Premetto
che la fanfic può contenere spoilers.
Segue
alcune immagini rubate dal set e qualche piccolissimo
riferimento ai leaks della S7.
A
Rocky Start.
La
Fortezza era molto più imponente di quanto Jon si aspettasse.
Il
vento soffiava ininterrottamente, mentre alcuni tuoni rimbombavano
nell’aria.
Dalla
piccola imbarcazione ormai riusciva ad intravedere la spiaggia.
“Ci
siamo” constatò Ser Davos, posandogli una mano
sulla spalla.
Jon
sapeva che quello era uno dei tanti modi dell’uomo per
trasmettergli coraggio,
ormai aveva imparato a conoscerlo e stimarlo. Difatti, senza pensarci
due volte
propose a lui di accompagnarlo da Daenerys Targaryen a Roccia Del
Drago.
Aveva
bisogno di una persona fidata e diplomatica.
La
questione era abbastanza delicata e non avrebbero potuto fallire.
Da
lontano Jon cercò di distinguere le figure che lo
aspettavano a riva: una
schiera di soldati a torso nudo, una donna e un folletto.
Stentò
a crederci, ma il piccoletto aveva le sembianze di Tyrion Lannister.
“Guarda,
guarda chi si rivede, bastardo”
Tyrion a quanto pare non aveva perso il senso dell’umorismo,
andò loro incontro
porgendogli la mano.
“E’
così grazie alle tue letture sei ancora vivo.”
“Da
quando ho saputo che sei stato proclamato Re del Nord non aspetto altro
che
sentire la tua storia, Jon Snow.”
Il
Leone lo fissava incuriosito.
“Non
ora” tagliò corto Jon, scrutando la ragazza poco
lontana dal gruppo.
Era
giovane, slanciata e con la pelle ambrata, così diversa
dalle giovani che aveva
visto al Nord.
“Oh
lei è Missandei, la confidente della Regina.. o qualcosa del
genere” gli
risposte il Lannister sorridendo in direzione della ragazza.
“Tu,
invece? Che ci fai qui?”
“Oh,
sono una sorta di consigliere della Regina.”
Si
osservano in silenzio e Tyrion parve leggergli nel pensiero.
Voleva
sapere chi si sarebbe trovato di fronte da lì a poco, aveva
sbagliato a
trovarsi in quel luogo, confidando in una sconosciuta?
“E’
giusta, intelligente e ha un buon cuore, ho riposto tutte le mie
speranze in
lei” ammise senza tanti giri di parole il folletto.
Jon
notò come i suoi occhi si illuminarono.
“I
draghi?” gli chiese.
“Fossi
in voi gli starei alla larga” scherzò il nano.
“Avanti,
seguiteci” esclamò la ragazza ambrata, invitandoli
a seguirla.
Il
castello, se così lo si poteva chiamare, era circondato da
immani mura di
pietra e ovunque vi erano riferimenti alla casata dei Targaryen e al
suo
stemma; una volta arrivati al mastio principale la giovane confidente
della
Regina gli fece attendere, prima di farli entrare in una stanza rotonda
dalle
pareti scure.
L’attenzione
di Jon fu attirata da colei che sedava poco lontano da lui.
Era
impossibile non notarla: aveva dei capelli lunghi e chiari, anzi
chiarissimi,
quasi bianchi, e degli occhi viola, intensi e vivaci.
Era
più giovane di quanto pensasse e più bella di
quanto avesse mai potuto
immaginare.
Daenerys
non si aspettava affatto che Jon Snow fosse un ragazzo così
attraente.
Tuttavia,
nella sua breve quanto complicata esistenza, aveva imparato a diffidare
degli
uomini, soprattutto di quelli che apparentemente sembravano persone per
bene.
Gli
occhi scuri, profondi e malinconici del ragazzo la misero in soggezione.
Doveva
dire qualcosa al più presto, ma fu lui a precederla.
“Vostra
Grazia, è un piacere conoscervi, il mio nome è
Jon Snow.”
La
sua voce era roca, calma.
“Avete
accettato il mio invito.. non credevo l’avreste fatto, Re del Nord” scandì
il suo titolo con irrisione.
“Sono
venuto qui di persona per parlarvi di una questione delicata”
iniziò Jon.
“Avanti,
parlate.”
Si
accorse che il giovane diede una breve occhiata al suo consigliere
prima di
proseguire.
Le
parve nervoso.
“Ho
bisogno del vostro aiuto per sconfiggere gli Estranei, fra non molto
oltrepasseranno la Barriera e inizierà lì la vera
battaglia: tra i vivi e i
morti. Abbiamo bisogno di unire le forze.”
Dany
alzò gli occhi al cielo, sorridendo: al Lupo Bianco non
mancava di certo la
fantasia.
“E
questi non morti come si
sconfiggerebbero?” lo incalzò.
“Con
il Vetro Di Drago”
“E
con i vostri Draghi, Vostra Grazia” si affrettò ad
aggiungere il Cavaliere
delle Cipolle.
Cercò
Tyrion, augurandosi che lui avrebbe condiviso la sua prossima mossa.
“Riconoscete
in me la legittima erede del Trono di Spade, Re del Nord?”
domandò, ostentando
la sua posizione.
“Non
sono qui per parlare di faccende politiche, Vostra Grazia”
tagliò corto Jon, tenendo
lo sguardo basso. Fu allora che lo schernì.
“Credete
davvero che io non abbia nulla di meglio da fare che stare qui a
sentire
l’apocalisse narrata da voi? Pensate che io possa fidarmi di
voi quando è
riconosciuto che gli uomini del Nord hanno da sempre disconosciuto i
sovrani
del Sud? Inginocchiatevi e potrei pensare di spedire parte del mio
esercito a
Nord.”
Jon
Snow rimase in silenzio, poi la guardò dritta negli occhi e
lei capì
all’istante.
“Non
mi inginocchierò davanti ad una Regina che antepone le sue
mire egoistiche al
bene del suo popolo. Voi deridete i miei racconti quando avete
cresciuto tre
Draghi?”
Un
misto di ira e rabbia la accecò, come
osava parlarle con quel tono?
Stava
perdendo lucidità e Tyrion parve accorgersene.
“Vedo
che non sei a conoscenza, Jon Snow,
di
quello che sua Maestà ha
fatto nel
Continente Orientale: ha perso ogni cosa per essere lì dove
è ora, la stai
accusando di cose non veritiere.”
Il
ragazzo abbassò lo sguardo, mentre lei riacquistò
fermezza e un briciolo di calma.
“Non
voglio mandare i miei uomini a morire per una guerra non loro, Jon
Snow. Come
posso inviare il mio esercito a Nord non fidandomi di Voi e non sapendo
contro
chi si combatte? Voi cosa fareste al mio posto?”
Sentì
su di lei gli occhi di tutti i presenti, probabilmente nessuno si
aspettava una
sua risposta tanto mite, ma voleva mettere alla prova l’uomo
che si trovava di fronte.
“Fossi
in Voi manderei qualche vostro uomo oltre la Barriera con me,
così che possiate
avere la conferma dei miei racconti.”
Parlava
con così tanta convinzione che quasi lei stessa
l’avrebbe seguito in quel
viaggio: Jon Snow non sembrava affatto un bugiardo, nonostante le sue
leggende,
e tantomeno un codardo.
“E
se tu uccidessi i miei uomini?” lo provocò di
nuovo, al che lui sorrise.
“Non
riuscite proprio a fidarvi di me? Vi porterò qui una
qualsiasi prova
dell’esistenza di questi non morti… poi,
però, avrò bisogno del vostro appoggio
per batterli, i Sette Regni ne avranno bisogno” stava
chiaramente invocando il
suo aiuto e Dany pensò che un uomo come lui non
l’avrebbe mai fatto se non
fosse stato necessario.
“Maestà,
non credo sia una buona idea” esclamò il suo
consigliere.
“Non
abbiamo altre alternative, Ser Davos” lo zittì Jon.
“Parlerò
con i miei uomini ed entro domani mattina vi farò
sapere.”
I
due uomini abbassarono il capo in segno di saluto e si congedarono.
“A
cosa stai pensando?” domandò poco dopo a Tyrion.
Era
silenzioso ed era un fatto insolito per lui.
“Le
storie sugli Estranei sono assurde, ma-” pensò ad
alta voce il Lannister.
“-
Jon Snow ne parla con una tale convinzione che diventa difficile non
crederci”
lo interruppe Daenerys.
“Esatto,
ora capisco come è riuscito a diventare ciò che
è ora, sai, mi ricorda molto
suo padre” constatò il folletto.
“Il
padre che ha aiutato Robert Baratheon ad uccidere il mio?”
ribatté lei.
“Eddard
Stark aveva un cuore nobile, voleva solo vendicare i suoi familiari.
E’ stato
lui ad impedire che alcuni aguzzini del Re venissero ad assassinarti
qualche
anno fa. Era uno dei pochi uomini che stimavo nel Continente
Occidentale.”
Dany
si alzò dal trono per sedersi accanto a Tyrion, fra di loro
non esistevano
ruoli, gerarchie, sentiva che poteva fidarsi di lui e lo stimava.
“Ti fidi
di lui?” gli chiese.
“Di
Jon Snow? Fidarsi è una parola forte, diciamo che credo a
ciò che dice” le
rispose divertito.
Daenerys
cercò di ripercorrere mentalmente le mosse del giovane ed
effettivamente non
era così male, ma rimaneva pur sempre un uomo, potente, e
chissà che altro
nascondeva sotto i panni del guerriero impavido.
Ser
Davos gli aveva proposto di fare una camminata fra le mura del castello
probabilmente per potersi scambiare qualche parere lontani dagli occhi
indiscreti
dei soldati della Regina.
“Pensate
che ci aiuterà, mio Re?”
“Lo
spero, Ser Davos. E’ la nostra unica speranza, anche se
credevo di trovarmi di
fronte una persona più saggia.. e magari meno
arrogante” commentò il giovane
Lupo.
“I
miei draghi sono molto saggi, magari posso presentarveli, Re del
Nord” una voce
alle loro spalle fece impallidire entrambi.
“E
sono anche molto umili, non fanno affatto i difficili quando hanno
fame.”
Daenerys
Targaryen era a pochi metri da loro con un ghigno indecifrabile
stampato sul
volto.
“Non
ho ancora avuto l’occasione di vederli, Vostra
Grazia” disse Jon, provocandola,
non badando alla chiara minaccia della Regina.
Ser
Davos lo ammonì con lo sguardo, mentre Daenerys lo
fulminò.
“Non
vi conviene sfidarmi, Re del Nord” annunciò,
avvicinandosi a lui.
Jon
cercò di non farsi intimidire, ma non era affatto facile:
nonostante la sua esile
figura ed il viso angelico, Daenerys Targaryen riusciva a metterlo in
soggezione come pochi altri.
Quella
ragazza dimostrava una tale sicurezza di sé del tutto
innaturale per una della
sua età e qualcosa gli diceva che non stava affatto
scherzando riguardo ai suoi
draghi.
“Vi
chiedo perdono, non era mia intenzione sfidarvi.”
Jon
si scusò, mettendo da parte il suo orgoglio per una buona
causa: non poteva
perdere tempo a litigare con una ragazzina insolente quando gli
Estranei erano
sempre più vicini.
Per
di più lei era l’unica reale occasione per
sconfiggerli.
La
Regina fece un altro passo nella sua direzione, aveva un sorriso
trionfante e
Jon tentò di scacciare il pensiero di quanto fosse
innegabilmente bella.
“Fate
attenzione, Re del Nord, o potreste
scottarvi prima o poi” lo avvisò, prima
di voltarsi e lasciarlo di nuovo solo
con Ser Davos.
Jon
la osservò mentre camminava fiera fra le mura del suo
castello e si chiese se si
stesse riferendo ai suoi draghi o a dell’altro.
ANGOLO AUTRICE
Inizio con invocare
la
vostra clemenza, è la prima volta che scrivo in questa
sezione e ammetto di
essere parecchio intimidita.
E’ una fanfic senza
pretese scritta da una disagiata che se va avanti così non
ci arriva al 16 Luglio.
SULLA FANFIC
E’
ambientata nella settima
stagione e racconta il tanto atteso incontro da Jon Snow e Daenerys
Targaryen.
Tutto quello che ho
scritto è frutto della mia fantasia, ci sono solo piccoli
riferimenti alle
immagini sul set a Dragonstone e alla faccenda
“dell’inginocchiarsi” di Jon.
D’altra parte non è
nemmeno chiaro se questi spoilers siano veritieri o meno. Staremo a
vedere.
Nella storia vediamo Jon e
Dany scontrarsi al loro primo incontro (da questo il titolo), hanno due
personalità forti e non sanno ancora se possono fidarsi
l’uno dell’altro.
Daenerys cerca di farsi
rispettare fin da subito, come è nella sua indole, tuttavia
Jon non vuole
sottoporsi a lei, un po’ perché non ha idea di chi
abbia davanti e un po’
perché il Nord ha da sempre avuto una certa indipendenza.
Tuttavia, il povero
Jon ha bisogno dei suoi draghi per sconfiggere gli Estranei e questo lo
costringe a ridimensionare se stesso, mentre Dany non perde tempo a
sfruttare
questo suo vantaggio.
Io vi ringrazio in
anticipo ed infinitamente
per la lettura
e sappiate che le recensioni sono sempre ben accette.
PS: Può essere che a
questa fanfic seguiranno altre one-shot ad essa collegate.
Alla prossima!