Fumetti/Cartoni europei > Winx
Ricorda la storia  |       
Autore: Mary Rosemary    04/06/2017    2 recensioni
Vivere la propria vita allo stesso modo, memorizzare i medesimi ricordi, all'infinito.
Da quanto, esattamente, il mondo si era messo a procedere in tale irrazionale maniera?
Il tempo, dilatandosi e restringendosi, srotolava la sua bobina di filo bianco, per poi mettersi a riavvolgerla tutta con un solo, veloce movimento; e così portava tutto con sé, le anime perdevano il loro significato e l'intero cosmo si resettava.
E ricominciava com'era finito.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tecna, Trix, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo: Il Loop

I.


Vivere la propria vita allo stesso modo, memorizzare i medesimi ricordi, all'infinito.
Da quanto, esattamente, il mondo si era messo a procedere in tale irrazionale maniera?
Il tempo, dilatandosi e restringendosi, srotolava la sua bobina di filo bianco, per poi mettersi a riavvolgerla tutta con un solo, veloce movimento; e così portava tutto con sé, le anime perdevano il loro significato e l'intero cosmo si resettava.
E ricominciava com'era finito.
La teoria che fosse intrappolata in un continuo ripetersi degli eventi, inizialmente, era fin troppo illogica per poter risultare credibile; eppure nessuno ricordava, nessuno capiva di cosa lei stesse parlando.
Una tattica fin troppo intelligente da adottare: nascondere le memorie, offuscare le pupille di qualsiasi essere vissuto in tale arco di tempo nella Dimensione Magica. Una condizione di stallo della quale poteva anche trarre vantaggio, nell'età in cui non era né adulta né bambina, sfuggire alle responsabilità era una grazia divina che mai in nessun'altra realtà avrebbe potuto ripetersi.
Invece aveva deciso di ricordare.
E ciò l'aveva portata a dubitare profondamente di sé stessa e delle sue amiche, che ancora vivevano spensierate nelle loro memorie fasulle.
Il corso degli eventi, composto da un fitto tessuto di spazio-tempo, non era imperturbabile; le loro azioni, la comparsa del loro gruppo con le sue eroiche gesta, avevano prodotto l'effetto di una roccia caduta in uno specchio d'acqua. Le onde, irrefrenabili, avevano modificato il corso degli eventi in modo profondo ed inarrestabile.
Sostituendosi a Dio, visto come il corso degli eventi, ne avevano vanificato l'esistenza. Ma le responsabilità che esso aveva erano decisamente troppe per esseri finiti quali erano. Per quanto le fosse difficile ammetterlo, forse, le Winx avevano portato gli avvenimenti a ripetersi, per rimanere in eterno nel loro splendore e nei loro anni migliori.
Era certa che ognuna di loro aveva desiderato un mondo simile. Ma non falso e corrotto dalla menzogna.
L'intera dimensione sembrava avvolta da una barriera infrangibile, nella quale valevano solo le leggi del loop, ed ogni vita vissuta sarebbe stata uguale alla precedente, come la precedente uguale a quella prima ancora; non si poteva modificare nemmeno il minimo aspetto che non fosse già accaduto in passato.
Quale passato? Quello cancellato ripetutamente da ogni inconscio e ricostruito fino al punto di rottura.
Tale punto di rottura determinato a quando la magia aveva fatto ritorno sulla Terra e gli Stregoni del Cerchio Nero erano stati sconfitti; forse, modificando così tanto lo spazio-tempo a loro piacimento, l'avevano portato all'inevitabile collasso.
Non vedeva altri colpevoli.
E vedere all'infinito le ragioni della sua colpa andare confermandosi, non la faceva stare meglio.


II.

Bloom, cosa vuol dire Winx Club?”
Che frase familiare, le sembrava di averla già detta altre volte.

Niente, mi è venuto così. Però è carino.” disse la fata dai capelli rossi, accennando un sorriso.
Tecna annuì lievemente, rompendo il contatto visivo per concentrarsi nuovamente sul suo portatile.

Creazione del gruppo, Ritorno n° 4
La luna era riuscita a raggiungere le loro figure con un discreto fascio di luce, rendendo la notte della loro unione una delle più tranquille che avessero mai visto dalle finestre del college di Alfea; le più tranquilla in assoluto, rispetto alle altre che non potevano ricordare. Una memoria frammentata era la loro, le menti all'interno del loop non potevano ritrovare una via. O non volevano.
Nel silenzio che pareva rilassante per le altre, Tecna rimaneva sveglia ad osservare il soffitto, riflettendo su come nessuno veramente avesse un valido motivo per ripristinare il corso del tempo. Un cerchio a cui nessuno poteva sfuggire neanche ricordando, più crudele della reincarnazione senza possibilità di salvezza.
E senza poter cambiare nulla: quando ricordava che tale avvenimento era accaduto nelle sue vite precedenti, esso si stava già compiendo.
La realtà cominciava a lacerarla e a straziarla, non aveva più un completo controllo dei propri pensieri, faticava a riordinare i suoi ragionamenti come usava fare; l'esistenza consapevole la stava mettendo in seria difficoltà, ma doveva resistere.
Per le sue amiche e la loro colpa, finché non avrebbe scoperto come sistemare il corso degli eventi.
Osservava dall'alto il suo corpo muoversi come già molte volte aveva fatto, le sue labbra pronunciare le medesime parole, come se non ne avesse mai avuto un controllo, come se controllasse un cyborg di sé stessa. Programmato allo stesso modo.
Chiuse gli occhi e prese un bel respiro, lasciando perdere per un attimo i suoi ragionamenti.
Si sforzò di aggrapparsi agli sfuggevoli ricordi del giorno che era appena trascorso, almeno per ricordarsene a lungo termine finché il tempo non fosse tornato al suo principio. L'arrivo ad Alfea, l'incontro con le sue compagne di stanza, la breve battaglia contro le streghe e la fondazione del club.
Quanto erano sottili, quelle ventiquattro ore, nel corso di tutta una vita.
Sottili ed a quanto pare fittizie, importanti per un'esistenza sola, insignificanti per quattro con le medesime caratteristiche. Nei pochi minuti di solitudine, in tale notte stupenda, Tecna si ritrovò a desiderare di vivere come le sue amiche, senza accorgersi ad ogni secondo che gli eventi all'apparenza nuovi, facevano tutti parte di un “già vissuto”. Vivere la propria vita come unica ed una sola, fissandosi ad immagini corrotte e sequenze binarie decriptate atte a comporre lo spazio, in un mondo dove poteva resettare il proprio hard disk per innamorarsi di Timmy ogni volta da capo.
Ma la sua parte razionale tornò subito a prendere il sopravvento, trovando un desiderio simile profondamente illogico, da rimuovere immediatamente.
Un motivo per cui era stata l'unica (o almeno credeva, non ne conosceva altri) a ricordare doveva esserci; carica delle responsabilità del corso degli eventi avrebbe cercato di riportare la Dimensione Magica alla normalità. Cominciare a lavorare su sé stessa le pareva un ottimo inizio; si alzò in silenzio ed accantonò velocemente le coperte, prendendo il portatile con sé.
Nel buio della notte, quando la stretta del loop si allentava, si sarebbe data da fare per trovare un modo.
Almeno uno doveva esserci.



Avvertenze e condizioni per l'uso: tale oggetto potrebbe creare confusione e crisi esistenziale, come disperazione in seguito all'inevitabile morte di Dio. Ovviamente sto scherzando.
Questo universo da me generato, in seguito ad un trip mentale creato dall'unione delle teorie di Nietzche, delle canzoni di That Poppy come colonna sonora, dall'approccio a Madoka Magica e dal fatto che Tecna mi sembrava ingiustamente poco considerata nella serie (la scelta di lei come protagonista ha anche un altro motivo, che verrà spiegato in seguito perché odio spoilerare parzialmente le cose), segue un ordine un po' suo; parte da vent'anni prima della sconfitta degli Stregoni, esattamente un anno prima della distruzione di Domino e dell'arrivo di Bloom sulla Terra. Tutto avrà il suo perché e verrà spiegato in seguito.
Il tempo prosegue in modo pressoché lineare fino alla sconfitta dei suddetti Stregoni del Cerchio Nero. Da quel momento in poi si resetta e torna al principio. Gli anni non passano, come se fosse tutto congelato in un solo arco temporale, senza che nessuno possa accorgersene.
Tranne Tecna, che grazie al superamento di alcune caratteristiche dell'uomo (non come umano, perché lei non lo è, ma è difficile adattare certe teorie nietzschiane alle fate senza chiamarle “uomini”), è riuscita ad avere una specie di Deja-vu ad ogni evento che è già capitato nelle altre sue vite, e ad accorgersi del loop. Ci ha messo praticamente sedici anni, ma non credo sia facile per nessuno capire un meccanismo simile.
Per il resto spero di poter continuare presto, se ho tempo, altrimenti pubblicherò il primo capitolo ad esami finiti (Blame you maturità).
Quindi uhm… Se mi va proprio male ci si becca a luglio?
Intanto buona estate, voi che potete godervela.

Mary

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Mary Rosemary