Serie TV > The Originals
Ricorda la storia  |       
Autore: Robigna88    05/06/2017    1 recensioni
Elijah Mikaelson è il vampiro nobile di cui ci si può sempre fidare. Dietro i completi eleganti e le maniere da gentiluomo, si nasconde però qualcun altro... un essere primordiale, un predatore che lui tiene a bada ogni giorno e che gli vive dentro, al di là di una porta rossa.
Se l'essere dietro la porta sfuggisse al suo controllo, chi sarebbe in grado di salvarlo da se stesso?
- Mini ff in due capitoli-
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Freya Mikaelson, Klaus, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

THE RED DOOR

1.

 

 

Freya sistemò tutti gli ingredienti sul tavolo, dopo aver disegnato in terra un cerchio mistico sul cui bordo avrebbe, in seguito, poggiato delle candele. Pensò che quella era decisamente l'ultima spiaggia; se avessero fallito Elijah sarebbe stato, con molta probabilità, spinto ancora più lontano nella sua mente fino al punto... fino al punto di non ritorno. Non poteva permetterlo, non avrebbe assistito alla morte di suo fratello, avrebbe fatto qualunque cosa necessaria per riportarlo indietro. Persino sacrificare se stessa. Pensò a Keelin, dubitava che sarebbe stata d'accordo con quest’ultimo pensiero e per quanto la considerasse sveglia e leale, dubitava che potesse capire.

Sempre e per sempre era la cosa più importante nella famiglia Mikaelson e anche se la giovane strega ci era arrivata un po' tardi, aveva abbracciato completamente la causa.

“Sei pronta?” domandò ad Hayley alzando lo sguardo su di lei.

L'Ibrida annuì. “Lo sono.”

Freya lanciò un'occhiata a Klaus, poi guardò di novo lei. “Sicura di sapere cosa stai facendo? Se anche tu sbagli la porta, come è successo a me e Klaus, verrai spinta fuori dalla sua mente ed Elijah si allontanerà ancora di più. Potrebbe persino...”

“Non sbaglierò” la interruppe Hayley. “Conosco Elijah meglio di chiunque altro. Sono la più vicina a lui. Non sbaglierò” ripeté, sembrò quasi per convincere se stessa.

L'altra fece un grosso respiro. “Sdraiati all'interno del cerchio” le disse accendendo tre candele che posizionò in tre differenti angoli. “Buona fortuna.”

“Se non sei sicura, non aprire nessuna porta” aggiunse Klaus guardando la madre di sua figlia. “Capito?”

Hayley annuì, chiuse gli occhi mentre Freya pronunciava l'incantesimo. Passarono pochi secondi e il suo respiro si fece calmo e regolare, i due Mikaelson rimasti in piedi a guardarla sperarono che fosse un buon segno.

Le loro speranze vennero tradite quando dopo cinque minuti Hayley aprì gli occhi con un urlo strozzato e gli occhi pieni di lacrime. “Cos'è successo?” domandò.

Freya si passò una mano sul viso. “Hai sbagliato porta” farfugliò raggiungendo il suo ciondolo sul tavolo, imponendo le mani sulla pietra azzurra e crepata. “Nostro fratello è ancora qui, da qualche parte. Ma è più lontano di quanto fosse prima.”

“Mi dispiace” pianse sommessamente Hayley. “Ero certa che la porta fosse quella.”

La strega scosse il capo sconsolata. “Forse non conosci mio fratello bene come credevi.”

“Da ora in poi facciamo a modo mio” intervenne Klaus tirando fuori il suo cellulare e componendo un numero.

“A chi stai telefonando?”

“All'unica persona che, sono certo, non sbaglierà porta.”

 

 

****

 

 

La donna si strofinò gli occhi prima di allungare la mano per raggiungere il telefono. Quel dannato aggeggio suonava ad un volume troppo alto o forse era lei a sentirlo così. Il fatto che fosse notte fonda e che avesse appena preso sonno quando aveva iniziato a squillare, di certo non aiutava. “Pronto.” bofonchiò portandoselo all'orecchio con un gesto stanco. 

“Ti ho per caso svegliata, guerriera?”

Allison sgranò gli occhi, sorpresa di sentire quella voce. Si alzò piano fino ad essere seduta. “Klaus?”

“In persona. Beh, in voce a dire il vero...”

La cacciatrice guardò l'orologio sul comodino lì accanto; segnava le due del mattino. Un brutto segno, si disse. “Klaus, sono le due del mattino. Che succede, Elijah sta bene?”

Klaus respirò a fondo ma non parlò subito. C'era tensione in quel silenzio, Allison riuscì a percepirla e non le piacque.

“Klaus” lo incalzò. “Di' qualcosa.”

L'Ibrido le raccontò ogni cosa. “Ho bisogno del tuo aiuto.” le disse infine.

“Sarò lì fra mezz'ora al massimo.” Venti minuti dopo comparve nel bel mezzo della stanza alla tenuta e si prese un istante per orientarsi.

“Ciao guerriera” la salutò Klaus raggiungendola e stringendola in un abbraccio. “Grazie di essere venuta.”

Lei ricambiò la stretta. “Nessun problema.”

“Tu devi essere Allison” Freya ed Hayley si avvicinarono. “Io sono Freya.”

“Lieta di conoscerti Freya” la donna volse poi lo sguardo all’altra donna. “Hayley” la salutò ricevendo in cambio solo un cenno del capo.

“Come sei arrivata così in fretta?” la maggiore dei Mikaelson fece loro segno di seguirla. “Eri qui vicino?”

“Ero a Los Angeles, a casa mia. Ho... chiesto un passaggio, per così dire.”

“Mi piacerebbe sapere cosa significa ma me lo spiegherai dopo. Ora abbiamo cose più urgenti.”

Hayley guardò Allison e allargò le braccia. “Perchè sei tutta in tiro?”

“Questo è il vestito che indossavo quando... diciamo che ho pensato che, visto che Elijah si è perso nella sua mente senza alcuna memoria, questo vestito potrebbe suscitargli qualche ricordo positivo.”

Freya abbozzò un mezzo sorriso. “È una buona idea. Ma sarà un po' più complicato di così.”

“Non ho mai pensato che sarebbe stato semplice. Cosa devo aspettarmi una volta dentro la sua testa?”

Klaus si avvicinò a Freya e si voltò a guardare la sua amica. “Ti ritroverai in un lungo corridoio pieno di porte rosse” la vide respirare a fondo ricordando, probabilmente, cosa simboleggiasse la porta rossa. “Lui si trova dietro una di quelle porte. Il punto è che non sappiamo quale e ogni volta che sbagliamo lui viene spinto ancora più lontano.”

“Abbiamo già sbagliato tre volte” aggiunse Freya. “Se sbaglieremo anche questa volta lo perderemo per sempre.”

Allison annuì. “Non sbagliare la porta. Capito” mormorò guardando il cerchio bianco a terra. “Immagino di dovermi sdraiare dentro il cerchio.”

“Esatto” la strega annuì invitandola a farlo. Lei lo fece. “È un sigillo e...”

“So che cos’è” Allison le sorrise.

“Devo avvertirti: con molta probabilità troverai ben poco dell'Elijah che conosci.” Continuò l’altra.

“Li conosco tutti” sussurrò Allison. “Sono pronta, riportiamolo a casa.”

Freya pronunciò l'incantesimo e come era successo ad Hayley il respiro di Allison si fece calmo e regolare dopo pochi secondi.

 

 

Allison si guardò intorno; davanti a lei si estendeva un lunghissimo corridoio, pareti bianche e a distanza di pochi metri l'una dall'altra diverse porte rosse su entrambi i lati. Con un grosso respiro iniziò a camminare lentamente, osservando tutto. Percorse metà corridoio e infine si fermò davanti ad una porta alla sua sinistra. Non avrebbe saputo dire cosa, ma qualcosa le suggeriva che fosse quella giusta. “Non sbagliare la porta” disse a se stessa. Chiuse gli occhi e poggiò la mano sul legno colorato e consumato. Segui l'istinto, si disse. Aprì spingendo lentamente e si ritrovò in un bosco. Di fronte a lei una figura scura che però lei riconobbe subito. “El... Sono io, Allison.”

 

 

Il corpo di Allison si inarcò, poi tremò prima di tornare supino sul pavimento. “Che succede?” domandò Klaus piegandosi sulle ginocchia.

Freya rise di sollievo. “Ha trovato la porta giusta!”

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Originals / Vai alla pagina dell'autore: Robigna88