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Autore: Sarastar88    19/06/2017    7 recensioni
Uno spin-off della mia fan fiction "Against fate". Alla fine del capitolo 15 troviamo Usagi che regala a Seiya un quaderno dove riporta le pagine del suo diario, dal loro primo incontro fino alla famosa sera sul tetto della scuola, dove lui le chiede "Non vuoi che sia io ad aiutarti?".
Quali erano i pensieri della nostra testolina buffa sul bel rockettaro? Era veramente così indifferente al suo fascino come voleva fargli credere?
Per scoprirlo non vi resta che leggere questa breve storia.
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Quinta serie
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Ciao mio caro rockettaro,
Allora ti è piaciuto il mio regalo? Ho voluto estrapolare alcuni pezzi, dove parlavo di te, dal mio diario, per farti vedere il nostro rapporto sotto il mio punto di vista.
So che non ho scritto tutto e che manca uno dei nostri momenti importanti, quello prima del vostro ultimo concerto, ma quella sera, come ben sai, non ho avuto modo di mettere nero su bianco le mie emozioni. Quella sera c’è stata la battaglia finale con Galaxia, Mamoru era tornato e tu te ne eri andato. Non ho più scritto nulla sul mio diario da quel giorno e fino a qualche tempo fa non ne capivo il motivo, ma ora lo so: una parte di me, forse la più importante, se ne era andata con te.
Pensavo di essere felice con il ritorno di Mamoru, sai? Quando l’ho visto materializzarsi dopo la sconfitta di Galaxia il mio cuore ha fatto le capriole dalla gioia, ma pian piano che i giorni passavano mi sentivo priva di un pezzo fondamentale.
Vivevo le giornate come sempre, ma c’era come un vuoto dentro di me, qualcosa che non mi faceva essere me stessa al cento percento.
Ti pensavo sempre, chiedendomi cosa facessi durante il giorno e come procedesse la ricostruzione del tuo pianeta. Avevo voglia di raccontarti le mie giornate, di prenderti in giro come era nostro solito fare e mi ritrovavo a parlare con il poster che avevo appeso in camera dove eri raffigurato insieme a Yaten e Taiki.
Avrai notato che, da quello che scrivevo, il mio amore per te era nato già molti mesi fa, ma ero troppo cieca per rendermene conto.
Si era generato lentamente, senza che nemmeno me ne accorgessi. Ci vedevamo tutti i giorni a scuola, parlavamo del più e del meno e ci ritrovavamo a combattere insieme.
Quando non ti ho visto per alcuni giorni ho scoperto che mi mancavi. Mi mancavano i tuoi “Ciao testolina buffa” e le tue continue frecciatine. Cose così banali a cui non badavo, ma che erano tasselli importanti della mia quotidianità. Tu, mio caro rockettaro, ti eri radicato dentro al mio cuore e quei nostri momenti, per quanto semplici potessero essere, erano una cornice magnifica del nostro rapporto.
In questi giorni ho letto una frase che ho sentito da subito mia o meglio dire nostra.

«Bisognerebbe riporre fiducia negli incontri casuali. Due persone si incontrano quando entrambe hanno un bisogno estremo di incontrarsi!»

E per noi è stato proprio così. Un incontro casuale in aeroporto, casualmente ci siamo ritrovati compagni di classe e casualmente abbiamo combattuto insieme.
Quello era un momento difficile per me ed è stato grazie a te se ho trovato le forze di non lasciarmi andare.
Direi una bugia se dicessi che il destino ha voluto farci incontrare, perché è proprio dal mio destino che sono scappata, scegliendo di stare con te.
Non ti nego che ho avuto paura e mi sono posta mille domande, ma alla fine ho deciso di rischiare, perché il sentimento che provo nei tuoi confronti è reale. È così forte e profondo che mi sovrasta e si impossessa della mia mente. Quando ti sono vicina, non riesco a pensare lucidamente, mi lascio trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni del mio corpo, attratto dal tuo come se fossimo due calamite. Quando si tratta di te, io non so che mi succede, ma perdo completamente la ragione.
Non mi sono mai sentita così e spero che il batticuore e i crampi allo stomaco non passino mai, neanche fra sessant’anni, quando saremo due vecchietti con tanti figli e nipoti.
Ok, forse sto volando troppo con la fantasia e ora penserai che sono del tutto fuori di testa, anzi probabilmente già lo credi… Sì, sto vaneggiando, ma non mi rimetterò a scrivere una nuova lettera perché non voglio strappare le pagine di questo diario. Passaci sopra e fai finta che non abbia mai scritto di me e te anziani circondati dai nipotini, ok?
Dove ero rimasta… ah sì!
Ho avuto paura di aver fatto una scelta azzardata, ma solo se ci pensavo con la testa, perché il mio cuore ti aveva già scelto, probabilmente già quel giorno in aeroporto quando ci incrociammo per la prima volta.
A volte l’amore fa dei giri strani, ci fa conoscere delle persone che entreranno nella nostra vita per un breve periodo, ma poi arriva l’altra metà di te stessa, quella che ti completa nel corpo e nell’anima. Tu sei la mia metà!
Due poli opposti che si congiungono perfettamente, due rette parallele che si incontrano. Caratterialmente siamo così simili, ma allo stesso tempo diversi, mentre i nostri corpi sembrano essere stati modellati appositamente per farci unire.
Tu sei l’unico a conoscere la vera Usagi, l’unico che è sempre riuscito a leggere la mia anima, anche attraverso i miei silenzi. Sapevi quando fingevo di stare bene, nascondendomi dietro a un finto sorriso e sapevi come farmi tornare a essere felice. A volte bastava solo un tuo sguardo per farmi sentire completamente nuda di fronte a te, spogliata delle mie maschere.
Non dimenticherò quella volta che ti ho guardato e ho capito che era inutile continuare a mentire a me stessa e a combattere contro quel sentimento che mi univa a te. Quel giorno che ho guardato le tue labbra, desiderando che si appoggiassero sulle mie per poterle finalmente assaggiare.
Ho affrontato la mia paura e ti ho scelto. Sceglierei te sempre, ogni giorno della mia vita.
Ti servirà una dose di insulina dopo aver letto la mia lettera, non credo tu sia abituato a questo mio lato così dolce e affabile. Non farci l’abitudine perché sarò tenera solo il trenta di luglio, poi tornerò a essere la solita Usagi, fastidiosa e petulante! 😝
Penso di aver scritto abbasta, ho male alla mano e l’inchiostro della penna sul mignolo si fa sempre più nero.
Spero veramente che questo mio piccolo dono possa piacerti e farti sorridere.

Koishiteru*  
Tua Usagi

*In Giappone ci sono tre modi per dire “ti amo”. Il modo più trascurabile è Daisuki, poi c’è Aishiteru un termine più serio e infine Koishiteru e lo si dice alla persona con cui si desidera trascorrere il resto della vita insieme.
*******
Siamo giunte alla fine di questo spinoff, vi è piaciuto? Ho voluto descrivere l'amore di questi due ragazzi in modo graduale. I sentimenti verso Seiya sono cresciuti giorno per giorno, anche se la nostra Usagi inizialmente non se ne era proprio resa conto. Ora finalmente riesce a parlare a cuore aperto al suo adorato rockettaro e tira fuori il suo lato romantico :P
Ringrazio chi ha letto questa storia, chi l'ha recensita e chi l'ha messa nelle proprie liste.
Da venerdì si ricomincia con l'aggiornamento di Against Fate, quindi vi aspetto anche lì!
Un bacione
Sara
   
 
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