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Autore: MissChiara    17/06/2017    1 recensioni
Come si intuisce dal titolo, questa raccolta parla di Sousuke e Makoto, e di vari momenti della loro vita di coppia.
La raccolta parte dal presupposto che i due ragazzi stiano già insieme. Nonostante ciò, Sousuke è costantemente geloso dell'amicizia che lega Makoto ad Haruka, in quanto vede quest'ultimo come un possibile rivale in amore, o una persona che possa essere per Makoto più importante di lui.
Makoto compare sempre nei vari capitoli, ma in realtà è Sousuke il vero protagonista.
Come al solito ho esagerato con lo zucchero, e anche questa raccolta è a rischio diabete, ma tant'è. Non riesco proprio a perdere questa brutta abitudine!
(Seconda classificata al contest "Raccontatemi di loro..." indetto da tatsuei sul forum di efp. I capitoli partecipanti al contest sono quelli dall'1 al 12)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Makoto Tachibana, Sosuke Yamazaki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rating: verde



Disorientato da un’improvvisa vertigine, Sousuke apre lentamente l’occhio sinistro, chiedendosi vagamente perché la palpebra destra non voglia saperne di sollevarsi. Ancora intontito sfiora con cautela l’occhio destro, ma il tocco sulla membrana tumefatta, per quanto leggero, lo induce a ritirare immediatamente la mano per il dolore, facendo seguire il gesto da un’imprecazione sibilata a mezza voce.
Il ragazzo osserva finalmente il luogo in cui si trova in quel momento: una stanza dalle pareti bianche, un letto dalle lenzuola bianche, tende bianche alle finestre, un tavolino bianco e, seduto su una sedia bianca… Makoto! Makoto che, non appena lo vede svegliarsi, gli si lancia addosso stringendolo spasmodicamente, singhiozzando e… scusandosi?!
 
Scusandosi per cosa?, si domanda Sousuke.
 
Non ricorda esattamente, non ancora.  Prova a ricostruire cosa è successo nelle ultime ore, a partire dal pomeriggio, ovvero dal momento in cui ha avuto una specie di discussione con Makoto riguardo il nuovo lavoro part-time di quest’ultimo. Avevano convenuto entrambi che avrebbero iniziato un lavoretto per mettere da parte un po’ di soldi per le vacanze, ma Makoto si era dimostrato restio a spiegare a Sousuke in cosa consistesse di preciso l’impiego che si era trovato.
 
«Niente di speciale, faccio il cameriere in un lounge bar».
 
A Sousuke la spiegazione era sembrata un po’ troppo evasiva, e il fatto che Makoto fosse scappato subito dopo in cucina, eludendo le sue domande, era sembrato ancor più sospetto. Sousuke l’aveva raggiunto, e dopo molte insistenze era emerso che il lavoro di Makoto consisteva nel servire ai tavoli in un locale per sole donne.
 
«Cambia lavoro!» aveva immediatamente esclamato Sousuke.
 
Non sapeva nemmeno bene perché, poi; questa volta Nanase non c’entrava, ma già il solo fatto che Makoto lavorasse in un locale con sola clientela femminile era bastato per metterlo in allarme.
 
«Non essere ridicolo! Non c’è più tempo per cercarne un altro. E non ce n’è neanche motivo!» aveva ribattuto Makoto.
 
Ma Sousuke non si era sentito ridicolo; si era sentito semplicemente bruciare dalla solita vecchia, abituale, irresistibile gelosia. Dopo una lunga ed estenuante discussione avevano convenuto che Sousuke quella sera sarebbe andato al locale dove lavorava Makoto, per rendersi conto di persona di che tipo di locale si trattava e tranquillizzarsi. Era stato Makoto stesso a proporlo.
 
Sì, Sousuke ora ricorda che è successo qualcosa del genere.
 
«Voglio che ti fidi di me, nonostante tutto», gli aveva detto Makoto fissandolo negli occhi.
 
Nonostante tutto? Sousuke sul momento non aveva compreso né la ritrosia di Makoto nel spiegargli chiaramente in cosa consistesse il suo lavoro, né le sue parole riguardo il fatto di fidarsi.
Certo che si fidava di lui!
Era degli altri, che non si fidava. Makoto era troppo ingenuo, magari avrebbero potuto drogarlo e rapirlo, per poi portarlo in un luogo appartato e fargli chissà cosa!
Così, quella sera si era presentato al locale ma… quando aveva finalmente potuto vedere di persona, Sousuke aveva capito il perché della reticenza di Makoto. Non si trattava di un locale equivoco, oh, questo no. Era un lounge bar, ma questo già lo sapeva. La clientela era esclusivamente femminile, e questo pure già lo sapeva. Quello che non sapeva, e che gli aveva provocato lì per lì un mezzo infarto, era che il personale maschile era costituito da avvenenti giovani abbigliati da coniglietti. Quindi, anche Makoto...
Lo shock era stato tale da impedirgli perfino, in un primo momento, di rispondere al ragazzo che era venuto premurosamente ad accoglierlo.
«Ciao, tu devi essere Sousuke. Makoto ci ha avvisato. Vedi, gli uomini di solito non sono ammessi in questo locale, ma visto che sei un amico di un nostro collega possiamo fare un’eccezione. Però, mi dispiace, ma dovrai sederti al bancone…»
 
«Non c’è problema» aveva risposto.
 
E, infatti, non era certo quella, la sua preoccupazione principale in quel momento! Era già fin troppo impegnato a vagliare le molteplici possibilità di influenza negativa che quel posto poteva avere su Makoto.
 
«Vieni, per farci perdonare ti offriremo da bere. Sentiti libero di ordinare tutto quello che vuoi» aveva sorriso il ragazzo.
 
Sousuke lo aveva seguito meccanicamente. Gli occhi blu e i capelli neri del ragazzo, così simili a quelli di Nanase, gli erano sembrati di pessimo auspicio. Tuttavia, anche quel pensiero era passato in secondo piano quando finalmente aveva scorto Makoto nella semioscurità del locale, subendo il secondo shock di quella serata.
Il dorsista, impegnato a servire le consumazioni al tavolo di tre ragazze all’apparenza già su di giri, portava sulla testa un paio di orecchie bianche da coniglio che ondeggiavano allegramente ad ogni movimento. Il collo era cinto da un nastro nero ornato da un papillon verde. Per il resto, non indossava nient’altro che un paio di leggings neri e attillati, non molto diversi dal suo abituale costume da piscina, a dire il vero. Se non per il particolare che gli scendevano di più sui fianchi di un buon cinque centimetri, lasciando molto meno spazio all’immaginazione, e per un altro non trascurabile particolare, ovvero che il solito costume di Makoto non aveva un enorme pon pon bianco applicato sul sedere a simulare una coda a batuffolo.
Sousuke, caduto temporaneamente in un apparente stato di adorazione mistica, non aveva potuto fare a meno di pensare che Makoto, conciato in quel modo, risultasse esageratamente sexy. O esageratamente stuprabile. O tutte e due le cose insieme, fuse a formare un qualcosa di eroticamente troppo complicato da descrivere a parole.
Era stato risvegliato dalla trance quando, ad un certo punto, una delle ragazze si era sporta a tirare la coda di Makoto, suscitando l’ilarità di tutto il tavolo. E quel deficiente, aveva notato Sousuke, invece di reagire aveva sorriso a sua volta – un sorriso da sciogliere le ossa – mettendosi a scherzare con loro.
Sousuke aveva convenuto che, sebbene le tre ragazze non avessero l’aspetto di una cosca di rapitrici, la situazione si era fatta altrettanto pericolosa ed era giunto il momento di intervenire. Si era quindi avvicinato al tavolo, salutando amabilmente Makoto.
Le tre ragazze erano parse ancora più eccitate dal suo arrivo.
 
«Mako-chan, chi è questo bel ragazzo? Ce lo presenti?»
 
Makoto – neanche a dirlo – aveva sorriso di nuovo e si era apprestato a fare le presentazioni.
 
«Lui è Sousuke, un mio am…»
 
«Sono il suo ragazzo» lo aveva interrotto bruscamente Sousuke, «E tutte le notti dormiamo insieme. "Dormiamo" si fa per dire…» aveva aggiunto, tanto per mettere le cose in chiaro.
 
È a questo punto che nei ricordi di Sousuke, ancora seduto sul letto bianco della camera bianca, tutto si fa nero. Da quel momento in poi non ricorda altro, se non la vaga sensazione come di essere stato investito da un TIR guidato da una scimmia ubriaca. Un attimo prima era al lounge bar a cercare di spiegare la situazione a quelle tre galline, e un attimo dopo si risveglia circondato da tutto quel bianco, con Makoto accanto che, prossimo alle lacrime, non riesce a smettere di abbracciarlo e baciarlo, di scusarsi e di ripetere che non lo farà mai più.
Sousuke, ancora confuso dagli antidolorifici, cerca di calmarlo ricambiando l’abbraccio e assicurandogli che si sente già meglio.
E, in effetti, è la pura verità, in quanto ciò che ha scoperto quella sera gli toglie un peso enorme dal cuore: ora sa che non ha bisogno di proteggere Makoto ovunque e da chiunque perché, a quanto pare, all’occorrenza il suo ragazzo è bravo anche a menare.
 
 
 
 
Il mio angolino critico
Ecco un nuovo pezzetto di questa raccolta assurda ^^
E, a proposito di aggiornamenti, faccio un annuncio in seguito al fatto che ultimamente un paio di voi mi hanno contattato privatamente per avere notizie su nuovi capitoli. Innanzitutto, a me fa molto piacere che qualcuno segua questa raccolta, che si diverta a leggerla e che addirittura mi contatti per sapere se e quando continuerà. Però, dall’altra parte, mi lascia un po’ di amaro in bocca: come faccio a sapere che siete interessati se nessuno fino ad oggi si è mai fatto sentire tramite recensioni o altro?! Ovviamente, in una situazione del genere, è naturale che aggiorni quando ne ho voglia (praticamente quasi mai). XD
Quindi vi faccio una proposta: se vi va’, potete suggerirmi voi stessi delle fanart o delle situazioni in cui vi piacerebbe vedere coinvolti Sou e Mako, contattandomi tramite mp o sulla mia pagina facebook che trovate nel mio profilo. Non vi assicuro nulla, ma se il vostro suggerimento mi ispira qualcosa di buono lo realizzerò sicuramente ^^. Sentitevi liberi di scrivermi, sono una persona socievole e non mi nutro abitualmente di carne umana, ve lo garantisco : )
Al prossimo capitolo, ciao!
   
 
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