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Autore: Spensieratezza    08/06/2017    3 recensioni
Jared e Jensen si amano da dodici anni, dodici anni di struggimento d'amore, di amore nascosto, temuto, sospirato, combattuto, ma sempre presente, e sempre nell'ombra. Quanto ancora resisteranno le nostre stelle di Supernatural, prima di cedere? Prima di ammetterlo?
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Jared e Jensen avevano da anni una relazione, un amore clandestino.
Un amore che cercavano da anni di spegnere. Inutilmente.

Farlo sarebbe significato una vita più facile per entrambi, per le loro famiglie.
Ma era impossibile. Era come chiedere ai sentimenti di spegnersi e loro non ci riuscivano.

Soprattutto quando avevano davanti agli occhi l’altro, tutto il giorno, tutti i giorni.
 
 
A volte provavano ad allontanarsi. Jensen respingeva Jared, gli diceva che era finita, che d’ora in avanti sarebbero dovuti essere solo colleghi, ma poi le labbra dolcissime di Jared, lo facevano cedere.
 
A volte la loro rottura durava un mese, a volte 6 mesi, ma poi, l’ennesima notte delle loro infinite Convention…
 



TOC TOC

“Jared? Che cosa vuoi a quest’ora?”

“Volevo..solo..” e poi Jared lo baciava a tradimento. Lo baciava e Jensen non lo cacciava fuori dalla sua camera da letto. Lo faceva entrare e chiudeva la porta.
 
 
Il resto del cast vedeva, sapeva e scuoteva la testa.

"Come va con Jared?"

"Abbiamo chiuso."

"Davvero?"

"Sì. Stavolta è finita. Per sempre."

Ma non era vero. Non era mai vero.



"Dov'è Jensen?" chiedeva Jared, la sua espressione era un misto di arrabbiatura e di frustrazione, come un leone in gabbia.

"Nella sua stanza."

"Grazie."
diceva lui,incamminandosi nella sua stanza.


E non lo vedevano più uscire.






"Tutto a posto con Jensen?"
"Non voglio più saperne niente. Quello che fa non mi riguarda più."


Ma non era vero. Non lo era mai. 




“Mi chiedo quando Jared si deciderà a lasciarlo in pace.” Diceva uno.

“Sei davvero convinto che Jensen voglia essere lasciato in pace?” diceva l’altro.
 
 


Sì, ad un occhio esterno, sembrava Jensen la vittima. Vittima di un amore soffocante. Vittima di un Jared che lo teneva prigioniero e non lo lasciava andare, ma non era così.

Jensen era prigioniero allo stesso modo, solo che lui era più razionale, Jared invece era sentimento.

Un sentimento puro. Il primo che Jensen avesse mai conosciuto. Il suo vero primo amore e quando Jared gli sbatteva in faccia i suoi sentimenti, Jensen sentiva di nuovo battergli il cuore. Quel cuore a cui chiedeva spesso di tacere.
 
 
 
“BASTA, JARED, SONO STANCO. STANCO. ABBIAMO CHIUSO!”

Era stato chiaro, chiarissimo quell’ultima volta. Lo vedeva nel suo sguardo ferito.

Devo essere forte. Devo essere forte stavolta. Devo farlo per entrambi.
 
Allora come mai, solo il giorno dopo, mentre i due erano entrambi in macchina, mentre venivano riportati a Vancouver, Jensen cedette al desiderio di poggiare la sua testa sulla sua spalla, con la scusa di cedere al sonno?

Quale vergognosa debolezza..ma c’è davvero qualcosa di vergognoso, nell’abbandonarsi ai sentimenti?

A Jensen gli sembrò di no, quando, il sorriso di Jared, venne accompagnato da una sua carezza e quando avvertì poi la sua testa  strusciare sulla sua e poi sulla sua guancia.

Quale inesplicabile gioia..

E quando le sue labbra toccarono le sue – strusciarono sulle sue – Jensen pensò che erano le labbra in cui avrebbe potuto morire.
Ma voluto?
 
 
 
 



Jared a volte era stanco di soffrire e in una botta di orgoglio era lui a volte ad allontanare Jensen.

A volte faceva a meno di guardarlo, perché sapeva che se lo guardava negli occhi, cedeva all’istante.
 
Jared era in sala trucco. La ragazza che gli stava sistemando i capelli, si era allontanata un attimo.

Jensen gli piombò dietro le spalle, così all’improvviso, che lo fece trasalire.

“Jensen?”

Aveva tremato. Lo sapeva. E solo avvertendo le mani di Jensen sulle sue spalle nude.

“Hai quasi finito?” gli chiese Jensen e la sua voce sembrò incredibilmente triste, a fare da contrasto alle sue mani così forti e piene.
 
Oh, le sue mani. Erano sempre state il punto debole di Jared. quando le sentiva sul suo corpo, gli parevano roccia su di sé. Lo tenevano in piedi, gli davano forza, ma allo stesso tempo era come se lo svuotassero, privandolo di energia, come se non avesse più un’anima e potesse continuare a vivere, solo attraverso quelle mani.

E quegli occhi..quando lo guardavano, avevano il potere di fargli cedere le gambe.

“S-sì..” ma in realtà Jared non ricordava più cosa Jensen avesse detto. Non ricordava più la domanda e non era sicuro che la risposta fosse giusta.

Trattenne un respiro profondo e strinse gli occhi chiusi quando sentì Jensen mettere la sua mano nei capelli e passargliela attraverso.

Quel semplice contatto, lo faceva fremere. Jared era sicuro e consapevole di come questo si vedesse anche dall’esterno. Sapeva che tutti i suoi muscoli facciali si contraevano e che i suoi occhi, il suo viso lo tradivano, ma non poteva farci niente.

Era stato sempre così con lui.

E lui ora, che lo accarezzava così.

Sentiva quasi la debolezza di Jensen, poteva quasi sentire la sua anima gridare e poi incrinare fin quasi a spezzarsi. Debole era la sua presa, ora che lo stava accarezzando, ma riusciva a sentire la disperazione attraverso quella presa, come se lui con entrambe le mani, si stesse aggrappando a lui, pregandolo di non lasciarlo.
 
Aveva vinto. Jensen era tornato da lui ancora una volta, ma era forse una vincita, vederlo così debole e disperato? A Jared dispiacque.

E poi non gli dispiacque per nulla.

L’amore era egoista, lo aveva sempre saputo.
Ma almeno era amore.
 
 
 
 
 
*

“Jensen..”

“Mmm…”

“Mi ami?”

“Jared…”

“Io ti amo tanto..l’ho negato a me stesso per tanti anni..ma ora..sento che…ne sono quasi felice..” disse Jared, accarezzandogli i capelli.

Jensen si volse verso di lui dall’altra parte del letto, della camera di albergo, in cui stavano dormendo.

“Forse a degli imbroglioni come noi, non è consentito essere felici..”

“Ma io mi sento felice adesso, che sono qui, con te. Adesso che stiamo insieme.”

“Anch’io..”

“Mi ami, Jensen?”

Jensen sospirò. “Sì…molto più di quello che mi sarei immaginato..” disse Jensen con gli occhi lucidi.

“Ma non basta, vero?” gli chiese Jared, abbracciandolo forte.
 
E Jensen con le lacrime agli occhi, voleva dire che bastava. Che ora che sentiva Jared abbracciarlo così, era convinto di tutto, era convinto di ogni cosa e che non lo avrebbe mai più lasciato.

Ma erano altre le parole che sentiva di più nel profondo:

“Jared…in questo momento, io…io farei tutto, per te!”
 


Parole che erano molto più importanti e che squarciavano il cuore più di un TI AMO.

Le sue parole significavano:

Per te ora potrei strapparmi il cuore, lacerarmi l'anima, potrei essere tutto, tutto quello che tu vuoi che io sia, solo per te.

Jared lo guardò e non diede voce alla domanda che restò inespressa tra di loro.

Ora, in questo momento.

Ma domani?

Dopodomani?
 
Pensiamo che sia l’amore ad essere debole, ma sono gli uomini ad esserlo.

Come possiamo riuscire ad essere all’altezza di un sentimento tanto potente da eguagliare o addirittura superare forse, la forza di un DIO?

Se anche qualora ci provassimo, ci infrangeremmo in un milione di pezzi, come bicchieri di cristalli.

















Note dell'autrice: 

Innanzitutto scusate per il ritardo un'altra volta! Sono rimasta a bocca aperta quando ho visto la data dell'ultimo aggiornamento!

Devo dire una cosa importante. Questo secondo capitolo, avrebbe dovuto essere una intera e unica OS, che avevo in mente molti mesi fa (quasi un anno fa forse ) è quindi da tanto tempo che volevo scriverla e ho sempre rimandato.

Finalmente mi sono decisa, ma nel frattempo come potete intuire, dal momento che non mi ero appuntata niente, tante scene le ho dimenticate, quindi ho dovuto rifarla andando a tentoni per le cose che ricordavo..diciamo che questo capitolo si avvicina di molto a quello che avevo in mente, anche se nel mio primo pensiero, questa storia era venuta molto più ANGST, soprattutto nel pezzo finale, qui lo vediamo struggente, ma come l'avevo in mente, era molto più struggente xd preferisco però averlo modificato un pò xd

Ovviamente succedeva proprio quello che ho scritto.I tira e molla di Jared e Jensen..però ci sarebbero stati più tira e molla e più litigi e lacrime..sempre brevi estratti che nel frattempo mi sono dimenticata, ora ho cercato di riprodurla come l'avevo pensata, ma è venuta in modo più soft e forse è stato meglio così xd. Se volete avere l'idea di quale tipo di angst intendo, guardate le ultime tre righe di questo capitolo, ecco la storia era più o meno tutta così struggente, su questi toni xd

la storia come l'avevo pensata, non aveva ancora una fine, che cercherò di concludere comunque ora, che mi sono decisa a scriverla.
   
 
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