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Autore: __CHIKA__    04/06/2017    0 recensioni
|Au fem!Nico fem!Will (tutti cambiano il proprio sesso)|
Dove Nico si ritrova malata e Will si prende cura di lei.
Dove rivelano i propri pensieri e dubbi.
Dove il loro amore è vivo.
Non sono brava con le introduzioni ma spero che la storia vi piaccia!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Solangelo - fem!nicoxwill




Quel giorno al campo tutto poteva sembrare normale, tranne per un piccolo dettaglio: il silenzio che di solito era sovrano nella cabina di Ade, invece era sovrastata da leggeri starnuti e colpi di tosse. Entrando nella casa, non diresti che la ragazza che ci abita fosse una di quelle ordinate, ma non era così. Semplicemente troppo pigra in quel periodo per mettere in ordine la sua abitazione, lasciava stare: cumuli di libri sparsi sul pavimento, anziché sugli scaffali dove solitamente li metteva; i vestiti erano messi su sedie, per terra, sul letto, "almeno così non faccio fatica ad aprire l'armadio" continuava a dire la figlia di Ade. Ebbene sì, la indistruttibile regine dei fantasmi, la quale continuava a dire che non avrebbe preso nessun malanno nonostante stesse a maniche corte e un semplice giachettino in pieno inverno, aveva preso il raffreddore... 
O poteva anche essere della febbre, non lo avrebbe potuto capire senza un termometro, ma il suo orgoglio gli impediva di correre fra le calde braccia della sua psedua fidanzata. Anche se le avrebbe fatto piacere sentire le quasi gracili bracce della figlia di Apollo che la stringeva a lei e le accarezzava i lunghi capelli neri, sempre disordinati. Le farebbe piacere anche tenere la testa fra il petto di quella ragazza e in tutto questo quadro Nico si sentiva protetta e a casa. Ma lei non sarebbe corsa da lei, sia mai. Lei sarebbe guarita restando a casa, senza medicine, ma sarebbe guarita. 
In un modo nell'altro. 
Mentre si dirigeva in bagno per cercare qualche medicina che non avesse notato nelle decine di volte che aveva controllato, si ritrovava a guardarsi, o meglio guardarsi disgustamente, nello specchio. Non che si poteva aspettare di avere capelli ordinati nella sua solita treccia che portava, oppure la sua pelle liscia e perfetta. Si ritrovava a toccare la sua pelle più pallida del solito e con qualche brufolo in più (avrebbe chiesto qualche consiglio su come toglierli a Piper, figlio di Afrodite nonché fidanzato di una delle sue più care amiche, Jason) e i capelli erano oliosi e pieni di nodi, segno che non si faceva la doccia da giorni, da due di preciso. Inoltre le occhiaie erano ancora più profonde, visto che la notte aveva troppo caldo per addormentarsi. Indossava una delle felpe arancioni del campo, che aveva "preso in prestito" da Will, le stava leggermente larga, come le maniche erano un po' più lunghe, ma a lei piaceva perciò continuava ad indossarla. Così sentiva meno la mancanza di quella stupida. Era da due giorni che stava male e che non uscisse dalla cabina e si sorprese che Will non fosse già lì a prendersi cura di lei. 
Forse si era stancata di correre sempre da lei? Di doversi sempre cure di quella stramba figlia di Ade? Sapeva cosa gli altri semidei dicevano su di lei, non sarebbe stata una novità che qualcuno si allontanasse da lei. Solo che pensare che Will potesse fare così... 
Le faceva male, molto male. Chiuse con rabbia lo sportello dello scaffale, in cui non aveva trovato nulla di utile; aveva aperto il rubinetto per trasformare quel silenzio incessante, in cui i suoi pensieri però si facevano più forte, in qualche rumore e far cessare quelle fastidiose vocine. Che ogni volta, ogni fottutissima volta le facevano star ancora più male. Prendevano possesso di lei nei momenti più buoi, in cui era più debole. Come quella volta che era nell'arena per allenarsi e mentre si sgranchiva prima di iniziare aveva sentito dei ragazzi che parlavano. 
Che parlavano di lei.
"Hai visto com'è? Dei, sembra morta" "Infatti infatti, sempre con quell'aria da dura. Chi vuole prendere in giro." 
E quelle vocine nella sua testa davano ragione a quei ragazzi e anche lei cedeva. E anche lei dava ragione a quei ragazzi.
Oppure di notte, quando dormiva, lì era tutto così buoi e tetro. Da non riuscire a respirare. Contava fino a dieci, mentre quei pensieri trasformatesi in mostri nella sua mente la agredivano e le urlavano addosso. Contava, contava come le aveva insegnato suo fratello quando era ancora in vita e non sapevano di essere semidei.
"I mostri se ne vanno se conti fino a dieci!" Gli aveva sorriso teneramente suo fratello maggiore.
"Ma è impossibile. È letteralmente improbabile che contando fino a dieci quei mostri se ne vadano." Gli aveva risposto lei titubante dalla proposta di lui. 
"Contando riesci a calmarti e a capire che è un sogno, un incubo, quello che sta succedendo. E che ti svegli." Gli aveva ancora risposto suo fratello prima di buttarsi su di lei e riempirla di baci e farle il solletico.
Così ogni notte lo faceva, ci provava, ma era sempre più difficile. Si riscosse dai suoi pensieri quando sentì la porta bussare, all'inizio voleva lasciar stare, rimettersi a letto e ignorare completamente chiunque ci fosse là fuori. Ma la curiosità era troppo forte, era andata ad aprire la porta. Chiuse il rubinetto e si diresse alla  porta di legno scuro. Ciò che le si era presentata davanti le fece avere un calore interno che le procurava ogni qualvolta si ritrovava con lei.
"Allora sei viva." Le rispose Will, la sua adorata Will, quando ebbe aperto la porta.
"Non sono... Non sono stata bene in questi giorni" Nico parlava con fatica e la ragazza davanti a lei dopo questa notizia era subito entrata nella casa. Un lieve rossore aveva colorato le pallide guance di Nico; si ritrovava imbarazzata per il disordine. Non che fosse la prima volta che Will si presentava nella cabina quando era tutto sottosopra, ma voleva che Will avesse una buona opinione di lei. 
"Potevi venire anche in infermieria. Mi hai fatta preoccupare." Disse Will mentre iniziava a riporre un po' di libri negli scaffali. Nico mosse le spalle, nonostante l'altra ragazza non la poteva vedere.
"Non è così grave." Aveva replicato lei.
"Beh, con me, lo sai te l'ho detto un sacco di volte, puoi anche dimostrarti debole. Anche se sei forte." Disse la ragazza dai corti capelli biondi mentre si girava e andava ad abbracciare la sua piccola raggio di sole, come era solito per lei chiamarla. 
"Ora mettiti a letto. Mi occupo io di te ora." Le disse sorridendole amorevolmente. Nico si era imbarazzata ancora. E mormorando un "va bene" era tornata a letto. La osservava mentre metteva apposto le sue cose e notò con timore che era più silenziosa del solito. Certo, non aveva mancato le battutine quando aveva trovato i suoi regiseni per terra ("mhh questo è molto carino, ma dovrei vederltelo addosso" oppure "uhh Nico non sapevo che ti piacesse biancheria in pizzo, lo terrò in mente") ma oltre a quello non aveva detto nulla. Quando Will ebbe finito e le diede la medicina, si mise seduto nel letto di Nico. 
"Puoi sdraiati se vuoi. Anche se penso che potrei passarti il malanno." Le propose Nico, perché voleva sentire la sua Will che la coccolava.
"Mhh... Penso che mi accoccolerò vicino a te, mi sembra l'opzione più bella."
Detto ciò si era messa sotto le coperte e si mise ad abbracciare la sua ragazza, perché Will non aveva nessun dubbio del tipo di relazione che loro due avessero. O almeno la maggior parte del tempo. Sapeva che la sua ragazza aveva qualche problema ad esprimere il proprio affetto, non solo in pubblico. Ma era fatta in quel modo e non poteva amarla più di così. Proprio per quello non si capacitava del fatto che non permettesse a lei, la sua ragazza, di guarirla. Non ci era proprio rimasta male, ma era qualcosa che le era rimasto bloccato in gola. Forse era troppo appiccicosa? Parlava troppo? Molti dicono che parla troppo. Oppure era per quella volta che le aveva dato un bacio sulla guancia in pubblico? Forse non voleva le dimostrazioni in pubblico. Ma questo lei come poteva saperlo? Nico parlava veramente poco e questo non le dava fastidio. Sapeva che era fatta così. Ma voleva sapere di più su di lei, ad esempio perché non l'avesse chiamata quando aveva la febbre. 
"Sei silenziosa." Le fece notare Nico ad un certo punto. Will decise che quello era il momento ideale per chiederlo.
"Nico? Mi stavo chiedendo... Perché non mi hai chiamata prima?" Ecco l'aveva chiesto, perfetto aveva rovinato tutto.
"Avevo paura di darti fastidio" Rispose a bassa voce Nico mentre affondava il viso ancora di più nel petto dell'altra.
"Ma non mi daresti mai fastidio, siamo fidanzate no?- in quel momento le venne un dubbio- Cioè, siamo fidanzate? Non ne abbiamo parlato mai veramente." Anche lei ora era un po' arrostita e non solo perché Nico stava letteralmente diventando un tutt'uno con il suo seno. 
"Ma che ne so." Rispose in modo lamentoso e imbarazzato Nico, che aveva preso l'idea di scomparire totalmente.
"Perché vorresti stare con una come me? Lo so quello che dicono in giro, non ti biasimo mica io"  La reazione di Will dopo aver sentito Nico, sorprese entrambe. Will allontanò Nico dal suo petto e unì le loro labbra in un bacio casto, come se non ci fosse stato. Ma per Nico fu molto, ovviamente si erano già baciate e andate anche oltre, ma quello era stato qualcosa che le aveva completamente riempito il cuore.
"Ma come puoi dire certe cose mio raggio di sole?" Nico rimase incantata ad osservare i suoi bellissimi occhi azzurri che la scrutavano ogni volta. Osservava anche i suoi bellissimo capelli biondi che riportavano alcune trecce sparse di qua e di là, del colore del solo d'estate e dal profumo di girasole e lavanda. Ma ancor di più amava le sue lentiggini sparse su tutto il corpo, specialmente sul viso e sulle spalle, che con le quali adorava formare delle composizioni stellari.
"Che dicono di te in giro?" Chiese ancora Will mettendo più presa nella mani con le quali teneva il viso di Nico. 
"Niente di ché, seriamente." Cercava di tranquillizzarla, odiava vederla preoccupata per un nonnulla.
"Ma io voglio saperlo"
"Sai, certe volte sei una bambina."
"Già, ora me lo dici che cosa dicevano su di te?"
Con uno sbuffo Nico rispose semplice mente che la prendevano un po' in giro per il suo aspetto sempre cupo. E mentre lo diceva aveva messo la testa fra l'incavo del collo e della spalla, per appoggiarvi, ma a fine discorso impose alla sua ragazza di non dire nulla. Will dopo aver sentito quelle parole le aveva baciato la testa e aveva iniziato a slegarle la treccia per farne una nuova.
"Mh, hai i capelli un po' sporchi. Vai a farti una doccia." Le rispose affettuosamente. 
L' altra ragazza era d'accordo con lei, così andata in bagno si immersa nella doccia con l'acqua calda. Si sentiva decisamente meglio, con le medicine date da Will.
 E mentre prendeva lo shampoo non si accorse della porta che si apriva e di una ragazza che si toglieva i vestiti.
Si accorse di un'intrusione solo quando aveva sentito qualcuno appoggiarsi sulla sua schiena e rubarle lo shampoo alla fragola.
"Sono io, piccola" Rispose con una ridarella Will.
"Ma sto bene, potevi anche non venire." Le disse imbrazzata la ragazza dai capelli neri. Si erano già viste nude, ma era sempre un po' titubante nel toccarla e nel guardarla nuda.
"Ma io non sono ancora venuta." Le rispose all'orecchio. A quel punto Nico divenne ancor di più rossa, ma rise e si era girata in modo di avere Will davanti.
"Sei una pervertita." A quel punto anche Will sorrise.
"Forse... Comunque sei ancora malata e non puoi farti la doccia da sola."
"Sono malata, non invalida Will." Disse alzando gli occhi al cielo.
" Se vuoi me ne vado." Le disse a quel punto la ragazza dai capelli biondi avvicinandosi ancor di più a quella dai capelli color pece. A cancellare quella distanza fu Nico che si sporse a baciare la sua ragazza in un modo più grezzo di quello di prima.
"Nico -disse Will dopo essersi staccata dalla sua dolce metà- non devi ascoltare quelle teste di cazzo. Perché tu sei bellissima. Potrai anche non credermi, ma voglio dirti certe cose, perché sono la... Sono la tua ragazza, ecco. Dici sempre di odiare i tuoi capelli sempre disordinati e che ti coprono quasi sempre i tuoi occhi. Ma io li amo, sono così lunghi e morbidi e perderei un'intera giornata mentre continuo a farti trecce su trecce. Adoro anche la tua pelle pallida è sempre così morbida e mi devi dire come fai, perché è cooosí morbida e anche i tuoi occhi. Dei, mi perdo in queste pozze nere. Quindi, raggio di sole, non lascio perdere certi idioti che dicono stupidaggini sulla mia ragazza." Disse tutto d'un fiato e subito dopo avventarsi sul collo di Nico per riempirla di baci e carezze.
"Gra... Grazie Will" Disse mezza imbarazzata e felice, veramente felice. 
E mentre l'atmosfera si riscaldava non solo per l'acqua calda, le nostre due ragazze si riempivano di promesse e di dolci parole, che raccontarle sarebbe un affronto ai segreti degli amanti. Ma di quella sera si può dire che si erano amate, toccate e riscoperte.
La mattina seguente, come sempre Will si era svegliata per prima per uscire subito dalla cabina. "Devo andare in infermieria. Ci sentiamo in pomeriggio." Le aveva sussurato all'orecchio mentre era mezza addormentata, Nico. 
Quando verso le due del pomeriggio Nico si era completamente ripresa, si preparava per andare all'Arena per allenarsi, nonostante la febbre ci fosse ancora, ma non più così forte.
E quando era lì sentiva le voci di quei ragazzi che parlavano, sempre di lei. E Nico cercava di ignorarli, ma parlavano a così alta voce. Prese a contare, mentre sentiva le altre voci riempirle la testa. Finquando non aveva sentito un urlo di uno dei ragazzi. Si era girata anche lei di sorpresa, vedendo uno di loro e trovandosi le sorelle Stoll che lanciavano petardi proprio contro quei ragazzi.
Interdetta rimase a fissare la scena, fino a quando non vide arrivare la sua dolce e stupida ragazza.
"Non dirmi che hai detto alle sorelle Stoll di fare ciò." Rispose non appena Will si era staccata dalle sue labbra.
"Decisamente." Rispose facendo un occhiolino a Nico.



[Spazio Autrice]:
Hei ragazzi, questa è la mia prima fanfiction Solangelo e la mia prima storia su questo fandom. Quindi spero che vi sia piaciuta ^^

Comunque chiedo venia per eventuali errori che non ho notato nella rilettura di questa storia. 
E vi chiederete perché ho fatto questa storia, non ne sono sicura. Ma non ci sono abbastanza storie Solangelo per i miei gusti e per la parte del cambio del sesso a boh, è uscita da sola questa cosa. Inoltre ho disegnato come IO ho immaginato Nico e Will in versione femminile. Avverto: non sono ne una grande disegnatrice ne dovete per forza immaginarle così
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http://pin.it/C7-ns5V
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http://pin.it/H2GvrF
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Spero che la storia vi sia piaciuta e di commentare se volete!

ka
   
 
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