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Autore: lele06    30/05/2017    3 recensioni
Salve a tutti. Sono tornato con una nuova storia , nella quale Naruto ed Hinata dovranno condividere un piccolo monolocale.
Tratto dal testo:
. Quando aprì la porta, fu meravigliato di vedere di fronte a lui, una ragazza bellissima, il cui volto divenne subito rosso alla sua vista
< Chi sei? > domandò non riuscendo a ricordare chi fosse
< S-sono la tua nuova vicina di casa > rispose balbettando distogliendo lo sguardo da lui < S-scusa potresti vestirti > chiese balbettando nuovamente con il viso in fiamme. Sentendo ciò il ragazzo abbassò lo sguardo, rimanendo sconvolto da ciò che vide. L’asciugamano che prima teneva legato alla vita, adesso si trovava ai suoi piedi. Imbarazzato si coprì il suo uccello chiudendo la porta
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                                                               CAPITOLO 14
 
< Grazie per il vostro duro lavoro > esclamò Iruka guardando i due davanti a lui con espressioni stanche, in quanto quel giorno il negozio fu preso d’assalto tanto da non farli riposare neanche un attimo. Per cercare di affrontare tutta quella folla, dovette chiamare anche sua moglie per un piccolo aiuto. < Ci vediamo domani. Mi raccomando riposatevi questa sera > aggiunse lasciando i due da soli, i quali non avevano più un briciolo di forza. Quella giornata era stata massacrante. Fortunatamente per i due, quella sera non dovevano recarsi in mansarda per tinteggiare, in quanto Kiba doveva controllare se si dovesse dare la seconda mano di pittura. Casomai il ragazzo credesse che bisognasse fare un’altra passata, l’avrebbero fatta il giorno seguente.
< Eri a conoscenza che Iruka fosse sposato? > domandò Shino voltandosi verso Hinata, credendo che quest’ultima molto probabilmente sapesse ciò in quanto lavorasse lì da prima di lui
< Per niente > rispose spiazzando Shino con quelle parole, poiché lui fosse certo del contrario < Il nostro capo è molto riservato sulla sua vita privata > aggiunse pensando che fosse un giusto comportamento da utilizzare, poiché anche a lei piaceva essere molto discreta riguardo la sua vita privata.
< Sono proprio stanco > osservò Shino sospirando abbassando il capo, credendo di non riuscire a raggiungere il suo appartamento. Sicuramente sarebbe svenuto privo di forze, prima di giungere a casa ed aver preparato la sorpresa per Kiba.
< Sei sicuro che riuscirai a preparare quella cosa? > domandò Hinata leggermente preoccupata per il suo amico, in quanto era la primissima volta che preparasse quello. Nonostante la sera prima, gli avesse spiegato sommariamente come fare, non era del tutto sicura che Shino avesse recepito ogni cosa. Quindi voleva sapere se gli fosse tutto chiaro, in quanto se fosse stato il contrario glielo avrebbe nuovamente rispiegato.
< Certo > rispose sorridendo < Spero solo di arrivare a casa e non svenire durante il tragitto > aggiunse sospirando ritenendo che potesse accadere ciò. Sentendo ciò, Hinata cominciò a ridere di gusto
< È inutile che ridi > la informò Shino alzando velocemente il capo appena percepì cose stesse facendo l’amica < Tu sei fortunata ad abitare qui vicino > aggiunse < La mia casa è molto lontana da qui > continuò, mentre Hinata non riusciva più a smettere di ridere < Vabbè ho capito, ci vediamo domani > la salutò
< No, aspetta > disse Hinata pensando di aver esagerato < Se non ricordi qualcosa, basta che mi chiami ed io ti spiegherò come si fa > continuò
< OK > cominciando a camminare
< Buona passeggiata > affermò Hinata ridendo, sapendo che con quelle parole avrebbe irritato Shino
< Ti odio > urlò il ragazzo senza neanche voltarsi verso Hinata, la quale sorrise conoscendo il vero significato di quelle parole. Ovvero non erano “Ti odio”, ma “Ti voglio bene”. Dopo ciò, si incamminò anche lei verso casa, ma prima di fare questo, prese dalla borsa il suo telefonino, poiché doveva informare Naruto di fermarsi a prendere delle pizze, in quanto quella sera non sapeva cosa cucinare. In più non aveva molta voglia, in quanto era davvero molto stanca.
             “Naruto, prima di rincasare, compra due pizze”
Spinse il tasto invio per poi riprendere il cammino verso casa, con la speranza che il ragazzo leggesse il messaggio, altrimenti non sapeva cosa avrebbero mangiato in quanto le scorte di ramen istantaneo di Naruto erano terminate. Quindi quella sera o avrebbero mangiato pizza, altrimenti sarebbero stati a digiuno. Questa era una cosa che volesse evitare poiché aveva un certo appetito, quindi decise che appena sarebbe rincasata, avrebbe telefonato Naruto per avvertirlo di prendere le pizze, sempre se il ragazzo non fosse tornata a casa prima di lei. Se così fosse, lo avrebbe mandato a comprarle, in quanto lei era distrutta. Pensò che fosse veramente una fortuna che quella sera non dovessero lavorare in mansarda, in quanto non sapeva se sarebbe riuscita a tinteggiare se fosse accaduto l’opposto.
 
Appena salì l’ultimo scalino che la portasse al suo pianerottolo, Hinata pregustava già la morbidezza del cuscino del letto. Si sarebbe lanciata su questo appena avrebbe chiuso la porta dell’appartamento, ma purtroppo il suo piano fu mandato a monte da una certa persona, appoggiata con la schiena alla sua porta
< Ichigo > lo chiamò attirando la sua attenzione < Cosa ci fai qui? > chiese sapendo già cosa avrebbe risposto il ragazzo, ma nonostante ciò voleva averne la certezza da lui stesso
< Stavo aspettando te > rispose staccando il piede dalla porta ed avvicinandosi ad Hinata, la quale sospirò sentendo ciò poiché non era ancora pronta ad affrontarlo. Nonostante avesse deciso di spiegargli tutto, non era ancora de tutto pronta a farlo. In più, in quel momento era anche sola.
< Sei bellissima > fece notare dopo averla raggiunta ed accarezzatole dolcemente la guancia < Noto con piacere che sei sola adesso > aggiunse sorridendo, felice di non vedere di fianco alla ragazza, il ragazzo della sera precedente
< Se ti riferisci a Naruto > disse < Tra poco sarà qui > aggiunse credendo che con quelle parole lo avrebbe spaventato. In quel momento si pentì di aver mandato quel messaggio a Naruto, poiché a causa di ciò non sapeva quando il ragazzo sarebbe rincasato. Sentendo ciò, Ichigo tirò un sospiro di sollievo, credendo che in pochi minuti avrebbe potuto convincere Hinata a rimettersi con lui, in quanto sapeva essere molto persuasivo quando voleva.
< Mi farò bastare questi pochi minuti > le comunicò mostrandole un sorriso che mise in soggezione Hinata, la quale ipotizzò che quel sorriso sorto sul suo viso non promettesse niente di buono.
< Come sei venuto a conoscenza del mio nuovo indirizzo? > chiese cercando di perdere tempo, sperando che Naruto non avesse notato il suo messaggio sul telefonino
< L’ho chiesto a tua madre > rispose, mentre la ragazza maledì mentalmente il suo genitore, ignare del vero carattere del suo ex, in quanto quest’ultimo ogni qualvolta avesse incontrato la madre, si era sempre comportato come un ragazzo amorevole, dolce e soprattutto innocuo. < È stata molto contenta quando mi ha visto > continuò sorridendo. Sentendo ciò, Hinata pensò che il comportamento di sua madre fosse dovuto al fatto che non fosse a conoscenza della sua vera natura. Altrimenti non gli avrebbe mai dato il suo indirizzo attuale. Anzi appena lo avrebbe visto, lo avrebbe evitato senza neanche guardarlo. < Non sono qui per parlare di tua madre, ma piuttosto vorrei discutere con te di noi > aggiunse
< Non abbiamo niente di cui parlare noi > lo informò Hinata
< Invece sì, perché io ti amo ancora e vorrei riprendere da dove avevamo terminato > disse sperando che anche per la ragazza fosse lo stesso
< Mi dispiace > affermò guardandolo dritto negli occhi, cercando di tener testa al suo sguardo < Io non provo più niente per te > continuò dicendogli la verità, in quanto in quel momento il suo cuore batteva per un’altra persona, più precisamente per un ragazzo dai capelli biondi con dei bellissimi occhi azzurri ed un sorriso più splendente del sole.
< Stai mentendo > osservò non volendo credere alle parole della ragazza, la quale sospirò sentendo ciò, poiché era al corrente del fatto che sarebbe stata dura convincere il suo ex ragazzo del contrario, in quanto quest’ultimo fosse una persona molto cocciuta.
< Ti ho detto semplicemente la verità > lo informò < Ed ora scusami, ma ho delle cose da fare > aggiunse, aspirando che Ichigo non continuasse ad insistere. Cercò di superarlo, ma fu bloccata dal braccio del ragazzo, il quale le impediva di proseguire
< Quali sarebbero queste cose importanti da fare? > chiese non spostando il braccio, in modo tale da non farla rincasare
< Devo preparare la cena > rispose mentendo, poiché quella sera avrebbe mangiato la pizza, ma questo piccolo dettaglio Ichigo non lo sapeva, quindi pensò che sarebbe andata bene come scusa.
< Può attendere > disse < Abbiamo cose più importanti da fare che mangiare > aggiunse con tono serio, mostrandole uno sguardo leggermente irritato da come si stesse sviluppando quella faccenda.
< Ti ho detto che non abbiamo niente su cui discutere, quindi lasciami passare > lo informò abbassandosi volendo passare sotto al braccio di Ichiho, il quale intuendo cosa volesse fare la ragazza, le impedì di oltrepassarlo calando il suo braccio. Osservando ciò, Hinata sospirò. Quest’ultimo non passò inosservato ad Ichiho, il quale sentì crescere in lui una certa rabbia verso di lei.
< Per caso ti sto infastidendo? > chiese, pensando di non star facendo niente di male. Hinata lo guardò con sguardo basito non riuscendo a credere alle parole del suo ex. Fortunatamente in quel momento, sentì squillare il suo telefonino. Aprì velocemente la borsa, estraendo da quest’ultima il suo cellullare sperando che fosse Naruto che la stesse chiamando, ma quando lesse il mittente pensò che anche quella persona potesse esserle d’aiuto, nonostante non abitasse vicino a lei.
< Shino > disse accettando la chiamata del suo amico, sapendo il perché l’avesse telefonata. Molto probabilmente gli serviva qualche piccolo consiglio per il ramen che stava preparando per Kiba.
< Tutto bene Hinata? > chiese il ragazzo percependo dal tono della sua amica che qualcosa la stesse spaventando
< Chi è che ti ha telefonata? > domandò urlando Ichigo infuriato per il comportamento che la ragazza gli stesse riservando
< È soltanto un amico, a cui serve un piccolo consiglio > rispose spaventata Hinata, riflettendo sul fatto che la situazione stesse peggiorando.
< Mi stai mentendo > urlò strappandole il telefonino dalla mano per poi spingerla a terra. Quando poggiò il cellulare al suo orecchio, Ichigo sentì una voce maschile dire “Hinata tutto bene? Cosa sta accadendo? Ti prego dimmi qualcosa”. Ascoltando ciò, la sua sopportazione arrivò al limite
< Hinata, in questo momento non può rispondere > disse per poi buttare il telefonino a terra calpestandolo in modo che nessun’altro potesse interrompere la loro conversazione. Ichigo portò lo sguardo sulla ragazza, ancora adagiata a terra, toccarsi la schiena. Pensò che molto probabilmente avesse esagerato nello spingerla, quindi decise di aiutarla a rialzarsi. Allungò la mano verso Hinata, la quale la scostò, leggermente infastidita dal comportamento del ragazzo, il quale si infuriò ancor di più nel notare che Hinata non avesse accettato il suo aiuto. Preso dall’ira, diede un ceffone, che rimbombò per tutto il pianerottolo, sulla guancia di Hinata, la quale portò la mano verso la parte lesa, pensando che la situazione stesse prendendo una brutta piega.
< Cosa sta accadendo qui? > domandò una persona sulla rampa di scale.

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Nello stesso momento, da un altro parte della città, in una casa, più precisamente la casa paterna di Sasuke si stava tenendo una cena tra i membri della famiglia del ragazzo più la fidanzata di quest’ultimo. Da quando avevano cominciato a mangiare, nessuno dei presenti aveva aperto bocca, anzi l’aprivano solo per degustare le pietanza preparate dalla madre di Sasuke. Tra i presenti scorreva un’atmosfera pesante, tutto a causa del padre del ragazzo, che di tanto in tanto lanciava delle occhiatacce alla fidanzata del figlio minore, la quale in quel momento non si sentiva del tutto a suo agio.
< Vi trovate bene all’università? > chiese il fratello maggiore di Sasuke, cercando di rompere il ghiaccio, in quanto se non avesse cominciato lui una conversazione avrebbero finito di cenare senza scambiarsi neanche una parola
< Le lezioni sono un po' pesanti, ma in cambio sono molto interessanti > rispose guardando Itachi, il fratello maggiore del suo fidanzato, il quale sorrise sentendo ciò
< Bando alle ciance > esclamò il padre, seduto a capotavola, attirando gli sguardi di tutti i preseti su di se < Perché siete qui? > domandò come se la presenza di Sasuke e di Sakura fosse un evento raro lì
< Sono semplicemente venuto a passare del tempo con la mia famiglia > rispose Sasuke, cercando di convincere il padre con quelle parole, in quanto non era convinto del fatto che quello fosse il momento più adatto per informare i suoi della gravidanza della sua fidanzata, poiché la bottiglia di vino al centro del tavolo era ancora piena. Appena sarebbe terminata, li avrebbe informati di quella notizia.
< Cazzate > affermò < Da quando non vivi più qui, questa è la prima volta che sei venuto a trovarci > fece notare < Per questo credo che ci sia qualcosa che ci stai nascondendo > aggiunse giungendo alla conclusione che quella visita del figlio fosse dovuta a qualcosa che il ragazzo avesse paura di comunicargli.  Sentendo quelle parole, Sasuke si irrigidì, intuendo che il padre avesse intuito qualcosa. Sakura si voltò verso il suo fidanzato, notando che quest’ultimo fosse stato messo alle strette dal genitore, quindi decise di intervenire. Afferrò la mano di Sasuke, il quale si girò verso di lei guardandola negli occhi, per poi stringergli dolcemente la mano, sperando di riuscire a calmarlo con quella mossa. Fu felice quando percepì scomparire la tensione sull’espressione di Sasuke, il quale grazie al comportamento di Sakura, era riuscito a tranquillizzarsi. Nonostante credesse che quello non fosse il momento opportuno per dare una notizia come quella che stesse per dare lui, poiché il tasso alcolico del genitore era ancora troppo basso, decise di dire tutta la verità alla sua famiglia.
< Hai ragione > disse guardando il padre dritto negli occhi < Non sono qui solo per mangiare il delizioso pranzo preparato dalla mamma > continuò voltandosi verso questa, la quale gli mostrò un sorriso di gratitudine per le sue parole < Ma anche per informarvi di una piccola cosa > aggiunse voltandosi verso Sakura, la quale fece di “si” con il capo, invitandolo a finire il discorso < Volevo informarvi che molto presto diventerete nonni > disse tutto d’un fiato , osservando gli sguardi dei suoi familiare esterrefatti davanti a quella notizia, non riuscendo a credere alle loro orecchie. Sasuke e Sakura li guardavano, consci del fatto che per loro quella fosse stata una notizia non troppo facile da digerire, diversamente dai genitori della ragazza, i quali quando vennero a conoscenza di ciò, esultarono di gioia nel sapere di diventare nonni.
< Ma è fantastico > esclamò Itachi alzandosi, andando ad abbracciare Sakura e Sasuke, rimasti alquanto sorpresi da ciò, poiché credevano che il fratello maggiore li avrebbe ammoniti < Non posso credere che tra poco diventerò zio > continuò felice per quella notizia
< Per caso sei ubriaco? > domandò il padre non riuscendo a concepire il comportamento del figlio maggiore
< No > rispose guardando verso di lui < Ti ricordo che sono astemio > aggiunse
< Allora perché sei così felice? > chiese
< Perché diventerò zio > rispose sorridendo non riuscendo ancora a credere che tra qualche mese avrebbe stretto tra le sue braccia il suo primo nipotino. < Tu non sei contento di diventare nonno? > domandò non riuscendo a comprendere il motivo del perché il padre non fosse contento a quella notizia
< Per niente > rispose senza mezze misure < Sono ancora troppo giovani > aggiunse guardando i due, i quali erano già a conoscenza di questo piccolo dettaglio, ma nonostante ciò sapevano che qualunque ostacolo avessero incontrato lo avrebbe superato senza nessuna difficoltà.
< Avete già pensato a come affrontare tutto questo? > chiese la madre del ragazzo
< Certo > rispose Sasuke, sperando che la madre appoggiasse la loro decisione < Come prima cosa troverò un lavoro part-time retribuito meglio rispetto a quello di adesso. Inoltre continuerò a seguire i corsi all’università, in più i genitori di Sakura hanno detto che ci daranno anche loro una mano nel gestire il tutto > continuò
< Ok > disse la donne < Allora anche noi faremo la nostra parte > aggiunse percependo che i due avessero le idee chiare
< Non se ne parla proprio > urlò il marito battendo un pugno sul tavolo < Sakura deve abortire > aggiunse
< È una cosa che non possiamo fare > lo informò Sasuke, stringendo ancora la mano della ragazza < Abbiamo deciso di portarla avanti costi quel che costi > continuò, irritando il padre con quelle parole
< Se non abortisci, ti diserederò > gli comunicò, credendo che con quella minaccia avrebbe convinto il figlio nel prendere la giusta decisione
< Fai come meglio credi > disse Sasuke guardando il padre fisso negli occhi
< Se questa è la tua decisione l’accetto > affermò < Quindi ti prego di uscire da casa mia > gli ordinò. Sentendo ciò, Sasuke si alzò mostrando alla sua famiglia la sua mano stretta a quella della ragazza, la quale imitò il suo fidanzato, incamminandosi verso la porta d’ingresso
< Fugaku > lo chiamò la moglie sperando che cambiasse idea
< Sati zitta, Mikoto > le intimò il marito, rimanendo fermo alla sua decisione, mentre la moglie con sguardo triste guardava il figlio chiudere la porta di casa, non riuscendo a credere al comportamento del marito.
< Questa volta hai sbagliato di grosso > affermò Mikoto alzandosi da tavolo per poi salire al piano di sopra
< Concordo con la mamma > concordò Itachi, il quale prese dal divano il suo giubbino, precedentemente sistemato lì < Ci vediamo. Salutami la mamma > disse uscendo dalla porta di casa, intravedendo fuori al portoncino di casa la figura del fratello e della fidanzata. Si avvicinò lentamente per sentire su cosa stessero discutendo.
< Sicuro che ti vada bene questa cosa? > chiese Sakura
< Certo > rispose < Anche se mio padre, mi diserederà potrò sempre contare su mio fratello e su mia madre > continuò sperando che con quelle parole avrebbe tranquillizzato la sua fidanzata < E poi, ti ho già detto un milioni di volte che le due cose più importanti per me in questo momento, siete tu ed il bambino che porti in grembo > aggiunse poggiando la mano sulla pancia di Sakura, volendo che quei mesi trascorressero il più velocemente possibile, in modo da permettergli di stringere tra le braccia il suo piccolo bambino.
< Sicuro, sicuro? > chiese volendo accertarsi ancora una volta che fosse così.
< Si > rispose per poi avvicinare il suo viso a quello della ragazza, donandole un dolce bacio a fior di labbra < Adesso torniamo a casa > aggiunse incamminandosi, imitata da Sakura.
Sentendo le parole dei due, sul volto di Itachi nacque un piccolo sorriso. Decise che nei giorni a seguire sarebbe andato a trovare il fratello per informarlo che si sarebbe schierato dalla sua parte. Inoltre lo avrebbe informato del fatto che potevano contare sempre su di lui, qualunque cosa sarebbe accaduto. Di sicuro non avrebbe mai potuto abbandonare il suo fratellino.

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< Cosa sta accadendo qui? > domandò una persona ferma sulle rampe di scale, leggermente infastidita da quello che avesse appena visto. Sentendo quella voce, Hinata tirò un sospiro di sollievo, perché quella persona l’avrebbe potuto aiutare.
< Non sono cose che ti riguardano > rispose Ichigo voltandosi verso quella persona, per poi spaventarsi notando un certo ragazzo, con uno sguardo pieno d’ira, alle spalle di quest’ultimo. Proprio quando stava per controbattere, la persona sentì poggiare sulla sua spalla una mano. Si voltò curioso di sapere a chi appartenesse, ma una volta voltatosi rimase meravigliato dall’espressione sul volto del ragazzo difronte a lui
< Kiba > disse porgendo le due scatole, contenenti le pizze, alle cura del ragazzo, in quanto, in quel momento, le mani gli servivano per far ben altro < Mi raccomando, non mangiarle > continuò avendo una fame da lupi quella sera
< Certo, Naruto > venendo superato da quest’ultimo, pensando che per il ragazzo che avesse schiaffeggiato Hinata stesse arrivando la sua fine, poiché Naruto era letteralmente incazzato nero. Provò una certa pena per quel ragazzo, poiché non avrebbe voluto trovarsi nella sua stessa situazione. Se fosse stato in lui, se la sarebbe data a gambe, prima che Naruto facesse la sua prima mossa.
< Non ti avvicinare > urlò Ichigo, vedendo il biondino avvicinarsi sempre di più, con sguardo terrorizzato. In quel momento pensò che sarebbe stato meglio andare nel suo appartamento a parlare con Hinata. In questo modo nessuno avrebbe assistito a quello accaduto.
Nonostante avesse intimato di non avvicinarsi, Naruto continuava lentamente a farsi sempre più vicino. Vedendo ciò, Ichigo istintivamente fece dei passi indietro, urtando contro qualcosa. Abbassò lo sguardo per controllare cosa fosse. Quando notò ai suoi piedi Hinata, sorrise pensando che forse avesse trovato un modo per uscire incolume da quella situazione.
< Fermati > gli ordinò sperando che quella parola arrivasse all’orecchio di Naruto, ma purtroppo per lui, in quel momento, nella testa del biondino c’era soltanto una cosa: ira, la quale lo aveva estraniato da tutti i rumori superflui, per farlo concentrare solamente sul suo unico obbiettivo. Vedendo che le sue parole non ebbero nessun effetto, Ichigo decise di passare alle maniere forti. Abbassò il capo per controllare che Hinara fosse ancora lì. Sorrise quando notò la sua presenza ai suoi piedi. Si calò di poco afferrando i capelli della ragazza, dalle cui labbra uscirono dei suoni di dolore, i quali attirarono l’attenzione di Naruto che immediatamente portò lo sguardo su di lei. Vedere il suo viso dolorante, gli strinse il cuore. Non voleva guardare quell’espressione, ma piuttosto quella solare e felice.
< Lasciala andare > disse sentendo scomparire l’ira che prima scorreva in tutto il suo corpo. Quando aveva visto che Ichigo avesse preso la ragazzo a mo’ di ostaggio, aveva pensato che la prima cosa da fare era quella di allontanare Hinata da Ichigo. Quest’ultimo sentendo ciò, sorrise pensando che il punto debole del ragazzo fosse Hinata, nonostante la sera prima avesse detto che fossero soltanto semplici amici. Questo lo infastidiva, poiché quello che gli riferirono la sera prima non era affatto vero, in quanto non si è preoccupati fino a quel punto per una semplice amica. Ichigo pensò che i due gli stessero nascondendo qualcosa.
< Vuoi che la lascio andare? > chiese dando uno strattone ai capelli di Hinata, la quale urlò di dolore
< Si > rispose
< Se ti allontani, la libero > disse sorridendo compiaciuto del fatto che al suono di quelle parole, Naruto fece qualche passo indietro. Con uno strattone fece alzare Hinata, la quale aveva un’espressione dolorante, in quanto Ichigo aveva usato molto forza per metterla in piedi.
< Stai fermo lì > gli intimò, avendo notato che il biondino avesse fatto qualche passo in avanti. Sentendo ciò, Naruto si bloccò, stringendo i pugni a causa della frustatine in quanto si sentisse impotente in quella situazione. Pensò che non sarebbe stato molto difficile stendere il ragazzo, ma rifletté sul fatto che quest’ultimo avrebbe potuto usare la ragazza come scudo per proteggersi. In questo modo avrebbe potuto ferire Hinata. Se lo avesse fatto non se lo sarebbe potuto perdonare per niente al mondo. Quindi pensò che la cosa migliore da fare fosse quella di assecondarlo. Quando avrebbe lasciato andare Hinata, gli avrebbe impartito una lezione che non avrebbe scordato per molto tempo.
Osservando che il biondino si fosse fermato, sul viso di Ichigo sorse un sorriso appagato. Pensò che in quel momento lo avesse in pugno. Cominciò a camminare costringendo Hinata a seguirlo, in quanto sapeva perfettamente che senza la ragazza fosse in grave pericolo. Affiancò Naruto, il quale gli rivolse un’espressione irritata a causa del suo comportamento, in risposta lui gli sorrise facendolo innervosire ancora di più. Lo superò per poi raggiungere la rampa di scale, dove Kiba si spostò per permettere ai due di passare.
< Grazie > disse Ichigo guardando Kiba, il quale in quel momento lo avrebbe pestato molto volentieri, in quanto stava facendo soffrire la dolce Hinata, la quale non si meritava di essere protagonista di una situazione come quella.  Dovevano accadergli solo cose belle, ma purtroppo non era così.
Salirono la rampa di scale, venendo seguiti a distanza da Naruto e Kiba, fino ad arrivare alla porta dell’appartamento di Ichigo, il quale dopo averla aperta spinse, con molta forza, Hinata vicino al corrimano rischiando di farla cadere per poi chiudere velocemente la porta per evitare che i due ragazzi si fiondassero lì cercando di non farla chiudere, in quanto aveva intuito perfettamente che appena avrebbe lasciato andare la ragazza, i due si sarebbero fiondati su di lui. Per evitare questo, escogitò questo piccolo stratagemma che funzionò alla perfezione, in quanto una volta chiusa la porta, guardò nello spioncino osservano i due vicini ad Hinata, la quale pregò il signore che fosse tutto finito.
< Stai bene? > domandò Naruto con un’espressione preoccupata sul volto
< Adesso si > rispose la ragazza tirando un sospiro di sollievo
< Lo lasciamo andare così? > chiese perplesso Kiba, in quanto se una persona si fosse comportata in quel modo con Shino, avrebbe buttato giù la porta a calci per poi fiondarsi su quella persona e riempirla di pungi, col solo scopo di mandarlo in ospedale e farlo restare lì per molto tempo.
< Per adesso si > rispose irritato da quella situazione, in quanto fosse stato per lui avrebbe abbattuto la porta per poi fiondarsi sul ragazzo senza dargli un attimo di tregua, ma decise che non lo avrebbe fatto poiché adesso la cosa che gli premesse di più, era quella di controllare che Hinata non fosse ferita, ma soprattutto voleva calmarla. Cercò di prendere la mano della ragazza, la quale nonostante fosse sollevata dal fatto che fosse tutto finito, era ancora scossa per quello appena accaduto. Infatti quando sentì qualcosa toccare la sua mano, istintivamente la attrasse a se. Vedendo ciò, Naruto si siede dell’idiota, in quanto pensò che molto probabilmente avesse fatto qualcosa che avesse turbato ulteriormente la ragazza. Questa era una cosa che non volesse che accadesse, poiché l’unica sua intenzione, in quel frangente, era quella di cercare di calmarla.
< Scusa > disse abbassando il capo, non riuscendo a sostenere lo sguardo impaurito della ragazza, la quale sentendo ciò guardo il ragazzo, riflettendo sul fatto che l’unica a doversi scusarsi fosse lei, in quanto Naruto non avesse fatto niente di male. Anzi doveva ringraziarlo per aver messo fine a quello. Sapeva che Naruto si era comportato in quel modo solo perché lei si trovava tra lui ed Ichigo, in quanto se non ci fosse stata lei, il ragazzo avrebbe dato una bella lezione al suo ex.
< Non devi scusarti > lo informò, facendo alzare il capo al ragazzo, guardandolo dritto negli occhi, grazie ai quali percepì una certa preoccupazione < Tu non hai fatto niente di male > continuò < Anzi dovrei ringraziarti per quello che hai fatto > aggiunse afferrando la mano di Naruto, sorpreso da ciò, per poi stringerla. In quel momento, il biondino rimase stupido dal comportamento della ragazza, in quanto Hinata si stava dimostrando una ragazza molto forte, nonostante la situazione in cui si era ritrovata. Sicuramente un’altra persona al suo posto, in questo momento starebbe in preda al panico.
< Non ho fatto niente di rilevante > disse credendo che Hinata stesse esagerando, poiché alla fin fine lui non avesse fatto proprio niente per proteggerla. Anzi era stato costretto a seguire gli ordini del suo ex. Il solo ricordare ciò, sentiva scorrere nel suo corpo un’incredibile rabbia verso il ragazzo. Sicuramente se lo avrebbe incontrato nuovamente, non l’avrebbe passata liscia. Sfortunatamente per lui, avrebbe dovuto affrontare la sua furia.
< Invece si > controbatte sorridendo, mostrando tutta la sua gratitudine in quel sorriso, il quale fece perdere un battito al cuore di Naruto, sorpreso da ciò, non riuscendo ancora a capire il perché il suo cuore si comportasse in quel modo quando stava vicino ad Hinata. La stessa cosa era accaduta la sera prima, quando sentì pronunciare alla ragazza “Sono contenta di essermi innamorata di un ragazzo come te”. Al suono di quelle parole, il suo cuore aumentò di battito, senza che lui ne avesse intuito il motivo. Aveva trascorso tutta la notte a riflettere su ciò, senza riuscire a trovare nessuna risposta.
< Scusate > disse Kiba attirando l’attenzione dei due, i quali si voltarono verso di lui, con in mano ancora le scatole delle pizze < Per me niente ringraziamenti? > chiese leggermente risentito da ciò.
 < Cosa avresti fatto? > domandò Naruto, irritando Kiba con quelle parole
< Purtroppo a causa tua niente > rispose infastidito da ciò, mostrando i cartoni delle pizze.
< Per questo motivo non hai ricevuto nessun ringraziamento > disse Naruto sorridendo prendendosi gioco di Kiba, il quale per vendicarsi di ciò, aprì un catone delle pizze, mentre Naruto inclinò di poco il capo non riuscendo a credere che il ragazzo stesse facendo quello che stesse pensando. < Fermò > gli ordinò vedendolo afferrare un trancio, il quale lo avvicinò lentamente alla sua bocca per poi mangiarlo tutta in un boccone, sotto lo sguardo incredulo di Naruto
< Ti ammazzo > affermò decretando con quelle parole la fine di Kiba, il quale fu spaventato da quelle parole, in quanto in quel momento gli venne in mente l’espressione di Naruto appena Hinata fu colpito dallo schiaffo. Pensò di aver fatto una mossa sbagliata di aver mangiato quella fettina di pizza. Proprio quando si stava scusando per il gesto sconsiderato, vide Hinata afferrare il braccio di Naruto, impedendo a quest’ultimo di avvicinarsi a lui. Notando ciò, tirò un sospiro di sollievo, appuntandosi di ringraziare Hinata, in quanto senza di lei se la sarebbe vista brutta.
Naruto si voltò verso la ragazza, la quale lo guardò dritto negli occhi, non capendo il perché lo avesse fermato, in quanto a causa di Kiba, adesso aveva un trancio in meno di pizza.
< Grazie anche a te Kiba > disse girandosi verso il ragazzo < Se vuoi puoi anche mangiare un altro pezzo di pizza > gli propose
< COSA > urlò Naruto non riuscendo a credere alle parole della ragazza, in quanto non solo Kiba non avesse fatto niente, ma adesso stava anche mangiando la sua pizza.
< Non comportarti come un ingordo > lo ammonì Hinata, la quale notò subito il cambiamento dell’espressione sul volto di Naruto < Se hai ancora fame, puoi prendere anche la mia parte > aggiunse < Tanto non sarei mai in grado di finirla tutta > continuò venendo abbracciata da Naruto, il quale volle mostrarle tutto il suo affetto con quell’abbraccio.
< Corriamo a mangiare > urlò afferrando la mano della ragazza, contenta del fatto che grazie alle sue parole il ragazzo avesse ritrovato entusiasmo, per poi correre al piano di sotto, non vedendo l’ora di mangiare la pizza, ormai fredda.
 
Giunti al loro piano, i ragazzi rimasero meravigliati dal vedere davanti la loro porta, la figura di Shino, il quale stava colpendo la porta con violenti pugni.
< Cosa ci fai tu qui? > chiese Naruto, attirando l’attenzione del ragazzo, il quale si voltò lentamente fulminando con lo sguardo il suo fidanzato che si nascose prontamente dietro ad Hinata, consapevole del fatto che Shino non lo avrebbe attaccato.
< Tu > indicando il suo fidanzato < Cosa dovevi fare? > domandò volendo sapere se Kiba ricordasse cosa avesse dovuto fare
< Chiamarti > rispose nascondendosi meglio dietro ad Hinata
< Perché non lo hai fatto? > chiese indispettito da ciò. A causa suo era stato in pensiero. Vedendo che Kiba non lo informasse su cosa fosse accaduto ad Hinata, aveva deciso di andare anche lui a controllare.
< Beh, sono accadute un po' di cose che non mi hanno dato la possibilità di telefonarti ed informarti della questione > rispose auspicandosi che grazie a queste parole il suo fidanzato si fosse calmato.
< Come reggere le pizze? > chiese
< Esatto > rispose Kiba venendo fuori dalle spalle di Hinata < Quando stavo per intervenire, Naruto mi ha fermato per poi darmi questo compito ingrato > aggiunse mostrando gli scatoli delle pizze
< È tutto vero > lo informò Naruto, in quanto aveva notato anche lui che se lui non fosse stato lì, Kiba sarebbe intervenuto a salvare Hinata. Secondo lui, il ragazzo gli avrebbe dato una bella lezione seduta stante.
< Ok > disse Shino volendo credere alle parole del suo fidanzato
< Adesso tutti a mangiare > urlò Kiba, il quale si voltò verso Naruto, aspettandosi da quest’ultimo un “no”, ma stranamente il biondino non fu contrario a quello, in quanto doveva chiedere un favore ai due. Quindi pensò che come minimo gli avrebbe dovuto offrire la cena.

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Appena finirono di mangiare
< È meglio che noi andiamo > esclamò Shino alzandosi dal tavolo
< Si > concordò Kiba
< Aspettate un attimo > disse Naruto < Devo chiedervi un piccolo favore > aggiunse, facendo crescere la curiosità nei due che tornarono ai loro posti.
< Vorrei che da domani accompagnaste Hinata a casa > affermò, in quanto non voleva che la situazione di quella sera si ripetesse un’altra volta.
< Lo avrei fatto anche se non c’è lo avresti chiesto > lo informò Kiba
< Non serve > disse Hinata attirando tutti gli sguardi su di se
< Invece si > affermò Kiba, poiché pensava che per la ragazza non fosse sicuro tornare dal lavoro da sola, in quanto se avesse incontrato nuovamente quel ragazzo, non sapeva cosa le avrebbe potuto fare quest’ultimo. Quindi aveva deciso che dal giorno seguente lui e Shino l’avrebbero scortata fino alla porta di casa.
< Sono d’accordo con lui > concordò Shino, il quale nonostante non fosse a conoscenza degli avvenimenti, credeva che il suo fidanzato avesse ragione, poiché se aveva insistito voleva dire che ci fosse una buona ragione per farle compagnia nel ritorno a casa.
< Non serve che mi accompagnate fin qui > insistette Hinata, non volendo essere un fastidio per i due < Credo che Ichigo non farà più niente > aggiunse sperando di averli convinti con quelle ultime parole
< Non puoi essere certa di ciò > osservò Kiba. Sentendo ciò, Hinata pensò che per una volta tanto il ragazzo avesse ragione, ma nonostante ciò non voleva ancora che i due l’accompagnassero.
< Hinata > la chiamò Naruto, attirando la sua attenzione, facendola voltare verso di se < Se so che loro staranno con te, io sarò più tranquillo > disse < Quindi ti prego di accettare il loro aiuto > aggiunse guardando dritto negli occhi la ragazza, la quale percepì da questi preoccupazione.
< Ok > affermò
 
Note autore:
Ecco il quattordicesimo capitolo. Come vi sembra? Spero che sia stato di vostro gradimento. Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Vorrei ringraziare tayly06 e starfire5 per aver commentato il capitolo precedente; conan99 per aver aggiunto la storia tra le seguite.
Alla prossima.
   
 
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