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Autore: suicidalblueberry    28/05/2017    0 recensioni
La storia di un angelo e della sua famiglia
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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jasper si alzo dal suo letto, come tutte le mattine iniziò a prepararsi.mise una maglietta, un paio di pantaloni e le scarpe. La sua stanza era molto grande, almeno per gli occhi di un bambino di dieci anni.si incammino' e non appena provo' a uscire di "casa" venne bloccato da due guardie.
Guardia1; principe non possiamo farla uscire di casa.
Jasper;ieri ho avuto il permesso di mio padre di uscire
Guardia2;ci sono stati degli attacchi di demoni ultimamente, dobbiamo tenerla al sicuro.
Jasper;ma io devo andare a scuola.
Guardia2;ci dispiace principe ma oggi non potete uscire.
Jasper era molto scocciato ma sapeva già cosa fare, torno in camera sua e sposto la un piccolo mobile dove dietro vi era una porticina. Non sarebbe mai stato in casa, sopratutto con sua madre. Uscì da "casa" lasciandosi il palazzo alle spalle, gli piaceva stare fuori, in quei momenti non era il principe degli angeli ma sono un bambino comune che dei pochi comuni capelli bianchi e lunghi. Velocemente Jasper si diresse a scuola e trascorse una normale giornata a studiare e divertirsi, come tutti i bambini della sua età dovrebbero fare. Al ritorno da scuola Jasper che per tutti era jas inizio ad ascoltare una conversazione da lontano.
Persona; hai sentito?
Persona2;cosa?
Persona;il. Secondo genito del re é morto
Persona2; si, chi è che non lo sa? Ora cosa vorranno fare?
Persona; andrà come deve, andrà al primo genito.
Persona 2; come mai non é andato direttamente a lui il trono? Cioè di solito va al primo genito
Persona; secondo il re' era meglio così, il secondo genito era più adatto e il primo possiede un enorme potere magico. Poi la regina a quanto pare odia il suo primo genito.
Jas sentiva ormai da quasi una settima questa cosa, tutte le persone ne parlavano, parlavano di quanto sua madre lo odiasse e lo volesse morto, il piccolo non aveva mai capito perché ciò, tutti i giorni provava a farsi piacere almeno un po' dalla madre regalandole fiori e oggetti, ma ormai da qualche tempo il padre aveva fatto si che lui e la madre non stessero' mai vicini . Jas era stato iniziato per essere un soldato e in fondo sentiva che sarebbe stata quella la sua strada, ma a quanto pare non sarebbe stato quello il suo Destino. Ma non era quello di qui preoccuparsi, perché non appena jas entro in casa il suo problema era un altro, il suo problema era sua madre, con un coltello in mano.
Jasper;m...madre...?c..cosa volete fare con quello?
Madre ; io non ho dato alla luce un abominio come te!
Jas cerco' di scappare ma fu preso dalla donna che inizio a colpiro in vari punti del corpo, il bambino urlava di dolore e cercando aiuto.imploro' la donna di lasciarlo finché delle Guardie riuscirono' a fermarla e a portare il più velocemente jas a essere curato,il bambino perse i sensi nel tragitto. Quando riapri gli occhi era nel suo letto pieno di fasciature, con il padre seduto al suo fianco.
Jasper;p... Papà cosa ho fatto alla mamma?
Padre;tranquillo Jasper non la vedrai più, riposa.
Jas;o.. Ok.
Il padre Diede un piccolo bacio sulla fronte e sene andò, subito dopo jas si riaddormento'
   
 
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