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Autore: Blunder    07/06/2017    4 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff, dopo aver letto tanto, sto cercando di cimentarmi in questa nuova esperienza.
Usagi è una neodiplomata che si trova ad affrontare le incertezze del suo futuro immediato, potrà contare sulle sue inseparabili amiche. Ma cosa le riserverà il futuro? Riuscirà a trovare l'amore?
Tratto dal primo capitolo "....chiuso il telefono Usagi si mise distesa sulla schiena e incominciò a ripensare alle parole di Mina, i ragazzi, già, chissà se prima o poi qualcuno avrebbe fatto breccia nel cuore spento e triste di Usagi, anche se all'esterno era sempre vivace e allegra, da sola era sempre malinconica,come se non si sentisse completa, con questi ultimi pensieri si addormentò." Spero che la mia prima ff possa piacervi.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Erano passati un paio di giorni dallo spiacevole episodio fuori dal Crown e le cose non erano di certo tornate alla normalità, era una tipica giornata estiva, ideale per il mare, ma il vento che soffiava leggero rendeva il caldo più sopportabile in città, le voci dei bambini che giocavano, le chiacchiere dei passanti facevano da contorno, era una tranquilla mattina al parco e Usagi e Mamoru erano lì per rilassarsi, o almeno così speravano.

Usagi era seduta accanto a Mamoru sotto un albero per ripararsi dal sole, il vento le accarezzava le gambe sollevando di poco il vestito, provava a capire qualcosa degli appunti di Ami, nonostante tutto e soprattutto nonostante il caldo voleva trovare il tempo di studiare, ma i suoi pensieri erano rivolti ad altro, alla scenata di Motoki di qualche giorno prima.

 

Usagi era nervosa, alternava lo sguardo tra Motoki e Mamoru, entrambi si fissavano duramente in silenzio, poi Mamoru si alzò lentamente, « cosa diavolo stai blaterando Motoki? », « Reika mi ha detto tutto » rispose serio Motoki mantenendo lo sguardo su Mamoru e stringendo i pugni, « ma tutto cosa? Si può sapere che ti è preso? Mi hai aggredito per una delle tante cazzate di Reika??!! » Mamoru urlava contro Motoki, che stava per risponderlo, quando la risata di Reika che era uscita dal Crown interruppe la discussione, « oh Motoki, sei sempre stato un burattino tra le mie mani, nonostante il tuo interesse per la brunetta riesco ancora a farti fare quello che voglio », poi allontanandosi si fermò vicino Mamoru con fare lascivo « nonostante il naso in pessime condizioni, ti trovo bene Chiba », Mamoru la guardò con disprezzo, quasi schifato « sparisci dalla mia vista », Reika si allontanò ridendo « siete solo una massa di perdenti ».

Motoki si bloccò, restò senza parole, si stava pian piano rendendo conto dell’errore che aveva appena fatto, prese a massaggiarsi con forza le tempie, era cascato nella trappola di Reika, l’ennesima, aveva dubitato della fiducia di Mamoru, perché era così debole? Perché era così manipolabile? E Makoto cosa avrà pensato di tutto questo?

Si avvicinò piano a Mamoru « Mamoru, ecco, io... », ma Mamoru alzò una mano per bloccarlo « lascia perdere Motoki, spero che tu ti renda conto di cosa hai fatto, Usagi andiamo via per favore? » così dicendo prese per mano Usagi che nel frattempo salutò con un cenno della mano le amiche.

 

Usagi tornò al presente, si girò ad osservare Mamoru accanto a lei, aveva la testa inclinata appoggiata al tronco dell’albero, indossava gli occhiali scuri e il naso era ancora un po’ gonfio, per fortuna non si era rotto, aveva gli occhi socchiusi ed era più silenzioso del solito, il vento gli accarezzava i morbidi capelli scuri, perse ad ammirare qualche secondo quella meraviglia accanto a lei beandosi di quella visione, Usagi tornò sugli appunti e involontariamente sbuffò, « hai bisogno di una mano per lo studio Usa? » chiese Mamoru dopo qualche secondo mettendosi dritto voltandosi verso di lei, Usagi sussultò « eh? No, ecco, io, no grazie Mamo » , Mamoru le prese la mano, era calda, di un caldo che nonostante la temperatura circostante era piacevole da provare, il tocco di Mamoru era rassicurante, lui prese a massaggiarle il dorso della mano con piccoli e lenti cerchi, « che hai Usa? Ti sento tesa », Usagi strinse più forte la mano di Mamoru e fece un grosso sospiro « è per Motoki, cioè per te, per lui, per quello che è successo » disse confusa Usagi, Mamoru le lasciò la mano e si levò gli occhiali « Usa, so che Motoki è tuo amico, so che vorresti evitare discussioni di ogni tipo, ma Motoki ha sbagliato, come ha potuto credere a Reika, lui che mi conosce come chiunque altro, noi ci siamo sempre sostenuti in tutto, lui sa tutto di me, io ancora non riesco a credere a quello che ha fatto, mi ha ferito ».

Usagi osservò Mamoru, era visibilmente triste, deluso, i suoi occhi non mentivano, Motoki aveva commesso un grosso sbaglio, ma perché ha avuto quella reazione? Perché nonostante tutto quello che aveva fatto Reika aveva creduto alle sue menzogne? Voleva sicuramente mettere zizzania tra i due, ma quale poteva mai essere il motivo di quella scenata?

 

Usagi si avvicinò a Mamoru e gli accarezzò il viso con dolcezza, « hai perfettamente ragione ad essere furioso con lui, so perfettamente che lui è sempre stato il tuo punto fermo, il tuo sostegno, la tua famiglia e la sua reazione ti ha ferito molto, ma spero che chiarirete un giorno sai? » Mamoru le sorrise e poggiò la mano sulla sua, ancora sul volto, « è questo che mi piace di te Usagi, la tua positività, sperare sempre in qualcosa di buono e poi Motoki non è più l’unico punto di riferimento nella mia vita sai? » Usagi inclinò il capo in maniera fintamente innocente, le donava un aria estremamente sensuale quell’atteggiamento infantile, Mamoru le baciò il palmo della mano, Usagi ebbe dei brividi, ogni contatto con lui era pura elettricità, Mamoru le baciò il polso, assaporando quella pelle di zucchero, risalì piano sul braccio, provocandole la pelle d’oca, Usagi socchiuse gli occhi, beandosi di quelle labbra sulla sua pelle, fin quando Mamoru raggiunse la sua spalla nuda, Usagi aprì leggermente le labbra, Mamoru si staccò dalla spalla, Usagi sentì il suo respiro sul viso e il calore delle labbra….sul naso? Mamoru l’aveva baciata sul naso, Usagi spalancò gli occhi guardandolo male, Mamoru scoppiò a ridere, « che hai da ridere? » disse Usagi sbuffando incrociando le braccia, « niente Usa, ma eri talmente bella e tenera, che le tue stupende labbra le volevo lasciare per dopo » così dicendo Mamoru si avvicinò maliziosamente a lei, Usagi gli diede le spalle fintamente offesa e Mamoru la baciò lentamente alla base del collo mentre l’abbracciava, provocandole altri brividi, Usagi si voltò e si guardarono intensamente, in quel momento un ragazzo li vicino cambiò stazione alla radio e partì una canzone.

 

Settle down with me (Sistemati insieme a me)
Cover me up (Coprimi)
Cuddle me in (Coccolami)
Lie down with me (Stenditi insieme a me)
Hold me in your arms (Stringimi tra le tue braccia)

Your heart’s against my chest (Il tuo cuore è contro il mio petto)
Lips pressed to my neck (Le labbra premute sul mio collo)
I’ve fallen for your eyes (Mi sono innamorato dei tuoi occhi)

And the feeling I forget (E il sentimento che mi ero dimenticato)
I’m in love now (Adesso sono innamorato)

Usagi rispose all’abbraccio di Mamoru, stringendolo forte, il respiro di lei era sul collo di lui, entrambi avevano un gran caldo, ma non per la temperatura circostante, Mamoru si stava beando di quel contatto, stare con Usagi lo faceva sentire bene, una sensazione di benessere lo invase, non gli importava di nulla, gli bastava solo essere lì con lei in quel momento, chiuse gli occhi stringendola a sé.

Kiss me like you wanna be loved (Baciami come se volessi essere amata)
Wanna be loved (Volessi essere amata)

This feels like I’ve fallen in love (Sembra che io mi sia innamorato)
Fallen in love (Innamorato)

Si stava innamorando di quella ragazza ne era sicuro, Usagi si scostò leggermente da lui per tornare a guardarlo, « Mamo...» , ma Mamoru non le diede tempo di rispondere che la baciò, era un bacio diverso dai precedenti, avevano questa sensazione entrambi, si assaporarono lentamente, una danza lenta di lingue e labbra, senza l’impeto della passione, dell’attrazione, ma pieno di sentimento.

Yeah I’ve been feeling everything (Sì, sto provando tutto)
From hate to love (Dall’odio all’amore)
From love to lust (Dall’amore alla lussuria)
From lust to truth (Dalla lussuria alla verità)


 

Mamoru avrebbe voluto fermare il tempo, Usagi era capace di fargli provare tutte queste sensazioni, non servivano gesti eclatanti per innamorarsi, non serviva spiegarlo a voce, non era necessario dimostrare chissà cosa, perché erano i loro cuori a parlare, gli era bastato stare con lei per amarla, la sua genuinità, il suo essere semplicemente se stessa, semplicemente Usagi.

Kiss me like you wanna be loved (Baciami come se volessi essere amata) Wanna be loved (Volessi essere amata)

This feels like I’ve fallen in love (Sembra che io mi sia innamorato)
Fallen in love (Innamorato)

(Ed Sheeran – Kiss Me)
 

Si stava innamorando di lei, ne era sicuro, ma era spaventato, eppure Usagi glielo aveva confessato qualche giorno prima con estrema naturalezza, perché doveva essere così codardo? Cosa sarebbe successo alla sua partenza? Doveva vivere questa storia e coltivare questo sentimento oppure troncare tutto e iniziare a soffrire subito? Con mille dubbi in testa vide Usagi staccarsi da lui con un grande sorriso e con le gote arrossate « mi sa che abbiamo dato spettacolo sai? » disse Usagi imbarazzata abbracciandolo, Mamoru perse qualche secondo a fissarla, « non mi importa, voglio stare con te, qui, e continuare a baciarti » così dicendo si avvicinò di nuovo a lei, che rispose a quel gesto sorridendo, Usagi ne valeva la pena, avrebbe rischiato tutto per questa storia.
 

Nel frattempo al Crown si respirava un aria abbastanza pesante, dalla scenata di Motoki, l’atmosfera era cambiata parecchio e Makoto era diventata fredda e acida nei confronti di Motoki, « ehi Mako, puoi prendere le ordinazioni al tavolo 5? poi puoi andare in pausa pranzo », Makoto rispose con un grugnito, non gli rivolgeva la parola da quel giorno.

Mamoru e Usagi erano appena andati via, Motoki si ritrovava confuso, arrabbiato e con la mano dolorante, fissava il marciapiede, Ami, Rei, Minako e Makoto erano rimaste in silenzio, Motoki si voltò verso Makoto, « Mako, io, devo spiegarti » , Makoto lo fissò duramente, « scusa Motoki ma non ho intenzione di parlare con te riguardo questo episodio ai limiti del ridicolo, se permetti mi prendo il resto della giornata libera, tornerò al lavoro domani » il tono usato spiazzò Motoki che si limitò ad annuire.

Makoto rientrò nel locale per recuperare la borsa e ne uscì subito dopo, rimase ferma qualche secondo sul marciapiede guardando Motoki, Ami, Minako e Rei si avvicinarono all’amica dopo aver salutato Motoki, Minako si fermò qualche secondo in più avvicinandosi parlò a bassa voce « sono sicura che si sistemerà tutto Moto, tu sei un bravo ragazzo, ti conosco, e gli errori si commettono nella vita » così dicendo gli sorrise e si allontanò insieme alle altre, Motoki rispose con un debole sorriso e rientrò nel locale con aria afflitta.

Dopo aver servito il tavolo 5 Makoto andò in cucina sbattendo il vassoio sul bancone, il rumore sordo del metallo contro il bancone fece svegliare Motoki dai suoi pensieri, che vedendo la scena sbuffò rumorosamente, ne aveva abbastanza dell’atteggiamento di Makoto, dovevano parlare, lei doveva capire il perché di quello stupido comportamento, la seguì in cucina aprendo violentemente la porta.

Makoto sussultò per lo spavento, le stava quasi cadendo il bento dalle mani per l’irruenza del gesto di Motoki, alzò di poco lo sguardo per fingere decisione e una sicurezza che in realtà non aveva, sentì i passi di Motoki che si avvicinava a lei, « Makoto non mi piace come ti stai comportando in questi giorni, il tuo atteggiamento scontroso sta danneggiando il locale » disse Motoki serio, Makoto continuava a tenere la testa bassa, stava per esplodere, ma si era ripromessa di non farlo, era furiosa con lui, ma sentiva un peso enorme e doveva levarselo di torno, doveva restare in silenzio o finalmente parlagli? In quel momento la ragione si fece da parte e Makoto esplose.


Appoggió delicatamente il suo pranzo sul bancone della cucina, si mise di fronte a Motoki che aspettava ancora una risposta da lei, Makoto fece un grosso sospiro « parli a me di comportamento? Davvero? Sei serio Motoki? Per tua informazione questo comportamento che critichi tanto non lo sto avendo con i clienti ma solo con te! E te lo meriti tutto! » Motoki attese qualche secondo, cercando di restare impassibile « perché me lo merito Makoto? » , lo fulminó con lo sguardo « giudichi il mio comportamento quando sei stato tu a fare una scenata qui fuori l'altro giorno e hai perfino preso a pugni tuo cugino! E io sarei nel torto? Da che pulpito! Corri a difendere Reika invece di fare la morale a me! » Motoki spalancó gli occhi, possibile che Makoto non avesse capito ciò che l'aveva spinto a commettere quel terribile errore? Osservò Makoto mentre parlava, aveva le guance arrossate per la rabbia, gli occhi lucidi e si stava tormentando le labbra, quelle labbra che avrebbe voluto mordere e baciare lui, non ci pensó due volte, bloccó Makoto tra lui e il bancone con le braccia e la bació.
Makoto era rimasta ferma, immobile, rigida, Motoki la stava baciando? Le sue labbra calde e morbide erano sulle sue, una delle sue mani era sulla sua schiena, la spingevano verso di lui, che fare? Rispondere al bacio o staccarsi? Aveva aspettato per anni questo momento e capitava proprio nel momento sbagliato, mentre stavano litigando, perché lo stava facendo ora? Makoto mandò al diavolo il raziocinio per la seconda volta in pochi minuti e rispose al bacio, aprì leggermente la bocca per fargli strada, il bacio si fece subito più intenso, le lingue si accarezzavano timidamente e Makoto si sciolse tra le sue braccia, rilassò tutti i muscoli e si abbandonò a quelle sensazioni del tutto nuove, non era il suo primo bacio, ma questo era decisamente diverso da quelli ricevuti e dati fino a quel momento.
Poco dopo i due si staccarono, si guardarono negli occhi abbozzando un timido sorriso, « mi dispiace » disse Motoki abbassando lo sguardo , « per cosa? » chiese agitata Makoto, « per la scenata dell'altro giorno, Reika mi ha messo in testa strane idee, e io le ho creduto accecato dalla gelosia...dopo che mi ha raccontato di lei e Mamoru, ha insinuato che lui ci stesse provando anche con te, ho guardato fuori e ho visto che stava facendo il carino con te, sono esploso Mako, sono stato geloso di te, non mi ero mai reso conto prima che mi piaci, mi piaci davvero, tu sei fantastica, sei bellissima e soprattutto sei vera, sei trasparente, sei sincera e io voglio esserlo con te, Mako, ti va di frequentarci con molta calma? » Makoto si portò le mani alla bocca, tutta quella scenata è stata per lei? Mamoru le stava semplicemente dicendo di stare tranquilla e si era beccato un pugno per un motivo stupido, Motoki si portò una mano tra i capelli per il nervosismo, dopo la confessione, Makoto passò qualche secondo in silenzio e poi annuì timidamente, « però andiamoci piano, e per favore chiarisci con Mamoru, lui e Usagi sono a pezzi per questa situazione », Motoki le prese le mani e le baciò i palmi, « lo farò promesso » le disse Motoki sorridendo, Makoto arrossì a quel gesto, difficilmente si sarebbe abituata a quel tipo di contatto con Motoki, lo vide uscire dalla cucina e sospirò, era decisamente cotta, sarebbe riuscita ad andarci piano, a non mettere fretta a Motoki e rovinare tutto?

Usagi , Rei, Minako e Ami, si trovavano al tempio per una sessione di studio pomeridiana, « ahhhh non ce la faccio più! Ho bisogno di una pausa » disse Usagi stiracchiandosi sul tavolino, « ma Usa abbiamo appena iniziato » disse Ami contrariata, « Usa ha ragione, dai una piccola pausa non ci può fare male » esordì Minako entusiasta, « Mina non darle corda, Usa è la solita pigrona » concluse Rei acida, in quel momento qualcuno bussò alla porta, « avanti » disse Rei seccata, entrò Yuri con un vassoio e un gran sorriso « è permesso signorine? Visto il caldo vi ho portato del tè freddo e dei pasticcini », « sei grande Yuri! » disse Usagi fiondandosi sui pasticcini, « ci voleva proprio » disse Minako bevendo il tè, « grazie, sei stato gentilissimo » disse educatamente Ami, Rei si limitò a sorridergli, Yuri le posò un delicato bacio sulla testa che la fece arrossire, una volta uscito Yuri, tre paia di occhi fissavano Rei.

« Che avete da fissare? » disse Rei, « oh beh lo sai, vogliamo sapere cosa c’è tra te e Yuri, prima lo inviti a uscire con noi, poi fa tutto il carino, lo avete fatto??? » chiese Minako, che come al suo solito non aveva peli sulla lingua, le arrivò un cuscino in faccia, « ma pensi sempre al sesso tu??? » chiese Usagi divertita, « non sono io quella che scappa con Mamoru per appartarmi » disse Minako rispondendo alla cuscinata, Ami era in evidente imbarazzo, mentre Rei si alzò in piedi « ora basta! Vi dirò come stanno le cose ma smettetela di fare le galline! », il tono che usava Rei per i rimproveri avrebbe zittito chiunque, « dai dai sono curiosa, dicci tutto » incalzò Minako, « e va bene » Rei si mise seduta sbuffando « ci stiamo conoscendo meglio, so benissimo che lui mi viene dietro da anni, e lui non mi è mai stato indifferente, però lavora qui, il nonno ha molta fiducia in lui e io non voglio rovinare nulla del loro rapporto, è un bravo ragazzo, mi vuole molto bene e quindi ci stiamo andando piano, tutto qui », « si ma un bacio? Qualcosa? Nulla? » chiese annoiata Minako , « ha ragione Usa, pensi sempre a quello, comunque si, qualche bacio c’è stato, ma non siamo andati oltre » concluse Rei imbarazzata, « io credo che la tua scelta sia stata molto saggia » disse tranquilla Ami tornando sui libri, « e tu Usa? Che ci dici? Il bel dottore ti ha fatto una visita approfondita? » domandò maliziosa Minako, Usagi si ammutolì e di colpo divenne triste, le tornò in mente la serata da Mamoru, la confessione dei suoi sentimenti e la reazione di lui, Minako si accorse della reazione dell’amica e si avvicinò « Usa tutto bene? » anche Rei e Ami le si avvicinarono, « si tutto bene, Mamo è molto giù per la discussione con Motoki e io non so come aiutarli, non voglio fare l’impicciona, ma soffro a vederlo così » concluse triste Usagi, aveva detto una mezza verità alle sue amiche, ma non si sentiva pronta a parlare di quel rifiuto.

« Beh secondo me dovremmo parlare con Motoki, si è pentito subito, io sono ancora shoccata dal comportamento di Reika, addirittura ad inventarsi una tresca tra lei e Mamoru per allontanare i due, quando si è resa conto che ormai aveva perso tutto, perché è una sua invenzione vero? Non c’è stato niente tra lei e Mamoru vero? » chiese Minako rivolgendosi ad Usagi, che la guardò male, fulminandola con lo sguardo, « ok ok è stata una sua invenzione, basta che non mi uccidi biondina, comunque, io sono stata l’unica a capire che la scenata di Motoki è stata per Makoto? Reika è stata abbastanza esplicita fuori »,Rei e Ami annuirono, Usagi invece spalancò gli occhi sorpresa « per Makoto??? davvero? », « ma dai Usa, Reika è stata chiara nonostante il tuo interesse per la brunetta riesco ancora a farti fare quello che voglio » concluse Rei imitando la voce stridula di Reika, alle altre scoppiò una piccola risata, « comunque bisogna che si affrontino loro due, devono parlare tra di loro, affrontare questa cosa, solo che, come convincere Mamoru a parlare con Motoki? » chiese Ami rivolgendosi alle altre, che rimasero in silenzio, poco dopo si sentì un forte e veloce rumore di passi in direzione della camera di Rei, la porta venne spalancata da una Makoto con l’affanno « ci siete tutte per fortuna », « che succede Mako? Non eri al lavoro? » chiese Rei sorpresa, Makoto prese posto in silenzio, le altre la osservavano incuriosite, si schiarì la voce « io e Motoki ci siamo baciati, cioè lui ha baciato me, e poi io ero ferma e non sapevo che fare » Makoto parlava agitata, muovendo velocemente le mani gesticolando, Ami le prese le mani e la fermò, Makoto ringraziò mentalmente l’amica per quel gesto, « Mako racconta tutto con calma, noi siamo qui » le disse sorridendo Ami, Makoto rispose al sorriso e con calma raccontò l’accaduto di poco prima alle amiche.

« E quindi ora vi frequentate, sono invidiosa, tu con Motoki, Usa con quel fusto di Mamoru, e io da sola » sbuffò Minako triste, « ehi non pensare troppo a Mamo tu! » disse Usagi gelosa, Minako le rispose con una linguaccia, « comunque Motoki vuole chiarire con Mamoru, secondo me dovrebbe semplicemente chiamarlo, chiedere di vedersi e parlare » disse Makoto serena, Usagi era pensierosa al riguardo e restò in silenzio, non voleva insistere con Mamoru, poi la vibrazione del cellulare la destò dai suoi pensieri, prese il cellulare e notò un messaggio di Mamoru ‘Gelato e passeggiata al chiaro di luna stasera?’ sorrise alla visione del messaggio e non perse tempo a rispondere ‘certo Mamo, facciamo alle 21?’ , alzò lo sguardo e vide le sue amiche parlare e scherzare tra loro, poi guardò l’orologio, erano le 18, e decise di andare in un posto ben noto, « ragazze io devo andare, ho dimenticato di fare delle commissioni per mia madre » disse Usagi raccogliendo le sue cose in velocità, « Usa e il ripasso? » domandò Ami sconsolata, « lo faremo domani promesso, ciao ragazze ci vediamo domani » le altre risposero al saluto e guardarono poco convinte Usagi andare via, « secondo voi dove è andata in realtà? » chiese Ami alle altre, « sicuramente da Mamoru, non avete visto che stava mandando un messaggio prima? » disse Minako sicura, « ma sei proprio impicciona e pettegola! » la rimproverò Rei, « io mi preoccupo e basta » rispose ironica Minako, le quattro si guardarono e scoppiarono a ridere.

Usagi era in strada, camminava lentamente con aria pensierosa, fin quando giunse al Crown, non ci tornava dal giorno della discussione, fece un grosso respiro ed entrò, « ciao Usa! Come stai? Sei sola? » la accolse un Motoki sorridente, « ciao Moto, si sono sola, in realtà sono venuta per parlare con te » disse seria Usagi, Motoki immaginava il motivo che l’aveva spinta lì, « ti porto qualcosa nel frattempo? », « un tè freddo alla pesca grazie », Usagi era più seria del solito, poco dopo Motoki tornò con l’ordine « dimmi tutto Usa », « si tratta di Mamo, lui sta male per questa situazione, si sente ferito e deluso da te, ti prego cerca di chiarire con lui » disse Usagi triste, Motoki sospirò « anche io ci sto male, ma non so come chiarire, non so cosa fare », « hai provato a chiamarlo? » , « non mi risponderebbe sicuramente » rispose Motoki afflitto, « tu lo conosci più di tutti, tu dovresti sapere come prenderlo, come chiarire con lui, non deluderlo anche tu Motoki, lui ha troppa fiducia in te, chiamalo » concluse Usagi seria, Motoki la guardò, da quando frequentava Mamoru era decisamente cambiata, era più matura, « e pensare che tra qualche giorno sarà il suo compleanno, e non lo abbiamo mai e dico mai passato separati » disse Motoki triste, Usagi quasi si strozzò con il tè « il suo compleanno? Che giorno? Quando? Dove? Perché? » chiese Usagi agitata, Motoki le fece cenno di calmarsi « è il 3 agosto, tra esattamente tre giorni, non lo sapevi? » , Usagi negò con la testa, poi le venne un’ idea « domani chiamalo e cerca di chiarire, perché gli faremo una grande festa a sorpresa proprio qui » disse Usagi decisa, Motoki le sorrise entusiasta « è una bellissima idea Usa, chiederò a Mako di preparare torta e dolci, tranquilla Usa, mi occupo di tutto io », Usagi gli sorrise felice, poi si rese conto dell’orario, « ora devo scappare a casa, stasera mi vedo con Mamo, tranquillo non gli dirò nulla, terrò la bocca chiusa » così dicendo Usagi mimò il gesto della chiusura lampo sulla bocca, Motoki la guardò divertito e la salutò.

Una volta rimasto solo, decise di chiamare Mamoru, era inutile e soprattutto poteva essere dannoso rimandare il chiarimento per timore della sua reazione, fece un grosso sospirò, prese il cellulare dalla tasca e lo chiamò.

Nel frattempo dall’altra parte della città Mamoru guardava distrattamente la tv, in attesa del suo appuntamento con Usagi, quando all’improvviso il cellulare prese a squillare, allungò un braccio verso il tavolino credendo fosse Usagi, guardò lo schermo e vide che era Motoki, attese qualche secondo, prima o poi si aspettava un gesto da parte sua, sbuffò e rispose.

« pronto? »

« ciao Mamoru, ti disturbo? »

« dimmi Motoki »

« ecco io, avrei bisogno di parlarti »

« di cosa si tratta? »

« della cazzata che ho fatto, mi dispiace »

 

Mamoru fece un grosso sospiro, percepiva il tono affranto di Motoki attraverso il telefono, lasciò Motoki in attesa per interminabili secondi, preferiva fare l’uomo piuttosto che il ragazzino, e gli uomini affrontano i problemi.

« ci vediamo domani al Crown verso le 8, fammi trovare il caffè »

« certo, a domani Mamoru, grazie »

Mamoru chiuse la telefonata senza salutare, spense la tv sbuffando, l’indomani sarebbe stata una giornata abbastanza pesante, ma per fortuna tra poco avrebbe visto Usagi, la sua Usagi che le avrebbe dato la forza di affrontare anche questa questione spinosa.

La sera arrivò in fretta e l’appuntamento tra i due ragazzi stava per volgere al termine, Usagi e Mamoru camminavano mano nella mano nel parco, fin quando Usagi adocchiò una panchina libera,« ci sediamo un po' Mamo? » , Mamoru annuì silenzioso, Usagi lo attese alla panchina e si accomodò in braccio a lui, sedendosi sulle sue gambe e avvolgendogli le braccia intorno al collo, « che hai Mamo? Stasera sei spento e silenziosio » chiese Usagi dandogli un leggero bacio sulla guancia, Mamoru l’abbracciò, mentre con una mano prese ad accarezzargli le gambe, « mi ha chiamato Motoki prima, vuole parlarmi per chiarire », a sentire quelle parole Usagi si inorgoglì interiormente per aver spinto Motoki finalmente ad agire, « e tu cosa farai? » , « andrò domani mattina al Crown, questa situazione andava chiarita prima o poi », Usagi lo baciò a fior di labbra « sono fiera di te Mamo, spero che la cosa si risolva tra voi » , Mamoru le sorrise e si avvicinò al viso di lei per approfondire quel bacio, che subito si fece intenso, mentre Usagi gli stringeva le spalle, Mamoru risalì sempre più in alto percorrendo le gambe di Usagi, fino ad arrivare sotto la leggera gonna bianca che indossava e con il pollice arrivò a solleticare la sua femminilità ancora coperte dagli slip, Usagi involontariamente dischiuse le gambe chiedendo con il corpo un contatto più intenso, mentre già si sentiva umida ed eccitata, fino a spingere la mano di Mamoru tra le sue gambe, che iniziò a massaggiare con due dita la sua protuberanza attraverso gli slip, sentendo l’umido della femminilità di Usagi che lo fece eccitare notevolmente, fino a quando non sentì dei passi in lontananza, che lo costrinsero ad interrompere quel piacevole momento. Mamoru si staccò lentamente dalle labbra di Usagi, « ho sentito dei passi, forse è meglio fermarci per oggi » le disse malizioso, Usagi ancora eccitata si limitò ad annuire e sprofondò tra il collo e la spalla di lui per bearsi ancora di quelle sensazioni che solo Mamoru riusciva a darle, che rispose con un abbraccio al gesto di lei.

Il giorno dopo Mamoru era fuori casa e nonostante fossero quasi le 8 del mattino faceva un caldo incredibile, infatti preferì recarsi da Motoki in moto piuttosto che a piedi, una volta arrivato parcheggio fuori dal locale, Motoki riconobbe il ruggito della moto del cugino e si innervosì parecchio, non sapeva da che parte iniziare, ma non aveva il tempo di pensarci perché Mamoru era appena entrato, si fermò all’ingresso e si guardarono per qualche secondo, « ti porto il caffè » disse Motoki fingendo una tranquillità che non aveva, Mamoru silimitò ad annuire e prese posto al bancone, dopo qualche minuto i due si trovarono faccia a faccia, ma nessuno dei due si decideva a parlare « beh sono qui, parla pure Motoki » disse Mamoru interropendo quel silenzio che lo stava rendendo nervoso, Motoki si fece coraggio.

« ho fatto una cazzata »

« beh su questo siamo d’accordo almeno » disse Mamoru sarcastico

« Reika è una grandissima.. »

« non siamo qui per Reika, siamo qui per parlare di noi, non la nominare per favore » lo interruppe Mamoru che ricominciò a bere il caffè

« ricominciamo, ho fatto una cazzata »

« enorme direi »

« ok, ho fatto un enorme cazzata »

Mamoru si limitò ad annuire, non era mai stato un tipo vendicativo, ma non riusciva ancora a perdonare Motoki, quindi scelse di continuare a tenerlo sulle spine.

« so che mi hai chiesto di non nominarla, ma quella manipolatrice mi ha fatto credere delle cose assurde, poi tanti episodi del passato sembravano confermare quella sua assurda storia » disse Motoki triste,

« quali episodi scusa? » chiese Mamoru infastidito

Motoki prese a raccontargli di ogni discussione che aveva con Reika, del fatto che ogni volta lei chiedeva conforto e aiuto a Mamoru, soprattutto di quella volta che li vide per strada dopo una pesante discussione tra lui e Reika, all’epoca non diede peso ai vari episodi, ma la capacità di manipolare le persone di Reika gli aveva fatto vedere del marcio in Mamoru, che lo bloccò immediatamente, « non so perché Reika veniva sempre a chiedermi aiuto, pensavo che fosse per il fatto che essendo tuo cugino potevo darle consigli, io e lei non siamo mai stati grandi amici, mi comportavo educatamente con lei per rispetto nei tuoi confronti, e per quanto riguarda quella volta che ci hai visto camminare insieme, beh, lei voleva un consiglio per farti un regalo, tutto qui, poteva anche buttarsi nuda addosso a me, l’avrei sempre rifiutata, e credimi, non mi sono mai accorto della sua attrazione nei miei confronti, altrimenti avrei troncato ogni tipo di legame sul nascere ». Motoki non riusciva a crederci, lui aveva sbagliato , ma Mamoru si stava giustificando, era fortunato ad essere tanto legato a lui, « sai, il mio gesto avventato non è stato per la gelosia nei confronti di Reika » disse Motoki imbarazzato, Mamoru alzò un sopracciglio incuriosito, invitandolo a proseguire, « ma per Makoto » concluse il biondo a bassa voce, Mamoru terminò il caffè « finalmente ti sei reso conto di provare qualcosa per quella ragazza, mi daresti un altro caffè per favore? » disse Mamoru tranquillo, Motoki rimase imbambolato qualche secondo « avevi capito tutto? », « era palese la chimica tra voi, ma non capisco cosa hanno in comune Makoto e il mio naso » disse infastidito Mamoru, « beh ecco vedi... » Motoki raccontò delle insinuazioni di Reika tra lui e Makoto e sull’ipotetico interesse di Mamoru per lei, gli raccontò anche della scena a cui aveva assistito, Mamoru scosse la testa rassegnato « e pensare che la stavo rassicurando tra te e Reika, le avevo detto che sicuramente l’avresti mandata al diavolo », Motoki rimase sorpreso per la seconda volta in pochi minuti, era stato un vero idiota, ma ora non sapeva come comportarsi, « con Makoto hai parlato poi? » Mamoru interruppe i suoi pensieri, Motoki annuì « sai, anche lei era furiosa con me, poi le ho confessato tutto, mi sono, diciamo, dichiarato e ora ci frequentiamo, con molta calma da parte di entrambi, immagina che ho dovuto zittirla con un bacio per poterle parlare » disse Motoki sospirando con un sorriso dipinto sul volto, « non ti permettere a farlo con me eh » rispose ironico Mamoru, « ma dai Mamoruccio non vuoi un bel bacino? » lo canzonò Motoki, i due si guardarono e scoppiarono a ridere, « sono contento, Makoto mi sembra una brava ragazza, comportati bene » disse Mamoru alzandosi, « lo stesso vale per te con Usagi » gli disse Motoki sereno, mentre lo vedeva andare verso la porta, « Usa è in buone mani, tranquillo » disse Mamoru salutandolo mentre usciva, Motoki rispose al saluto e tirò un sospiro di sollievo, sperava di aver chiarito. Poco dopo uscì Makoto dalla cucina « avete risolto? » gli disse mettendogli una mano sulla spalla, « credo di si, che dici avvisiamo Usagi per i preparativi per la festa di compleanno? », Makoto annuì felice « preparerò una montagna di dolci! » Motoki sorrise, « ah, quindi mi hai baciata per zittirmi? » disse Makoto con sguardo minaccioso cambiando repentinamente atteggiamento, « ti ho baciata, perché mi piaci, perché sei fantastica e per tanti altri motivi e lo farò anche adesso perché non mi piace quel broncio sul tuo viso » Motoki si avvicinò a lei, che sorrise e gli portò le braccia al collo per rispondere a quel gesto, si scambiarono un lungo bacio e poi si staccarono, « beh ora torniamo al lavoro » disse Motoki, Makoto gli sorrise e tornò in cucina canticchiando, Motoki si sentiva bene, in pace, aveva chiarito con entrambi e ora restava solamente da preparare la festa a sorpresa per Mamoru, si, decisamente se la meritava e sarebbe stata una festa grandiosa.

   
 
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