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Autore: Destyno    14/06/2017    2 recensioni
"No more questions. Don't ever question this. You already are the answer."
Posso esser più alto delle stelle,
E più basso del Vuoto.
Sono più grande di Aurbis,
Ma posso essere tenuto
Nel palmo di una mano,
E una volta donato
Non posso essere restituito.
Cosa sono?
[Them GaysTM Are Back In Town]
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mehrunes Dagon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Morndas Blues'
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“Forse-” tentennò, girandosi verso Silus, il Rasoio che pendeva come una mannaia sul cerchio magico “-forse dovresti fare un passo indietro.”

Non attese una risposta; il coltello calò sull’altare di Mehrunes Dagon, e Balthazar scomparve.

 

Una mossa azzardata, mortale.

Il Principe Daedrico della distruzione era esattamente come le illustrazioni lo raffiguravano: quattro braccia, pelle rossa come il cielo delle Deadlands, dalle dimensioni titaniche.

Era terrificante. Ma Balthazar mantenne il sangue freddo, anche se la parte più istintiva e primordiale della sua anima gridava a gran voce di uscire da lì che ti è saltato in mente morirai morirai morirai-

Dammi anche solo un motivo per cui non debba annientarti in questo istante.

“Voglio fare un patto.”

Il volto del Principe non cambiò, ma nella voce che riecheggiava senza suono per l’immensa sala apparve una nota sorpresa.

Che patto, mortale?

Balthazar deglutì, guardando il daedra dritto negli occhi.

“Una sfida. O, meglio, una scommessa. Risolvi il mio indovinello.”

Il Principe mosse una mano e un vento, gelido come la morte ma molto, molto meno naturale, percorse la sala, spingendo il giovane mago all’indietro, costringendolo ad abbassare gli occhi e lasciandolo senza fiato.

Io non prendo ordini.

“Non - io voglio fare un patto con te.”

Allora parla, stregone. Che cosa desideri, e cosa mi offrirai in cambio?

Balthazar tracciò un simbolo nell’aria, vibrante di energia azzurrina.

“Voglio che rinunci alla tua proprietà su un tuo servo. Un servo particolare.” Ghignò. “Kyneev, nel nome di Mara, vieni da me.

Mehrunes Dagon continuò a guardarlo, mentre il simbolo si allargava, aggrappandosi alle rientranze, alle smagliature nel tessuto della realtà, crescendo come l’edera selvaggia su un muro abbandonato, trasformandosi in una porta.

Le porte, come i nomi, sono cose potenti.

Kyneev l’attraversò come in sogno, mostrando le spalle al suo signore.

“Balthazar.” Mormorò. “Cosa stai facendo?”

Il bretone gli sorrise, ma non rispose.

“Ecco quel che chiedo, Mehrunes Dagon, Principe della Distruzione e del Cambiamento. La libertà di questo dremora.”

Il Principe a malapena dedicò un’occhiata al nuovo arrivato.

Ne posseggo un’infinità, di servi come questo. E sia, giocherò al tuo gioco, mortale. Se non riuscirò a risolvere il tuo indovinello, esaudirò il tuo desiderio, e ti lascerò andare. Ma se tu perdessi, avrò la tua anima, qui e subito.

“Balthazar, non-!”

“Accetto le tue condizioni.”

E allora dì il tuo indovinello, e le tue ultime preghiere.

Balthazar prese un respiro profondo. Kyneev lo guardò, bloccato in un movimento a metà, teso verso di lui. Ma il mago non lo guardava nemmeno, tutta la sua attenzione rivolta verso il Principe Daedrico di fronte a lui.

Posso esser più alto delle stelle,

E più basso del Vuoto.

Sono più grande di Aurbis,

Ma posso essere tenuto

Nel palmo di una mano,

E una volta donato

Non posso essere restituito.

Cosa sono?

 

*

 

“Allora?”

Balthazar sbuffò, affondando la testa nel cuscino.

“Non lo so, va bene? Mi hai battuto.”

Kyneev rise, gettando la testa all’indietro, mostrandogli il bel collo scuro.

“Il grande Balthazar che ammette una sconfitta? Questo sì che ha dell’incredibile.”

“Ma quanto sei divertente.” Borbottò il mago. “Ah-ah-ah. Non vedi come sto ridendo?”

Il dremora lo raggiunse sul letto, senza smettere di sorridere.

“Quindi? Qual è la risposta?”

Kyneev gli baciò lievemente la tempia.

“Non te lo dico.”

“Come, scusa?”

“Non sarebbe divertente, no?”

Balthazar sbuffò, girandosi e dandogli la schiena.

“Non capisco come mai tutto questo tuo interesse per gli indovinelli, comunque.”

Un sospiro.

“Mi piacciono e basta. Non c’è niente del genere nelle Deadlands.” Tacque per un po’. “Potresti accendere il fuoco? Sta iniziando a far freddo.”

Balthazar non rispose, ma mormorò una singola parola e il fuoco avvampò nel camino della piccola Tenuta Lakeview.

Kyneev non lo ringraziò, ma lo strinse a sé, appoggiando la fronte contro la sua nuca.

Fu solo quando il russare di Balthazar riempì la piccola casa che si permise di sussurrare la risposta.

 

*

 

Il sole stava tramontando quando un mago ed un dremora apparvero su una montagna, spaventando a morte un giovane imperiale che portava i colori della Mitica Alba.

“Sei stato un folle!” Gridò uno dei due. Silus Vesuius non rimase a guardare, e scappò verso casa, terrorizzato.

Ovviamente a Kyneev questo non importava. Aveva occhi solo per il mago di fronte a lui, che aveva afferrato per la tunica.

“Come ti è venuto in mente?!” Lo scuoteva, ma sempre con meno vigore. “Perché hai fatto una cosa del genere?”

“Io-”

Piangeva, Kyneev. I suoi grandi occhi neri, senza iride né sclera, erano lucidi, e grosse lacrime trasparenti scorrevano sulle sue guance, e le sue mani tremavano. Fu questo, più di ogni altra cosa, a far tacere Balthazar.

“E se non avesse accettato? E se ti avesse ucciso? Cosa avresti fatto?” Gridava, quasi, ad un centimetro dalla sua faccia. “Cosa avresti fatto se lui avesse saputo la risposta?”

“Dovevo provare a liberarti, Kyneev.” Mormorò Balthazar. “Non potevo sopportare-”

Ma io avrei potuto!

Tirò su col naso, e lo lasciò andare.

“Io avrei potuto sopportarlo. Ma  tu non mi hai nemmeno chiesto niente, e sei partito col tuo piano senza pensare alle conseguenze!”

“Non credevo-”

“Non credevi cosa?” Kyneev lo guardò, bellissimo e terribile, con le lacrime che gli rigavano le guance e gli occhi pieni di rabbia. “Che avresti potuto perdere? O che io avessi qualcosa da dire al riguardo?”

“Ma sei libero adesso! Non sei felice? L’ho fatto per te-”

“Hai affrontato un maledetto Principe Daedrico, correndo un rischio inutile! Non l’hai fatto per me, l’hai fatto per provare qualcosa a te stesso - e non provare a negarlo. Lo so perché mi hai dato un nome.” Respirò a fondo l’aria gelida della sera, soffiando vapore al cielo stellato. “Amore? No, quello è venuto dopo. L’hai fatto solo perché nessuno l’aveva mai fatto prima.”

“Kyneev…”

Il daedra si strofinò gli occhi, senza guardarlo.

“Quel che ho fatto oggi l’ho fatto perché ti amo. Nessun’altra ragione al mondo potrebbe spingermi a fare qualcosa di così folle.”

“Avresti dovuto parlarmene.”

“Lo so.” Balthazar fece un passo in avanti, toccandogli la spalla. “Mi dispiace.”

Kyneev lo abbracciò stretto, e ricominciò a piangere.

“Pazzo,” sussurrò, “sei il mago più pazzo di tutti.”

 

 

 

 

 

 

 

 

“No more questions. Don’t ever question this. You already are the answer.”

“So… what was it? The answer?”

“Love.”
 


Piuttosto divertente, la risposta all'indovinello non è "l'amore", quanto "il cuore". Però non potevo non citare Steven Universe e l'episodio che ha salvato con una mano sola tutta l'animazione americana dagli anni '80 ad oggi (se non avete visto Steven Universe shame on you all, andate e recuperate queste cinque stagione di Alien LesbiansTM)
Passando a cose più serie.
Spero di aver fatto intravedere abbastanza bene, anche solo se attraverso le parole di Kyneev, com'è Balthazar, non cattivo di per sé, ma non troppo bravo a capire le emozioni degli altri. E spero anche di aver fatto capire perché Kyneev è arrabbiato: non è che volesse rimanere schiavo di Mehrunes Dagon, questo no, ma dopotutto è la sua vita. Balthazar non ha nessun diritto di intromettersi in questo modo, anche se gli ha dato un nome - nome che, però, gli era stato offerto.

Ci tenevo comunque a mostrarvi che non è proprio tutto rose e fiori tra di loro - tutte le coppie litigano, e dubito che questo sarà il loro ultimo litigio.
Oh, e ovviamente la parte tutta in corsivo tra asterischi è un flashback.
Boh spero che vi sia piaciuto, a breve tornerò con un nuovo capitolo di Racconti di Giugno.
Mi dispiace di stare inondando questa sezione di GaysTM ma in realtà non mi dispiace per niente.
 
¯_(ツ)_/¯
 

   
 
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