Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Tappina_5_S    10/06/2009    5 recensioni
Un altro bacio dolce,desiderato. "Questo non è possibile?" lei chinò il capo. "...si...ma è soltanto un'illusione..." Lui l'avvicinò a se e la baciò. Speranzoso. Si staccò da lei. Avvicinò le labbra al suo orecchio. "Allora illudiamoci"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una goccia. Fredda. Lieve. Le cadde sulla fronte Non si mosse per spostarla. Non alzò la mano per levarsela. La goccia scese imperterrita. Occhio. Zigomo. Guancia. Arrivò al mento ma non cadde. Non le importava se adesso aveva il volto rigato. Non le importava se adesso si fosse messo a piovere. Non le importava se le mani che teneva chiuse a pugno le facessero male. Non le importava se la foto che teneva in tasca urlasse la verità. Testa china. Labbra serrate. Espressione contratta. I capelli castani mossi dal vento. “Ora devo andare” disse una voce dannatamente familiare. Alzò il capo. I suoi occhi incontrarono inesorabilmente quel volto. Lo sfiorò con lo sguardo. Occhi, grandi, intensi, profondi. Leggere lentiggini in torno al naso. Pelle pallida. Labbra leggere e delicate. Mento affusolato. Il vento mosse una ciocca di capelli. Si spostò. Il ricciolo si arricciolò in un'altra posizione scomposta. I riccioli ribelli andavano ricadendo sulla fronte e sugli occhi. Il sorriso si allargò su quel volto. Sentì una stretta allo stomaco, familiare. “Ti voglio bene” le era uscito dalla bocca in un soffio. “Anch'io” ricambiò lui di impeto. Non capendo. La prese per le spalle e la strinse a se. Sentì il suo corpo caldo che le trasmetteva un calore piacevole. Lei lo strinse a se. Infilò il volto nell'incavo tra il petto e la spalla. “Anch'io ti voglio bene” le sussurrò all'orecchio. Spalancò gli occhi. No. Lo respinse. Lui la guardò sorpreso. Sentì la foto nella sua tasca urlare. Implorare la verità. Cercò dentro di se. Si aggrappò a tutta la sua forza di volontà. Tutti i ricordi. “No...” prese un respiro profondo “...io ti amo” Chiuse gli occhi. Contrasse le labbra. Irrigidì i muscoli. Era fatta. Tutti i ricordi. Le parole non dette. Sentì dentro di se la solita stretta familiare alleggerirsi, inspiegabilmente. Non aprì gli occhi. Non ne aveva il coraggio. Non le importava se lui adesso non avrebbe ricambiato. Perché sapeva che non l'avrebbe ricambiata. Ma il nodo che sentiva in gola era sparito, dissolto. Non voleva sentire la risposta. Non voleva soffrire più del dovuto. Voleva salutare quella parte di cuore che se ne stava andando e che non avrebbe più dimenticato. Lentamente, ci avrebbe provato, perché sapeva che un giorno sarebbe passato, sarebbe diventato un dolce e amaro ricordo, lontano, indelebile, una ferita ma per fortuna rimarginata... Un bacio. Improvviso, caldo, soffice, tenero. Lui si staccò lentamente aprendo gli occhi. Lei gli spalancò. Sorpresa, felice...poi triste...irreparabilmente illusa... “Anch'io ti amo...” Si allontanò stringendosi le braccia al petto. Chinò il capo. Perché? Perché doveva soffrire più del dovuto? “...no...vattene...non voglio...” Lei alzò il capo e lo guardò in quegli occhi, così profondi, avrebbe voluto immergersi, perdersi in essi. Lo guardò con sguardo implorante. Lui la fissò. Capì. Sorrise. “...perché me l'hai nascosto?...perché non ti fidi di me?...” “...non voglio...illudermi...credere in qualcosa che non è possibile” “non credi nell'amore?...” “credo in ciò che è possibile” Un altro bacio. Dolce, desiderato. Lui si staccò con molta lentezza. Aspettò che lei aprisse gli occhi e la fissò abbracciandola. “questo non è possibile?” “...si...ma è solo un'illusione” Lui le sorrise e l'avvicinò a se stringendola e baciandola. Si staccò da lei. Avvicinò le labbra al suo orecchio. “Allora illudiamoci” Sorrise. Lei avvicinò le labbra a quelle di lui. Illusa e contenta di esserlo. Da lì a poco il pensiero della sua partenza li avrebbe colti entrambi. Lei lo sapeva e una lacrima le cadde involontariamente. Lui la fissò tristemente, poi con il pollice l'asciugò, accarezzandole la guancia. In un impeto di tristezza e felicità la strinse a se. Lei appoggiò la testa sul suo petto caldo e lui l'avvolse accarezzandole la testa . Sperano che quell'abbraccio cancellasse tutto. Fermasse il tempo. Riportasse indietro i momenti passati, quelli in cui ora, finalmente, potevano essere loro stessi. Quelli in cui non esisteva nient'altro che una falsa e dolce illusione.
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Tappina_5_S