Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    03/06/2017    1 recensioni
Sono tante le cose che si fanno per amore.
E Mycroft Holmes lo sa bene, anche se non riesce a comprendere cosa spinga le persone a gesti tanto estremi.
Ha visto suo fratello gettarsi da un tetto per proteggere i suoi amici da James Moriarty, rinunciare alla sua vita per due anni per proteggere John Watson, prendersi un proiettile per il suo migliore amico, morendo per mano di sua moglie, soltanto per saperlo al sicuro.
E tutto solo per amore. Quel sentimento che per Mycroft sembra così complicato da comprendere.
Tuttavia, quando Magnussen arriverà a minacciare Sherlock, sarà proprio l’amore a spingere Mycroft a offrirsi al suo posto, mettendo a rischio la propria vita e la propria libertà, per preservare quelle del suo fratellino. La persona che Mycroft Holmes ama più della sua stessa vita.
Perché l'amore ci spinge dove non ci saremo mai aspettati di poter arrivare.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Amore
 
Bitterness is a paralytic.
Love is a much more vicious motivator.
Sherlock Holmes – A Study in Pink
 
 
Capitolo I
L’accordo
 
 Mycroft era chiuso nel suo ufficio da ore.
 Poco prima aveva ricevuto un messaggio di John che lo informava del fatto che qualcuno avesse sparato a Sherlock mentre erano nell’ufficio di Magnussen per delle indagini.
 Inizialmente il politico aveva creduto che fosse uno scherzo. Solo il giorno prima aveva raccomandato a suo fratello di stare fuori dalla faccenda di Magnussen, sapendo quanto quel gioco sarebbe stato pericoloso e quanto gli sarebbe costato, eppure Sherlock aveva deciso di fare di testa sua. E non solo non gli aveva dato ascolto, ma aveva anche violato il domicilio di uno degli uomini più potenti del Regno Unito.
 Holmes si portò le mani al viso, massaggiandosi gli occhi.
 Come aveva potuto credere di poter fare affidamento sul buon senso di suo fratello? Sapeva che Sherlock era troppo curioso e spericolato, e che si sarebbe fatto coinvolgere facilmente da un caso così spinoso. Non avrebbe dovuto limitarsi a un semplice avvertimento. Avrebbe dovuto impedirgli di indagare, fermarlo, tentando di mettergli i bastoni fra le ruote, fare tutto ciò che era in suo potere per proteggerlo e impedire che si mettesse nei guai, rischiando la sua carriera, la sua libertà e la sua vita. Ma non l’aveva fatto. E un proiettile nel petto era stata la conseguenza del suo sottovalutare una persona imprevedibile come Sherlock Holmes.
 La porta del suo ufficio si spalancò di colpo.
 Mycroft sollevò il capo, pronto a cacciare chiunque fosse entrato, ma quando vide la figura alta e allampanata ferma sulla soglia, si bloccò. La osservò per qualche secondo e si impose di rimanere impassibile.
 «Signor Magnussen» disse infine, a mo’ di saluto.
 Magnussen non si disturbò a ricambiare il saluto. Varcò la soglia e si richiuse la porta alle spalle; poi avanzò e prese posto sulla sedia di fronte alla scrivania, osservando Mycroft con un sorriso malizioso dipinto sulle labbra.
 Mycroft rimasi impassibile. In attesa. Sapeva che Magnussen era lì perché era presente quando Sherlock era entrato nel suo ufficio e sapeva che la sua presenza nel suo ufficio, non poteva che significare guai.
 Magnussen sospirò e accavallò le gambe. «La scorsa notte suo fratello si è introdotto nel mio ufficio con l’intento di sottrarmi dei documenti appartenenti a Lady Elizabeth Smallwood.» esordì. «Ma penso che lei questo lo sappia già.»
 Il politico deglutì a vuoto. «Sono desolato per quello che è successo, signor Magnussen-»
 L’uomo sollevò una mano. «Tuttavia, se non fosse stato per lui, la persona che ha sparato a Sherlock Holmes, che era lì per uccidermi, sarebbe riuscita nel suo intento.» fece notare con un sorriso beffardo a increspargli le labbra.
 Mycroft non poté fare a meno di notare quanto vuoti e freddi sembrassero i suoi occhi in quel momento. Peggiori di quelli di Moriarty, che per lo meno, in alcuni momenti, sembravano trasmettere odio, o rabbia.
 Ma Magnussen non era come James Moriarty.
 Oh, no.
 Magnussen era molto peggio.
 Più pericoloso.
 Più agguerrito.
 Più subdolo.
 «Capisce però, che nonostante questo, non posso ignorare il fatto che suo fratello abbia violato il mio domicilio. Soprattutto considerando che l’ha fatto con l’intento di derubarmi e incastrarmi con la polizia.» proseguì Magnussen, in tono freddo e pacato, quasi distaccato.
 «Per questo è qui?» domandò Mycroft a quel punto. «Perché si aspetta che consegni mio fratello alla polizia?»
 «Oh, no.» replicò l’altro. «So che non lo farebbe mai, signor Holmes. So quanto lei tenga a suo fratello, anche se tenta così ferventemente di non darlo a vedere.» abbassò lo sguardo sulle mani di Mycroft e sollevò l’angolo delle labbra. Poi tornò a incrociare lo sguardo del maggiore degli Holmes. «Sono qui per proporle un accordo.»
 Un brivido serpeggiò lungo la spina dorsale di Mycroft.
 «Può lasciare che io prenda suo fratello e faccia di lui ciò che preferisco, o può consegnarsi lei al suo posto.» dichiarò Magnussen.
 Il politico sentì una stretta al cuore. Ciò che più temeva si era appena realizzato sotto i suoi occhi. Chiuse gli occhi ed esalò un lungo respiro, abbassando lo sguardo.
 «Non è costretto a consegnarsi, signor Holmes.» aggiunse l’altro, notando la sua esitazione. «In ogni caso, preferisco i ragazzi più giovani.» concluse con un sorriso carico di malizia.
 Lo stava mettendo alla prova, pensò Mycroft. Stava testando i suoi limiti, per capire quanto fosse disposto a perdere – e a dare – per la salvezza di Sherlock.
 Un moto di nausea lo invase al pensiero di ciò che Magnussen avrebbe potuto fare se solo avesse avuto suo fratello nelle sue mani.
 «Non osi toccare mio fratello.» ringhiò.
 Magnussen sollevò un sopracciglio. «Quindi accetta di consegnarsi a me.»
 Il politico rimase impassibile.
 Avrebbe tanto voluto trovare un altro modo. Un modo per uscire illesi da quella situazione, senza dover sacrificare ogni cosa per la loro salvezza. Ma non c’era.
 Magnussen avrebbe avuto uno di loro in ogni caso.
 E Mycroft non poteva permettere che fosse Sherlock. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggere suo fratello. Qualsiasi. Anche se gli fosse costata la libertà e la dignità.
 Perché Sherlock era più importante di qualsiasi cosa.
 «Credo che lei sappia che non sono propenso a gesti di bontà, signor Holmes.» proseguì Magnussen. «Quindi se vuole che io stia il più lontano possibile da suo fratello, dovrà consegnarsi a me. Alle mie condizioni.» concluse. «Se non lo farà, andrò a cercare Sherlock. E pregusto già il momento in cui l’avrò fra le mie mani, alla mia mercé.»
 Mycroft strinse i pugni. «Avrà me.» disse.
 Magnussen sorrise. «Molto bene.» concluse, poi si mise in piedi. «La aspetto a casa mia domani sera.» aggiunse, abbottonandosi la giacca. «Confido che rispetterà l’accordo. Per il bene di suo fratello.» e detto questo uscì.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! :)
Rieccomi qui con un’altra storia molto molto angst. ^.^” Che novità, direte voi.
Lo so, sto ancora finendo di pubblicare For darkness shows the stars, ma avevo questa storia in cantiere da parecchio tempo e adesso che è pronta, ho deciso di buttarmi e cominciare a pubblicarla, prima di dimenticare di averla scritta! xD
Quello che dovete sapere prima di andare avanti con la lettura è che nonostante il rating sia arancione, le tematiche di cui tratta questa storia sono molto delicate. Le scene non verranno descritte nei particolari, perché essendo appunto scene e tematiche delicate, non mi sono azzardata a descriverle, dato che non credo che ne sarei in grado. Credo che serva una particolare sensibilità e capacità per farlo e non volevo risultare superficiale facendolo, magari mancando di rispetto a qualcuno con la mia storia.
Poiché non ci sono scene esplicite, non ho pensato di inserirlo negli avvertimenti, ma se qualcuno leggendo dovesse accorgersi che è il caso che io lo faccia, si senta pure libero di farmelo sapere in ogni momento ;) gliene sarei davvero grata.
Questa è solo una brevissima introduzione, perciò pubbicherò il seguito già lunedì. :)

Bene, non mi dilungherò oltre, dato che sono già stata abbastanza logorroica così xD
A lunedì con il prossimo capitolo… ;)
Eli♥    
   
 
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