Capitolo 5: Il mistero del cerchio
Erano passati due giorni dall’esplorazione del team Thunder Pop alle Cascate Desiderio. Pikachu, che in quell’occasione era svenuto mentre stava prendendo un cerchio misterioso, è stato aiutato da Popplio a riprendere i sensi ed entrambi sono ritornati a Dream Town sani e salvi. Tuttavia, da quel momento il Pokémon Topo aveva cominciato a essere più silenzioso rispetto a prima, quasi come se la spedizione gli avesse cancellato tutte le emozioni. In questo modo, fece preoccupare la sua compagna di squadra, il quale lo vedeva in un angolo della gilda sorto nei suoi pensieri.
“Buongiorno, Popplio!” – disse uno dei membri della gilda.
“Ciao Rockruff! Come stai?” – domandò il Pokémon Otaria.
“Bene, grazie! Vedo che continui a osservare Pikachu, è per i fatti di 2 giorni fa?”
“Sì, è per quello! Non riesco a trovare un modo per risollevargli l’umore!”
“Capisco… Hai provato a chiedere aiuto al capitano?”
“L’ho fatto, ma il risultato è stato il medesimo!”
“Allora non so proprio come aiutarti!”
“Ti ringrazio comunque! Almeno ci hai provato!”
Il discorso tra i due Pokémon venne interrotto dall’assistente del capitano, che gli invitò a tornare ad occuparsi delle missioni senza perdere altro tempo.
Nel frattempo, Pikachu non accorgendosi della scena alle sue spalle, continuò a fissare con insistenza il cerchio recuperato, anche perché quando si è ripreso dallo svenimento se l’ho era ritrovato inserito in una delle sue zampe.
“Da quando sono arrivato qui ne sono successe di cose, e l’altro ieri mi è capitato questo!” – disse tra se e se mentre guardava il cerchio.
“Quando sono svenuto ho visto qualcuno
parlare, ma non sono riuscito a capire le sue parole!”
I suoi continui pensieri si bloccarono quando udì una voce familiare: “Ciao Pikachu, come stai?”
Il Pokémon Topo girandosi, osservò il volto di Primarina, la madre di Popplio: “Salve signora! Che cosa ci fa qui?”
“Ero venuta a salutare mia figlia! Tu invece, non sei andato in missione?
“Ho altre cose a cui pensare!”
“Va bene! Senti posso stare vicino a te?”
“D’accordo!”
Così, il Pokémon Solista si mise a fianco di Pikachu e i due restarono in silenzio per qualche minuto, fino a quando Primarina non prese la parola: “Sai, Popplio mi ha parlato di quello che è successo alle Cascate! E per questo, non riesci a trovare una risposta, dico bene?
“E allora?”
“Vuoi raccontarmi le tue preoccupazioni?”
Il Pokémon Topo era un po’ perplesso ma alla fine raccontò come erano andate le cose.
“Quindi… quando sei svenuto hai sognato questa figura con il cerchio che ora tu stai indossando, dico bene?”
“Esattamente! Non so cosa significhi, ma non riesco a trovare una risposta al dilemma!”
“E se tutti questi avvenimenti, fossero legati alla tua memoria?” – domandò Primarina.
“Che vuoi dire?” – domandò Pikachu, estremamente confuso.
Ma quando il Pokémon Solista stava per dargli una risposta, vennero fermati da Decidueye: “Scusami Primarina! Posso parlarti un momento?”
“D’accordo! Scusami Pikachu, ma parlerò con te un’altra volta! Ci vediamo!”
I due si scambiarono i saluti e Pikachu accorgendosi che si era fatta sera, decise di andare a dormire.
Tuttavia, la notte non fu molto piacevole con lui: tra i suoi pensieri e il discorso avuto con Primarina, il nostro amico era più confuso di prima, ma il fatto che gli era stato domandato se questi eventi avessero a fare con la sua perdita di memoria, gli iniziarono a fiorire sulla sua testa.
Quando ormai era
notte fonda e chiuse gli occhi per cercare di riposarsi un po’, sentì una
strana voce: “Pikachu…”
“Mmmh… chi ha parlato?”
“Pikachu…”
“Che strano… sento parlare, eppure non vedo nessuno! Sarà la mia immaginazione?”
“Sto usando la telepatia per comunicare con
te!”
“Sì, certo! La telepati… cosa? TELEPATIA?”
“Esatto! Sono in grado di parlare con
chiunque anche se è distante migliaia di chilometri!”
“M-M-Ma chi sei? E come fai a conoscermi!”
“In questo momento, non posso dire chi sono, però ho un suggerimento da darti!” – disse il Pokémon misterioso.
“Un suggerimento! E quale sarebbe?”
“Se vuoi delle risposte alle tue domande,
recati al TEMPIO DEL TUONO domani! Per il momento, non posso dire altro, quindi
ci vediamo!”
“No, aspetta! Io… voglio sapere chi sei!”; ma il Pokémon si era già dileguato e Pikachu si ritrovò con un mal di testa dovuto al fatto di non essere abituato a parlare tramite Telepatia. In seguito, cercò di addormentarsi, ma ormai l’alba incombeva su Dream Town.
“COSAAAAAAAA!? Hai parlato con qualcuno tramite telepatia?” – disse il capitano Decidueye rimasto sbalordito dal racconto.
“Già! Stento ancora a crederci!” – fu la risposta di Pikachu.
“Capisco… E questo Pokémon ti ha detto di recarti al Tempio del Tuono, dico bene?”
“Sì! Ma voi conoscete questo posto?”
“Io sì!” – rispose Popplio – “È un posto situato all’estremo est di Shinkiro, circondato da un fiume che lo attraversa! In molti hanno cercato di arrivarci, ma nessuno ha fatto ritorno!”
“Da come
l’hai descritto, sembra impossibile arrivarci!”
“E infatti
è così! Ma se quel Pokémon ti hanno di andare in un posto del genere; allora
sarà meglio muoverci! Capitano, lei è d’accordo?”
“Ummm… Il
tempio è un luogo impervio, ma se volete andarci avrete bisogno di aiuto!”
“L’ha
ringrazio capitano!” – disse Pikachu – “Se non ci fosse lei…”
“Ba-basta
con i complimenti! Adesso andate!”
“Sì,
signore!”
Così,
oltre al team Thunder Pop si unì il team Fire Rock composto da Litten e
Rockruff e, insieme a loro partirono alla volta del Tempio del Tuono, decisi a
trovare delle risposte.
Il viaggio
per arrivare al tempio fu molto tranquillo: i quattro chiacchierarono molto
allegramente rivedendo i dettagli della missione in corso. Procedettero ancora
per un po’ di tempo, finché essi non arrivarono alla loro destinazione:
l’entrata del Tempio del Tuono.
“Finalmente,
siamo arrivati.” – disse Litten – “Mangiamo qualcosa prima di entrare?”
“D’accordo!”
– rispose Pikachu.
Il gruppo
si fermò davanti all’entrata del Tempio e presero dai loro sacchi 4 Mele
succose che iniziarono immediatamente a mangiare.
“Sapete
ragazzi, Popplio mi racconta spesso di voi due.” – disse Pikachu rivolgendosi a
Litten e Rockruff.
“Davvero!?
E cosa dice su di noi?” – domandò Litten.
“Che siete
una squadra eccezionale! Le vostre missioni sono sempre molto apprezzate dal
capitano. Quanto mi piacerebbe essere come voi!”
“Beh, ti
ringraziamo per il complimento.” – rispose Rockruff.
“Non c’è
di che! Comunque… ritornando a noi, Popplio hai raccolto le informazioni sul
Tempio del Tuono?”
“Sì, le ho
trovate! Secondo i documenti, il Tempio sarebbe composto da 20 piani ma nessuno
sa con certezza effettiva quanti siano!”
“OK! E sai
cosa si trova in cima?” – domandò Rockruff.
“Purtroppo
non c’era molto nei documenti, quindi dovremmo andare alla cieca.”
“Va bene
ragazzi, entriamo e cerchiamo di stare attenti!”
Il team
Thunder Pop e il team Fire Rock entrarono dentro il dungeon del Tempio non
sapendo cosa avrebbero trovato. All’inizio la scalata fu abbastanza semplice,
ma nei piani successivi incontrarono molte più difficoltà, a causa di trappole
e Pokémon del posto molto aggressivi. Dopo aver riposato brevemente tra il
decimo e l’undicesimo piano, i quattro proseguirono notando però che si era
fatto un silenzio talmente cupo, da poter tagliare la tensione con un coltello.
Alla fine, giunsero al 20° piano ritrovandosi in una stanza molto grande,
adornata da statue di altri Pokémon ai lati, con al centro un grosso lampadario
a forma di Chandelure.
“Dunque…
siamo arrivati finalmente, ma cosa cerchiamo?” – domandò Litten.
“Non lo
so! Ma è meglio dare un’occhiata in ogni caso, potremmo trovare qualcosa!”
Così, il
gruppo si divise e cercò in ogni angolo della stanza, ma senza risultati.
“Qui non
c’è niente, Pikachu. Cosa facciamo?” – disse Popplio.
“Dannazione…
speravo di trovare qualcosa, ma è meglio andarcene da questo posto!”
Ma mentre
si diressero verso l’uscita del dungeon, vennero bloccati da una strana voce: “Fermi…”
“Eh…
Rockruff, hai parlato?” – domandò Pikachu.
“Io non ho
detto niente!” – rispose il Pokémon Cagnolino.
“Ma
allora, chi…”
“Ditemi subito i vostri nomi!”
“Io sono
Pikachu e, questi sono i miei compagni della gilda di Decidueye. Chiunque tu
sia, fatti vedere!”
All’improvviso,
davanti a loro comparve un Pokémon alto, con il corpo nero con delle linee
biance e una cresta arancione sulla testa. Le sue braccia erano gialle e
arancioni con una sorta di becco all’estremità.
“Chi sei
tu?” – domandò Popplio.
“Io sono
Tapu Koko e sono il guardiano di questo tempio. Chiunque minaccia questo luogo,
dovrà vedersela con me!”
Dal nulla,
il Pokémon Nume Locale generò una sorta di campo elettrico ed era pronto a una
lotta.
“Bene! Se
la lotta che vuoi, ti acconteremo. Ragazzi, all’attacco!”
I quattro
attaccarono rispettivamente con Pistolacqua, Braciere, Fulmine e Pietrataglio, ma Tapu Koko li schivò
tutti abbastanza facilmente, sorprendendo i quatto per la sua velocità. In
seguito, il Pokémon attacco con Magibrillio facendo danni abbastanza ingenti a
tutti.
“Arrendetevi!
Non avete alcuna speranza di battermi!” – disse Tapu Koko.
“Te lo
puoi scordare!” – rispose Pikachu – “Noi non ci arrenderemo mai!”
“Come
volete. Vorrà dire che vi farò fuori uno alla volta e, pensò che inizierò da
quel Pokémon azzurro!”
Il Pokémon
Nume Locale si preparò ad utilizzare un attacco Scarica
su Popplio e lo lanciò con molta forza, ma l’attacco venne deviato da un Codacciaio di
Pikachu, che si frappose tra il Pokémon Otaria e il Tapu.
“Sei
riuscito a deviare il mio attacco a quanto pare. Forse… ti ho sottovalutato!”
“Evidentemente,
non mi conosci per niente.” – rispose Pikachu – “Non ti lascerò far del male ai
miei amici!”
“E va
bene… se vuoi sacrificarti ti accontenterò. Preparati!”
Tapu Koko
si preparò a sferrare un nuovo attacco più potente rispetto a quelli
precedenti, ma all’improvviso il cristallo inserito nel cerchio di Pikachu
iniziò ad emanare una strana luce.
“Ma cosa…”
“Preparati!”
Pikachu
iniziò a fare dei strani movimenti con le sue zampe anteriori, finché non si
mise in una strana posa dalla quale venne emanata una strana aura di colore
giallo.
“Ma… ma
questo… non può essere…” – esclamò Popplio.
“Non sarà
mica…” – aggiunse Rockruff.
“Quella
mossa…” – concluse Litten.
Ad un
tratto, una palla di pura elettricità iniziò a formarsi davanti a Pikachu, il
quale gridò in tutta la sala: “Questa è tutta la mia potenza! GIGASCARICA
FOLGORANTE!”; un raggio luminoso scaturito da quella sfera partì ad una
velocità tale da sorprendere il Pokémon Nume Locale che venne avvolto da una
densa nuvola di fumo.
“Ce… ce
l’ho fatta?” – si domandò Pikachu, ma al diradarsi della nuvola vide ancora che
il Tapu non aveva subito danni particolari.
“N-no… non può essere vero! Eppure l’avevo
colpito!” – pensò tra se il Pokémon Topo.
Nel
frattempo, i suoi compagni erano arrivati vicini al loro amico e tutti rimasero
in silenzio non sapendo cosa dirgli.
“Tu… hai
detto di chiamarti Pikachu, non è così?”
“S-Sì!”
“Come fai
a conoscere la mossa Z, Gigascarica Folgorante! Ci vogliono mesi per
impararla!”
“È vero! Ora che ci penso, ho usato una mossa
di cui non sapevo nulla.”
“Non hai
ancora risposto alla mia domanda!”
“M-M-M-Mi
scusi! Ma non lo so come ho fatto, pensò che sia opera di questo cerchio che ho
indosso!”
Tapu Koko fissò
attentamente quel cerchio, poi aggiunse: “Ma quello… è il cerchio delle Cascate
Desiderio!”
“E lei
come fa a saperlo?”
“Se sai
usare quella mossa, allora tu sei…”
“Io sono,
cosa?”
“Il figlio
di Lord Raichu?”
Tutti
quanti rimasero in silenzio, sconvolti nel sentire la domanda posta da Tapu
Koko a Pikachu e lo stesso Pokémon restò di pietra.
Note
dell’autore: E così, si conclude un altro capitolo di questa storia! La domanda
posta da Tapu Koko, fa pensare a i suoi compagni: Chi era Pikachu,
esattamente? E come faceva Tapu Koko a
sapere di lui? Chissà cosa avrà in serbo, il destino per il nostro eroe! Il
viaggio continua…