Una storia sulla voglia di
studiare.
Non
è che avete per caso presente, quel momento ricorrente in cui siete seduti, non
importa dove, e state facendo qualcosa, magari pure di noioso, o, magari magari
non state proprio facendo nulla, e poi venite rimbeccati dalla vostra coscienza
o da vostra madre perché è giunto il fatidico momento dello studio?
Ahia.
La concentrazione in quel momento salta su qualsiasi altra cosa, purché non
centri con ciò che si dovrebbe fare, tipico, purtroppo la voglia di studiare
viene spacciata ormai in grande quantità, anche a basso prezzo, che se la
possano permettere tutti. Ma, ti fregano, ti fregano sempre sulla qualità,
insomma è difficile trovare roba buona al giorno d’oggi, un tempo ne bastava
poca e avevi già finito tutto in un quarto d’ora massimo e, sapete anche come
ti fregano i pusher d’oggi? Ti danno roba fresca, sì ma non come la vuoi te, te
la danno viva, e questa, appena sei distratto prende e comincia a correre qua e
là, e su e giù per la stanza, e se trova il modo di uscire se la dà a gambe
levate e fidatevi non la rivedete proprio più.
E
allora, a questo punto sappiamo tutti che succede, va fatta la denuncia di
scomparsa della vostra voglia di studiare in questura, e immagino conosciate
anche voi la solita faccia del Sig. Tunon Mimbrogli che indagherà sulla
provenienza della vostra voglia e puntualmente si lamenterà del vostro
atteggiamento, e del vostro aver così poco cervello negli affari senza darvi un
minimo contributo nel ritrovarla.
E
così sarete di nuovo punto e a capo. Dovrete cercare altra voglia di studiare,
e poi stare attenti che non scappi, sarà tutta un enorme fatica, a meno che, a
meno che da qualche parte per il mondo non vi sia una voglia di studiare, viva
sì, ma anche fedele, e magari con anche i vostri stessi interessi, esattamente
la vostra anima gemella, so che può sembrare una fantasia ma ho sentito, ieri,
mentre prendevo un po’ di voglia dal mio solito spaccino, una storia, che se ve
la racconto probabilmente non mi crederete perché sembra quasi una pazzia tanto
è surreale, è la storia di questo tipo qui che la sua voglia di studiare, la
sua, pura, perfetta, come l’aveva sempre desiderata l’ha trovata, e non l’ha
trovata risolvendo enigmi di stregoni, attraversando canyon immensi su ponti
sottili e pericolanti, affrontando creature aliene o mitologiche o rischiando
la vita in altro modo, anzi, questo tipo qui non s’era nemmeno messo a
cercarla, mi hanno detto che si è seduto col libro aperto in braccio, così dal
nulla, e senza nessuna voglia! E mi han detto proprio che si è messo a studiare
e, la voglia, è venuta da sola, è nata pian piano da lui, pura e perfetta,
proprio come questo tipo qui la voleva. Impressionante sì, ma immaginate, quale
grande atto, quale immensa forza di volontà per fare ciò, direi che per un
qualsiasi mortale una cosa del genere sia del tutto impossibile; Per questo,
ringraziate sempre l’esistenza del vostro spaccino, che vi passa perlomeno roba
fresca, e del Sig. Tunon Mimbrogli, che magari un giorno vi aiuterà a ritrovarla
una volta fuggita.
~
sophen
Salve
a tutti, sono passati quattro anni dall’ultima volta che ho pubblicato qualcosa
su EFP, e in questi anni ho scritto davvero sporadicamente, ma ora, per
scaricare la tensione acquisita in queste settimane (così vicine all’esame di
maturità) ho ricominciato a scrivere qualcosina tutte le sere, anche cavolate,
ma qualcosina, e ho deciso che voglio ricominciare a scrivere, se avete
opinioni o consigli su ciò che scrivo o sul modo in cui lo scrivo vi chiedo
gentilmente di aiutarmi a migliorare comunicandomele per messaggio privato o
recensione, fatemi anche sapere se vi dà fastidio questa cosa di scrivere in
fondo alla storia, io personalmente ho sempre ritenuto molto importante questo
spazio in cui comunico direttamente col lettore ma se è solo un ingombro è bene
che io smetta di perderci tempo!
Un
saluto affettuoso a tutta la comunità di EFP, sono felice di essere tornata!