Fanfic su attori > Chris Evans
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Autore: Eve79    08/06/2017    0 recensioni
"Sai che ti dico Chris?" chiesi arrabbiata, "puoi fingere che non sia così, puoi mettere su i muscoli che vuoi ed avere costantemente l'aria da eroe nazionale. Aldilà di questo sei palloncino che se non vieni tenuto saldamente da chi ti ama rischi di volare via e perderti" proseguii, "perciò non avrei carattere" trasse le sue conclusioni, "Bhè vedo che ci arrivi... Chris hai due minuti di tempo per volatilizzarti" dissi indicando la porta, "sai che ti dico io a te? Che sei una fifona, una vera fifona, non accetti i sentimenti e li nascondi, perfino il tuo modo di essere è una maschera per paura che possano ferirti, sai però io di armi per ferirti ne avrei, e forse dovrei usarle per ripagarti della tua stessa moneta. Non lo farò per l'amicizia e l'affetto che mi lega a te. Nicole mi dispiace averti detto delle bugie, ma non avresti avuto mai l'intenzione di capire." disse prendendomi il braccio, "Chris per favore vattene non voglio vederti" dissi fra le lacrime. "Io credo che questa sia il momento più brutto di tutta la mia vita, guardarti piangere e pensare che sia per me" sussurò.
[Dal capitolo 3]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18
La luce del giorno mi invase gli occhi, posai una mano sul viso di Chris ancora sul mio seno, sembrava dormire beatamente, non volevo che si svegliasse per la luce mattutina. "Pronto" non feci neanche squillare il cellulare, "Buongiorno, perchè sussurri?" chiese India, "perchè Chris ancora dorme, che c'è?" chiesi notando che gli stavo disturbando il sonno, lo accarezzai delicamente, "mamma, è in aereoporto, papà la sta andando a prendere, Josh è andato con lui, la porta al negozio... ma tu lo sapevi che non è venuta da sola?" parlò velocissima, "India, no, non lo sapevo... ci sentiamo dopo" sussurrai attaccando la chiamata.
"Mmm, buongiorno" farfugliò con voce roca e assonnata, "buongiorno" lo baciai delicatamente, "come stai?" chiese accarezzandomi la pancia, "bene, non te la togliere la barba" lo pregai accarezzandogli il contorno del viso, "la accorcio" rispose guardandomi, "mmh" annuii guardando l'orologio, "Chris, è tardissimo, sono le 10.20" farfugliai cercando di alzarmi, "vai a farti la doccia, io ti accompagno e poi vengo a farmi la doccia" farfugliò mentre sbadigliava, "sicuro?" chiesi entrando in bagno, "sì, muoviti" si sdraiò di nuovo mentre io corsi a fare la doccia.
"Chris" lo chiamai cinque minuti dopo, "Chris" lo scossi, "Oh" mi spaventai perchè non rispondeva, "che c'è?" chiese insonnolito, "vado con il taxi?" chiesi, "no, arrivo, vado a farmi la doccia mentre ti prepari" borbottò alzandosi, lo guardai camminare fino all'armadio, mi truccai con solo un po' di fondotinta e phard rosato, rossetto pesca e matita nera agli occhi, indossai il tubino nero a mezze maniche e le Dottor Martens nere e lasciai i capelli bagnati, "dai, hai fatto?" chiesi bussando alla porta, "sì" uscì vestito con un pantaloncino blu fino al ginocchio e una maglietta bianca, "metti le Lacoste" gliele passai, "grazie" mi diede un bacio e se le infilò velocemente.
"Preso tutto?" chiesi guardandolo, "sì" chiuse la porta alle sue spalle ed io chiamai l'ascensore. Il viaggio in macchina fu silenzioso, più per Chris che ancora stava dormendo.
"Buongiorno" guardai Maya fumare fuori al negozio, "buongiorno" sorrise, "The Walking Dead" indicò Chris che la salutò con la mano, "eh?" chiese lui girandosi a guardarla, "sei uno zombie, sicuro che fai l'attore?" chiese ridendo, "non sono sicuro neanche di come mi chiamo, in questo momento" rispose dirigendosi verso Grace, "Chris, avete fatto le ore piccole?" chiese Grace baciandolo sulla guancia, "neanche troppo tardi" rispose togliendosi gli occhiali, "volete qualcosa al bar?" chiese guardando tutti, "sì, un caffè... due... tre" Maya si fece portavoce, "tu?" mi indicò, "vengo con te" lo seguii al bar.
"Senti, io dopo passo a casa, prendo le mie cose e vado dai miei, ti serve qualcosa?" chiese sorseggiando il caffè, "no, solo se riesci a sentire mio padre prima di me, chiedegli se può andare a ritirare le bomboniere... se no chiude tra due ore" posai il mio bicchiere di succo di frutta sul bancone, "ci fai tre caffè da portare al negozio?" chiesi alla barista, "certo" rispose con un sorriso, "Chris, dopo devi chiamare anche il fiorista... e... il tuo amico... e..." "shh... so già tutto quello che devo fare, rilassati, andrà tutto bene" mi baciò, "se lo dici tu" risposi prendendo il vassoio dei caffè, Chris pagò ed uscimmo dal bar.
"Nicole, sta venendo Sebastian" India mi prese il braccio stritolandolo, "mi fa piacere" sorrisi sedendomi in braccio a Chris su una delle sedie per le pieghe, "dai, sono in palla... che dico? Sono presentabile? E se..." "India, calmati" la zittii, "grazie" Chris mi diede il cinque, "siete due insensibili" borbottò sedendosi al lavaggio, "Maya..." la chiamai, "che c'è?" chiese sorridendo, "dopo, mi devi fare un favore" dissi guardando il cellulare, "cosa?" chiese fissandomi, "devi arrivare in farmacia a prendere l'acido folico" chiesi guardandola con gli occhioni, "sì, tanto anche io dopo devo andare..." rispose sedendosi affianco a me e Chris, "possiamo?" Lisa fece capolino seguita dalle sue figlie e da Scott, "buongiorno" si sollevò un coro, "come stai?" chiese accarezzandomi il mento, “oggi bene, spero che continui così almeno domani” risposi guardando la mano di Chris accarezzarmi la pancia, stava parlando di tutt’altro con Scott eppure con il pollice disegnava cerchi delicati sulla mia pancia, notai che anche Maya e India se ne erano accorte perché stavano guardando la sua mano muoversi, “stasera che fate?” chiese Lisa a noi ragazze, “beviamo qualcosa insieme, e poi torniamo a casa, nulla di che” risposi mentre Chris spalancava la mano sulla mia pancia lasciandola così, tutti mi fecero cenno di guardare la mano, posai la mia sulla sua, “buongiorno, che dite gente?” Sebastian sorrise avvicinandosi a India, “niente, tu?” chiese India, “niente, non riuscivo a trovare parcheggio, Chris, quando vuoi andiamo” Sebastian guardò Chris, ma lui non lo sentì, “Chris” lo chiamai, “amore… ti vuole Sebastian” dissi dandogli un bacio sul collo, “dimmi” si girò verso Seb e sorrise, “quando vuoi andare, sono pronto” sorrise anche lui, “fatti fare le sopracciglia…” consigliai, “India, me le puoi fare?” chiese alzando lo sguardo, “certo” lo portò in cabina. “Stanotte non dorme Nicole” Maya rise, “no, non ridere che è vero… come faccio a dormire senza lui?” gli posai l’altra mano sulla coscia, “senti, ma… i tavoli come li avete fatti?” chiese Lisa, “sono a famiglie, la vostra sta tutta a un tavolo, la mia a un altro dove non ci sono coltelli” scherzai, “viene anche tua madre?” chiese con tatto, “sì, i suoi figli e suo marito” risposi con una nota di rabbia, “appena Seb ha fatto andiamo” annunciò Chris, “va bene” risposi accarezzandogli la mano che ancora teneva sulla mia pancia, “avete finito?” urlò Scott, non ricevette risposta, “sicuri che si chiami sopracciglia quello che stanno facendo?” chiese ridendo, “a questo punto non lo so” risposi ridendo, “idioti, abbiamo fatto” Seb arrivò da noi mano nella mano con India, “bene, noi andiamo” Scott si alzò, “devo farti alzare?” chiesi a Chris, “sì, direi di sì” mi baciò la nuca ed io mi alzai, “Nicole, qualsiasi cosa chiamami, hai tutto? Soldi, telefono…” “Sì, ci sentiamo dopo, stai attento” sussurrai sulle sue labbra, “va bene, a dopo” mi baciò a lungo e poi mi accarezzò la guancia, “ciao” salutò tutti con la mano e si lasciò la porta alle spalle, mi rimisi seduta.
“Vi siete baciati?” chiesi a India appena scomparve anche Seb, “sì” rispose sedendosi affianco a me, “hai capito… mica come te” Maya rise, “non fai ridere” risposi ridendo, “da chi comincio?” chiese guardandoci tutte, “da me” risposi, “d’accordo, ti avverto, te li faccio proprio chiari” annunciò, “fai quello che vuoi, purché siano presentabili su una sposa” risposi prendendo il cellulare, “ok” rispose.
Aprii Facebook, la prima foto che trovai era quella di Chris e me davanti al negozio appena lo avevamo preso, “leggi i commenti” Maya mi guardò curiosa, “uno dice che sembro un sacco dell'immondizia” lessi, “ma…” sbottò a ridere, “ma che ti ridi, sembro realmente un sacco?” chiesi specchiandomi, “no, ti pare? Però fa ridere” Maya mi sorrise mentre stendeva la tinta, “se lo dici tu” risposi prendendo a rileggere i commenti, “senti che carino questo: Io li ho incontrati, non ho chiesto foto, n’è autografi, non per timidezza, ma perché lei era intenta a parlare con lui, stava raccontando qualcosa che era successo il giorno prima, e lui stava ridendo, poi le ha dato un buffetto sulla testa e sono sbottati a ridere. Penso che così felice, così luminoso, non l’avevamo mai visto, e chi dice che lei non è adatta a lui, o non è bella… o non la accetta, in realtà è solo una persona invidiosa e gelosa. La cosa peggiore è che non siete sue sostenitrici in realtà, perché dovreste volerlo così. Semplicemente felice” lessi tutto d’un fiato, “ha detto cose sagge” Lisa sorrise, “rimani in posa, mentre faccio Lisa controllo te ok?” Maya posò una mantellina su Lisa e cominciò a preparare il colore, “secondo voi, Chris rimarrà sorpreso piacevolmente?” chiesi posando di nuovo il telefono sul mobile, “da cosa?” chiese mio padre avvicinandosi a noi, “Papà” saltai in braccio a lui lasciandolo stringermi, “la mia mammina preferita” sussurrò stringendo più forte, “papà, mi fai un favore?” chiesi mentre mi metteva giù, “già mi ha chiamato Chris, fatto tutto e le ho portate già a casa” rispose stringendo le braccia al petto soddisfatto, “sai se ha chiamato il fiorista? E sono arrivati tutti gli invitati? Stanno bene in Hotel? E…” “Nicole, ti prego, siediti, rilassati, Chris mi ha detto che stava finendo dal barbiere e poi faceva i giri che doveva fare” mi accarezzò la guancia facendomi sedere, “e poi Chris mi ha chiesto di non farti agitare” Maya sorrise allo specchio, “e poi non hai che agitarti, è tutto perfetto” India mi accarezzò la spalla, squillò il cellulare e risposi al primo squillo, “Chris” risposi, “Nicks, sono passato dal fiorista, ho saldato e ha detto che domani starà da te alle 7.30 per portarti i bouquet, ora vado a…” “Chris, rilassati, hai tutto il giorno per fare le cose…” cercai di tranquillizzarlo, “lo so, ma…” “ma niente, Chris, rilassati” mi alzai, ma una mano mi spinse a sedermi, “ti stanno viziando?” dal tono della voce avrei giurato che stava ridendo, “fin troppo… tu? Che fai?” presi a giocherellare con il filo della piastra, “io sto andando a prendere Miles e Ethan per portarli a ritirare il vestito” “stai guidando con me al telefono” scattai come una molla, “no, tranquilla, sta guidando Scott” rise, “Ciao Nicks” urlò Scott, “Ciao Scott” risi, “domani avrai una sorpresa” Chris rise, “anche tu… fidati” risi, “ti sei depilata?” chiese ridendo, “sei in vivavoce” dissi scatenando l’ilarità di tutti, “dai scherzo, orsacchiotta” rise di nuovo, “ma sei idiota?” chiesi ridendo, “mai quanto te” rispose, “senti, Chris…” “senti, Chris, a me non lo dici!” disse ridendo, “come ti devo chiamare?” chiesi ridendo, “mio Signore può andare bene” rise anche lui, “dai…” risi, “dai, che dovevi dirmi?” chiese tornando serio, “quando puoi ti va di andare a vedere se hanno tutto ciò che serve in casa mia vecchia? Per mia madre con la sua famiglia” chiesi mentre Maya mi faceva cenno di andare a lavare i capelli, “sì, aspetta…” sentii un gran baccano, “ciao, zia… dove stai?” la vocetta di Miles mi fece uscire un sorriso, “ciao amore, sto al negozio tu?” chiesi sedendomi al lavaggio, “zia, vado, ciao” attaccò lasciandomi con un palmo di naso, “ma sono bianchi… Maya” mi guardai le punte erano grigie tendenti al bianco, “non ti piacciono?” chiese imbarazzata, “no, sono fighissimi” la abbracciai forte, “grazie, grazie” mi abbracciò anche lei, “sono bellissimi…” sussurrò India toccandoli, “vedi da asciutti…” rispose Maya, “io lavo Lisa, Nicks, togli solo l’acqua, lasciandoli umidi” ordinò.
"Papà?" chiesi guardandomi intorno una volta che Maya aveva finito di farmi la piega, "è andato a prendere mamma e Josh" spiegò India, "ah... ok..." risposi annuendo.
“È mezzogiorno… ho fame” India si lamentò, “vai a prenderti qualcosa al bar” mio padre era dietro India sulle scalette, “anche io ho fame" borbottai con il cellulare tra le mani, "che vuoi da mangiare?" chiese mio padre spostandomi i capelli dal viso, India mimò la sua disapprovazione, "ho portato io il pranzo, per tutti" Lisa si alzò prendendo una grande borsa termica, "grande" Maya spalancò gli occhi, "ora li sto vedendo i tuoi capelli... sei un incanto" mio padre li accarezzò guardandomi negli occhi, "grazie" sorrisi felice, "ehm... si può?" una voce interruppe i discorsi confusionari nella stanza, "Lora” Lisa incrociò le braccia, lei sorrise dirigendosi verso di lei per abbracciarla,”non ti è chiaro, no” la spostò andando a riempire i piatti.
“Chris?” si guardò intorno, India si alzò dalle scalette andando all’ingresso,”India” la seguii fuori,”India” non si girava, “oh” le presi il braccio facendomi guardare, “lasciami, neanche mi riconosce… tu, tu l’hai vista di recente… e non ti ha salutato… troppo presa a fare i saluti a chiunque non fosse suo figlio! Perché dovevi invitarla? Perché me l'hai fatta rivedere?” cominciò a piangere a dirotto, la abbracciai, “perché…” sentii la terra muoversi sotto di me, “Nicole” urlò India, stringendomi per la vita, “Papà” urlò, “Nicole” mio padre mi fece sedere sul divanetto del negozio, “che hai?” India mi accarezzò la guancia, cominciai a tremare, i giramenti di testa erano fortissimi, “è colpa mia, non dovevo uscire fuori… Nicole” mi accarezzò di nuovo, “vuoi andare al pronto soccorso?” chiese mio padre, “no, chiama Chris con il mio telefono e metti il vivavoce” risposi riprendendo l’uso della parola, “tieni” Maya mi porse il telefono, “Nicole” rispose al primo squillo, “non mi smette di girare la testa” farfugliai, “respira, vuoi che vengo lì?” chiese tranquillo, “no, rimani con me al telefono, per favore” piansi, “Nicole, sono al telefono, non piangere, per favore…” coprì la sua preoccupazione, “hai mangiato qualcosa?” chiese, “no” ammisi, “però poi piangi… ti darei un cazzotto in testa” rise, “sei andato dal tuo amico?” chiesi guardando tutte le persone che si erano messe a cerchio intorno a me, “sì, e ho anche cambiato meta per la nostra luna di miele… Ma è una sorpresa” rise, “dimmela” sorrisi, “no… allora che colore ti sei fatta?” chiese curioso, “il solito” mentii, “ma avevi detto che…” “lo so, ma meglio non azzardare prima del matrimonio” risposi ridendo, “so che stai mentendo” rise anche lui, “o forse no” risposi seria, “come stai?” chiese tornando serio, “meglio, molto meglio” risposi alzandomi, “vai a mangiare… ci sentiamo tra dieci minuti, ti richiamo” “d’accordo” attaccai la chiamata e Lisa mi prese la mano, “vieni, andiamo a mangiare qualcosa” mi porse un piatto di pasta fredda, “grazie” sorrisi, “Nicole, mi dispiace” sussurrò India sedendosi accanto a me, “non è colpa tua, è che…” Il cellulare prese a squillare, “Chris” rimisi in vivavoce, “Dylan, levati… no… eccomi, che mangi?” farfugliò mentre masticava qualcosa, “pasta fredda di tua madre… anche tu stai mangiando” risposi prendendo un bicchiere d’acqua, “sto con Miles, Stella e Ethan, volevano andare al Mc Donald’s” rispose, “mi diventi un ciccione” scherzai, “sono roccia, in tutti i sensi” rispose ridendo, “sei in vivavoce e mio padre ti sta fulminando” risi, “passami tuo fratello” disse serio, “ok, a dopo” gli passai Josh tornando seduta, “come stai?” mia madre mi accarezzò i capelli amorevole, “lei è India” la indicai, notando che ancora non le avesse rivolto parola, “India… Oh mio Dio… eri più…” “piccola? Brutta? Cosa?” India scattò in piedi, “più piccola… scusa se non ti ho riconosciuta” mia madre la guardò ferita,”già… ora sei tu quella ferita” bofonchiò ricominciando a mangiare, “non so come chiedervi scusa, come devo fare? Cosa devo fare? Non riesco neanche a stare qui senza sentirmi una schifezza” ci guardò a tutti e tre, “mi stupirei se non ti ci sentissi” Josh mi passò il mio telefono, “cosa avreste fatto voi?” chiese disperata, “non chiederlo a loro, chiedilo a me, io sono madre, divorziata” Lisa si alzò, “sai, io avrei cercato in tutti i modi di tutelarli… non li avrei mai abbandonati, già solo se non li sento per due ore mi sento persa…” Lisa sorrise a me posandomi una mano sulla spalla, “vinci il premio se ogni due parole non decanti il tuo essere spaventosamente perfetta nell’essere madre?” mia madre la fissò, “non ti darebbe fastidio sapere che non sono una madre perfetta e non lo sono mi stata… ma quanto meno, sono e sono stata madre, e lo sono stata anche dei tuoi!” si rimise seduta facendo cadere il silenzio, la tensione era tangibile nell’aria.

"Che ti metti per uscire?" chiese India sulla porta della camera da letto, " quel vestito blu" indicai un vestito blu notte con la manica lunga a tubino, "mmm... dici che è troppo questo?" chiese India alzando un abito tiffany con la cinta nera, era svasata la gonna e le maniche erano a tre quarti in pizzo, "no, è bello... se non fosse che siete tutte fissate con questo tiffany" risi, "com'è?" chiese sedendosi affianco a me, "cosa?" chiesi confusa, "avere un bambino" chiese indicandomi la pancia, "per ora è solo consapevolezza che c'è, ma non lo sento, apparte quando decide di farmi girare la testa o di farmi fare un provino per l'esorcista, ma per il resto... ti direi che è facile così... ma in realtà no... da quando lo scopri hai mille ansie, e cominci anche ad amarti un po' di più" ammisi, "lui ti ama... e vorrei anche io che mi amasse qualcuno così" si sdraiò sul letto, "succederà" le accarezzai la gamba, "Dio, ti voglio così bene... non te l'ho mai detto ma io mi sono sentita sempre responsabile per te, ho voluto sempre prendermi cura di te, ed ora pensare che sei cresciuta... e che..." "India... ho la lacrima facile" la bloccai mentre asciugavo qualche lacrima, "ti auguro seriamente il meglio" mi abbracciò forte, "molto toccante... la cena è pronta... ed è arrivato un pacco per te" mi indicò, "per me?" chiesi stupita, "e vai a vedere" India mi spinse mentre andavo in salone, un enorme pacco piatto era posato sul tavolo, "non è pesante" lo mossi, "aprilo" India era più curiosa di me, lo aprii. Un mazzo di rose enorme con un bigliettino, "ogni principessa ha un abito per le grandi occasioni" lessi ad alta voce, posai le rose sul tavolo e alzai l'involucro di carta, un abito porpora tutto intrecciato sul seno, lo scollo a cuore e poi ricadeva una morbida gonna lunga quasi da creare una coda, "Chris" scossi la testa, "provalo..." India mi incitò. Lo provai e mi stava veramente d'incanto. Avviai la chiamata a Chris e posai il telefono sul tavolo mentre mio padre portava i piatti, "ciao orsacchiotta" rispose, "smettila di chiamarmi così" risi, "dovevi dirmi qualcosa?" chiese, "sì... quest'abito... rose... il bigliettino... ne sai qualcosa?" chiesi sorridendo, "le rosse rosse? l'abito porpora? Il bigliettino scritto in corsivo con una penna blu? No... niente... chi te l'ha mandato?" rise anche lui, "grazie, grazie mille" dissi togliendo il vivavoce, "quell'abito era fatto apposta per te" rispose serio, "mi manchi così tanto" sussurrai uscendo fuori in balcone, la sua felpa mi dava l'aria di averlo lì, "se ti manco così tanto... dormo a casa" lo sentii sorridere, "lo faresti solo perchè tu manchi a me?" lo provocai, "no, anche perchè qui sto perdendo contro un nano" si lamentò, "tu menti, lo so che ti manco" scherzai, "davvero tanto, lo ammetto..." rispose, "che farete stasera?" chiesi giocherellando con i capelli, "serata fra uomini, partita a Pocker e birre. Tu?" chiese tranquillo, "non sò, l'ha organizzata Maya la serata... ad ogni modo... io devo andare. Mi mandi un messaggio quando torni a casa?" chiesi sedendomi sul vaso, "certo, tu fai lo stesso... e vai a dormire presto" si raccomandò, "a dopo" attaccai la chiamata, e quella chiamata mi intristì, sentii un nodo in gola, "andiamo?" India mi tirò fuori dai miei pensieri, annuii seguendola in camera da letto, indossammo i vestiti, io indossai quello porpora, le scarpe porpora, tacco dieci e mi truccai leggera, solo matita agli occchi e rossetto pesca, India optò per un eyeliner deciso sulla palpebra superiore, dando effetto di uno sguardo da gatta, e un rossetto gloss rosa, "mando un selfie a Seb" disse scattandosi una foto con la bocca a papera, "cammina... idiota" la spinsi fuori dalla stanza, "papà... noi usciamo... ci vediamo domani mattina?" chiese India, "sì, dormirò in camera degli ospiti" rispose mentre sistemava la cucina, "a dopo" lo baciai sulla guancia ed uscii.
"Eccola" Carly guardò Maya indicandomi, "sei bellissima" Scarlett mi abbracciò, "agitata?" Susan mi sorrise, "un po'" ammisi, "ci siamo, saremo cognate" Shana mi prese sottobraccio, "ho saputo da un uccellino che Seb ha fatto colpo su una moretta" Scar mi indicò India, "si può fidare? Se le farà del male io lo..." "Nicole, Sebastian è secondo solo a Chris in dolcezza... credimi..." "la farà soffrire?" chiesi entrando nel locale, "non ci metto la mano sul fuoco, ma conoscendolo, no... non la farà soffrire" rispose. "Che prendete?" chiese Maya, "Amanda..." era arrivata in quel momento, "ciao Nicks... domani mattina alle sei stiamo da te" mi abbracciò, "d'accordo" risposi, "se siamo tutte, io punterei a bere" India si calò uno shot di Vodka alla pesca in un secondo, "a Nicole e Chris" urlarono in coro, "che imbarazzo" risi portandomi una mano alla tempia.
"Questa è solo la prima tappa" Maya mi prese la mano portandomi fuori, "Maya... che devi fare?" chiesi spaventata, "vedi lì... quella sorta di capanna?" chiese indicando un tendone bianco in lontanza, annuii, "è lì la sorpresa" annunciò compiaciuta portandomici, camminammo per ciò che mi parve un'infinità, entrammo in un tendone pieno di cibo e musica, era enorme, e al centro c'era un'enorme pista da ballo, ma la cosa che mi colpì di più era che c'erano ragazzi e ragazze a servire, e a scattare foto, notai un Dj che mi alzò il pollice quando incrociai il suo sguardo, e India era già al secondo Cocktail quando ci decidemmo a ballare, "sapevamo che in discoteca non avresti mai ballato... e così... l'abbiamo creata noi" spiegò Maya al mio orecchio, "grazie" la abbracciai forte, "basta" tolsi l'Angelo Azzurro dalle mani di India, "fammi bere" me lo ritolse, "chi vuole cantare?" chiese il DJ al microfono, cantammo tutte insieme, solo io e Maya, solo India, India e Maya, Scar e Susan, Scar e India... India e chiunque... insomma, l'alcol dà i suoi effetti.
"Ci vediamo domani" salutai tirando India per il braccio, "quello è..." "no, India, no" la spinsi in macchina, "grazie a tutte della serata" le abbracciai una a una, Maya per ultima, "ti adoro, sappilo" sussurrò, "anche io" la strinsi forte, avrei messo la mano sul fuoco sulla mia amicizia con Maya, avrei rischiato qualsiasi cosa per lei, e lei per me. Salii in macchina dirigendomi verso casa. "Tutto sommato è stata una bella serata" India mi sorrise mentre parcheggiavo sotto casa, "bellissima" convenni, "e tu sei la mia sorellina" mi abbracciò una volta scesa dalla macchina, "già" la abbracciai anche io portandola in ascensore, "smettila di premere tutti i tasti, se rimaniamo qui dentro è la fine" mi lamentai bloccandole le mani, "scusa" cominciò a ridere a crepapelle, "sssh, abbassa la voce" risi anche io, "non mi tengo in piedi" rise di nuovo aggrappandosi alla pulsantiera dell'ascensore, "contieniti, almeno per non farti scoprire da papà" risi, "ah già" si posò alla porta mentre la stavo aprendo, un tonfo ci diede il benvenuto a casa, "India" la chiamai ridendo, "aiutami" si sdraiò a terra ridendo, "India, alzati, non riesco ad alzarti io" in quell'istante si accese la luce di casa, "che diamine... India..." mio padre fece la faccia sconvolta, non so se faceva più ridere India sdraiata a quattro di bastoni a terra a ridere, o la faccia di mio padre, "non ho parole" l'aiutò ad alzarsi, "grazie pà" gli diede un buffetto sulla spalla sparendo, "dov'è andata?" chiesi guardandomi intorno, "mi accompagni a fare la pipì?" chiese prendendomi il braccio, "vai" risi, "no, vieni... dai... mi vergogno" mi tirò, "dai... muoviti che ho sonno" mi tolsi le scarpe sotto lo sguardo sconcertato di mio padre, la seguii in bagno, nel frattempo mandai un messaggio a Chris, -Sono tornata a casa, buonanotte. Ti amo tanto.- lo bloccai e ci dirigemmo in camera da letto, "buonanotte" India indossò una canottiera blu e si buttò a quattro di spade sul letto, spensi la luce andando in salone. "Papà..." era seduto sul divano, "piccolina" mi sorrise, "non vai a dormire?" chiesi sedendomi affianco a lui, "sono agitato" scrollò le spalle, "a chi lo dici" ribattei dandogli una spallata leggere, "rilassati..." sussurrò abbracciandomi, "ti sembra facile? E se qualcosa andasse storto?" chiesi guardandolo, "c'è Chris, ci sei tu... c'è tu..." "non riesci a dire figlio?" chiesi fissandolo, "se indico te, dicendo che è tuo... no" rise stringendomi di più, "papà, dormi con me questa notte?" chiesi con gli occhioni, "pensavo non me l'avessi mai chiesto" mi seguì in camera da letto ed io mi sdraiai tra India e mio padre, entrambi mi abbracciarono forte, ed io mi sentivo bene. Aspettai il messaggio di Chris e poi caddi in un sonno profondo.
  
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