Gregory, amor mio, dove sei?
Rincorro nella nostra casa buia le tue ombre, assaporando il silenzio ed i passi che ora percorro da solo, lungo le pareti che assistono ogni giorno ad un richiamo costante del tuo nome. Piango lacrime mute ricordando i nostri bei momenti assieme, mentre ero troppo spaventato dal passato, per concedermi di amarti in modo completo quando ero li, assieme a te.
Gregory, amor mio, ti scrivo perché ho bisogno che tu sappia che le parole che non ti ho detto cominciano a ferirmi e non le trattengo più come prima. Perché per quanto io provi a negarlo, ho un animo debole. Un animo che purtroppo non ha saputo amarti come avrebbe dovuto.
Sono passati giorni eppure riesco a percepire ancora il tuo profumo sul mio maglione, quando dopo un lungo abbraccio strofinavi il viso sul mio collo provocandomi sensazioni nuove. Un calore forte ed inaspettato. Un calore che ora rimpiango amaramente.
Perché è così Gregory. Mi manchi.
Vorrei tornare indietro, stringerti al mio petto, far sì che la mia carne torni a fondersi con la tua, che le tue labbra sappiano di nuovo di noi, di quello che eravamo e che la mia paura ha separato.
Vorrei sussurrarti di nuovo che “Ti amo” perché nonostante il silenzio, nonostante io non l’abbia detto abbastanza, eri l’unico uomo che avrei amato incondizionatamente, l’uomo per il quale avrei sacrificato la mia vita, i miei affetti, il mio orgoglio.
Sei stato il mio mondo, ora sei il mio silenzio.
Continuerò a cercarti nei nostri ricordi, continuerò a parlare di te.
Ti amo.

Eternamente tuo.

Mycroft