-E sentiamo, chi ti pagherà la retta della scuola? Perchè io non ho intenzione di sborsare un centesimo!-
Urla contro una porta chiusa, continua così da almeno mezz'ora.
-Papà, ecco chi! E ora taci!-
Mi sono chiusa in camera perchè ho litigato ancora con mia madre, è una noia già solitamente, ma in questi giorni è peggiorata; non vuole che vada alla scuola privata dove mi sono già iscritta con papà.
I miei sono separati e non c'è molta comunicazione, non si odiano o litigano appena si vedono, e questo è già un bene, ma hanno idee diverse, forse per questo non ha funzionato...
Comunque io voglio fare la cantante, lo so può sembrare un sogno infantile,però la mia voce è davvero bella (e con questo non voglio sembrare arrogante). La donna che è ancora qui fuori che sbraita, invece, vuole che studi giurisprudenza, o vuole iscrivermi ad un indirizzo scientifico.
Io scientifico? Amo la matematica, è vero, però la mia voglia di studiare sta sotto le scarpe.... E giurisprudenza nemmeno morta!
Mi sarei fregata delle sue opinioni, solo che la scuola è privata, quindi costa non così poco. È la McElroy, dove si studia canto, recitazione e arte, l'unica scuola nel paese con questa opportunità, ed è anche a venti minuti di macchina da dove abita mio padre!
Tra due settimane ci saranno le selezioni (che sembrano essere molto difficili) e i risultati vengono poi comunicati un mese dopo le "audizioni".
Domani comunque passerà papo a prendermi, con o senza il consenso di mamma, ho già le mie tre valigie più zaini e altro pronti, non mi lascerò fermare da lei e dalla sua follia.
Andrò da Brizio (così chiamo papi) per tutto il tempo... Dovrei forse salutare il mio ragazzo...
 
Sono uscita dalla finestra, lo faccio spesso, e sto andando da lui. So che ora sta facendo le prove con la band. Sono un gruppo famoso in tutto il paese, i "Black Roses". Sembra assurdo, ma noi ci conosciamo da una vita, lui era il mio vicino di casa. Ora vive da solo, ovvio, ha vent'anni, però vive sempre nella mia città.
Comunque io ho diciassette anni, l'età minima per entrare la McElroy è sedici, quindi è perfetto.
Fuori da dove provano c'è un piccola folla, non sono in molti a conoscere il posto, io però non passo per l'entrata principale.
Appena dentro sento la sua voce magnifica, lui è il cantante ed è meraviglioso.
I capelli neri e lunghi ricadono morbidi sulle spalle, non li ha raccolti in un codino oggi, e incorniciano il suo viso d'angelo, gli occhi sono due pozzi neri e profondi.
-Tsuki!- mi ha vista.
-Itachi...-
-Ragazzi, facciamo una pausa- dice ai suoi, poi si avvicina a me -Come stai?-
Mi bacia.
I suoi baci sono unici, è bravissimo, è perfetto... Oh io sono qui per un motivo preciso!
-Domani parto e vado da Brizio... Per la McElroy...-
Mi guarda e i suoi occhi si abbassano, mi accarezza il viso dolcemente.
-Se verrai presa non ci vedremo per un anno.-
Cala il silenzio, sappiamo tutti e due cosa vuol dire, non possiamo continuare la nostra storia.
-Io aspetterò tue notizie, ti auguro il meglio, anche sapendo che per noi sarà la fine.-
Ha detto tutto lui.
-In caso non passassi...- comincio io, mi zittisce.
-Questo è impossibile, ma comunque io aspetterò. Addio!-
-Non è un addio...-
-Allora è una Buona Notte!-
Sorrido, ha citato una dei miei film preferiti con Johnny Depp.
Ci baciamo, consapevoli che potrebbe essere il nostro ultimo bacio.
 
Sono a casa, ora posso piagnucolare sula letto. Mi mancherà tantissimo! Dopo tutto quel tempo passato con lui l'idea di non vederlo più mi sconvolge...
Anche se ancora non so se verrò ammessa!
Il telefono vibra, è lui.
"MI RACCOMANDO, DACCI DENTRO! E TIENIMI AGGIORNATO IN DIRETTA!XXX"
Gli risponderò dopo, ora sono stanca...
 
Qualcuno sta bussando... Ma che ore sono?
COSA? Le nove di mattina? Cavoli!
Riconosco la voce di mio padre che mi chiama e mi affretto ad aprire la porta.
Sono ancora vestita come ieri, solo ho i capelli sconvolti, ma i miei non sembrano accorgersene perchè Brizio sorride.
-Sono contento che tu sia già pronta, andiamo?- vedendo i miei bagagli fa una faccia stupita -Ma ti sei portata dietro tutto il guardaroba?-
Mentre carichiamo in macchina le valige io mi pettino, i capelli lunghi alle spalle, un po' mossi, ora sembrano più un grumo di fil di ferro. Solo dopo aver fatto violenza su di loro riesco a sistemarli, anche se un po' alla buona.
 
È il grande giorno, sono agitatissima! Solo scegliere i vestiti è stato un dramma, bisogna essere elegante ma anche appariscente, fuori dagli schemi ma senza sembrare dei pazzi. E per non rischiare di fare l’impressione sbagliata ho deciso per una gonna nera a balze e vita alta, con calze sopra il ginocchio e top crop bianco; semplice ma efficace. Siccome non fa caldissimo ho aggiunto anche una felpina con stampati i cloni distar wars,una meraviglia comprata qualche tempo fa e delle scarpe platform molto festaiole, che danno quel tocco di stranezza.
Brizio mi aspetta in macchina, o comunque la macchina è fuori e lui andrà a fare un giro.
Oltrepasso il grande cancello ed entro, dopo aver percorso un piccolo vialetto di ghiaia mi imbatto in una gigantesca struttura. La scuola vera e propria. L'atrio è enorme, mai visto nulla di simile! Ed è pieno di gente! Pensare che passeremo solo in... quanti? Forse cento, o magari anche meno!
In segreteria una donna dai capelli corti e scuri, che scopro chiamarsi Shizune, mi accoglie sorridente.
Mi fa presente che sono in ritardo e parte subito con una seria di domande.
-Nome e cognome?-
-Tsuki Blaze!-
Scrive velocemente a computer, si informa se sono "artista", "cantante" o "attrice" e, dopo una vero e proprio interrogatorio, mi stampa un foglio.
AULA23-AUDITOPRIUM-REN-CANTO-TSUKI-BLAZE-MATRICOLA2040316 e altri numeri per me incomprensibili.
-Aspetta vicino all'aula che chiamino il tuo nome- mi informa la donna mentre esco.
Ci sono persone di tutte le età, dai sedici ai vent'anni forse, forse un po’ di più.
In questa scuola ci possono essere studenti del primo anno con diciotto anni, senza che siano mai stati bocciati e studenti del terzo con la stessa età o anche meno. Prima l'età minima era dodici, poi, non so perchè, l'hanno cambiata.
Mi guarda in giro, sembrano tutti già in gruppo, io sono da sola e non so cosa fare. Vedo una sedia vuota vicino a due ragazze, una con i capelli rosa e l'altra bionda.
Chiedo se è libero e mi guardano come se fossi pazza.
-No!- urla la rosa. -Vai via!-
Sono un po' stupita, cosa ho fatto di male? Poi capisco, vedo il loro sguardo illuminarsi alla vista di una persona che si sta avvicinando, una persona che conosco fin troppo bene... Anche lui quando mi vede fa capire di avermi riconosciuta.
Mi stampa un bacio sulla guancia che sa di falsità.
-Tsuki! Da quanto tempo!-
-Sasuke, anche tu qui?- è molto simile a suo fratello, capelli neri, però corti e a culo di gallina, occhi neri e… già, è il fratello di Itachi. Lui però è insopportabile e antipatico e scazziamo da una vita.
Spero non tiri in ballo la rottura tra me e suo fratello, perchè rischierei di piangere, ancora sto male.
-Ti ricordavo brutta e grassa... Mi stupisci!-
Sorrido.
-Grazie, tu invece sei sempre il solito odioso...-
Le due ragazze dietro di me si agitano, ma lui le zittisce con un gesto seccato.
-Mi lusinghi... Spero passerai anche tu, così avrò l'occasione di parlarti meglio!- Detto questo mi supera e si siede.
Mi allontano, pensando alla sua voce, bella quasi come quella di suo fratello, di certo passerà le audizioni. Che palle!
Vedo un posto libero vicino ad un ragazzo, o forse una ragazza? è da solo/a e si tortura le mani. Ha i capelli di un innaturale lilla e gli occhioni azzurri.
Vedendomi avvicinare si agita ancora di più.
Chiedo se posso sedermi.
Rimane un attimo in silenzio poi sembra prendere coraggio.
-Non so come comportarmi in queste situazioni.-
Sono un attimo perplessa, quali situazioni?
Dopo un minuto circa passato in un silenzio imbarazzante balbetta insicuro.
-C-c-certo.... è l-l-libero...- ora si sta distruggendo la maglia. Non capisco proprio se è un maschio o una femmina. È carino e troppo piatto forse...
Spero che chiedendogli il nome io possa risolvere il problema.
-Io sono Tsuki. tu?-
-Non so come come comp… Chrona...- sorrido cordiale. Questo nome non mi dice nulla, il problema sussiste!
Chiacchieriamo un po', è molto timido e insicuro.
-Sei un artista?- chiedo.
-N-no, un a-attore, tu?-
-Cantante- Lui un attore? Mi spiace dire che non ce la farà mai, però è così, è troppo agitato e balbetta. Un attore non può balbettare!
Facciamo amicizia, il tempo passa e nessuno ci chiama. Poi un annuncio pronuncia il suo nome e lui mi lascia da sola, augurandomi buona fortuna.
Grazie al cielo devo aspettare solo dieci minuti prima di essere chiamata. In sala mi aspetta un solo professore, di nome Ren; è pieno di piercing e tatuaggi e ha uno stile decisamente punk... Davvero è l'insegnante di canto? Figata!
Propongo "My Immortal" degli Evanescens, è stupito.
Credo di essermela cavata bene, forse, però, bene non è abbastanza.
Lui non dice nulla, prende appunti e mi congeda.
 
Sono arrivata alle nove e ci hanno lasciati uscire alle sei. Sono stravolta. Tutti escono in massa e non riesco a ritrovare Chrona per chiedergli com'è andata.
Brizio è fuori con il suo macchinone verde e nero, impossibile da non notare.
-Com'è campionessa? Devo iniziare a caricare le valige?-
-Non saprei, speriamo!-
Per fortuna Brizio mi conosce abbastanza bene e per rilassarmi mi porta a mangiare al ristorante giapponese.