Libri > Il diario del vampiro
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Autore: Xenebe    02/06/2017    1 recensioni
Alla fine di Phantom (Fantasmi) Bonnie si rende conto che nonostante tutto Damon amerà sempre e solo Elena, lei non sarà mai importante quando la sua amica, ma se c'è qualcosa che ha imparato è la pericolosità della gelosia. Proprio per non rischiare di essere ancora vittima di quell'orribile sentimento e per non soffrire più Bonnie decide di fare un incantesimo, ma quando i suoi amici si accorgono che c'è qualcosa che non va, Bonnie dovrà cercare di rimediare ... è allora che succede la cosa più assurda di tutte... scompare.
Bonnie riuscirà a tornare a casa?
(Spoiler generici su Moonsoong)
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Klaus, Quasi tutti, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ed ecco IL CAPITOLO! Quello in cui si caprà chi, come e perché!
Torniamo a Firenze ragazzi! :*






Capitolo 16

A volte il passato ci perseguita ostacolando il presente.
(A. Becci)









- Sapete, Bonnie, ultimamente vi vedo diversa...- 
Eravamo seduti in giardino, o meglio Francesco era disteso su una panchina e io ero seduta accanto a lui, ma sul prato. Io leggevo, lui giocava con i miei riccioli, prendendosi sin troppa libertà, ma eravamo lontani dalla casa, in un angolo di giardino un po' riparato, con noi c'erano anche, da qualche parte qui vicino, Stefan e il suo precettore.
- In che senso, Francesco?-
Lo sentii sbuffare per aver usato il suo secondo nome, in realtà se prima lo facevo per distinguerlo dal mio Damon, ora era per essere certa di non farmi scappare il suo nome in presenza del padre. Il conte era un uomo apparentemente molto gentile, ma in realtà tutt'altro che buono e permissivo e non intendevo infastidirlo in alcun modo.
- Sembrate più...- fece una pausa come per cercare la parola giusta, poi lo sentii emettere un verso contrariato prima di continuare ,- docile.-
Stavolta ero io ad essere contrariata.
- Docile? Come un cavallo?- mi voltai a guardarlo arrabbiata e lui scoppiò a ridere.
- Siete troppo carina quando vi arrabbiate, sembrate un pettirosso con le piume arruffate!-
- Voi invece siete un cafone!- sbuffai dandogli le spalle.
Venne colto da un altro scoppio di risate, poi si alzò. Un attimo dopo si accoccolò di fronte a me, sorridente, e mi prese il mento portandomi a guardarlo in volto. Si sporse e mi diede un leggero bacio sul naso prima di dirmi che gli dispiaceva e che si sarebbe fatto perdonare.
Si alzò e fece un inchino esagerato.
- Mia dolce donzella, vi prego, fate di me il vostro servo. Sono il vostro schiavo d'amore e esaudirò ogni vostro capriccio!-
Non sapevo come riuscisse a rimanere serio. Io ero letteralmente sull'orlo delle lacrime a causa delle risate.
- Siete dunque obbligato ad insegnarmi a montare a cavallo.-
Era da molto che volevo imparare, ma lui continuava a sostenere che potesse essere pericoloso per me.
Gli tesi la mano affinché mi aiutasse ad alzarmi e lui ne approfittò per avvicinarsi a me più di quanto prescrivesse l'etichetta, ma in fondo era Damon, cosa potevo aspettarmi?
- Siete davvero testarda.-, sussurrò prima di baciarmi teneramente. Era la prima volta che lo faceva dalla mia scenata. E quando allontanò il suo viso dal mio, mi squadrò per studiare la mia reazione, trovando solo un forte rossore sulle mie guance e un po' di imbarazzo nei miei occhi, di risposta sorrise.
Eravamo ancora incredibilmente vicini quando sentimmo un lento applauso alle mie spalle. Mi irrigidì, ma prima di voltarmi sentii la voce di Stefan che chiedeva di essere lasciato andare, intanto Francesco si sollevò, gli occhi duri come quelli del mio Damon.
Per un attimo, prima di voltarmi, mi passò per la testa che avrebbe potuto averci scoperti il conte, ma Francesco, che chiese all'intruso di identificarsi scacciò il mio sospetto. Mi sentivo completamente immobilizzata, come mi era accaduto solo una volta in vita mia, quando per la prima volta avevo visto Damon perso vicino al fratello ferito.
- Guarda un po' chi ho trovato a flirtare con un giovane Salvatore!-
Non sapevo perché, forse perché ero lì da tanto e avevo iniziato a notare come se fossi stata di questo tempo le lacune di etichetta, forse perché riconobbi immediatamente quegli abiti come familiari o perché non volevo credere di aver riconosciuto quella voce, ma la prima cosa che notai furono i jeans chiari e la camicia bianca.
- Lasciate andare mio fratello!-, quasi ringhiò Francesco e l'altro, in risposta, soggiogò Stefan per farlo tornare in camera sua e restarci per le 2 ore successive senza raccontare a nessuno nulla di quello che stava succedendo.
- Che ci fai qui?- urlai all'intruso.
- Aspetta, com'era... Pettirosso? Uccellino?-, rise. Francesco ci osservava.
- Klaus, perché sei qui?- sputai. Era sicuramente il Klaus del mio tempo, non me lo dicevano solo i vestiti, ma anche il suo tono canzonatorio.
- Chi siete! E che avete fatto a mio fratello?-, lo interruppe Damon prima che potesse rispondere.
- Non ti preoccupare, Damon... stavolta non voglio fare del male a tuo fratello. No, Stefan non mi interessa. Sono qui per un altro motivo. Sei tu che mi hai colpito alle spalle ed è lei che ha richiamato gli spiriti inquieti...-
- Non capisco di cosa state parlando, ma vi intimo di andarvene!-, l'antico mi guardò prima di iniziare a ridere, estremamente divertito dalle parole di Francesco.
- Lui mi intima di andarmene! E ditemi, conte, siete pronto a consegnarmi la strega?-, il suo tono diventò più consono all'epoca, ma proprio per questo più denigratorio.
- Il conte è mio padre, se avete una disputa con lui sarò felice di condurvi alla sua presenza,- la voce di Francesco era a metà tra un ringhio e un soffio,- vi chiedo solo di allontanarvi e smetterla di parlare di idiozie come la stregoneria.-, ora gli occhi di Klaus erano spalancati, come sconvolti, ma sempre divertiti e continuavano a squadrarmi.
- Non dirmi che non glielo hai detto! Ah, Bonnie, Bonnie! Continui a sconvolgermi, ma non dovrei lasciartelo fare, sei stata tu la causa della mia morte!-, si voltò poi a guardare Francesco, - Quindi la vostra amata non vi ha detto che viene dal futuro, non vi ha parlato di Katherine, né di Elena o di me! E io credevo che la piccola Bonnie fosse un esempio di bontà! Invece ha tenuto tutto nascosto all'uomo che ama! E perché mai? Perché non evitargli tutte quelle sofferenze? Ma certo: egoismo! Diciamo la verità, l'egoismo ti guida continuamente: non gli hai detto niente perché hai avuto paura di non incontrarlo, sapevi che cambiando anche solo un particolare mettevi in crisi la sua stessa esistenza nel tuo mondo... Del resto se morisse ora, non esisterebbe nel tuo futuro!-
Francesco non riusciva a seguire i discorsi del vampiro dai capelli chiari:- Bonnie... che sta succedendo? Che dice?-
- Semplice amico mio! Credevo che l'egoismo della tua adorata si fosse esaurito con quell'incantesimo che le aveva cancellato la memoria, che a proposito ti ho rovinato io Bonnie, invece la fanciulla ti somiglia molto molto di più!-
- No, io davvero, non sto capendo.-, Damon si stava arrabbiando, non ha mai amato non capire cosa accede, ma ora ero più preoccupata per quello che aveva detto Klaus.
- Che significa che hai rovinato il mio incantesimo?- il mio fu quasi un sussurro, shoccato, mentre su quel volto marmoreo si apriva un sorriso,furbo.
- Volevo torturare un po' te e il tuo amato e che cosa sarebbe stato più doloroso di obbligarti a provare paura verso di lui. Farti sentire l'amore, ma anche il terrore? Ti avrei torturato per bene! E così avrei torturato anche Damon... ma ho sottovalutato il vostro legame e, nonostante mi fossi procurato una strega potente per modificare l'effetto del filtro mentre tu lo stavi preparando, non è riuscita a far altro che invertire la polarità della filtro e trasformarlo in una pozione di oblio. Peccato che in preda alla rabbia io la abbia uccisa! Del resto poi la famiglia che ho massacrato per portarti qui non è stata comunque abbastanza. Sì, anche questo viaggetto è opera mia. Ma volevo portarti nella mentre di Damon, al cospetto della bestia che rivaleggia continuamente con il suo animo per uscire, ti avrebbe ucciso, ma sono riuscito solo a farti viaggiare nel tempo. Però grazie a quella puttanella che ho risparmiato sono riuscito ad ancorarmi al tuo amato quando ha cercato di raggiungerti. E ora sono qui.-, concluse aprendo le braccia e girando su se stesso. Non riescivo a capirlo, troppe informazioni, troppo poco tempo per comprenderle a pieno.
- Di che state parlando?-, Damon non riuscì a finire la frase che Klaus gli era già vicinissimo, sembrava  lo volesse baciare, ma prima che io potessi prendere un respiro, allungò la mano e gli bucò il petto.









Ok, ora scappo via, non uccidetemi!
Per avere 
un'anticipazione passate dal mio profilo FB (Serena Ebe Efp)  la settimana prossima.



Un bacio!
   
 
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