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Autore: Wendy_88    28/05/2017    1 recensioni
Seconda classificata al contest "Una canzone, una storia" indetto da EleCorti sul forum Efp
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Wendy_88
Fix you
​Digimon Adventure
Raiting verde
​Taichi Yagami-Sora Takenouchi
​Drammatico/Malinconico/Sentimentale
​OOC

When you try your best but you don't succeed

When you get what you want but not what you need

When you feel so tired but you can't sleep

Stuck in reverse

When the tears come streaming down your face

When you lose something you can't replace

When you love someone but it goes to waste

Could it be worse?



Taichi Yagami aveva provato a fare del suo meglio per andare avanti, ma non c'era riuscito.
Era passato un anno da quel maledetto giorno, ma nonostante si sentisse terribilmente stanco non riusciva ancora a dormire.

Quando provava a chiudere gli occhi tornava a quel terribile momento e le lacrime iniziavano a scorrere sul suo viso senza volersi più fermare.

Quando si perde qualcosa o in questo caso qualcuno che non puoi più riavere, e soprattutto quando ami quel qualcuno ma va tutto in fumo niente potrebbe andare peggio e niente e nessuno potrebbe aiutarti ad andare avanti.


Un anno prima:

Aeroporto di Tokio Haneda                                 ore 8,45


Un ragazzo dalla chioma scompigliata e una ragazza dai morbidi capelli rossi erano stretti in abbraccio.

-"Sora io devo dirti una cosa una volta per tutte.
So già che mi darai dello stupido perché ho aspettato una vita intera per dirtela, ma devo dirtela prima che tu prenda quell'aereo.                  
Io sono sempre stato innamorato di te Sora, e il fatto che non siamo mai stati separati per più di un giorno da quando ci conosciamo mi fa stare malissimo.
Io ecco.."

-"Shhh.." Ma Sora lo bloccò mettendogli l'indice sulle labbra.

-"Che sei uno stupido l'ho sempre saputo Taichi non è una novità". disse ridendo la ragazza, ma poi continuò:

-"Sei uno stupido perché ci hai messo una vita a dirmelo, e sei uno stupido perché starai senza di me solo una settimana. 
Starò via solo sette giorni per andare a trovare Mimi in America, non parto mica per sempre. 
E quindi tra una settimana esatta dovrai venirmi a prendere in questo punto esatto e se davvero lo vorrai dovrai sopportarmi per tutta la vita".

-"Lo voglio". Sbottò lui

Scoppiarono entrambi a ridere per quella proposta, che nonostante il tono quasi minaccioso di Sora era quello che in realtà il ragazzo desiderava da sempre.

La voce degli altoparlanti dell'aeroporto annunciò che l'aereo di Sora era pronto per il decollo.

Sora si apprestò a prendere il trolley e si lanciò al collo di Taichi per un ultimo abbraccio facendo sfiorare le loro labbra.

-"Questo bacio continuerà fra sette giorni esatti".

-"Non vedo l'ora, conterò i giorni, le ore e i minuti".

Risero ancora.
Dopodiché Sora si incamminò fino a sparire dalla visuale del ragazzo, che aveva ancora gli uccellini che cantavano sulla sua testa dopo quel contatto.

Non appena tornò in se corse al bar dove c'erano i suoi amici.
Era più frizzante del solito e anche Yamato e Koushiro se ne accorsero.
Era andato tutto per il meglio e quindi raccontò tutto ai suoi due amici. 
Brindarono felici per la notizia.

Ma quando Taichi stava per rientrare a casa saltellando per le stradine di Odaiba il telefono chiamò la sua attenzione.
Era sua sorella Hikari.

-"Ehi sorellina sto tornando a casa". Disse tutto euforico.
Non appena avrebbe raccontato di lui e di Sora a Hikari si sarebbe messa a urlare di gioia anche lei.

-"Ok ti aspetto. Devo parlarti".

Ma la voce roca e quasi singhiozzante della sorella lo spiazzò.

-"Hikari che è successo?"

Ma la più piccola della famiglia Yagami aveva già riattaccato.
Cosa poteva essere successo?   
Che cosa avrebbe potuto rovinare la giornata più bella della sua vita?

Comincio a correre fino ad arrivare esausto finalmente a casa e non appena apri la porta quasi senza fiato trovò la sua famiglia in preda alle lacrime.
Il signor Yagami stava abbracciando la moglie e Hikari invece era sul divano rannicchiata tra le braccia di Takeru, che era diventato ormai il suo ragazzo.

-"Che è successo?"

Nessuno riusciva a proferire parola.

-"Allora? Vi decidete a dirmi che diavolo succede?"

Fu il padre di Taichi ad avvicinarsi al figlio e cercando di parlare con tono delicato annunciò qualcosa che avrebbe cambiato la vita di Taichi in un istante.

-"Taichi, purtroppo c'è stato un brutto incidente.
L'aereo che ha preso Sora è precipitato. E purtroppo dei pochissimi superstiti il nome di Sora non compare nella lista."

Quelle parole a Taichi sembravano quasi dette a rallentatore.
Iniziò a vedere sfocato, le sagome dei suoi familiari sembrano distorcersi, si sentì improvvisamente mancare fino a vedere solo buio.

Da quello svenimento passarono giorni prima che Taichi riuscì ad alzarsi dal letto e realizzare davvero che avesse perso l'amore della sua vita, che quel bacio promesso non ci sarebbe più stato, che la promessa di stare per tutta la vita insieme non potesse essere più mantenuta.

La vitalità e l'allegria di Taichi se ne era andata per sempre insieme alla sua Sora.
Non sarebbe più stato il ragazzo di prima.



Lights will guide you home

And ignite your bones

And I will try to fix you


High up above and down below

When you're too in love to let it go

But if you never try you'll never know

Just what you're worth

 

Era passato dunque un anno e non era riuscito a superare quella perdita così importante.

Aveva lasciato la scuola, il calcio, usciva raramente, e anche con i Digiprescelti non era più come prima.

Avrebbe dovuto "rimettersi a posto, aggiustarsi, ripararsi, consolarsi",  questo lo sapeva benissimo, ma non ci riusciva proprio.

Era ormai una persona afflitta e insoddisfatta, che nonostante provasse a fare del suo meglio non ci riusciva. 
Si sentiva impotente di fronte a una situazione che sembrava immodificabile.
Era stremato dal dolore, un dolore che pervadeva le sue ossa.

Cercava rifugio in un posto familiare, dove trovare consolazione allo sconforto, ma non poteva nemmeno andare a trovare Sora al cimitero poiché il corpo della ragazza non era mai stato ritrovato.

Ogni tanto si recava all'aeroporto in quel punto in cui anche se per pochi istanti si erano amati follemente.
​ _____


Uno di questi giorni in cui faceva ritorno proprio dall'aeroporto una sagoma femminile davanti la sua casa lo incuriosì.

Era una ragazza dai lunghi capelli rossi avvolti in una treccia laterale, con un vestito giallo a fiori fino alle ginocchia, ballerine bianche, e un cappello in paglia.
Sembrava confusa, come se non sapesse nemmeno perché fosse lì.
Ma aveva un qualcosa di familiare.
​Taichi v
oleva aiutarla.

-"Ti sei persa?"

Al suono della voce del ragazzo, la rossa impaurita si voltò di scatto.

-"Scusa non volevo spaventart.."

Non appena Taichi e la ragazza si guardarono in faccia sgranarono entrambi gli occhi.             
Non poteva essere vero.
O quello era il fantasma di Sora o era in uno dei suoi sogni.

Sì certo non era la prima volta che la sognava, doveva per forza  trattarsi di un sogno.

Ma la ragazza gli si buttò addosso dalla felicità e quel calore lo portò alla realtà.
Non era un sogno.
Quella ragazza era davvero Sora.
Come poteva essere vero?

La ragazza cominciò a piangere di gioia.

-"Co co come è po possibile? Tu se se sei mo morta?"
Il ragazzo non riusciva nemmeno a parlare e continuava a balbettare.

-"No Taichi sono davvero io e sono viva.
Sono una superstite del volo 180.
Solo che il mio nome non era nella lista perché mi hanno trovato dei pescatori.                                                                       
Sono rimasta ferita, ho battuto la testa e ho perso totalmente la memoria.
Non ricordavo ne il mio nome ne cosa mi fosse successo.
La famiglia di pescatori che mi ha accolta mi ha aiutato con le cure e la mia forza di volontà di ricordare era talmente tanta che la memoria mi è tornata.
Ed eccomi qua a mantenere la mia promessa se sono ancora in tempo".

Il castano che non si era perso nemmeno una parola di quello che aveva appena detto la rossa era commosso e felice.
Lei era davanti a lui ed era viva.
Non riusciva a credere ai propri occhi.

-"Taichi? Hai capito cosa ti ho detto?"

Il ragazzo tornò in sé.

-"Si certo che ho capito e soprattutto certo che sei in tempo".

La strinse a sé per poi continuare da dove si erano lasciati circa un anno prima.

Un bacio lungo e passionale che dimostrava che l'amore di entrambi non era mai svanito.
Un bacio che avrebbe segnato una nuova promessa eterna fra di loro.

E questa volta Taichi sapeva che non l'avrebbe lasciata più nemmeno un secondo.

 



Note dell'autrice

E rieccomi qui dopo tempo con questa nuova one shot Taiora partecipante ad un contest.            
Il contest prevedeva di scegliere una canzone tra quelle indicate, e la mia attenzione era ricaduta da subito su "Fix You", canzone dei Coldplay che ho sempre adorato nonostante il tema drammatico della canzone.
E io ahimè non sono brava con il genere, preferisco scene più comiche o più sdolcinate al massimo. XD
Motivo per cui ho aggiunto il lieto fine, non sarei mai riuscita a fare morire Sora.

Chiedo scusa per gli errori e anche per la storia che non è un granché, mi ero iscritta al contest tempo fa ma la mia ispirazione ultimamente non è il top per vari problemi che ho in questo periodo.
Quindi prima della scadenza ho voluto buttare giù queste righe anche se non sono molto soddisfatta.

(Chiedo anche scusa, visto che ci sono, a chi aspetta l'ultimo capitolo della long "L'isola che non c'è". Spero di concluderla al più presto.)

Detto questo, grazie mille a chi leggerà.

Alla prossima

Wendy :*

  
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