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Autore: momoko89    03/06/2017    0 recensioni
Raccolta di OS scritte in occasione della RinHaru Week.
Rin torna in Giappone dopo anni di assenza per chiarirsi le idee sulla sua vita. Haruka lo aiuterà a trovare le risposte che cercava alle sue domande.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Haruka Nanase, Rin Matsuoka
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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A Familiar Sight

Rating: Arancione
Words: 1076
Pairing: RinHaru (belli gna <3)

Beta: SognatriceNotturna
Prompt: Eternal (day 7)
Warnings: Cose belle <3

Momoko's notes: A fine capitolo >.<
 
 

Day 7 - Eternal

 

Era un pomeriggio di sole quando si presentò alla porta di Haruka. Provò a suonare, nella speranza che non fosse da qualche altra parte, magari - in piscina a farsi una nuotata per liberarsi dei suoi pensieri - Rin sperò, dentro di sé, di non averlo turbato a tal punto. Si augurò che Haruka non avesse fatto caso alle parole che aveva detto, si augurò che non le avesse sentite, che per qualche oscura ragione la sua voce si fosse persa in mezzo al vento che soffiava tra gli alberi. Quando la porta si aprì, però, dovette affrontare la cruda realtà.

- Sono fottuto - pensò, non appena il moro gli lanciò una delle sue solite occhiate. Lo stava già - fulminando con lo sguardo, e non ho nemmeno aperto bocca -

“Ho capito cosa intendevi” disse subito il rosso, “Riguardo al cambiamento”

“Questo prima o dopo avermi dato del fallito?”

Il tono sprezzante dell’altro fu come una freccia dritta al cuore.

“Non lo pensavo veramente” si scusò Rin, “Ho esagerato, non avrei dovuto dire quelle cose… Non a te”

Haruka non si diede pena di rispondere. Lo studiava attentamente, dall’uscio di casa, come suo solito.

“Ero frustrato per la mia vita, non era di te che parlavo”

“Lo so” pronunciò l’altro, allora.

Al sentire quelle parole, il cuore di Rin riprese a battere. Alzò gli occhi sull’altro, e per un attimo non ci fu bisogno di aggiungere una parola. Portarono avanti una conversazione silenziosa fatta di sguardi. Inaspettatamente, fu Haruka ad interromperla. Si mise di lato, offrendogli così la possibilità di entrare. Rin abbozzò un lieve sorriso e accettò in un muto consenso.

Haruka chiuse la porta e si diresse verso il corridoio. Fece giusto in tempo a salire il gradino, quando Rin lo bloccò. Gli afferrò il polso, obbligando l'altro a voltarsi, e prima che Haruka se ne potesse accorgere, il rosso aveva già appoggiato la fronte sulla sua spalla.

“Rin”

“Stiamo un attimo così” mormorò, lasciandosi avvolgere dal profumo fresco e intenso dell'altro - ho bisogno di lui. Dio, quanto ne ho bisogno, ora più che - mai, “Ti dispiace?”

Il corpo di Haruka improvvisamente si ammorbidì, ricambiando l'abbraccio.

Non ci fu bisogno di aggiungere altro.

***

Rin non poteva dire cos’era stato esattamente, se l'atmosfera della casa di Haruka o suoi sospiri nell'aria. Qualsiasi cosa fosse stata, però, aveva scatenato un meccanismo dentro di sé per cui i ricordi che aveva perso, improvvisamente erano riaffiorati come terraferma che si scopre al fine di una marea.

A fine rapporto, ancora abbracciati sotto le lenzuola, Rin si perse nei suoi pensieri, in cerca della miccia che aveva risvegliato il suo subconscio. Ripercorse gli eventi di un'ora fa mentre riposava accanto ad Haruka, inebriandosi del profumo della sua pelle. Forse era stato il – suo respiro che si mischiava al mio, il calore della sua pelle, le sue - dita che scorrevano sul suo corpo. Forse - è stato quando gli ho baciato il collo; o forse quando si è seduto sopra di me; forse quando ci siamo uniti come mai avremmo pensato di poter fare; quando - aveva catturato le sue labbra in un ennesimo bacio famelico, nel tentativo di ritrovare l'aria che aveva perso. Oppure quando - Haru ha immerso le dita nei miei capelli, ha legato i nostri sguardi, e per la prima – volta era stato in grado di leggere nella mente di Haruka, capire cosa volesse veramente, in un gesto che si traduceva in loro – due, insieme, in un momento che era eterno -

“Sei silenzioso”

Le riflessioni del rosso vennero inaspettatamente interrotte dalla voce del moro. Rin spalancò gli occhi, e senza un minimo di preavviso si ritrovò immerso in quelli blu dell'altro, che lo osservavano con curiosità.

“Parli proprio tu”

“Dico solo che è strano” accennò Haruka. Il suo tono era piatto, ma in qualche modo Rin riuscì a percepirci un filo d'incertezza.

- Possibile che Haru sia preoccupato? -

“Riflettevo”

“Su cosa?”

Rin passò la punta del naso sul suo braccio, lasciandosi sopra piccoli baci, - questo profumo… Ho voglia di mangiarlo – ma prima ancora che potesse fare qualsiasi cosa, Haruka accompagnò di nuovo il viso di Rin di fronte al suo, obbligandolo ad affrontarlo.

“Sei una scocciatura”

“Ti posso assicurare che su questo possiedi il primato”

“Vuoi scommettere?” chiese Rin, accennando il sorriso.

Gli occhi di Haruka si risvegliarono improvvisamente.

“Per quanto mi alletti, non penso che potrei mai batterti in questo campo” disse, però.

“Oltre ad essere una scocciatura, sei anche noioso”

Il rosso sospirò portandosi una mano tra i capelli, poi posò lo suo sguardo su Haruka.

“Da quando sono tornato, mi sono reso conto di non riuscire a ricordare”

Portò di nuovo la mano sulle lenzuola, mentre Haruka gli lasciava il tempo di piegarsi.

“Ho corso tanto negli ultimi giorni. Ho attraversato ogni via del paese, sono stato in ogni luogo che avesse un minimo d'importanza per me, quando ero piccolo. Speravo che l'aria di casa potesse aiutarmi a chiarirmi le idee e capire cosa fare. Speravo che, riscoprendo il Giappone, sarei riuscito a ritrovare me stesso”

Fece una pausa, nel tentativo di mettere ordine ai suoi pensieri, trovare le parole giuste, cercare di spiegare ad Haruka quello che stava capitando nella sua testa perché parlare tanto era facile, ma per dire la cosa giusta sentiva sempre la necessità di un cavolo di manuale per le istruzioni.

“Ma ieri, quando ho fatto visita alla tomba di mio padre, mi sono reso conto di una cosa” rivelò allora, “Ogni ricordo dimenticato mi riportava a te”

A quelle parole, lo sguardo di Haruka si fece più intenso, il blu dei suoi occhi più scuro, e per una volta Rin ringraziò il cielo di non essere in grado di leggere nella sua mente.

“Sono tornato in Giappone con l'intenzione di cercare me stesso, ma la verità è che, per tutto questo tempo, stavo cercando solo te”

Il silenzio calò nella stanza, impregnò le mura, riempì l'aria. Il rosso iniziava a sentire su di sé il peso delle sue parole e - cazzo, ora come ne esco da questa situazione? -

Accennò una risata, nella speranza di alleggerire l'atmosfera.

“Quando io mi perdo, ho bisogno di te per ritrovarmi. Assurdo, vero?” scherzò, “Sembra quasi un circolo vizioso”

Prima ancora che potesse dire altro, Haruka si allungò verso di lui e lo baciò. Fu allora che il rosso realizzò, dentro di sé, che il suo futuro poteva semplicemente comporsi di momenti come quelli. E in quel pensiero, Rin trovò la sua eternità.

 


Momoko's notes

Buon sabato ladies <3
Mhhhh... dunque, finalmente questi due si sono riappacificati >____< contente? Scontente? Volevate altro angst? (no vi prego, basta con l'angst. La mia anima è in sciopero).
Che dire? Sinceramente questo è uno dei capitoli che preferisco. Anche qui, il prompt Eternal poteva cadere molto facilmente nel banale, ma ci tenevo particolarmente a non farlo accadere. Spero di esserci riuscita >.< Forse mi è uscita una cosa troppo romantica, ma considerando il fatto che stiamo parlando di Rin ci può anche stare xD Sono felice di questo capitolo, comunque. Questi due mi fanno felici <3 Rin che si scioglie per Haru mi fa felice <3 <3 <3
Siamo già arrivate al penultimo capitolo, e lo ammetto, mi si stringe un po' il cuore .____. So di aver già finito la fic, ma ogni volta che arrivo a questo punto della storia mi coglie la malinconia T__T L'esperienza della Rinharu Week è stata incredibile. Spero che venga indetta anche l'anno prossimo *.*
Martedì prossimo pubblicherò l'ultimo, che poi non sarebbe altro che un prompt extra che le amministratrici della rinharuweek hanno deciso di aggiungere agli altri.
Allora, a martedì <3

Momoko

 

  
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