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Autore: pastelwriting    20/06/2017    1 recensioni
[Hinata x Komaeda // SPOILER del videogioco Danganronpa 2]
Il tempo che avevano trascorso insieme sull'isola non era sufficiente, non poteva accettare che lui non fosse più al suo fianco.
Hinata voleva a tutti i costi che Komaeda tornasse da lui.
Aveva bisogno che Komaeda tornasse da lui.
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hajime Hinata
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Komaeda è stato il primo ad aver parlato ad Hinata una volta arrivati sull'isola.
Passavano davvero tanto tempo insieme, quei due. Almeno, fino all'omicidio di Togami, fino alla conseguente morte di Teruteru, fino al processo durante il quale Komaeda ha mostrato il vero sè stesso.
Aveva mostrato di essere in grado di arrivare ad uccidere in nome della speranza, nonostante questo in realtà non avesse il minimo senso, secondo Hinata.
Eppure Hinata non riusciva ad ignorarlo e a trattarlo come uno psicopatico come facevano tutti i loro compagni. Non voleva che tutto il tempo che avevano trascorso insieme e che il rapporto che si era creato tra i due andasse perduto, sebbene non volesse ammetterlo nemmeno a sè stesso.
Per questo ha rinunciato ad andare da lui quando Nagito si trovava nel vecchio edificio accanto al ristorante dell'hotel, con le mani legate dietro la schiena, sdraiato a terra.
Perchè vederlo così, senza poter fare nulla per aiutarlo, forse per Hinata era troppo doloroso.
E per questo lo cercava lo stesso per passare del tempo con lui, indipendentemente da quello che avrebbero potuto pensare i loro compagni di classe, perchè alla fine Komaeda era sempre lo stesso.
Non aveva rinunciato a stare con lui in ospedale di tanto in tanto, mentre si trovava vittima della malattia che Monokuma aveva provocato sull'isola e anche nel momento in cui Nagito era apparso misteriosamente sul loro piano della casa dei divertimenti del lunapark mentre tutti i passaggi erano bloccati, per quanto potesse essere inquietante la sua comparsa, Hinata doveva ammettere di essersi sentito sollevato nel momento in cui l'ha visto di fronte a sè.
Komaeda era stato il primo a parlare con lui e l'unico ad aiutarlo e rassicurarlo ogni qual volta Hinata si trovasse a domandarsi quale fosse il suo talento, quello che gli aveva permesso di frequentare la Hope's Peak Academy.
L'aveva fatto ridere e l'aveva tirato su di morale, riusciva a sentirsi meno solo grazie a lui, nonostante tutto.
E se anche Komaeda fosse diventato pazzo a causa della situazione in cui si trovavano, Hinata come potrebbe biasimarlo?

֍



Silenzio.
La musica che fino a mezz'ora prima si poteva sentire provenire dalla stanza non riempie più l'aria, dalla quale è sparito anche il fumo che impediva di vedere qualsiasi cosa.
E' l'urlo di Sonia a rompere il silenzio, seguito da quello di Suoda, mentre tutto quello che riesce a fare Hinata è restare immobile, trattenendo il fiato, con le gambe tremanti, mentre tenta di non crollare sulle ginocchia, perchè il corpo di Komaeda si trova proprio di fronte a lui, steso a terra con mani e piedi legati, ferite su ogni arto e una lancia a trafiggergli il petto.

֍



Tutto quello a cui riusciva a pensare Hinata era che Komaeda aveva preferito ricorrere al suicidio piuttosto che restare con lui.
Preferiva veder rispledere la speranza dei suoi compagni, sacrificando la sua stessa vita, piuttosto che restare al fianco di Hajime.
E anche ora che hanno scoperto il mistero della loro vita su quell'isola e del progetto del Nuovo Mondo della Future Fondation, non poteva non pensare a lui.
Il tempo che avevano trascorso insieme sull'isola non era sufficiente, non poteva accettare che lui non fosse più al suo fianco.
Hinata voleva a tutti i costi che Komaeda tornasse da lui.
Aveva bisogno che Komaeda tornasse da lui.

֍



Komaeda è il primo a riaprire gli occhi.
Hinata è la prima cosa che rivede del mondo reale.
Vorrebbe gettargli le braccia al collo? Certo, lo vorrebbero entrambi.
Eppure nessuno dei due muove un muscolo.
-Andiamo ad aiutare la classe 78-
Hinata lo aiuta ad alzarsi, tendendogli la mano, che viene accettata senza esitazione da Komaeda.
Seduto nella capsula, osserva Hajime che si sposta per rianimare un altro dei loro compagni.
-Ah, Nagito, cerca di non morire-

֍



Mentre tutti i loro amici riposano nelle cabine della nave su cui si trova tutta la classe 77 della Hope's Peak Academy, Hinata è seduto accanto a Komaeda che si trova ancora sul ponte della nave, intento a osservare il cielo notturno riflesso sull'oceano.
Tutti insieme, hanno deciso di dare inizio ad un nuovo futuro, allontanando tutta la disperazione che li aveva resi prigionieri.
Hinata sapeva che Komaeda si sarebbe trovato lì, ancora sveglio. Perchè sapeva quanto guardare il cielo gli desse speranza, e quale momento migliore per ammirare il cielo, se non dopo essere stati riportati nel mondo reale?
Così come Komaeda, Hinata osserva un punto impreciso sopra di lui.
-Perchè diavolo l'hai fatto?-
-Il suicidio? Beh, volevo smascherare il colpevole- le parole vengono pronunciate con voce totalmente calma, senza lasciar trapelare la minima preoccupazione.
-Basando tutto sulla tua fortuna. E' stato un gesto totalmente stupido, hai rischiato la tua vita per un motivo assurdo- Hajime sente le lacrime pizzicare gli angoli dei suoi occhi, mentre ricorda il corpo di Nagito trafitto da una lancia.
-Eppure grazie a questo avete trovare il traditore e siete riusciti a risolvere il mistero dell'isola, no?-
-E avresti sacrificato la tua vita soltanto per questo?-
-Beh, certo- le parole sono seguite da una piccola risata -Ma.. per trovare la forza di fare ciò che ho fatto, sapevo già che la mia fortuna non mi avrebbe portato soltanto a smascherare il colpevole-
Lo sguardo di Nagito di sposta su Hajime, il quale viene travolto da una verità alla quale non sarebbe mai riuscito a credere.
-Tu... sapevi che ti avrei riportato in vita?-
-No, ma lo potevo immaginare. Ci potevo sperare-
-Come facevi a sapere del progetto del Nuovo Mondo? E' impossibile, l'abbiamo scoperto soltanto dopo la tua morte...-
-Hinata, non lo sapevo- Hajime non riusciva a credere alla tranquillità con cui Komaeda si stava spiegando, nè tantomeno alle parole che uscivano dalla sua bocca -Non sapevo del progetto, ma avevo capito che qualcosa non andava. Così ho lasciato che la mia fortuna facesse tutto al posto mio-
-E se ti fossi sbagliato? Come hai potuto fidarti della fortuna? Hai idea di quanto sia stato male dovendo analizzare il tuo cadavere? Hai idea di come sia stato per me trovare il tuo corpo dopo che l'ultima cosa che mi avevi detto era che dovevo sbrigarmi a trovare una maledetta bomba? Avere la consapevolezza di non poterti più parlare? Hai ide...-
Le parole di Hinata vengono bruscamente fermate da Komaeda, il quale poggia le proprie labbra su quelle del ragazzo accanto a lui, in un bacio dolce e delicato che lascia il posto ad un bacio più lungo, con le labbra appena schiuse e la mano di Komaeda che accarezza la guancia di Hinata.
-Ma ora sono qui, no?-
Hinata lo osserva per qualche secondo prima di gettargli le braccia al collo senza dire una parola, stringendolo a sè come mai avrebbe pensato di stringere qualcuno.
Non ha intenzione di lasciarlo andare ancora per un bel po', perchè non gli permetterà più di andare via da lui.
La risata appena accennata di Komaeda raggiunge l'orecchio di Hinata, mentre avverte anche due braccia che lo stringono a loro volta.
-Immagino di essere davvero tanto fortunato-




Spazio Autrice
Salve a tutti!
Se state leggendo, grazie per essere arrivati fino a questo punto!
Come avrete notato ci sono alcune differenze rispetto alla vera storia, come il fatto che i personaggi hanno ancora i ricordi dell'isola, mentre non dovrebbero suppongo (preciso che non ho ancora finito di guardare Zetsubō-hen quindi in caso le cose dovessero andare diversamente rispetto a quanto viene detto nel gioco, perdonatemi) ma è una cosa che ho in mente di scrivere da un po' di tempo, quindi eccola qui!
Spero che vi sia piaciuta, non ho sinceramente mai scritto storie con salti temporali e tendo sempre a descrivere soltanto dei momenti, ma ho voluto fare questo piccolo esperimento.
Penso scriverò ancora su questa coppia, nella mia mente i Komahina sono decisamente canon, che posso farci
Beh vi saluto, spero mi facciate sapere che ne pensate!
Alla prossima,
-Ellie

  
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