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Autore: Acinorev    09/06/2017    0 recensioni
"Niente test di Allen per me.
In un impeto di sadismo inconsapevole me l’hai negato, mi hai condannata."
Flashfic di 342 parole.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Awakening - Human bodies'
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Buonasera!
Chi mi segue da un po' sa già che di tanto in tanto torno con brevi estratti di una storia che non ho mai pubblicato (e che non vedo l'ora di scrivere): mi tormenta così tanto che a volte ho bisogno di lasciar andare piccoli pezzi, giusto per fare un po' di spazio al resto.
Come al solito sono un mucchietto di parole decontestualizzate, che spero comunque possano essere apprezzate. 
Buona lettura e buona serata ♥


 

 

Test di Allen
 

 

Il test di Allen viene utilizzato per valutare la pervietà dell’arteria ulnare, che deve fungere da circolo collaterale per la mano nel caso in cui, dopo l’incannulamento o la puntura dell’arteria radiale, quest’ultima si danneggiasse. L’arteria ulnare è quindi la fonte di sostentamento secondaria, quella che salva dalla necrosi e dalla morte dei tessuti.
Il test consiste nel comprimere simultaneamente entrambe le arterie, provocando pallore della mano a causa dello scarso apporto di sangue, e nel rilasciare l’arteria ulnare dopo qualche istante: se la riperfusione della mano avviene in più di sei secondi, essa non è un’adeguata alternativa.
Non potrebbe sostenere i bisogni e la vita della mano.
L’incannulamento o la puntura dell’arteria radiale sono controindicati.
 
Niente test di Allen per me.
In un impeto di sadismo inconsapevole me l’hai negato, mi hai condannata.
 
Prima di andartene, prima di privarmi di qualsiasi sostentamento, avresti dovuto vagliare le mie possibilità. Avresti dovuto assicurarti che ne avessi di valide.
Avresti dovuto comprimere ed asfissiare qualsiasi mio interesse, verificare la sua capacità di riperfondere le mie giornate quando la mia arteria radiale – tu – non ne fosse più stata in grado.
Invece non l’hai fatto. Invece sei scomparso dalla mia vita con un sorriso tanto leggero da farmi innervosire, urlare e piangere. Pensavi mi avrebbe rassicurata, ma mi ha semplicemente distrutta.
Forse hai sottovalutato la situazione, forse non ti sei accorto di quale impatto avessi nella mia quotidianità, nel mio superbo e testardo cuore. O forse hai sopravvalutato me, pensando che ce l’avrei fatta comunque, che sarei andata avanti con la mia solita sfacciataggine. Qualsiasi cosa sia successa, però, il tuo errore di valutazione mi ha spezzata: ti sei allontanato da me credendo che avrei avuto un intero mondo a consolarmi, ma quando io ho distolto lo sguardo dalla tua schiena mi sono accorta che intorno a me non c’era assolutamente nulla.
Nulla di significativo, nulla che fosse abbastanza, nulla che potesse compensare la tua assenza.
 
Niente test di Allen per me.
Te ne sei andato e mi hai lasciata senza alcun circolo collaterale ad alimentarmi.

 
 
  
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