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Autore: Mayfly    11/06/2017    1 recensioni
Dal testo:
«John Hamish Watson è stato molte cose in vita: dal giorno della sua nascita a quello fatidico della sua morte è stato un figlio e un fratello, un uomo, un soldato e un commilitone, un medico, un amico, il migliore amico dell'unico consulente investigativo al mondo, l'amore dell'unico consulente investigativo al mondo.
In tutti i suoi anni di esperienza vissuta però, non avrebbe mai immaginato di poter incarnare il vuoto. »
500 parole di angst puro in un contesto di immediato post-reichenbach.
~Johnlock
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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ANGOLO DELL'AUTRICE
Prima di lasciarvi al mio tripudio angst mi ritaglio questo spazietto per dirvi giusto due cose: 
1. Scusatemi, perché probabilmente non mi vorrete più bene quando avrete finito di leggere, io vi avverto. (Questo mi ricorda la chiavetta di Mary hahaha)
2. Ho messo l'avvertimento OOC perché ho inserito la Johnlock che é comunque componente fondamentale perciò non si sa mai.
3. Il missing moments è per le riflessioni di John, se lo trovate inappropriato provvederò!
okay, penso di aver terminato, buona lettura💕
mayfly
ps. Commentate PLEASEEE! Voglio sapere che ne pensate!!




John Hamish Watson è stato molte cose in vita: dal giorno della sua nascita a quello fatidico della sua morte è stato un figlio e un fratello, un uomo, un soldato e un commilitone, un medico, un amico, il migliore amico dell'unico consulente investigativo al mondo, l'amore dell'unico consulente investigativo al mondo.
In tutti i suoi anni di esperienza vissuta però, non avrebbe mai immaginato di poter incarnare il vuoto. Si era sentito svuotato in guerra e più di una volta, in modo nauseabondo, e soprattutto dopo, quando il suo conflitto era finito e persino la sua vita sembrava esaurita, vuota.
Ma quel vuoto era stato riempito da un uomo terribilmente insopportabile e riccioluto dagli zigomi taglienti. Un essere che lo aveva rinvigorito e che gli aveva donato lo splendore di amare la vita e di amare. Oh, se era bella la vita! Una vita fatta di Casi strambi di omicidio, Lestrade infuriato, Anderson e Donovan umiliati, violino alle tre di notte, ferite curate frettolosamente, momenti inaspettati sotto alle lenzuola e la signora Hudson felice, ma non governante!
Fatta di sigarette nascoste e sorrisi ancora più celati, fatta di amicizia che si trasforma in un nuovo e spettacolare amore,  segreto, ma che conoscono tutti, fatta di deduzioni e complimenti sempre e comunque inaspettati, fatta di viaggi per Londra e taxi neri, fatta di normalità e stramberia, momenti irritanti e meravigliosi, casi da due e casi da Moriarty.
Ecco, Tutto parte da quell'uomo, uno squilibrato, un uomo tanto pericoloso da dover essere trattato con i guanti come la regina, un uomo tanto pericoloso da essere capace di far finire le cose belle solo con uno sguardo. 
Eh, ma John lo aveva sempre saputo: tutto il bello finisce prima o poi, sostituito dalla noia e dall'indifferenza e soprattutto dalla tristezza e  dalla disperazione. Da quel vuoto, persistente e gigantesco che inghiotte tutto.
Quel tribunale teatro dell'assoluzione dello squilibrato fu il primo segnale, il primo portatore di vuoto, l'inizio del virus, l'imput per il contagio. Per propagazione tutto quanto viene colpito e contagiato: ogni nervo, ogni muscolo, ogni organo. Il cervello è l'ultima parte del piano complesso, l'ultima a venire colpita. Si prende il suo momento di gloria sul palco, acclamato dalla morte trionfante, dopo tutto è sempre una primadonna: e allora consapevole della sua imminente fine sale sul tetto del Bart's e vi invita la morte stessa, attende una platea, formata da chi più al mondo lo ama e poi sceglie la caduta, metaforica ed estremamente materiale frantumando la vita di John Hamish Watson, spargendo il sangue sul marciapiede e l'odore acro che pervade i sensi, con tutto il rosso intenso che così diffonde il vuoto.
Sono questi tutti i pensieri di John nel momento in cui la sua vita, Sherlock Holmes, tocca il suolo, nel momento fatidico del giorno della sua morte. E il vuoto violentemente lo pervade ancora, non piange, solo vuoto ora e per l'eternità.
   
 
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