Il
Suono del Silenzio
La
vita della gente passa attraverso nuovi incontri e addii.
“Cos’eri
tu per mia madre?”
Il vento scompigliava le fronde dei pini, facendo oscillare le foglie
acuminate
come gelide stalattiti. Piccoli aghi prendevano il volo e cadevano
attorno a
loro, una pioggia di spilli scuri che si depositava ai loro piedi. Lo
teneva
per le spalle, percepiva il tremore della sua debole vita sotto i
polpastrelli,
attraverso la stoffa sbrindellata della giacca. Come la fiammella di
una
candela destinata a spegnersi, vacillava sotto il sospiro del vento che
solleticava loro i capelli, più flebile ad ogni respiro.
Grumi di sangue e saliva schizzarono sul suo viso allo scoppio di risa
improvviso.
“Idiota… sono solo…”
rantolò stremato, “…suo
fratello.”
Si guardarono negli occhi un breve, lentissimo istante, interrotto da
un
ennesimo attacco di tosse. Socchiuse le labbra e un breve lampo gli
attraversò
lo sguardo, la stretta sulle spalle si fece meno salda alla confessione
dell’uomo.
Avevano lo stesso sangue nelle vene.
Il cuore tamburellava nel petto ed echeggiava nella cassa toracica, le
tempie
pulsavano e un leggero fischio si inoltrò nella sottile
membrana del timpano, andando
a punzecchiare il cervello inceppato in una fitta coltre di pensieri.
Abbassò lo sguardo, il vecchio.
Un’atmosfera pesante calò come una fitta nebbia
capace di insinuarsi in
profondità, fino alle ossa. Percepì
l’oblio innaturale dei momenti significativi,
che nasconde segreti tra le righe e preannuncia, sibillino, parole
agognate ed
emozioni contrastanti. Era abituato a quella sensazione,
all’intensa vibrazione
dell’aria scossa dall’ennesima vita che prendeva il
volo, agli addii improvvisi che si
depositavano con
pesantezza sul cuore, allenato da anni di pratica.
“E allora…” mormorò, una
leggera esitazione nella voce, “…perché
mi hai
abbandonato?”
Furono parole biascicate le loro, le ultime che si scambiarono. Un
sussurro venne
trasportato lontano dal vento, fu inghiottito nella muta foschia e
lasciò posto
solo al silenzio.
“Kenny”.
Il colpo
echeggiò tra le mura dell’ampio corridoio.
Gli astanti ammutolirono, non prima di essersi lasciati sfuggire un
mormorio
sorpreso. Riconobbe la muta coltre, compagna di avventure e notti
insonni,
scendere dall’alto come un setoso drappo e avviluppare i
presenti con le
morbidi braccia, carico di aspettative e attese diverse da quelle a cui
era
abituato. Non vi erano presagi infausti, nessuna chiamata della morte
arrivava
al suo orecchio, nessun tipo di addio sembrava celarsi dietro
l’angolo.
“Che te ne pare? Ti piace la nuova regina?” chiese
intimorita la ragazza, un
tremito nella voce cristallina.
I raggi del sole filtravano dalle ampie finestre, riflettevano in
giochi di
luce sui volti dei ragazzi. Li guardò uno ad uno, la leggera
sensazione del
pugno ricevuto ancora nell’avambraccio. Portò la
mano sul punto in cui era
stato colpito, percepì il calore vivo
della propria pelle sotto i polpastrelli, attraverso la stoffa
illuminata dall’astro
onnipresente. Una delicata bruma avvolgeva la soleggiata galleria con
leggerezza, una sensazione a lui così poco conosciuta e di
cui si abbeverò con
ardore. L’aria vibrò e la delicata atmosfera
calò sul suo cuore dolcemente, una
carezza che prosciugò la tenebra fanghiglia in cui era
immerso. Studiò i loro
visi giovani, così simili e allo stesso tempo diversi da
quelli dei ragazzini
arruolatisi appena qualche anno addietro. I loro muscoli non pompavano
lo
stesso sangue, ma condividevano tutti lo stesso destino.
Abbassò il viso nascondendo lo scintillio che gli
brillò negli occhi a coloro
che erano, senza ombra di dubbio, il legame più simile ad
una famiglia che possedeva.
Dischiuse le
labbra, una musica mai suonata fuoriuscì da esse.
Esitarono i ragazzi, sorpresi dalla reazione del loro caporale e
beandosi nell’ascolto
di una risata che vibrò lieve tra i grandi spazi del palazzo
reale,
interrompendo un silenzio mai
stato,
prima di allora, così leggero e ricco di pace.
“Ragazzi…
Grazie.”
La frase
iniziale e i dialoghi sono tratti dal
capitolo 69 del manga.
Grazie per l’attenzione dedicata a questa storiella, alla
prossima. ^^
hibou.