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Autore: PrincessMiyu    11/06/2017    2 recensioni
Un incontro dettato dalla totale casualità, lascerà in Kagome ed Inuyasha un segno indelebile.
Due ragazzi dal carattere diverso, ma accomunati dalla grande passione per i film d’autore, che li porterà a scoprire che in comune non hanno solamente l’amore per le opere cinematografiche.
Un amore cercato, bramato, a tratti non corrisposto e anche sofferto, sono gli elementi perfetti di una storia d’amore meravigliosa che può essere migliore di qualsiasi film.
È davvero possibile che una pioggia di petali di ciliegio, possa far capovolgere completamente i mondi di due persone?
Ecco a voi la long di “At the beginning with you”!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3: Una visione tra i fiori di ciliegio
 
Pov Inuyasha
 
Il campanello inizia a suonare con insistenza facendomi svegliare.
Chi cavolo è?
Mi alzo dal letto ancora mezzo addormentato per aprire la porta.
- INU-CHAN! – mi urla Kikyo, saltandomi al collo e riempiendomi di baci su tutta la faccia.
Non sono mai stato un tipo espansivo e il fatto che mi salti addosso così, appena sveglio, un po’ mi irrita, ma non ci vediamo da tre anni e ieri sera, per giunta, abbiamo litigato, perciò per stavolta la lascerò fare. In parte sono felice che dimostri tutto questo entusiasmo, si vede che le sono mancato.
- Buongiorno anche a te, siamo felici stamattina? – le chiedo sorridente e occhi languidi, stringendola a me.
- Uh! Inu-chan, se vogliamo continuare vai subito a lavarti i denti. Lo sai che mi dà fastidio l’alito mattutino. – dice scostandosi da me e voltando la testa dall’altra parte.
Uff! Come smorzare l’eccitazione in tre secondi.
- Vado! – affermo solamente dirigendomi verso il bagno.
Dopo essermi rifrescato e lavato i denti, ritorno in cucina e riprendiamo il discorso lasciato prima.
- Dicevo che sei felice stamattina. – ripeto.
- Mi pare ovvio. Ho comprato le brioches al cioccolato bianco. – dice mostrandomi il pacchetto.
- Kikyo grazie per il pensiero, ma lo sai che non mi piace il cioccolato bianco. – spiego con gentilezza.
- Ma come fa a non piacerti? I tuoi gusti sono davvero strani. Poco male, li mangerò io. –
La faccio accomodare in casa e incomincia a scartare le brioches.
Finisce sempre così. Compra qualcosa al cioccolato bianco, le dico che non mi piace e poi lo mangia lei. Odio la roba dolce e il cioccolato bianco è al primo posto in classifica. Adoro solo il cioccolato fondente. 
- La festa di ieri è stata un successone. Mio padre è riuscito ad accaparrarsi un’altra pubblicità. Alla prossima devi assolutamente esserci. – racconta mentre addenta la brioche e io mi preparo una buona tazza di caffè.
- Appena ci sarà occasione. Visto che sei qui, potremmo passare la giornata insieme. Avevo intenzione di fare jogging, ma posso rinunciare per stare con te. – propongo.
- Inu-chan, non posso! Sono venuta anche per questo. Non hai visualizzato i miei messaggi su WhatsApp e non hai risposto alla mie chiamate. Ho da fare tutto il giorno e anche stasera. –
- Quindi sei passata solo per dirmi che nemmeno stasera ci vedremo? –
- Certo che no. È ovvio che volevo anche vederti. –
Kami! Vi prego, ditemi che sto sognando!
- Se mi stai punendo per essere partito, basta che me lo dici. – sostengo irritato.
- UFFA! Ora che ti prende? Non ti va mai bene niente! – esclama scocciata.
- Sì, hai ragione. Non mi va mai bene nulla, sono io quello che se la prende e sono io lo stronzo. – dico sarcastico.
- Non fare il melodrammatico! Avrai modo di farti perdonare… Iniziando da ora. – sussurra, avvicinandosi per baciarmi sulle labbra e cercando di approfondire. All’inizio non rispondo, ma poi cedo. Non tocco le labbra di una donna da tre anni. Sono pur sempre un uomo!
- Scusami per averti risposto male, ma credevo di passare tutto il giorno con te. – mi scuso appena ci stacchiamo.
- Lo capisco. Allora io vado. Ciao cucciolo! – mi saluta, mandandomi un bacio volante sull’uscio della porta e lasciandomi decisamente di sasso.
- Ciao Kikyo. – provo a ricambiare con lo stesso “entusiasmo”, ma mi riesce difficile.
A quanto pare, lei non ci fa caso e lascia il mio appartamento senza battere ciglio.
Cucciolo poi! E chi sono, uno dei sette nani? Mah!
Capisco abbia i suoi impegni, ma mai che rinunciasse per stare con me.
Comunque poco male, ora chiamo Miroku ed esco con lui stasera, non mi va di stare a casa senza far nulla. Voglio uscire e fare quello che mi ero prefissato.
Indosso la tuta ed esco di casa per dirigermi verso il parco che dista pochi isolati da qui.
 
Il Giappone in questo periodo è meraviglioso; diventa più colorato e nell’aria c’è un profumo che non ho mai ritrovato da nessun’altra parte.
Non c’è nulla da fare, casa è sempre casa. Nessun paese del mondo potrà mai sostituirla.
Arrivato al parco inizio con lo stretching di riscaldamento per poi correre. Non sono un tipo che fa jogging, ma quando ho voglia di stare all’aria aperta non mi dispiace.
Dopo una decina di minuti no stop, mi fermo per riprendere fiato e rimango incantato dalla bellezza dei fiori di sakura. Questo parco non me lo ricordavo così bello!
Continuo a guardare la pioggia di petali, per un attimo chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e appena li riapro, il mio cuore perde un battito. Rimango immobile come un imbecille a fissare quella che forse è la ragazza più bella che abbia mai visto. È seduta al tavolino di un chiosco, con le gambe accavallate; con una mano porta indietro una ciocca dei suoi capelli ondulati e nerissimi dietro l’orecchio, mentre con l’altra mantiene la penna appoggiata sulle labbra.
È talmente concentrata che non si è accorta che il cameriere è passato già un paio di volte.
Senza nemmeno accorgermene, prendo il telefonino dalla tasca e furtivamente le scatto una foto. Vorrei avvicinarmi di più, ma non so come… Toh! Una fontanella, avevo giusto sete!
Eh sì! È davvero stupenda, ma forse è meglio che non continui a fissarla sennò sarà costretta a chiamare la polizia, poi che diavolo racconto? Così, abbasso lo sguardo e bevo.
Dopo essermi rinfrescato e aver temporeggiato con i lacci delle scarpe, riprendo a correre.
Mi fermo non poco lontano dal chiosco e riguardo la foto che ho appena scattato, penso di aver appena fatto una cosa da perfetto maniaco.
Che diavolo combino? Sono completamente impazzito? Se mi vedesse Miroku non smetterebbe nemmeno per un secondo di ridere di me e Kikyo… CAZZO! Ho una ragazza e mi metto a fare queste cose? Sono un demente!
Devo cancellarla assolutamente!
Mentre sto per cancellare la foto, però, continuo a fissarla e non posso fare a meno di sorridere. Dopo minuti di contemplazione, decido di salvarla.
Tanto chi la rivede più? Almeno ho un bel ricordo della mia prima giornata di ritorno a Tokyo.
Rimesso il cellulare in tasca, mi avvio verso casa.
 
Pov Kagome
 
 
Sono seduta al mio solito tavolo, sotto l’albero di sakura del chiosco del mio parco preferito, per scrivere il mio articolo sulle cibarie (o almeno ci provo!).
Mi sto praticamente scervellando per capire dove diamine partire quando noto che uno dei fiori cade sul mio taccuino. Sollevo la testa e rimango come congelata. Di fronte ai miei occhi c’è il ragazzo più bello che abbia mai visto. Ha dei lunghissimi capelli neri come la pece legati in una coda e degli occhi così profondi e scuri che mi ricordano una notte di luna nuova. Indossa i pantaloni neri di una tuta molto morbidi e una maglia bianca a maniche corte decisamente aderente.
Non riesco a smettere di staccare gli occhi da lui nemmeno per un secondo. Il suo fisico è perfetto, credo che non riuscirei a trovare difetti.
Accidenti! Me lo sto letteralmente mangiando con gli occhi da quando ha iniziato a bere dalla fontanella. Dovrei smetterla di fissarlo come se fossi una guardona. Se dovesse accorgersene che gli racconto? “Sei talmente bello che non ho potuto fare a meno di guardarti?” Ma anche no!
Scosto lo sguardo e, qualche minuto più tardi, vedo che si sistema le scarpe e riparte con la sua corsa, ed io resto imbambolata a fissare il punto in cui è sparito.
Wow! Chissà chi era quel ragazzo splendido!
Ho il cuore che batte come un tamburo.
Accidenti! Ma che mi prende?
- Kagome! – mi chiama con insistenza Naoki, il cameriere.
- Eh? –
- Tutto bene? Hai una faccia strana e poi sei tutta rossa. –
Merda! Che figura del cavolo!
- Ah sì? Ehm… No… cioè… sì, sto bene. Pensavo ahm… co-cosa ti piace mangiare più spesso? – chiedo la prima cosa che mi passa per la mente.
- Scusa? – domanda confuso.
- È per un articolo che sto scrivendo. Sto facendo un sondaggio su cosa preferisce mangiare la gente oggigiorno. Quindi, sei più tradizionalista o ti piace sperimentare la cucina esotica? –
- Credo di essere più attaccato alla tradizione. È raro che vada fuori a mangiare straniero. –
- Bene! Grazie per avermi risposto. –
- Di nulla! Ecco il tuo caffè. –
- Grazie mille Naoki –
- Ah! Ti ha squillato il cellulare… due volte. – mi avvisa per poi allontanarsi.
Il telefono? Come ho fatto a non sentirlo?
Ti prego fa che non sia Naraku!
Prendo il telefonino e, per fortuna, è Sango.
Finisco di bere il mio amato caffè, lascio il conto sul tavolo e mi avvio verso casa, digitando il numero di Sango.
Chissà che vorrà?
- Pronto?
- Ehi Sango, sono io. –
- Kagome, dove ti eri cacciata? Ho provato a chiamarti più volte. –
- Scusami, non l’avevo sentito. Dimmi tutto. –
- Volevo dirti di tenerti libera per stasera, che usciamo. –
- Ok, mi terrò libera. Dove si va? –
- È un nuovo locale che ha aperto da poco. Oggi c’è l’inaugurazione e, a quanto mi ha detto Miroku, c’è anche un palco con gli strumenti per le serate dal vivo, quindi è una buona cosa per lui. –
- Essendo un’inaugurazione non sarà su invito? –
- Non preoccuparti, ha tutto Miroku e appunto per questo verrò a prenderti per le 20, poi li raggiungiamo al locale. Abbiamo appuntamento con loro alle 21. –
- Loro? – domando incuriosita.
- Sì, ti ricordi del migliore amico di Miroku che è appena ritornato a Tokyo, quello di cui ti ho parlato? Ci sarà anche lui stasera. –
- Certo che mi ricordo. D’accordo, allora ci vediamo dopo e non fare tardi! Ciao. –
- A dopo Kagome. –
Chissà come sarà l’amico di Miroku. Spero non un maniaco come lui e che sia carino.  Anche se… dopo aver visto quello spettacolo di ragazzo stamattina, sarà complicato trovare anche solo “carino” qualsiasi altro essere maschile.
Oh Kami! Chi se lo scorda più!
 
 
Pov Inuyasha
 
 
Visto che Kikyo stasera ha altri impegni, ho deciso di uscire con Miroku, così conosco la famosa Sango e con lei ci sarà anche una sua amica.
Se non fossi fidanzato sembrerebbe un’uscita a quattro. Povero me!
Tra un po’ dovrebbe arrivare il mio amico, sperando che non faccia troppo tardi visto che le ragazze ci aspetteranno di fronte al locale.
Nemmeno il tempo di finire il mio pensiero, che sento bussare. Apro la porta e c’è Miroku.
- Ciao amico. – mi saluta lui tutto sorridente.
- Non ci credo. Tu che arrivi in anticipo? Hai intenzione di far nevicare ad aprile? –
- Eh eh eh! Le signore non si fanno mai aspettare. Poi ho dimenticato il telefono a casa e se arrivo tardi Sango mi uccide, e ti assicuro che lo fa sul serio. –
- D’accordo, d’accordo. Dammi altri cinque minuti e possiamo uscire. –
Dopo qualche minuto siamo pronti ad andare, quando sentiamo nuovamente bussare alla porta.
E ora chi diavolo è? Apro e rimango sorpreso.
- Kikyo! –
- INU! – mi urla addosso disperata gettandosi al collo. Di nuovo!
- Ehi! Che è successo? Stai bene? – chiedo ansioso.
- Sto bene? MI VEDI CHE STO BENE? –
- Allora spiegami che succede? – domando ancora più preoccupato, con la paura che sia successo qualcosa di grave.
- E magari la smetti di urlare. Non siamo sordi. – interviene Miroku che, a differenza mia, è più che tranquillo.
- Ah! Ci sei anche tu. – afferma lei con aria di sufficienza.
- Anche per me è un dispiacere vederti. – continua Miroku con le sue frecciatine verso la mia ragazza.
Guardo Miroku in modo tale che capisca che deve smetterla, intanto faccio accomodare Kikyo che sembra più agitata del solito.
- Mi spieghi? – domando ancora una volta, appena la vedo calmarsi un po’.
- Inu, la serata è saltata. –
- Eh? Tutto qui? –
- Come sarebbe “tutto qui”? Non si può organizzare una serata e poi annullarla così. Che modi sono questi? Inu resti a casa con me? – chiede facendomi la faccia triste.
- Ma Kikyo, noi stavamo per uscire e abbiamo appuntamento con la ragazza di Miroku. È venuto pure a piedi perché così andavamo con la mia moto. Vieni con noi, no? Prenderò la macchina. Tanto non ci sono problemi, giusto Miroku? – lo guardo supplichevole, sperando che non dica di no.
Fortunatamente, fa spallucce per darmi l’ok, anche se non è molto entusiasta.
- Scherzi, vero? Non verrò mai in un locale di basso borgo! E poi ti ho detto di stare a casa con me, non di venire con te! –
Non posso crederci!
Perché quando si tratta dei suoi piani dobbiamo stare sull’attenti, ma quando si tratta di me si può mandare tutto a puttane? Mi sa che non ho molta scelta!
Mi giro verso Miroku sbuffando.
- Miroku, se vuoi iniziare ad andare, vai. Ti presto la macchina. – dico a bassa voce.
- No, amico, ti aspetto. Non me ne vado da qui senza di te. Se me ne andassi lo sai che non ti muoveresti più, vero? – risponde deciso usando la mia stessa tonalità di voce.
Come dargli torto?
- Allora? Sto aspettando. Miroku, tu puoi andartene, non ti trattiene nessuno. – sentenzia la mia ragazza.
- Non mi muovo da qui. Fai come se non ci fossi. – canzona Kikyo con molta nonchalance.
Questi due si odiano proprio, eh?
- Per favore Kikyo, ragiona! Sono tornato ieri, stamattina mi hai detto che non potevamo vederci per degli impegni. Mi sono organizzato di conseguenza e adesso non posso mettere sottosopra una serata solo perché me lo chiedi tu. –
- Ah bene! Sono tre anni che non ci vediamo e non hai nemmeno voglia di stare con me? –
Che? Sta scherzando spero!
- Ti voglio ricordare che nemmeno tu sei mai venuta a trovarmi! Sei sempre stata "super impegnata". Ti sto chiedendo di venire con noi proprio perché così stiamo insieme, ma tu rifiuti per via del locale! –
- Tu sei partito lasciandomi sola pensando esclusivamente a te stesso e alla tua “carriera”. Ora ti chiedo di stare con me e invece mi stai dicendo che preferisci spassartela col tuo amico! – ribatte infuriata.
Non ha tutti i torti. Sono andato via per tre anni e lei mi ha aspettato. Per un motivo o per un altro non siamo mai riusciti ad organizzarci un viaggio, io per andare da lei o viceversa. Però le avevo promesso che sarei tornato quando avrei finito il mio lavoro in Germania, e così ho fatto.
Allora perché sento che tutto questo sia sbagliato? Possibile che sia sempre colpa mia per qualunque cosa?
Il litigio continua e il tempo passa; dal che eravamo in anticipo adesso siamo in ritardo pazzesco, ma Miroku non ha voluto muoversi da qua e l’idea che stia aspettando per colpa mia, mi fa innervosire.
Dopo un po’ il telefono di Kikyo comincia a squillare, così risponde.
- Pronto? Sì… ah certo… quindi è possibile venire… ah ok! A tra poco allora. – conclude mettendo giù.
- Cos’è? La serata non è saltata alla fine? – domando irritato.
- Beh, almeno puoi uscire, no? E possiamo concludere questa discussione. Però domani stiamo insieme, ok? –
- Va be’. Passa una buona serata. – le rispondo atono.
Detto con tutta franchezza, meglio così. Adesso voglio proprio “spassarmela” col mio amico.
- Ciao amore. – mi saluta dandomi un bacio sulle labbra che io a stento ricambio.  Oggi mi ha fatto troppo girare le palle.
Appena esce da casa mia, Miroku mi fissa con una faccia che conosco fin troppo bene.
- Non dire nulla. –
- Ok! Non dico nulla, ma ti prego scappiamo che siamo in ritardo mostruoso. Sango sarà furiosa. –
- Sì andiamo. –
Saliamo in moto e cerco di arrivare al locale il prima possibile.
Spero che Sango non si incazzi troppo con Miroku per colpa mia.
Parcheggio la moto nelle vicinanze del locale, Miroku inizia a cercare la fidanzata finché non vediamo una ragazza molto carina che sbraccia come una pazza gridando “Siamo qui”.
- Oh! Ecco lei è Sango. Da quella parte Inuyasha. – mi informa indicando la ragazza che ci sta chiamando.
 
 
Pov Kagome
 
 
- Sango, possibile che il tuo fidanzato debba sempre farci aspettare? – chiedo irritata alla mia amica mentre aspettiamo fuori dal locale.
- Che vuoi farci Kagome, è sempre così. Spero vivamente che non abbia perso tempo a chiedere figli a qualche smorfiosa di passaggio, sennò è davvero la volta buona che lo disintegro! - esclama Sango, facendo in mille pezzi un dépliant che si ritrova tra le mani.
- Dai, ormai sai com’è fatto e dovresti averci fatto l’abitudine. Sarà anche un farfallone, ma ama solo te e non ti tradirebbe mai. - le dico sorridendo, vedendola rasserenarsi. Non ha neppure il tempo di rispondermi, però, che incomincia a sbracciare come una pazza gridando “Siamo qui”.
Appena mi giro per guardare nella stessa direzione di Sango, il mio cuore smette di battere per un istante, per poi ripartire come se fosse un tamburo impazzito. Non riesco a credere ai miei occhi, ma accanto a Miroku c’è proprio “Lui”! Anche se non è più in tenuta ginnica è lo stesso ragazzo che, senza fare nulla, mi ha stregato oggi al parco. Si avvicinano a noi e poco dopo me lo ritrovo di fronte e posso ammirarlo ancora di più in tutta la sua perfezione. Ora ha i capelli sciolti, che sono veramente lunghi e liscissimi, e indossa dei jeans e una camicia con i primi due bottoni aperti.
Che altro posso dire… se stamattina era bellissimo, ora è un Dio!
Fortunatamente la voce squillante di Sango mi fa rinsavire e posso finalmente tornare una persona normale, anche se credo che la mia faccia abbia raggiunto tutte le tonalità esistenti di rosso.
 
Pov Inuyasha
 
 
Seguo Miroku e, man mano che ci avviciniamo sempre di più alla sua ragazza, riesco a mettere a fuoco chi è accanto a lei e appena me la ritrovo di fronte non riesco a credere ai miei occhi. Non è possibile! È la ragazza di stamattina. Che diavolo ci fa qua, per giunta accanto a Sango?
Ha un vestito che risalta il suo fisico perfetto, non è molto alta, ma ha tutte le forme al posto giusto. I suoi capelli, alla vista, sembrano morbidissimi; i lineamenti del viso sono così delicati e non sono mascherati dal troppo trucco. E poi i suoi occhi da cerbiatta trasmettono tanta dolcezza, ma anche molta grinta.
Diamine! Avevo proprio ragione a pensare che fosse stupenda.
- Ma ciao bellezze! – esordisce Miroku con un sorriso che mi inquieta da morire.
Sarà così violenta questa Sango?
- Ciao un cazzo! Hai idea di quanto ci hai fatto aspettare, donnaiolo deficiente? Sarà meglio che trovi una scusa che sia degna di essere chiamata tale, perché sennò a casa ti ci faccio ritornare orizzontale! - esclama Sango.
Caspita, che caratterino!
- Ma amore mio bellissimo, ti giuro che non ho fatto nulla. Abbiamo avuto dei contrattempi e siamo stati pure impossibilitati a telefonare. – la supplica disperato, sarà meglio andare in suo aiuto.
- Ha ragione lui Sango. Per il ritardo è stata tutta colpa mia, vi chiedo scusa. Diciamo che ho avuto un imprevisto e Miroku ha voluto aspettarmi. E comunque non mi sono ancora presentato, sono Inuyasha, piacere. – mi presento, cercando di salvare il mio migliore amico da morte certa.
- Ok! Se così stanno le cose vi perdoniamo. Piacere di conoscerti Inuyasha, Miroku mi ha parlato un sacco di te. Io sono Sango e lei è la mia migliore amica Kagome. – si presenta anche lei e io non riesco a staccare gli occhi di dosso dalla sua amica Kagome.
- Ciao Kagome, piacere di conoscerti. – le sorrido stringendole la mano.
- Ciao, piacere mio. – risponde con un filo di voce che se non fossi vicino a lei non avrei neppure sentito. Poi mi sta guardando stranissimo, sembra quasi terrorizzata.
Oh mio Dio! Si sarà accorta che la sto fissando come uno scemo!
Finalmente entriamo nel locale spinti da Miroku. Appena vediamo un tavolo libero ce ne appropriamo.
- Ragazze, aspettateci al tavolo, noi intanto prendiamo da bere. – dice Miroku e facendomi cenno con la testa di andare con lui.
 
Pov Kagome
 
- Ragazze, aspettateci al tavolo, noi intanto prendiamo da bere. - ci informa Miroku allontanandosi con Inuyasha. Nel frattempo sento lo sguardo interrogativo e scrutatore di Sango addosso che mi fa venire i brividi.
Ora sì che inizio a sudare freddo!
- Allora ragazzina, mi dici che ti prende? Non ti riconosco più. Sputa il rospo! - ordina perentoria senza tanti giri di parole.
- Non ho niente e non chiamarmi ragazzina. - mi irrita quando mi chiama così e lei questo lo sa, infatti fa così ogni volta che la faccio arrabbiare o vuole che vuoti il sacco.
- Ti conosco dalle elementari e non ti ha mai intimorito e imbarazzato niente e nessuno, soprattutto i ragazzi. Li hai sempre affrontati uno ad uno a testa alta, senza mai sentirti a disagio, quindi sì, ti chiamo ragazzina. Allora? – conclude, non lasciandomi via d’uscita.
- Uff… non lo so nemmeno io! Posso solo dirti che stasera non è la prima volta che vedo Inuyasha. – rispondo, mantenendo la testa bassa, e con la coda dell’occhio vedo la faccia di Sango interrogativa che mi esorta a continuare - Mentre ero al parco per scrivere il nuovo articolo, me lo sono praticamente ritrovato davanti e dirti che non ho smesso di fissarlo nemmeno per un istante è un eufemismo. – confesso alla fine con tranquillità e concludo sconsolata – Non so davvero che cosa mi sia preso. È come hai detto tu, non mi sono mai sentita a disagio o imbarazzata di fronte a nessuno e ora mi sono ritrovata nella posizione di non sapere nemmeno come si stringa una mano. -
Sango ha una reazione che sinceramente non mi sarei mai aspettata, mi ride praticamente in faccia senza il benché minimo ritegno.
- Allora vedi che ho ragione a chiamarti ragazzina? La grande Kagome Higurashi, donna che ha sempre visto la vita con raziocinio, quella che non ha mai creduto agli innamoramenti e alle, come le definisce sempre lei, “stronzate varie”, si è presa una bella cotta per uno che nemmeno conosce! – continua a ridere, facendomi solo innervosire solo per le grandi idiozie appena dette. Prima di poter replicare, lei riprende a parlare – Comunque, a parte gli scherzi, se davvero ti piace quel ragazzo, buttati e cerca di cambiare atteggiamento, perché così mi sembri un’ameba senza intelletto. Ritorna ad essere la mia amica cazzuta di sempre, perché così davvero non ti si può guardare. - afferma, tornando finalmente seria ma facendo un mezzo sorrisetto soddisfatto.
- Prima di tutto, non mi sono presa una cotta per nessuno e continuo a pensare che quelle siano stronzate varie. Diciamo che sono rimasta affascinata dalla sua bellezza. Che diamine, non sono cieca! Secondo, sul fatto che debba riprendermi hai ragione, non è da me essere così imbranata. Cercherò di essere la Kagome di sempre, ma per favore, levati quel sorrisetto del cazzo che mi fa solo partire l’embolo! - sbotto alla fine.
- Ecco, finalmente sei tornata te stessa. Beh, continua così che stanno ritornando. – ma non ho neppure il tempo di girarmi che Sango mi si avvicina sussurrandomi all’orecchio – Amica mia ricordati: Chi di spada ferisce di spada perisce. – dopo questa frase Miroku e Inuyasha ritornarono con i drink e da lì non ho più pensato alla frase dettami da Sango.
 
 
Pov Inuyasha
 
Dopo esserci allontanati, facciamo la fila per i drink.
- Bella, vero? – sostiene Miroku guardando in direzione delle ragazze che, nel frattempo, stanno parlando.
- Stupenda. – affermo solamente, riferendomi a Kagome e continuando a guardarla.
- Ehi! Ma come siamo espliciti. Te lo dico ora, giù le mani dalla mia ragazza! –
- Cosa? Che dici? – chiedo cadendo dalle nuvole. Solo ora mi rendo conto che il mio amico, con quel complimento, si riferiva alla sua fidanzata.
Altra figuraccia!
- Inuyasha, sei qui con noi? –
- Sì, sì. – rispondo evasivo per non far capire a Miroku cosa mi passava per il cervello.
- Ah! Ora ho capito. Noto che almeno il buon gusto ti è rimasto. Già! È davvero stupenda. –
- Non ho pensato che Kagome fosse stupenda. – mento spudoratamente senza pensarci troppo.
- Chi ha detto che ti riferivi a Kagome? Lo hai fatto tu. – mi risponde facendomi un mezzo sorriso.
Mi ha fregato!
- La coda è finita. Andiamo. – stronco il discorso sul nascere.
- Sì, sì. Andiamo. – dice Miroku, continuando a farmi mezzi sorrisetti.
Ahimè! Sarà una serata lunghissima.
 
La serata passa tranquillamente, ma con Kagome non riesco a spiccicare una parola e non riesce proprio a guardarmi. Poi è da un po’che non si vede.
Spero che non sia andata via.
Anche Miroku e Sango sono spariti.
Va bè! Andrò a prendere una boccata d’aria, c’è tantissima gente.
Vado verso l’uscita, quando noto che sulla terrazza c’è proprio Kagome. Forse potrei provare a parlarle. Così, decido di raggiungerla e cerco di farmi notare senza che le venga un infarto.
- Kagome, giusto? – le domando.
- Sì giusto, Inuyasha. Anche tu sei uscito per mancanza di ossigeno e di eccessivo “tunz tunz”? – chiede facendomi ridere. Guarda un po’, oltre ad essere bellissima è anche simpatica.
- Diciamo di sì. Non sono più abituato a stare in mezzo alla calca in spazi chiusi; preferisco decisamente l’aria aperta. Ho buttato l’occhio su questo terrazzo ed eccomi qua. – spiego, ovviamente non le posso certo dire che sono uscito perché l’ho vista – Quindi hai una voce. Scusa se te lo dico ma quando ci siamo presentati pareva avessi visto un mostro e che in un qualche modo ti avessi spaventato. – confesso alla fine, continuando a sorseggiare il mio drink.
Mi guarda stranita dalla mia affermazione.
- Scusami se ti ho dato quest’impressione. Certo che non mi hai spaventato; è che oggi è stata una giornata un po’ stressante per via del lavoro, quindi avevo la testa da un’altra parte. –
- Capisco. Di cosa ti occupi, se posso chiederti? –
- Certo che puoi. Lavoro per una rivista come giornalista e da poco ho aperto un mio blog dove parlo di arte e cinema, quindi la maggior parte del tempo sto seduta a scrivere o in giro per qualche intervista. Anche se preferisco di gran lunga dedicarmi al blog. Amo vedere un film al cinema o anche a casa, oppure andare alle mostre e raccontare ciò che ho visto e cosa mi hanno trasmesso. E poi mi piace avere un rapporto più diretto con i lettori, riesci a capire davvero cosa piace alla gente e c’è più confronto. –
Un blog che si occupa di cinema? Spettacolare! Questa ragazza diventa sempre più interessante.
- Wow! È decisamente un’idea fantastica. Considerami già uno dei tuoi lettori perché lo leggerò senz’altro. Anch’io sono un amante del cinema, specialmente i film d’autore stranieri. Vivendo all’estero ho imparato ad amarli, ma è davvero raro trovare qualcuno che li apprezzi e… - non ho il tempo di finire che mi sento lo sguardo entusiasta di Kagome addosso, che m'interrompe all'istante.
- Anche tu ami i film d’autore? Non hai idea di come questa cosa mi elettrizzi! Io non potrei guardare altro! Tutti definiscono quel genere di cinema pesante, lagnoso, pieno dialoghi e poca sostanza, ma mi chiedo come si faccia a definire un genere palloso quando in realtà rispecchia qual è la personalità del regista e su come lui vede… - si ferma di botto, perché si accorge che la sto guardando senza parole. Sono meravigliosamente stupefatto da questa ragazza, nell’arco di pochissimi minuti mi ha impressionato.
– Oddio, scusami! Mi sono lasciata trasportare e ti ho interrotto mentre stavi parlando. – si scusa ed è in un evidente imbarazzo. Non posso fare a meno di sorridere di fronte a tanta tenerezza.
- Ma no, figurati. Mi è piaciuto tutto il pathos che ci hai messo e non posso che essere d’accordo con te. –
- E tu invece che lavoro fai? Miroku ha detto che hai vissuto all’estero per un po’. Cosa ti ha riportato qua? –
- Lavoro come programmatore nell’azienda di famiglia, la “NoTaisho Enterprice” e sono tornato oltre che per motivi lavorativi, anche per motivi personali. – rispondo cambiando decisamente umore.
- Spero che questi motivi personali siano piacevoli e se non dovessero esserlo, sono sicura che tutto andrà per il meglio. – afferma con estrema dolcezza.
Di solito mi irrita chi si impiccia della mia vita privata, ma con lei mi sento di parlare liberamente. Perché?
- Grazie Kagome, sei molto gentile. A dir la verità non so nemmeno io se definirli piacevoli o no. Intanto il mio motivo personale mi ha fatto arrivare in ritardo stasera. – affermo con amarezza, ma poi perché le dico certe cose?
- Non vorrei sbagliarmi, ma da come ne parli sembra che tu sia ritornato per una ragazza –
- Infatti non ti sbagli. –
- Scusami se ti sono sembrata indelicata o impicciona, non era mia intenzione. Lo so che non sono affari miei, ma spero che tra voi tutto si risolva. –
Non mi va di toccare ancora la questione e, a quanto pare, Kagome lo capisce, così riprende l’argomento di prima. Riusciamo a parlare di qualsiasi cosa che sia cinema, fotografia, viaggi; è davvero incredibile come mi abbia coinvolto così facilmente, di solito non mi apro in questa maniera con un’estranea. Nemmeno quando conobbi Kikyo ero così interessato.
Bene! Adesso faccio pure i paragoni? Che diavolo ci mettono in questi cocktail?
- Beh, Inuyasha, direi di rientrare perché inizia a fare un po’ freschino. –
- Sì hai ragione, è meglio rientrare. Miroku e Sango ci avranno dato per dispersi. –
- No figurati! Quei due staranno litigando o pomiciando. Di certo non si chiederanno che fine abbiamo fatto noi. – scherza lei, facendomi sorridere.
- Allora, se davvero non ci considerano, che ne dici di un altro giro? – le propongo.
- Volentieri. –
Rientriamo nel locale e continuiamo la serata.
La prossima volta ci penserò due volte prima di dire: “Tanto chi la rivede più”!
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino svago
 
 
Olè! Finalmente i nostri eroi si sono incontrati *^*
Beh, non si può certo dire che il destino con loro sia stato banale, usare una pioggia di fiori di ciliegio per notarsi è da sclero mentale estremo xD ma non credete che si limiterà solo a quello.
I giochi sono appena iniziati.
Abbiamo fatto la conoscenza di “quell’amore di ragazza” di Kikyo e quanto il nostro Miroku l’adori. Infatti, potremmo considerarlo la voce di tutti quelli che l’amano come una zanzara che ti ronza nelle orecchie U.U
Spero vi sia piaciuto e spero che continuiate a seguire questa storia :3 Mi raccomando recensite, che per me è sempre una grande gioia sapere cosa ne pensate. Ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito. Soprattutto non finirò mai di ringraziare Yasha 26, non solo per la sua santa pazienza, ma anche le sue lezioni di make-up di sabato pomeriggio xD
Che dire più? Vi aspetto col prossimo capitolo “Ti va un caffè?”
Baci :*
Princess Miyu
 
   
 
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