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Autore: _SimoErato_    29/05/2017    3 recensioni
Questa one shot è una missing moment di "You're so much bigger than the world I've made",ma può essere letta indipendentemente da essa senza nessuna difficoltà.
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(Dal testo)
Aveva chiesto alla karateka di sposarlo animato dalle migliori intenzioni,ma con il senno di poi avrebbe volentieri preferito prenotare un volo per Las Vegas e concludere il tutto in giornata. Insomma che bisogno c’era di fare una festa da mille e una notte con millemila invitati?(...)
“Kudo io lo so che il tuo mononeurone si trova in difficoltà in questi giorni,ma potresti ricordarti per un solo momento del fatto che questo è il tuo matrimonio e non il mio?” Sbottò una voce alle sue spalle (...)
La ramata sospirò,mentre osservava Ran avanzare nuovamente lungo il corridoio.
Quei due erano davvero fatti l’uno per l’altra.
(ShihoHigo) (ShinRan) (HeiKazu)
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I don't wanna fight alone anymore '
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Just say you’ll stay with me

Affacciato alla finestra della sua stanza Shinichi Kudo,il giovane detective liceale famoso in tutto il Giappone,osservava il sole tramontare sul 14 ottobre,ultimo suo giorno da celibe.
Era scappato dalle grinfie della sarta per disperazione,dato che quella donna aveva passato metà del pomeriggio a rimproverarlo per avergli dato delle misure a suo dire sbagliate,e l’altra metà ad accorciare il suo completo pungendolo ripetutamente. Nonostante tutte le scuse che gli aveva rifilato il detective era fermamente convinto che l’avesse fatto di proposito,e nessuno l’avrebbe mai convinto del contrario.
Fortunatamente quella vecchia megera si era volatilizzata per andare da Ran e il corvino aveva gettato il suo completo nero pece sul letto senza tanti complimenti.
Da quando aveva fatto la proposta a Ran quell’aprile era stato un tour de force,non aveva avuto un momento di tregua tra bomboniere,location,invitati e abiti.
Aveva chiesto alla karateka di sposarlo animato dalle migliori intenzioni,ma con il senno di poi avrebbe volentieri preferito prenotare un volo per Las Vegas e concludere il tutto in giornata. Insomma che bisogno c’era di fare una festa da mille e una notte con millemila invitati? Peccato che sua madre e la sua futura suocera non fossero dello stesso parere,perciò il corvino si era rassegnato a decine e decine di preparativi che sembravano non finire mai.
Fortunatamente non era stato solo ma aveva avuto l’appoggio della sua futura moglie,di Shiho e a tratti anche di Hattori,anche se le poche mansioni che i due avevano fatto insieme erano state dei totali fallimenti.
Quel giorno ai futuri sposi era stato categoricamente impedito di vedersi,perciò il giovane poteva godere di qualche minuto solo per sé dopo tanto tempo.
“Kudo io lo so che il tuo mononeurone si trova in difficoltà in questi giorni,ma potresti ricordarti per un solo momento del fatto che questo è il tuo matrimonio e non il mio?” Sbottò una voce alle sue spalle.
Shinichi si voltò e si trovò davanti le gambe di Shiho e due scatoloni di bomboniere a coprirle il resto del corpo. Sospirò,abbandonando i suoi sogni di tranquillità e andando ad aiutarla,ma lei lo anticipò posandoli per terra e dicendogli che ce n’erano altri tre che lo aspettavano nell’ingresso. Tornato in stanza posizionò gli scatoloni accanto a quelli che aveva salito l’amica,e poi notò che quest’ultima era intenta a sistemare il suo completo.
“Non ce n’è bisogno” Le disse,ma lei lo guardò truce.
“Si che ce n’è,dato il modo in cui l’hai lasciato” Affermò,indicandogli tutte le pieghe che il vestito si era procurato.
Dopo averlo posizionato con una gruccia sull’anta dell’armadio si girò verso l’amico e,vedendo il suo volto stanco,capì che era davvero giunto al limite e che aveva solo bisogno di riposarsi come si deve.
Decise quindi di levare le tende.
“Hai bisogno di altro prima che io vada?”Gli chiese mentre si infilava il giubbotto di pelle.
“No tranquilla,ho solo voglia di un bagno caldo e di una bella dormita fino a domani,sono distrutto” Confessò il detective,accompagnandola all’ingresso.
“Sicuro che non vuoi che io o Hattori rimaniamo a farti compagnia stanotte? Giusto per evitare inconvenienti o ritardi domani” Domandò,ancora incerta all’idea di far rimanere l’amico da solo in casa alla vigilia delle sue nozze. “Sicurissimo,non preoccuparti. In ogni caso domattina Hattori passerà da me e andremo in chiesa insieme,ed i miei genitori dovranno passare di qui per sistemarsi dopo il volo prima di andare. Non ci saranno problemi,dormi tranquilla” La tranquillizzò Shinichi,dandole un bacio sulla guancia prima di salutarla e chiudere la porta.
Mentre rientrava in casa la ramata continuò ad essere pensierosa,e nonostante si ripetesse che sarebbe andato tutto bene non poté impedire ad un senso di strana inquietudine di accompagnarla per tutta la notte.



Venerdì 15 ottobre
Shiho era ferma sulla soglia di casa Agasa ad aspettare Ryusuke che,come al solito,era in ritardo.
Erano solo le 11 ma già aveva voglia di rinfilarsi sotto le coperte da quanto era stanca.
Sebbene si fosse svegliata alle 8 per lavarsi e acconciarsi i capelli con calma,aveva dovuto fare tutto negli ultimi venti minuti dato che il Dottor Agasa le aveva fatto spendere un paio d’ore ad aiutarlo a cercare i suoi gemelli preferiti,e alle 10 i Detective Boys si erano presentati alla porta avanzando delle pretese: Genta e Mitshuiko le avevano chiesto di aggiustare loro il nodo alla cravatta,mentre Ayumi aveva insistito per essere truccata.
Si era dovuta sistemare in tempo record e,come se non fosse abbastanza,di Ryusuke non c’era neanche l’ombra.
Mentre gli telefonava per la terza volta,gettò un occhio a casa Kudo e vide con sollievo tutte le tende spalancate.
Aveva pensato di passare da Shinichi per assicurarsi che andasse tutto bene,ma vista la situazione non sembrava ci fosse nulla di cui preoccuparsi. Finalmente vide la macchina del calciatore e,una volta salitaci,lo guardò torva.
“Ti saresti anche potuto fermare a bere un caffè già che c’eri” Lo rimproverò,picchiettando sul suo orologio da polso. “Scusami Diffidenza,non ho sentito la sveglia” Si scusò lui,sorridendo colpevole. Poi spese qualche secondo ad osservarla per bene e si ritrovò ad apprezzare in maniera neanche troppo velata il top in pizzo e gli spacchi fino a metà coscia della gonna.
“Mi stai consumando” Disse la ramata,dopo aver intercettato il suo sguardo. Il calciatore arrossì,colpito nel segno.
“Stai molto bene con questi vestiti” Dichiarò dopo un po’ cercando di rimediare alla figuraccia fatta,mentre parcheggiava davanti l’ufficio investigativo del detective in trance.
Shiho si voltò a guardarlo con un sorriso strano,si accostò al suo orecchio e bisbigliò “E pensare che avrei giurato che tu mi preferissi senza”. Si gustò l’impagabile espressione atterrita che il biondo aveva assunto e,ridendo,uscì dalla vettura. Casa Mori era un putiferio : gente che entrava,gente che usciva,curiosi che si affacciavano per vedere la figlia del famoso detective Mouri,Kogoro sulla soglia che borbottava qualcosa riguardo “quel detective da strapazzo” ed Eri che puntualmente lo rimbeccava intimandogli di tacere.
Ran era in salotto intenta a fare foto con Sonoko e Kazuha,entrambe elegantissime nei loro abiti da damigella rosa confetto,simili a quello che quel mattino aveva visto addosso ad Ayumi che avrebbe invece sparso i fiori lungo tutta la navata.
Non appena la vide la karateka le andò in contro sorridendo,raggiante nel suo lungo abito bianco,e la strinse forte.
“Sono così emozionata” Confessò,guardandola con occhi lucidi.
“Diciamo che l’avevo capito dai 20 messaggi che mi hai mandato stanotte con la stessa identica frase” Scherzò la ramata,prendendola in giro.
Ran rise divertita,per poi fare un cenno affermativo a suo padre che le aveva intimato di muoversi per non fare ritardo. “L’hai sentito?”Domandò,mentre afferrava lo strascico per scendere le scale più facilmente.
“Onestamente no,però uscendo ho visto che tutte le tende erano aperte,quindi sta tranquilla vedrai che sarà già lì” Affermò Shiho,sentendosi in dovere di tranquillizzare l’amica pur continuando ad avere una brutta sensazione.



Il giardino dell’Hilton Tokyo bay brulicava di gente che,pian piano,andava sistemandosi nelle sedie immacolate poste sotto un enorme gazebo dello stesso colore,adibito per l’occasione.
Yukiko scese rapidamente le scale del porticato,contenta che la cerimonia non fosse ancora iniziata dal momento che lei e suo marito avevano dovuto infrangere decine e decine di regole del codice stradale per arrivare in tempo per colpa del loro aereo che era atterrato in ritardo.
Non erano neanche riusciti a passare da casa e,per vestirsi,avevano dovuto chiedere una stanza al personale dell’hotel. Riuscirono ad accomodarsi giusto in tempo,poiché subito dopo partì la marcia nuziale.
La donna era raggiante di gioia all’idea che il suo piccolo Shin-chan stava finalmente per sposarsi e batté le mani entusiasta quando vide Ran avanzare lungo il corridoio a braccetto con suo padre.
Voltò lo sguardo verso il ministro cittadino che aveva il compito di celebrare le nozze per guardare suo figlio,e lì il suo sorriso svanì lasciando il posto ad un’espressione terrorizzata.
Shinichi non c’era.
“Dove diavolo è?” Sbottò contro Yusaku che badò bene ad indietreggiare e mettere della distanza tra di loro.
In tanti anni di matrimonio aveva imparato qualche piccola regola di comportamento da adottare con sua moglie per aver cara la pelle,ed una di quelle consisteva proprio nel creare la maggiore distanza possibile,magari anche oceanica,tra loro ogniqualvolta lei desse segno di essere arrabbiata.
Non che Yukiko fosse davvero pericolosa,o almeno sperava di no,ma come si suol dire prevenire è meglio che curare.
Ben presto si avvertì un continuo vociare sempre più forte tra gli invitati,e la stessa Ran si bloccò esterrefatta al centro del corridoio,guardandosi intorno con aria terrorizzata.
Shiho osservò la scena con occhi sbarrati,maledicendosi per non aver dato ascolto al suo istinto.
“Non sareste dovuti arrivare insieme?”Chiese ad Heiji che,come lei,si trovava in piedi alla sinistra del ministro cittadino. “Si,ma Ran ha avuto un inconveniente con il bouquet e aveva bisogno di qualcuno che andasse dal fioraio per risolverlo,perciò ho inviato un messaggio a Kudo per avvisarlo e,anche se non mi ha risposto,non mi sono preoccupato perché credevo che con lui ci fossero i suoi o che ci fossi andata tu”. Rispose il ragazzo del Kansai.
“Cosa? Io ero in ritardo e non sono passata proprio perché pensavo che ci fossi tu con lui!”.
I due si guardarono e capirono che in realtà quella mattina nessuno era andato a casa Kudo,e che quindi il detective era stato lasciato libero di fare ciò che voleva,ed entrambi sapevano che ciò che il corvino amava di più al mondo (oltre i casi) era leggere gialli fino all’alba e poi dormire per tutta la mattina.
“Ryu,mi servono le chiavi della macchina!”Affermò la ramata,scattando verso il suo ragazzo il quale,senza fare domande,le allungò le chiavi della sua Acura NSX rosso fiammante.
Shiho si precipitò al di fuori del gazebo assieme al detective del Kansai sotto gli occhi atterriti di tutti e,dopo che entrambi furono saliti sulla vettura,sfrecciò per le strade di Tokyo ad una velocità tale che Heiji si dovette aggrappare al sedile con entrambe le mani e pregare tutti i kami per arrivare vivo e vegeto alla fine di quella giornata assurda. Giunti davanti a Villa Kudo,il detective uscì dalla macchina ancor prima che questa si fosse fermata del tutto e,mentre Shiho parcheggiava,premeva ripetutamente il citofono gridando improperi contro il suo amico.
“Lascia stare,ho queste”Disse la ragazza mostrandogli la copia delle chiavi che l’amico le aveva dato negli ultimi giorni per aiutarlo con i preparativi.
Una volta dentro si stupirono di trovare tutte le tende spalancate ma,senza farci troppo caso,si precipitarono in camera del giovane scoprendolo,come immaginavano,ancora nel mondo dei sogni.
Heiji gli saltò addosso ed iniziò a prenderlo a schiaffi e a quel punto il detective di Tokyo decise di aprire l’occhio destro. “Cosa diavolo vuoi Hattori? Lasciami dormire ancora un po’” Borbottò con voce impastata,facendo per girarsi dall’altro lato. “Alzati idiota! E’ tardissimo e tu sei ancora qui!”Sbottò in risposta l’altro,senza lasciare la presa su di lui.
“Ancora cinque minuti e mi alzo,Hattori,promesso”Ribattè il corvino,infilando la testa sotto il cuscino.
“Allora sei un imbecille completo! Sei in un ritardo colossale e se non ti alzi adesso dubito che Ran vorrà avere ancora a che fare con te d’ora in poi!”.
“Che tu e la tua voce siate maledetti,Hattori! Sentiamo,che ore sono?”Domandò il ragazzo premendosi ancora di più il cuscino sulle orecchie.
A quel punto intervenne Shiho che,senza tanti complimenti,spostò Heiji dal corpo di Shinichi e gli tirò via tutte le coperte dicendo “Sono le 12.30 e tu saresti dovuto essere all’Hilton Tokyo Bay almeno mezz’ora fa”.
Shinichi scattò a sedere,completamente sveglio.
“Stai scherzando?”Chiese,terrorizzato.
“Guarda tu stesso” Rispose la ramata,indicandogli l’orologio alla sua destra.
“Maledizione!” Gridò il giovane,fiondandosi fuori dal letto ed iniziando a togliersi la maglia,mentre Heiji avvertiva Kazuha dicendo che lo sposo aveva avuto un piccolo inconveniente e che sarebbero stati lì in pochissimo e Shiho gli porgeva il completo.
Al momento di togliersi i pantaloni però si fermò,guardandola imbarazzato.
“Ehm Shiho-chan,potresti voltarti?”
“Kudo”Iniziò lei,avvicinandoglisi minacciosamente.
“Non so se l’hai capito ma sei in una situazione tremenda e non hai tempo per ricomporre la tua dignità,figuriamoci per avere del pudore. Quindi infilati questo completo e TACI”Gridò,lanciandogli addosso giacca,camicia e pantaloni.
Tre minuti dopo i ragazzi si trovavano già per strada diretti all’hotel e,mentre Shiho correva a velocità folle,Heiji rimproverava l’amico.
“Insomma Kudo,come hai fatto ad essere talmente stupido da rimanere sveglio fino all’alba anche stanotte?”
“Non riuscivo a dormire e avevo bisogno di fare qualcosa! E poi guarda che non sono stato un completo sprovveduto,avrò messo una decina di sveglie e lasciato tutte le tende aperte proprio per fare in modo che la luce del sole mi svegliasse.” “Sono state molto utili,devo dire” Affermò Shiho ironicamente,senza staccare lo sguardo dalla strada.
“Beh sicuramente non avrei mai voluto che il mio matrimonio andasse così. Tu piuttosto,conti di rallentare o vuoi farmi morire prima di arrivare?” Domandò rivolto all’amica.
In risposta lei gli lanciò un’occhiata dallo specchietto retrovisore e poi,con tutta tranquillità,chiese: “Preferisci morire per strada o essere soffocato dalle mani di Kogoro Mori?”.
Shinichi sbiancò,rendendosi conto di dover passare tra le fauci del suo futuro suocero che non l’aveva mai sopportato e che sicuramente,in quel momento,doveva stare escogitando il modo migliore per toglierlo di mezzo.
“La strada andrà benissimo” Bisbigliò,addossandosi al sedile e scatenando le risate dei due.
Arrivarono all’hotel in tempo record e lo sposo si precipitò in giardino e poi dritto al gazebo dove trovò una marea di occhi che,al suo arrivo,si voltarono a fissarlo con aria truce.
Tra tutti primeggiavano quelli di Ran che,a braccia conserte,lo osservava con sguardo assassino dal fondo del corridoio senza dire mezza parola.
“Ehm salve”Iniziò lui imbarazzatissimo,pregando che qualcosa lo inghiottisse e lo portasse via da quella situazione tremenda. Improvvisamente si sentì sollevare da terra e si trovò schiacciato contro una delle colonne della struttura da un Kogoro decisamente furioso.
“TU,RAGAZZINO! COME HAI OSATO ABBANDONARE LA MIA BAMBINA NEL GIORNO DELLE NOZZE!” Gridò quest’ultimo,sballottandolo violentemente avanti e indietro.
“No Mori-san si sbaglia,non volevo affatto abbandonarla ” Cercò di giustificarsi lui,ma l’uomo non gliene diede la possibilità perché prese ad agitarlo ancora di più,mentre attorno a loro si radunava una folla di gente.
Shiho ed Heiji erano intanto riusciti a raggiungere il giardino e la giovane,vedendo la totale incapacità dell’amico di gestire quella situazione,alzò gli occhi al cielo e decise di intervenire.
“Mori-san lo lasci,non l’ha fatto di proposito” Disse,facendosi largo tra la folla e avvicinandosi ai due.
Il detective in trance,sebbene avesse tutte le intenzioni di far fuori quel ragazzino che oltre a rubargli la figlia gli stava rubando anche il lavoro,non poté fare altro che obbedire di fronte allo sguardo di quella ragazza così bella,perciò mollò la presa su Shinichi pur continuando a pianificare il modo migliore per ucciderlo.
“Kudo-kun in questi giorni è stato molto impegnato per i preparativi e ha trascurato la sua alimentazione. Questo l’ha portato stamane ad avere un malore che l’ha fatto svenire e,dato che nessuno di noi è riuscito a raggiungerlo stamane,è stato soccorso da me e Hattori solo poco fa.”Mentì,pregando davvero che tutta quella gente le credesse. “Oh,Shinichi!”Esclamò Ran a quel punto,correndo ad abbracciare il suo fidanzato in lacrime.
“Stai bene? Mi spiace così tanto di aver dubitato di te”Disse nell’abbraccio,mentre tutto il resto degli invitati si avvicinava per sincerarsi delle condizioni del povero sposo.
Il ragazzo si trovò a rispondere alle domande di tanta gente con giustificazioni non molto credibili finchè il ministro cittadino non fece notare loro di essere in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia,e solo così il detective fu lasciato in pace. Sistematosi accanto ai suoi testimoni guardò Shiho e,al suo sguardo che sapeva tanto di un “Mi devi la vita”,rispose con un grazie sussurrato ed un sorriso smagliante.
La ramata sospirò,mentre osservava Ran avanzare nuovamente lungo il corridoio.
Quei due erano davvero fatti l’uno per l’altra.



Angolo Autrice
Hola!
Nell'ultimo capitolo di "You're so much bigger than the world I've made" avevo accennato ad una shot completamente incentrata sul matrimonio degli ShinRan....
Ebbene,eccola qui!
Tutto ciò originariamente si sarebbe dovuto trovare nella suddetta long,ma ho preferito ritagliarlo e dargli uno spazietto a parte piuttosto che includerlo nei mille avvenimenti presenti in quella,anche perchè lì mi sono focalizzata molto sulla mia ship (Shiho ed Higo appunto) e le altre le ho...come dire...prese poco in considerazione ecco.
E' una robetta senza troppe pretese,fatta solo per far sorridere un po' e scritta in mezzo pomeriggio,quindi non prendetela troppo sul serio e soprattutto sappiate che non è sicuramente una shot in cui ho dato il meglio di me ahah.
Detto ciò spero che comunque l'abbiate apprezzata,ci vediamo presto!
Baci
Simo
  
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