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Autore: CrystalWolf    19/06/2017    2 recensioni
Lui non era un eroe.
Non lo era mai stato infondo. Dalla morte dei genitori, sotto i suoi occhi, aveva scelto di combattere questo male, di convincersi che poteva anche essere del bene in questo mondo e valeva la pena combattere per esso. Ma ora era lì, a pensare alle conseguenze di tutto, alle scelte, alle decisioni, ai fallimenti che lo avevano portato dove era ora.
Non era un eroe. Era soltanto un ragazzo pieno di odio e risentimento.
Un rumore improvviso destò la mente del giovane. Una vetrina infranta, dei criminali all'opera.
Fece un respiro profondo, e prese in mano un bastone escrima.
Genere: Azione, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bat Family, Dick Grayson
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Everyone can be heroes'
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Salve ragazzi.
Scusate il ritardo, ma questo è un capitolo cruciale e ho voluto curarlo molto. Ancora grazie per il supporto e buona lettura.


~~~~~~~Red Hood~~~~~~

Questa volta Alfred lo aveva lasciato dormire.
Dick si stropicciò gli occhi e potè osservare, con soddisfazione che si era svegliato alle 11:00.
-ci voleva dopo due levatacce e la fatica di ieri sera.-
Dovette fare molta fatica per evitare di pensare a quello che era successo la sera prima e al "quasi bacio" con Barbara. Aveva paura di aver quasi offeso Barbara. Ormai Dick la vedeva molto più di un'amica ma rimaneva sempre quel dubbio. Cos'era lui per lei?
Inoltre una parte della sua mente ancora vagava nei ricordi, a ricercare quando il suo corpo si univa a quello Koriand'r. Era una situazione abbastanza complicata. Amarle entrambe non si poteva, e nello stesso tempo non voleva spezzare il cuore ad entrambe. Alla fine scelse di darsi tempo.
Con il tempo sarebbero emersi i suoi sentimenti.
O almeno così sperava.
Si vestì e scese a fare colazione. Mentre mangiava la sua scodella di latte e cereali, prese distrattamente in mano il telefono. Scorreva le notizie. La maggior parte ormai era la solita solfa sul Batman smascherato e su cosa questo potesse significare. Fior di esperti analizzavano la figura di Batman, la sua importanza e il suo lascito. La maggior parte, per Dick, erano solo baggianate.
Il resto delle notizie riguardava la ricostruzione di Gotham, il fatto che fra una settimana ci sarebbero stati i funerali per commerorare le 418 vittime accertate nella notte degli attacchi, fra civili,criminali e poliziotti.
La penultima notizia riguardava l'arresto dei due uomini di Maschera Nera ad opera dello stesso Nightwing, il quale con una punta di orgoglio lesse la frase "Anche senza Batman, c'è chi si prodiga a mantenere l'ordine in città".
Stava già per chiudere l'articolo sulla stampa quando l'ultima notizia catturò la sua attenzione.
~ Gotham 3 Novembre 2017~ Sangue nel Bowery.
Ted Grant, 32 anni, è stato ritrovato morto in vicolo nella Tight Avenue, una delle tante piccole vie che compono il Bowery. Stando al resoconto della polizia, l'uomo è stato trovato riverso in una pozza di sangue. Gli è stato inflitto un singolo colpo alla testa. "Una precisione chirurgica." ha affermato un agente.
Grant aveva piccoli precedenti per spaccio e furto. Si teme possa essere stato un affare finito male, anche perchè sono state rinvenute anche varie percosse. Non si sa ancora nulla al momento ma il sangue torna a scorrere nelle strade di Gotham.~
Dick a questo punto posò il telefono. C'era un assassino in libertà. Un'altra volta.
Sbuffò.
Ci avrebbe pensato dopo l'incontri tra gli uomini di Sionis. Per il momento si sarebbe allenato e continuato a pattugliare Gotham.


Circa un'ora dopo arrivò Tim.
Entrò con la divisa da Robin. Si vedeva che aveva fretta e aveva cosa da dire.
"Tim. Vedo che Stephanie ti ha rattoppato bene." Alludendo al modo in cui la maggior parte dei tagli che aveva, erano stati curati.
"Si mi ha curato bene. Scendiamo nella Bat-caverna ti va? Ho delle novità." Disse per poi scendere nella suddetta.
Dick lo seguì e lo trovò che già armeggiava con il bat-computer.
"Sto caricando i dati dal mio palmare."
"A proposito di cosa?"
"A proposito di Jason".
Nel computer venneri caricate tutta una serie di file e foto.
"Ho violato le ultime comunicazioni fra CIA ed FBI. Come ben saprai la maggior parte dei loro sforzi è incentrata a scoprire ogni persona coinvolta nell'attacco. Aiuti sia interni che esterni. Stanno facendo qualche progresso. Ma la cosa più importante è questa." Con un rapido movimento di dita Tim fece apparire un'immagine. Era uno scatto di un piccolo paesino sudamericano. Fra i passanti si notava una figura con i tratti somatici dell'Arkham Knight.
"Jason."
"È stata scattata ieri."
"Allora perchè la CIA non manda delle squadre a recuperarlo?"
"Vogliono avere altre informazioni."
"C'è qualcosa che non mi convince."
"L'hai notato anche tu eh?"
"Perchè tornare in Venezuela e così allo scoperto?"
"Potrebbe essere instabile. Direi che l'unica cosa da fare sia andare di persona. Partirò per Caracas. Fra tre giorni."
Dick guardò Tim. Aveva un espressione severa. Aveva smesso di essere l'ultimo arrivato. Ora era un adulto.
"Stephanie lo sa?"
"No glielo devo dire ancora dire."disse staccando gli occhi dal computer "Tim è tanto tempo. Il Venezuela è grande. Ammesso che sia lì."
"E allora?" Rispose stizzito. "Io sono libero."
Dick sapeva che non era per nulla vero.
"Ne sei sicuro?"
Tim si sedette sulla sedia vicino al computer. "Io...io non lo so. Non so come gestirla. Non so come conciliare Robin con Tim. Ho paura a perdere Stephanie, ma a volte ci penso e mi sembra la sola cosa giusta da fare. "
Negli occhi del ragazzo si leggeva la sua amarezza. A differenza di Dick, lui sapeva chi voleva. Ma aveva paura. A rivelare tutto. Ai suoi doveri.
"Tim tu e lei avete già...si insomma..quello?" La domanda di Dick per un attimo spiazzò il Ragazzo Meraviglia. I suoi occhi scuri incrociarono quelli azzurri di Nightwing e quest'ultimo scorse dell'imbarazzo. "Che razza di domande fai?"
"Però non hai risposto."
"Ecco...si. cazzo Dick ho 18 anni direi che l'età è giusta."
"Allora fidati del cuore. Dille che devi partire. E dille il vero motivo. Dille chi sei. Sarà tutto più semplice dopo. Non la conosco molto ma da come ne parli sembri molto innamorato. Datevi una possibilità."
Tim lo guardò stupito. Dick di solito era molto pungente e sarcastico, ma stavolta aveva parlato con leggerezza e..un velo di malinconia. Aveva capito che c'era qualcosa con Barbara e aveva parzialmente afferrato la questione dell'aliena. Il protettore di Blüdhaven stava cambiando. Stava diventando più oscuro. Proprio come Batman. Ma non seppe dire in quel momento se fosse un bene o un male.
"Grazie Dick. Ora devo andare. Devo riflettere. Ci sentiamo d'accordo?"
"Certo." Si scambiarono una stretta di mano salutandosi, poi Tim se ne andò.
Dick rimase ancora un po nella caverna. Scelse di collaudare e fare un po fi manuntenzione ai gadgeg dato che quella notte sarebbe stata movimentata. Ma mentre lo faceva il suo sguardo cadde su quella foto di Jason. Non erano mai stati molto amici o intimi. Ma gli voleva bene in un certo senso.
Continuò a sistemare gli ingranaggi dei bastoni escrima. Il pomeriggio Nightwing lo passò lì.


Era notte. Nightwing atterrò sul tetto antistante il porto di Gotham. Era un ammasso di container, gru, navi e vari rimorchi. Il tutto iniziava ad essere imbiancato da una leggera neve che aveva iniziato a cadere qualche ora prima. La tuta di Nightwing però era termica, perciò non avvertiva il freddo.
Iniziò ad utilizzare la modalità detective. Il deposito che gli interessava era quello numero 12, quello dei Dixon. Scorse tre uomini, due erano armati di fucili, uno di coltello. Ne arrivò un quarto, equipaggiato con una mazza acuminata, e poi un quinto e un sesto anch'essi armati.
-Tre armati di fucile. Due di mazze e uno di coltello. Non sarà facile.-
Sentì un rumore provenire da dietro di lui. Era un rumore sordo e un po pesante. Dick non si girò, continuando ad osservare gli uomini che scaricavano merce.
"Ti avevo detto che non mi serviva aiuto."
"E io ti avevo detto che non puoi darmi ordini." Disse una figura che si rivelò essere Bat-girl.
"E poi a giudicare dalla quantità di uomini armati credo che un po di aiuto ti serva." Disse indicandoli.
"Per batman sarebbero un bazzecola."
-Ma tu non lo sei- pensò la rossa, pentendosene subito dopo.
A Dick non piaceva essere scostante con Babs, ma era anche preoccupato nel vederla sfidare il pericolo. L'aveva visto farlo un sacco di volte, eppure solo recentemente aveva sperimentato quella sensazione.
"Beh dato che sei qui tanto vale collaborare."
Nightwing prese un wingding e fece per lanciarsi all'attacco ma Bat-girl lo fermò.
"Aspetta un attimo. Invece di caricare a testa bassa giochiamo d'astuzia."
"Avrei giocato d'astuzia una volta attaccato."
"Con il mio metodo ci eviteremo qualche proiettile."
Batgirl prese una specie di minicomputer. Era l'infiltratore remoto, un gadget che aveva anche Dick, ma lui lo usava solo per sbloccare serrature ed apparecchi elettronici. Barbara invece, avendo infatti un'intelligenza finissima(stava frequentando la Gotham University, nella facoltà di Ingegneria Aero-spaziale con voti brillantissimi.)la usava in svariate strategie, tattiche molto diverse da quelle di Batman o Nightwing, ma il Protettore di Blüdhaven si sarebbe fidato.
Con alcuni rapidissimi movimenti dei polpastrelli, la ragazza provocò un black-out per poi far scoppiare una centralina elettrica che era situata poco distante dai criminali. Il buio e il forte rumore, provocarono panico fra quest'ultimi che cominciarono a guardarsi intorno nervosi.
Nightwing senza aspettare calò all'attacco.
Uno dei criminali, sentì un rumore ma non fece in tempo a reagire, che gli arrivò un fortissimo pugno sulla tempia che lo fece cadere senza sensi sul terreno. Senza aspettarsi, balzò sul secondo, quello armato di coltello, che accortosi di lui, schivò un primo pugno, ma Nightwing con balzo gli sferrò un calcio che lo fece cadere e quindi usò il bastone escrima per scaricargli una quantita di volt sufficiente a farlo svenire per un bel pezzo.
A questo punto però gli altri quattro si erano accorti della sua presenza e due essi avevano fucili automatici. Ma non fecero in tempo a sparare, che subito un'altra figura ne prese e lo lanciò in aria, Nightwing saltò e lo stese con un calcio in aria. Nel frattempo Bat-girl lanciò un batarang per stordire il secondo uomo armato e poi lo stese con un calcio. L'ultimo tentò di colpire Dick con la mazza, ma quest'ultimo parò il colpo con il bastone e, datogli un pugno in pancia lo prese per il colletto.
L'uomo era scioccato. Era successo tutto con una rapidita disarmante. Accidenti a piccoli aiutanti. Pure da morto Batman faceva danni.
"Dov'è Maschera Nera?" Chiese Dick con voce roca. (Dick non poteva saperlo, ma stava emulando il suo mentore una decina di anni prima, durante la notte delle Rivolte di Black Gate*)
Bat-girl osservava a poca distanza.
"Cosa ne vuoi che ne sappia io?"
"Risposta sbagliata." Disse iniziando a premergli il braccio "Se non rispondi correttamente questo braccio sarà solo un ricordo."
Barbara osservò Dick. Non lo aveva mai visto così rabbioso. Assomigliava...molto a Batman. Ma Bruce sapeva gestire questo tipo di emozioni. Dick non ne era in grado..almeno secondo il giudizio della rossa.
"Non oserest.."
In un attimo il silenzio della notte fu rotto dal suono di ossa spezzate e urla del malcapitato.
"Se non parli ti spezzo pure l'altro."
"Dick basta." Urlò Barbara, stupendosi delle proprie parole. Era un criminale. E anche Batman faceva queste cose. Ma era diverso. Dick lo faceva con rabbia.
Lui non ascoltò. "Oh cazzo va bene va bene. Il suo nascondiglio è nella Blaze Tower."
"Il centro della città." Disse Bat-girl.
"Cosa fa lì?"
"Gestice le operazioni. Ora che il pipistrello ha sbattuto in cella tutti gli altri pazzoidi della città, vuole tornare alla ribalta."
"È tutto?"
"Si è tutto. Non farmi più male."
Nightwing stava per rimetterlo giù per poi legarlo ma allora accadde l'impensabile.
Risuonò uno sparo. Era diretto e preciso. Dick vide la testa dell'uomo aprirsi. Lo sparo lo aveva a lato della testa. Preciso e letale. Vide il sangue schizzare sul suo viso. Gli ci volle un secondo per capire che stava stringendo un corpo senza vita.
"DICK" urlò allora Bat-girl. Egli si girò verso di lei. Era immobile e con un dito indicava il tetto del magazzino.
Allora lo vide. Un'uomo in piedi. Aveva un cappuccio rosso, calato su una maschera anch'essa rossa. Indossava una giacca militare aperta, sul quale si poteva intravedere una maglia attillata grigia, che metteva in risalto i pettorali, con un simbolo di batman stilizzato in rosso. Aveva dei pantaloni verdognoli, anch'essi militari. In mano aveva due pistole. Una di esse era ancora fumante. L'uomo puntò l'altra pistola su Dick, poi fece fuoco.



Salve ragazzi.
Scusate il ritardo, ma ho dovuto rivedere più volte questo capitolo. All'inizio doveva essere più lungo, ma poi ho preferito un po di pathos.
Fatemi sapere cosa ne pensate e...al prossimo capitolo.
Christian98
  
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