Il vento soffiava portando via le foglie ambrate in un vortice che aveva incantato il giovane uomo seduto sui volti di pietra, uno di questa gli somigliava parecchio forse proprio perché rappresentava il suo viso incorniciato da corti e bianchi capelli, gli occhi scavati e sottili tinti di un delicato rosso scuro come i tatuaggi simmetrici sulle guance e mento. Il giovane Hokage Tobirama guardava rapito il suo villaggio, i bambini che giocavano a rincorrersi, le madri che li andavano a prendere, gli uomini che rincasavano, la serenità che regnava dopo anni di lotte, il paesaggio gli alleggerì il cuore e lo porto ha sorridere.
“Non è meraviglioso” Una voce lo scosse, e lo porto a girarsi; d’avanti a lui un uomo dai lunghi e scompigliati capelli neri la cui figura era risaltata dai un lungo kimono nero si sedette vicino a lui; “Intendo il villaggio, vengo spesso qua su ad osservarlo!”
Tobirama fu scosso dalle parole del moro, di certo Madara Uchiha non era uno che avrebbe detto una cosa del genere, ma soprattutto che rivolgesse la parola a lui con tanta tranquillità, l’odio tra i due era evidente da anni.
“Tuo fratello ti sta cercando!” disse il moro.
Tobirama si alzò e guardo Madara seduto lì ad osservare il villaggio, rasserenandosi anch’esso della gioia che il villaggio al tramonto riusciva a creare e lascio da parte l’orgoglio nel pronunciare le sue parole “Grazie!”
Madara accennò un sorriso “Affrettati la notizia che deve comunicarti è abbastanza urgente!”
Tobirama saltò dai volti con tutta la sua agilità e velocità e si appresto ad arrivare al castello, varco la soglia ed entro nell’ufficio. Ad attenderlo c’era il fratello dai lunghi capelli castani nella veste bianca da Hokage che si contorceva tra i mille fogli accatastati disordinatamente sulla sua scrivania. Quando si parlava di Hashirama il disordine regnava sovrano, ma ormai il paziente Tobirama aveva fatto il callo a tutto ciò.
“Tobi ho una grande notizia fratello!” fece capolino dai mille fogli l’Hokage dagl’occhi marroni, il cui sorriso sapeva renderti la giornata migliore
“Dimmi fratello!”
“Su non tenere quel muso lungo siediti, cosi ti posso dare la meravigliosa notizia” Tobirama si accomodo sul vecchio divano in pelle hai lati dell’ufficio a mezza luna.
“Su fratello non indugiare parla!” ordinò
“Allora da dove posso iniziare” fece questo camminando avanti e indietro per l’ufficio irritando come suo solito il giovane fratello la cui pazienza era fortemente messa alla prova “mmmh… innanzitutto ci stiamo allargando fratellino, pensa che un nuovo clan vuole entrare a far parte di Konoha!” La felicita si dipinse sul volto del moro
“Magnifico fratello, ma tutto qui quello che mi devi dire!” si irritò Tobirama
“Purtroppo non è così semplice!”
“Perché?”
“Vogliono un matrimonio!” a parlare non fu Hashirama ma Madara che era appena comparso sull’enorme finestra dell’ufficio, mentre sul volto di Hashirama si dipinse un alone nero.
“Certo che avanzano richieste assurde! Ma di che clan stiamo parlando?”
“Namikaze!” risposerò in coro, mentre sul volto di Tobirama si dipingeva lo shock