Scritta sentendo: Gothic Storm - Anti Hero [Beautiful Uplifting Orchestral].
I tre migliori presidi
Minerva alzò il capo e
osservò il gargoyle balzare di lato,
facendo entrare Harry.
“Sono felice che finalmente
sia venuto, signor Potter” disse
gentilmente.
Harry si diresse verso la preside di
Hogwarts e si piegò in
avanti, porgendole la mano.
“Professoressa,
è un onore rivederla” disse gentilmente.
Minerva sorrise e piegò di
lato il capo, facendo ondeggiare
i propri capelli grigi.
“Se lei non fosse un auror
affermato, ma ancora il mio
impacciato studente, le avrei chiesto se si era perso” disse
gentilmente,
stringendo la mano al giovane uomo.
Harry sorrise a sua volta, una ciocca
di capelli mori gli
ricadde sulla fronte coprendo la sua cicatrice a forma di saetta.
“Ormai conosco almeno una
decina d’incantesimi per far
rivelare alle scale la direzione in cui dovrebbero portare secondo la
progettazione
del castello. No, semplicemente ho avuto molto da fare, in questo
momento al
ministero si impazzisce” rispose. Lasciò andare la
mano della preside, che
appoggiò entrambe in grembo, dietro la massiccia scrivania.
“Come saprà
l’ho fatta venire proprio per quello. I recenti
attacchi alla scuola mi obbligano a richiedere qualche auror per
pattugliare i
corridoi, per un po’. Come lei sa, questa scuola è
una casa per molti studenti
e voglio che si sentano al sicuro al suo interno”
spiegò la preside.
Harry alzò il capo e
osservò i vari ritratti, si soffermò su
quello di Silente. Albus gli sorrideva, sulla sua spalla era dipinta
Fanny, l’araba
fenice.
“Comprendo perfettamente.
Chiederò a Ron di venire qui per
una settimana a pattugliare gli esterni e i corridoi” rispose
Harry.
“Mi sorprende sempre che il
signor Weasley sia diventato un
Auror, ma siete sempre stati ragazzi in gamba” disse Minerva.
Harry si soffermò a
guardare un dipinto, rappresentava un
uomo accomodato in una poltrona. Teneva gli occhi chiusi, ma nella mano
aveva
un bicchiere di vino rosso colmo a metà. Sul vetro di
quest’ultimo si riflettevano
le fiamme del caminetto al suo fianco.
“Ogni volta che entro in
questo ufficio, il professor Piton
fa finta di dormire” disse, ascoltando il finto respiro
pesante di Severus.
“Cosa
ci vuole fare,
signor Potter? Era fatto così anche in vita”
rispose Mc Grannit.
Harry abbassò il capo e
scosse il capo.
“Eppure devo solo
ringraziarlo. Lui è stato uno dei motivi
per cui Hogwarts è stanca anche la mia di casa. Forse la
prima che io abbia
avuto da quando i miei genitori sono morti” disse.
Minerva addolcì il sorriso
e spostò la sedia, alzandosi.
“Anche Severus era
affezionato a te” disse, con tono
materno.
“Ringrazio i tre migliori
presidi di Hogwarts e mi congedo”
disse Harry, guardando la Mc Grannit.
Gli occhi di quest’ultima
divennero liquide, Potter super il
gargoyle e questo balzò nuovamente, nascondendo le scale per
cui era sceso
Potter.
“Si è fatto un
così brav’uomo” disse Minerva.
“Penso, Severus, che anche
tu avresti dovuto salutarlo”
disse Silente, mentre un paio di altri presidi, nei loro ritratti,
ridacchiavano fingendosi a loro volta appisolati.
Il Severus dipinto riaprì
gli occhi e guardò il bicchiere
con aria meditabonda.
< Grazie a te, Harry >
pensò.
“Questi sentimentalismi mi
fanno vomitare” mentì con tono
acido.