > proruppe Kili con lo sguardo pieno di curiosità.
Il biondo, rallegrandosi per averlo distolto dal vero problema della giornata, sorrise e svitò il tappo del barattolo, indicandone il bordo.
< La vedi quella? >
Kili ci mise un dito sopra e lo ritirò immediatamente con aria schifata.
< E' appiccicosa! >
< Esatto fratello... è resina. Adesso abbiamo un indizio. >



NdA
Buonasera! Ecco il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto. Breve ma intenso, diciamola così ;')
Mi scuso se non pubblicherò ad intervalli regolari, ma la sessione estiva ha già cominciato a rosicchiarmi l'esistenza ahaha
Un ringraziamento ricco di cuori <3 alle mie indomite lettrici che non hanno esitato a lasciarmi un commentino<3 : Tielyannawen, leila91 e ThorinOakenshield.
Grazie anche a tutti coloro che leggono in silenzio :D
Finiti i ringraziamenti e le genuflessioni vi auguro un buon weekend e vi saluto!
Alla prossima
Diletta
   
 
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