Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Pancake_Miku    10/06/2017    0 recensioni
Ma perchè devono accadere tutte a me?un dannato vaso mi cade in testa e mi trovo in un altro mondo...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joseph Joestar, Jotaro Kujo, Noriaki Kakyoin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo ammetto anche stanotte,la notte del giorno prima del mio compleanno sono presa nel giocare con il gioco per ps3,Jojo bizzarre adventure all star battle.

Sono sempre stata una fan di Jojo da quando ero piccolina,grazie a mio fratello maggiore Marco.

Uno stupido di prima categoria ma non posso farci nulla.

Sentii dei passi,era mia madre che proprio a mezzanotte si era svegliata per farmi gli auguri,solamente chemi trovato sveglia.

“Insomma cara mia che stai facendo a quest'ora?comunque auguri eh!” disse mia madre poco poco stressata,ed io le risposi:”Sto giocando alla ps3...”.

Avrà pensato che sono rinchiusa nel mio piccolo,ma non posso farci nulla,lo sa benissimo che sono una fan delle bizzarre avventure di Jojo.

Il giorno seguente mi svegliai,andai in cucina e trovai tutti i componenti della mia famiglia con dei regali,decisi che li avrei aperti dopo essere tornata da tutti i miei impegni.

Mentre infatti ero vicina a casa della mia cara nonnina,un vaso cadde da sopra finendo in mille pezzi ed io sveni.

Avevo una strana sensazione,come quella di cadere nel vuoto...

Sentivo delle voci...diversi accenti...ma una di quelle voci mi fece capire che forse qualcosa andava storto.

Infatti la voce che sentivo pronuncio' una tipica frase di Jotaro Kujo ovvero:”Yare Yare Daze...”

Aspetta...dai non può essere vero,ripetevo fra me e me...fino a quando sentii una lingua sulla mia guancia.

Aprii gli occhi e un cagnolino era sopra di me,ero sicura che quello era Iggy!Vidi un ragazzo sulla ventina d'anni riprenderlo ed invece uno che sembrava essere proprio Polnareff darmi una mano ad alzarmi.

Sembravano dei cosplayer,per assicurarmi tutto ciò chiesi agli uomini:”Ma siete cosplayer?”

Joseph Joestar chiese a suo nipote:”Scusami Jotaro ma che significa?” e Jotaro sbuffo un po'

ma rispose:”Nonno sono quelle persone che si vestono da personaggi di manga e anime.”

Joseph allora rise:”ahahahhahah ma cosa dovremmo fare questi siamo noi e solo noi...”

Polnareff era intento a guardarmi,forse era stupito...ma ci fu una scena che mi rimarrà per sempre impressa nella mia mente:”Hey cosa guardi?”

Si,stavo fissando Abdul e come se non ci fosse un domani,lui arrossii ,ero la solita sbadata...

In effetti ci pensavo quando avevo 10 anni ero sempre incuriosita da Abdul,ma soltanto come personaggio,ed ora me lo sono trovata lì davanti i miei fottutissimi occhi.

Alzai lo sguardo e il cielo era del solito colore giallo che ero solita vedere nell'anime,ma cosa ne potevo sapere io,questi ne sono abituati fin dalla nascita.

Kakyoin si sposto il ciuffo rosso dai capelli e sorridendo disse:”Allora non ci hai detto ancora il tuo nome...” ed io risposi sorridendo:”Mi chiamo Carla...” e in quel momento capii che Joseph Joestar fraintese il mio nome,beh essendo americano penso sia abituato fin troppo alla controparte del mio nome ovvero “Carly”.

Mi diedero una mano ad alzarmi,e non potevo ancora credere a tutto ciò se questo era allora vero...sarei rimasta qui per sempre?
Ero preoccupata,immaginavo che nel mondo reale si stessero chiedendo che fine avessi fatto chiamando ipoteticamente il programma “Chi l'ha visto”.

Forse avevo troppa immaginazione perciò decisi di scacciare via i brutti pensieri,visto che Abdul era accanto a me...mi venne un pensiero in mente...lui è un indovino!
“Sono eventualmente fottuta...lo so benissimo...” pensavo tra me e me,avevo una espressione al quanto preoccupata.

Cosa ne potevano sapere della sfiga che stava percorrendo su di me,avrei dovuto chiamarla fortuna?Non è fortuna e forse nemmeno sfiga...era un mio desiderio.

Jotaro si giro' verso di me,e mi disse:”Si vede che sei preoccupata...” con quella espressione fece un riassunto della situazione.

Polnareff si mise in modalità' cascamorto e con tono gentile mi chiese:”Ma chérie posso aiutarti?”

Guardai Polnareff che mi sorrise,in fondo era nel suo DNA dare una mano ad una ragazza,aspe dare una mano?

Mi ricordai quando infatti in una puntata dell'anime voleva fotografare le gambe di due signorine...e bravo il mio Polnareff.

Nonostante ciò annui.

Si fece subito sera,e decidemmo di mangiare,era tutto così “esotico” e quella parola nella mia mente mi fece fissare di nuovo,Abdul.

“Carla,tutto bene?” chiese lui con fare gentile ed io risposi ridendo un po':”si scusa sono solo stanca...”

Finita la cena,sparecchiammo e andammo a dormire,sapevo che domani avremmo continuato il nostro viaggio...beh il loro viaggio...io facevo parte di tutt'altro mondo.

Non riuscivo a dormire...perciò uscii a prendere una boccata d'aria,la casa di Abdul era molto carina era piena di libri...letteralmente.

A mia madre sarebbe piaciuto un tipo come lui ne ero sicura,forse sarebbe stata preoccupata della nazionalità,come al solito.

Stavo per andare a vedere un po' il panorama dalla mini terrazza,quando vidi un ombra alzarsi.

Mi nascosi di fretta sotto il tavolo...era Abdul che decise di leggere un altro libro,ma non ha sonno?
A parte le domande che non avranno mai risposta,cercai di non fare rumore e tornare a dormire.

Per uno scherzo del destino andai a sbattere contro il tavolo mentre mi stavo rialzando,Abdul si girò' e disse:”lo sapevo che ti trovavi qui...” ed io ero totalmente imbarazzata,forse anche troppo.

Abdul allora prese una tazza e andò' in cucina...

Torno' dopo qualche minuto con una tazza di thè caldo,me la diede e disse:”prendi...questo ti aiuterà a dormire...” presi il thè e iniziai a berlo.

Era molto buono perciò' non indugiai a berlo,quando finii tutto il thè,Abdul mi chiese:”Ti è piaciuto?” ed io risposi:”Si,molto buono...grazie per il pensiero”.

Andai a dormire,e nel mentre mi addormentavo pensai ad Abdul e il suo dolce pensiero,il giorno seguente quindi decidemmo con gli altri di girare per Il Cairo,ci stavamo divertendo da morire o almeno ero l'unica che sembrava divertirsi.

Stavo sotto una terrazza,quando alzai lo sguardo e un vaso mi cadde in testa...

Piano piano riaprii gli occhi,trovando mia madre,mio fratello e mia nonna fissarmi e chiedersi se stavo bene.

“hey,ma dove sono Jotaro e gli altri??!?” dissi io svegliandomi di colpo mio fratello rispose alla domanda:”La botta in testa ti ha fatto proprio fare un bel viaggio!Comunque sono personaggi Carla,lo vuoi capire si o no?”

Ugh,mio fratello che fa il signor so tutto io,che palle...

Mi alzai da terra ed entrammo in casa,qualcuno stava cucinando qualcosa,ma non so chi poteva essere.

Nonna prese il ghiaccio e mi fece sedere sul divano,quando sentii dei passi venire verso di noi.

“Signora Amoruso...ho finito la torta per il compleanno di Carla...oh!” disse il giovane guardandomi stupito.

Lo guardai stupita anche io,mi ricordava Abdul,forse era lui...

“Ciao...noi non ci siamo già visti da qualche parte?” chiesi io,e lui rispose:”Sembra di si...” Mia nonna prese la torta e la poggio sul tavolo.

Ci fissammo per qualche minuto e non riuscivo a credere ai miei occhi,solo io sapevo quello che era successo,lui si ricordava di me...

Tutto ciò era assurdo quanto fantastico.

La sera festeggiammo e decisi di ringraziare Abdul per la torta,lo ringraziai con un abbraccio.

Tornai a casa,il cuore mi batteva forte,ma sapevo che l'avrei rivisto il giorno seguente e sorridendo mi misi il pigiama e andai a dormire.

   
 
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