Fanfic su artisti musicali > Melanie Martinez
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Autore: HideKaneBae    20/06/2017    0 recensioni
Melanie Martinez era sempre stata una ragazza particolare. Si vestiva come le sue bambole, aveva gli incisivi leggermente distanziati e si tingeva metà capelli di rosa, blu o semplicemente li decolorava.
Genere: Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Melanie Martinez era sempre stata una ragazza particolare. Si vestiva come le sue bambole, aveva gli incisivi leggermente distanziati e si tingeva metà capelli di rosa, blu o semplicemente li decolorava. Ora è una cantante abbastanza conosciuta in tutto il mondo, ha uno stile particolare ed è amata dai suoi fans. Il suo stile è completamente ispirato a vecchie bambole e giocattoli d'epoca e cattura molto l'attenzione, ma anche i testi delle sue canzoni sono particolari. Se si ascoltano infatti, oltre ad elementi dolci rosei si possono notare tratti inquietanti come omicidi, droga e tradimenti. Il suo album Cry Baby infatti descrive il suo passato racchiudendo tutto ciò che ha vissuto. Ora però si sente incredibilmente felice, o almeno lo è in apparenza. Da quando si è esibita al talent show "the Voice" la sua carriera è decollata, finalmente ha potuto realizzare il suo sogno; cantare. Ora sembra una ragazza felice, ha degli amici che la aiutano nei video, ha una casa tutta sua e dei fans che la supportano. Ma il suo passato è oscuro. Come si capisce dalle sue canzoni il passato di Melanie è stato terribile; la madre era alcolizzata, il padre tradiva la moglie e il fratello fumava marijuana. La sua famiglia era una casa delle bambole, dove tutti fingevano di essere perfetti. Ma fingersi normali non si limitava a quello. Il padre di Melanie era un Ghoul, la madre era umana; pertanto lei era nata con il sekigan, caso molto isolato, mentre il fratello era un più comune mezzo umano. Ad aggravare la situazione erano quindi le condizioni alimentari; odiava mangiare carne umana o bere del sangue. Il caffè lo riusciva a bere senza problemi, tuttavia non bastava. Era quindi in un perenne inferno fatto di fame, urla e tradimenti, racchiuso in una casa. La madre, nonostante fosse costantemente ubriaca, la obbligava a bere del sangue da biberon o tazzine per bambini. Non importava quanto Melanie si opponeva, una volta a settimana, in parte per la fame in parte per l'insistenza della madre, beveva il sangue. A peggiorare la situazione, oltre alla famiglia, c'era la scuola. Doveva mantenere l'aspetto di una normale studentessa, aveva buoni voti ma veniva isolata. Tutti la evitavano o la prendevano in giro per il suo aspetto stravagante. I bulli la picchiavano, certo non provava molto dolore essendo un Ghoul, ma tutto ciò le feriva il cuore. Una notte la madre cedette al desiderio di vendetta contro il marito. Egli infatti era tornato a casa con una prostituta e la moglie non lo tollerava. Sapeva che il figlio oltre a spacciare erba aveva qualche piccolo quinque da rivendere. Ne prese uno a forma di coltello, approfittò del momento in cui il marito si coricò a letto, ubriaco. Lo uccise senza lasciargli il tempo di fiatare, l'unico rumore che si sentì fu il respiro che abbandonava il Ghoul. Ubriaca e in preda alla furia omicida salì al piano superiore e uccise il figlio. Melanie, che essendo un Ghoul aveva un udito sopraffino, sentì la madre avvicinarsi; udì il parquet scricchiolare. Mentre pensava ad un modo per sfuggire alla madre, le passarono davanti agli occhi alcuni ricordi. Fin da piccola veniva chiamata "piagnucolona"; quando si rifiutava di bere il sangue o mangiare carne, il sekigan si attivava e le faceva piangere da quell'occhio sangue, dall'altro lacrime amare. Rivide tutti i momenti in cui la madre la maltrattava e la picchiava, capendo così che doveva reagire. Piangendo, poiché lo considerava un crimine orribile, attivò il kagune. Grandi e pallide ali si formarono sulla sua schiena. Sembrava un angelo caduto, una ragazza bellissima che piangeva con grandi ali bianche con le punte rosa pastello. La madre entrò in quel preciso momento e ne rimase sorpresa. Non credeva che la figlia, che aveva sempre ritenuto un incapace, fosse in grado di estrarre un kagune, e anche parecchio bello. In quel momento di esitazione della madre, melanie si rinchiuse tra le sue ali; impedendo alla madre di sferrarle colpi mortali.  Ella cercò di colpirla più volte e continuò per vari minuti, fino a quando, stanca e debole, Melanie sparò i proiettili tipici dei kaguni Ukaku. Essi trafissero la madre, uccidendola. Melanie, in preda alla fame, corse a nutrirsi; la sua mente non era più con lei. Cannibalizzò suo padre e mangiò la madre. Quando arrivò al fratello si fermò e non lo mangiò. Aveva un caratteraccio e fumava, ma in quella casa era l'unico che non la picchiava, anzi l'aveva anche difesa dai bulli qualche volta. Lasciò il corpo sul letto e corse in camera a piangere. Il giorno seguente gli investigatori arrivarono a casa sua e la portarono in centrale. Allora non c'erano i rivelatori di cellule RC, quindi riuscì a fingersi una mezza umana figlia di un Ghoul e gli investigatori archiviarono il caso come omicidio/suicidio domestico. Ancora oggi i fantasmi del passato la tormentano, però è riuscita a rialzarsi e a realizzare il suo sogno, cantare.
   
 
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