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Autore: Black Spirit    19/06/2017    0 recensioni
Non è pace questa, non lo è ancora. Si trova a metà strada e potremmo anche andarcene ma non vogliamo. Non dobbiamo. Questa è l'ultima battaglia, è quella che deciderà tutto. Come potremmo non guardare?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Harry Potter, Lily Evans, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Un tempo mi piaceva questo posto, era casa mia, ero al sicuro qui… Certo al sicuro per modo di dire, fra serpenti giganti e rospi rosa c’erano state molte gatte da pelare, ma la scuola era sempre stata un luogo felice, pieno di vita, di risate e di gioia. O almeno un tempo lo era. Adesso era un luogo di morte, di lacrime, di dolore, di guerra. Mago contro mago, incantesimo contro incantesimo, vita contro vita… Tentando di sopravvivere. Sperando di sopravvivere e tornare dai propri cari, senza voler nemmeno considerare la possibilità che non ce la facciano perché è fin troppo avvilente. Così tanti morti in questa guerra, anche prima di questa battaglia. Così tante vite spezzate e per cosa poi? Per un folle.
Harry è diventato un orfano per questo.
Sirius ha passato 12 anni ad Azkaban e poi è morto per questo.
Silente ha dato la vita per questo.
Tutto per cosa? Che valore ha? Tutto per la follia di un uomo! Si, perché alla fine non è altro che un uomo anzi ormai è solo un mostro. Mi viene da urlare pensando a queste cose, mi viene da urlare guardandoli combattere. Perché ormai non possiamo fare altro che guardare da qui, invisibili e senza voce, vedere gli esiti di questa battaglia e poi e solo poi andare oltre.
“Mio figlio ora è orfano…” Tonks piange contro la spalla del marito, un altro neonato che perde i genitori per questa guerra. “Harry si prenderà cura di lui” Remus è ottimista, pensa che vinceremo ma non può saperlo e glielo si legge negli occhi. Forse è per questo che non guarda Tonks… Ha paura che lei lo veda.
“I-Io non capisco. Cos’è successo?” Colin… Piccolo, coraggioso Colin… Non saresti dovuto restare, avevi tutta la vita davanti a te. Adesso chi ti spiegherà che sei morto? Non posso farlo io, non ora.
Li sento urlare… Sento le loro urla ma non posso guardarli. Non riesco a guardarli. Mia madre, mio padre, i miei fratelli, mia sorella... Piangono, urlano, si stringono al mio corpo. Perché ormai è solo un corpo, un guscio vuoto. Io non sono più lì, sono qui, sono davanti a voi. Ma voi non potete vedermi, lo so. Non potrete vedermi mai più, almeno non me. Ma ci sarà lui… George, non posso avvicinarmi a lui. Non è giusto, non posso lasciare mio fratello, non è giusto. Non potrà vivere così, è troppo crudele. Mi vedrà in ogni riflesso, in ogni foto. Mi avvicino lentamente, fa male guardarli, fa male sentirli. Fa male sapere che non mi vedono, fa ancora più male sapere che non mi sentono. Siamo così tanti qui, li guardiamo ma non possiamo fare niente. Ci sono anche loro, ci sono anche i Mangiamorte. Stanno lontani da noi e noi da loro. Siamo morti, non avrebbe senso continuare a combattere ora e quindi rimaniamo qui e guardiamo, ci limitiamo a questo. E poi qualcosa cambia, siamo come falene attirate dalla luce, dalla Pietra della Resurrezione. Non tutti ci palesiamo, lui non ci sta chiamando tutti.
“Sei stato così coraggioso”
Harry si sente in colpa, l’ha sempre fatto, lo sappiamo tutti. Vedere sua madre deve essere come una pugnalata al cuore…
“Mi dispiace, non ho mai voluto che qualcuno di voi morisse per me. E Remus tuo figlio…” Harry non può vederlo ma proprio accanto a Remus, Tonks sta sorridendo nonostante le lacrime. Probabilmente anche lei ha capito che ci sarà chi si occuperà del bambino. Vedo già mia madre sferruzzargli un maglione. “Altri gli diranno per cosa sua madre e suo padre sono morti. Un giorno lui capirà.” Non piange nemmeno dicendo queste parole… Mi chiedo come faccia. “Resterete con me?” Siamo tutti qui con te Harry, solo che non ci vedi ma noi siamo tutti con te. E lo siamo per tutto il tragitto, mentre i Mangiamorte urlano e strepitano nel desiderio di avvertire il loro padrone dell’inganno. La loro tortura è la nostra vittoria. Rimaniamo accanto ai nostri cari nel combattimento, osservando, sperando. Li vediamo vincere, vediamo Voldemort cadere ed allora è finita. Ce l’abbiamo fatta. Non siamo morti per niente. E adesso capiamo che possiamo andare, che è finita, che siamo liberi. Soffriranno, piangeranno le nostre morti ma vivranno ed è questa la cosa più importante.
“Un giorno saremo insieme, vi aspetterò ma metteteci tanto per favore”.
  
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