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Autore: AgusTinaD    10/06/2017    0 recensioni
Haruka un ragazzo con bellissimi occhi blu mare, riuscirà a innamorarsi e a credere nel amore?
Il tempo sarà il suo più grande nemico, lotterà o si arrederà?
YAOI M&H
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L' odio , l'amore, i sentimenti in sé,ognuno di questi racchiudono un mistero, l'amore può essere descritto come  il sentimento più puro, più desiderato, più abbondante e anche raro per alcuni, l'amore è un sentimento che si può esprimere attraver...

L' odio , l'amore, i sentimenti in sé,ognuno di questi racchiudono un mistero, l'amore può essere descritto come  il sentimento più puro, più desiderato, più abbondante e anche raro per alcuni, l'amore è un sentimento che si può esprimere attraverso la rosa, con le note di un violino, con il candore di una candela, con uno sguardo, con la forza della passione, l'amore può essere forse la malattia peggiore, incurabile e nonostante questo molti vogliono essere malati d'amore.

Leggendo questo dal prologo di un romanzo pensò: Personalmente, posso dire che non mi sono mai innamorato di nessuno, non c'è e non ci sara mai nei miei progetti. Il concetto d'amore è così complesso come la morte, io non voglio sentire che il mio cuore si spacchi in pezzi, non voglio sentirmi dipendente e schiavo. In questo momento stesso mi posso lasciar andare nella mia solitudine, a me stesso accompagnato dalla mia famiglia, al mio silenzio. Sì, io sono Haruka Nanase una semplicissimo nuotatore che sa esprimere quel che sente con un pennello e alcuni acquarelli o forse con un pezzo di carboncino e un foglio di carta, ma le cui labbra non hanno mai pronunciato un "te amo" ne tanto meno sentito altre labbra...no...

"Credo che questo non accadrà mai" Mormoro Haru.

"Hai detto qualcosa figlio?"Domando la signora Nanase.

"No...scusa, ho solo parlato a voce alta"Haruka sospiro mentre guardava il marciapiede che lo conduceva nella sua nuova residenza.

Un nuovo giorno detiene il mio destino, e se proprio devo parlare d'amore posso dire con tutta sicurezza che ho solo il proprio, sono amato e ammirato per terze persone e ironicamente non posso sentire lo stesso per nessuno di tutti i miei ammiratori e fanatici, solo posso dire che se dovessi descrivere l'amore lo esprimerei con la mia passione per le gare , quella sensazione di benessere che sopraffà  il mio cuore nel momento in cui devo entrare a una galleria  in cui sono esibiti i miei quadri , sono forse egoista? Voglio dire, come posso sapere cos'è l'amore se non l'ho mai sentito? e in più... perché mi domando queste cose adesso? No..., io non ho la necessita d'amare.

Haru chiuse il libro che appena cominciava a leggere e si dedico semplicemente a guardare fuori dal finestrino della macchina, il paesaggio rurale gli faceva sospirare e ricordava a malincuore la sua vita in città, anche se d'altra parte, sentirsi lontano dalla folla e dalla frivolezza gli dava pace.

"Finalmente siamo arrivati, questa sarà la nostra casa per un paio di mesi"Il signore Nanase scese dalla macchina, mentre l'autista apriva le porte dei passeggeri.

"Bene, no è quello che speravo ma almeno è più tranquillo in confronto alla città, è quello di cui hai più bisogno figlio, un po di tranquillità dopo le competizioni che hai fatto in Europa e America" La signora Nanase era aiutata dal autista a scendere.

"Si, sono un po stanco, ho bisogno di recuperare la inspirazione" Haruka guardò la casa.

"La casa si vede un po ... vecchia" Haru la guardo senza molto entusiasmo.

"Migliorerà più avanti" Il signore Nanase era entusiasta.

"Mi piace l'aspetto della casa è un tanto classica, con alcune modifiche sarà stupenda" La signora Nanase sorrise mentre camminava verso l'ingresso.

"I dipendenti arriveranno domani mattina, intanto adesso cominciamo a disfare le valigie poi andiamo al paesino a cenare" Il signore Nanase chiese a l'autista di portare le valigie mentre lui e la sua famiglia entravano in casa.

Nonostante l'apparenza di abbandono della vecchia casa, situata in un luogo nascosto di alcuna provincia del Giappone in un luogo circondato da bellissimi alberi e un lago situato solo ad alcuni metri dietro la casa, facevano di questa proprietà anche se abbandonata, bellissima e circondata di tranquillità.

Al interno potevano ammirare il lusso dei mobili antichi li dava un'aria classica, come se potessero trasportarsi in un'altro periodo con il solo fatto di entrare in quel luogo.

Era una casa elegante, che tristemente era stata colpita dagli anni, il clima e alcune inclemenze della natura. Pero dopo tutto era bene conservata, sufficiente per essere abitata, comoda e questo era stimato da Haru, un luogo comodo e pieno di ispirazione penso il ragazzo.

Salendo le scale si rese conto che la casa aveva poche camere in confronto a la villa di Tokyo, nonostante questo li bastava avere silenzio, poteva sentirsi soddisfatto di essere arrivato in quel luogo.

Apprendo la porta de la che sarebbe stata la sua camera non si sorprese, aveva perso ogni senso di sensibilità in queste situazioni e poteva dire che fino a un  certo estremo tutto il bene della vita lo aveva già vissuto a eccezione chiara del amore. Camino senza fare nessun gesto guardando tutto intorno a sé, c'era un  letto singolo, con un disegno tagliato in legno e dipinto recentemente con una costosa pittura marrone, i cassetti e la specchiera, decoravano quella camera sottile e lo sufficientemente comoda per non sentire saturato lo spazio. Giusto accanto al armadio, c'era un specchio enorme che poteva far vedere un corpo intero e il pavimento di quella camera di legno.

Posizionando le sue valigie sopra il letto, Haruka aspetto l'autista che portava le sue altre cose, guardò la specchiera che adesso li avrebbe fatto compagnia nella sua solitudine, prendendo nelle sue mani un vassoio antico, che si trovava nella specchiera, guardando attentamente ogni disegno, immagino le mani che le diedero immagine insieme a un vecchio pennello.

Per alcuna strana ragione, si sentiva in totale tranquillità in quella stanza, era qualcosa che non aveva mai sentito prima, pero adesso godeva, non pensava ad altro che non fosse al tempo chr aspettò per arrivare a un momento di pace.

Poco dopo arrivò l'autista per mettere il resto delle valigie nella camera dove avrebbe dormito il bellissimo nuotatore.

"Finalmente posso rimanere da solo, vorrei la voglia di pitturare e la grinta nelle gare" Haruka pensava che aveva perso il suo talento in tutti i sensi, desiderava recuperare la ispirazione.

Mentre ordinava le sue cose, pensava sul suo vuoto emozionale, immaginava che se qualcuno sarebbe arrivato alla sua vita, forse questa l'avrebbe aiutato a recuperare l'ispirazione che tanto li mancava, però in quel luogo così isolato dal villaggio più vicino era difficile pensare che potesse trovare qualcuno.

Dopo aver riordinato le sue cose e avere visitato la casa senza trovare niente di speciale solo mobili vecchi, la famiglia Nanase cenò nel villaggio. Al interno della locanda dove li avevano servito da mangiare, la incaricato della cucina parlò un po con loro.

"Voi siete quelli che vivranno nella villa abbandonata, mi presento, sono Nagisa Hazuki abito qui con i miei amici, aspetto che dopo aviate il tempo di conoscerli, sono persone molto divertenti" 

 

Il ragazzo che gli serviva gentile era curioso di tutta la gente nuova che arrivava nel villaggio, era molto interessante sapere delle persone che arrivavano di fuori, dato che in quel luogo, tutti si conoscevano tra loro.

"Siamo felici di conoscerti Nagisa, ci piacerebbe conoscere i tuoi amici dopo tutto mio figlio Haruka è quasi della tua stessa età, purtroppo è stato sempre molto taciturno e solitario, aspettò che possiate conoscervi meglio, ormai già alcuni mesi fa ho comprato la villa ma non avevamo avuto l'opportunità di venire a conoscerla, il fatto che mio figlio avesse bisogno d'aria fresca mi ha fatto venire l'idea di venire qua"Il signore Nanase era molto gentile.

"Allora vuol dire che non sapete di chi era questa villa, vero?"Domando.

"No, l'unica cosa che so e che è stata abbandonata da sempre, anche se per lo stato dei mobili giurerei che è stata pulita spesso" Il signore Nanase cominciava a essere curioso per i vecchi proprietari della villa.

"Forse ci sono dei fantasmi?" Domando un po spaventata la elegante signora.

"Non essere sciocca, quelle sono scemenze che inventa la gente ignorante" Il signore guardò sua moglie.

"Non voglio giudicare le vostre idee signore, però ci sono molti rumori riguardanti quella villa, voglio dire la gente che puliva quella villa giurano di avere ascoltato rumori strani" Nagisa versò un po di caffè nella tazza di Haru.

"La casa è molto vecchia, sicuramente ascoltarono il rumore del pavimento" Haruka parlò sicuro di sé.

"Io non credo, però non voglio che voi vi spaventiate, meglio sfruttate il luogo, in verità è molto tranquillo e il lago che si trova vicino alla villa fa che abbia una vista bellissima" Nagisa sorrise.

Continuando a chiacchierare, la cena concluse e la famiglia Nanase ritornò a casa.

Personalmente a Haru in nessun momento gli interessarono i fantasmi, le anime peccatrici che vagavano per la terra, lui pensava che l'inferno e il cielo erano certe superstizioni che obbligavano a le persone a comportarsi in una certa maniera e dato che le sue idee non erano accettate per la maggioranza della società, lui preferiva stare fuori da qualsiasi ordine religioso. Arrivando a casa lui si sdraio sul letto e pensò a tutto quello che avevano parlato a cena, forse quella casa non era noiosa dopo tutto.

Sentendo l'ispirazione dentro di sé, Haruka si alzò del letto quasi di un salto, il suo cuore palpitava fortemente, come se fosse innamorato, immaginava le sue mani come due uccelli liberi, immaginava le sue mani volare, il bel artista chiuse gli occhi e si trovava in un mondo diverso.

Presse un pezzo di carboncino e cominciò a disegnare linee senza senso, dopo questo presse le pitture e cominciò a dipingere con colori inimmaginabili, dopo quasi tre o forse cinque ore di duro lavoro, un sospirò chiuse quella meravigliosa mostra di passione.

"Oh...credo che questa volta, ho dipinto liberamente, senza giudizi, solo io e niente di più" Haru sussurrò per sé quelle ultime parole per addormentarsi profondamente subito dopo.

   
 
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