Libri > Mitologia greca
Ricorda la storia  |      
Autore: Mad Moon 214    07/06/2017    2 recensioni
La dea della Luna non doveva innamorarsi del dio della guerra.
Non era ciò che il fato imponeva.
[Ares/Selene]
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ammira la Luna con sguardo perso e si bea del vento tranquillo che le accarezza il corpo; quella calma la porta a lasciarsi trascinare dai pensieri che popolavano la sua mente già da tanto tempo.
I suoi giorni erano un susseguirsi di sensazioni contrastanti: a volte sentiva tutto il suo potere divino scorrerle nelle vene, altre temeva tutto perché era debole e fragile come una mortale.
Ma quel poco di senno che le rimaneva le fece notare come queste sensazioni si amplificassero quand'era con lui, e questo non poteva accettarlo.
Non poteva lasciare il controllo al suo cuore, tanto meno dimenticare le leggi del fato.
La dea della Luna non doveva innamorarsi del dio della guerra, non era quello il suo destino e lei non doveva cambiarlo.

Per questo imparò ad ignorare il suo sguardo.
Quelle due iridi color rosso sangue erano la sua prigione, ogni volta ne era vittima.
E, probabilmente, era la prigione più bella proprio per le sensazioni che le donavano.
Chiude gli occhi e respira profondamente, sentendo il battito del suo cuore.
Un rumore dietro di lei la fa girare di scatto e lo vede:
la luce che risplende sull'armatura e i capelli scuri mossi dal vento.
Sente le guance arrossire e di conseguenza abbassa il volto, stringe il morbido tessuto del suo abito fra le mani tremanti ed evita con tutta sé stessa di lasciarsi andare al sentimento.
Rimangono immersi in quel silenzio ricco di tensione, quando lei decide di allontanarsi per paura di non controllarsi più.
Ma lui si avvicina a lei in un sol passo e, con fare alquanto brusco, la prende per un polso e la trascina a sé.
Si ritrovano stretti l'uno all'altra e il contatto visivo è inevitabile.
Il delicato blu della Notte che si fonde con il passionale e violento rosso.
Non doveva.
Non doveva assolutamente lasciarsi andare.
Non poteva amarlo.
Chiude le palpebre e una lacrima solitaria le solca la guancia delicata, ma lui fa in tempo ad asciugarla con una mano.
Il contatto con la sua pelle segnata dalla guerra la fa trasalire, forse ancora più della sua voce roca.
<< Guardami, Selene >>
Seppur sapesse di star per compiere un tremendo errore, aprì gli occhi.
Ed è qui che tutto ebbe inizio.
Si strinsero più forte di quanto già fossero ed unirono le loro labbra in un bacio.
Non dovevano amarsi.
Ma avrebbero di gran lunga preferito pagare con l'eterna dannazione, piuttosto che abbandonarsi.
Forse spinta dalla paura di perderlo, la donna si alzò in punta di piedi per riuscire a stargli ancora più vicino.
Quel bacio, ricco di felicità e tristezza, riuscì a scuotere entrambi.
Probabilmente per nascondersi al resto del mondo, Selene coprì le loro labbra con una mano ed Ares avvolse i loro corpi con il mantello rosso.
Un momento di pura armonia ed eternità, che fu protetto e guardato solo dalla pallida Luna Piena.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Mitologia greca / Vai alla pagina dell'autore: Mad Moon 214