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Autore: Tenue    20/06/2017    2 recensioni
"C’erano tante cose che avrebbe potuto fare in quell'assolato pomeriggio di giugno, eppure non aveva voglia di fare proprio niente. La noia lo stava corrodendo e se c’era qualcosa che Hiro odiava alla follia, quello era proprio annoiarsi."
Tadashi è partito per una gita con i suoi amici, ma secondo Hiro il suo viaggio sta durando decisamente troppo. Si sta annoiando senza di lui e Tadashi dovrà farsi perdonare per questo.
[TadaHiro, ma si può intendere anche come semplice legame tra fratelli]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hiro Hamada, Tadashi Hamada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Deddicata ad una  meravigliosa scrittrice, che non smette mai di emozionarmi.
Grazie per tutto carissima Miryel e buon compleanno!  
Spero che questa piccola TadaHiro ti possa piacere, non ne avevo mai scritta una prima, ma ce l'ho messa tutta <3



 
Bored without you
 
Hiro stava steso sul freddo pavimento della sua cameretta da almeno venti minuti ormai e non accennava a volersi alzare da lì.
Tutti i progetti che i suoi amici lo incoraggiavano a completare erano sparsi sul suo letto disordinatamente, insieme ad un ammasso di matite, libri non letti e console portatili. Accanto a lui erano poggiate le sue cuffiette, ma il suo cellulare sembrava sparito da qualche parte nel disordine.
Sospirò esasperato, c’erano tante cose che avrebbe potuto fare in quell’assolato pomeriggio di giugno, eppure non aveva voglia di fare proprio niente. La noia lo stava corrodendo e se c’era qualcosa che Hiro odiava alla follia, quello era proprio annoiarsi.
 
-Senti- esordì improvvisamente col viso corrucciato –smettila di farmi stare così. Prendimi, avanti.- Allargò le braccia, mentre sembrava parlare ad un ipotetico cupo mietitore –Eddaiii! Sono stufo di stare così… così!-
Chiuse gli occhi, espirando forte. Cosa c’era che non andava in lui, continuava a chiedersi. Sentiva di star perdendo tempo, eppure non riusciva nemmeno ad alzarsi.
Spostò lo sguardo alla ricerca di qualcosa, di qualsiasi cosa, ma niente sembrava catturare la sua attenzione, eccezione fatta per il telefono che di sfuggita vide sotto al suo letto.
-Ecco dove diavolo era finito.- si sporse col corpo verso di esso e lo afferrò.
–Mmh…- con aria assonnata si mise a scorrere diverse immagini senza averne realmente interesse, si soffermò invece sulla cartella della musica, che suo fratello aveva riempito per lui qualche settimana prima.
 
Fu un sollievo immediato. La musica, almeno in parte, era riuscita a sciogliere l’enorme blocco che sentiva nella testa.
I Fall Out Boy non lo deludevano mai, ogni volta che li ascoltava era come la prima. Evocavano nella sua testa immagini epiche e bellissime, forse perché in fondo ogni canzone veniva ricollegata ad un momento, ad un luogo, ad una persona importante per lui.
Una persona.
Accennando un piccolo sorriso, aveva cominciato a canticchiare, mentre la musica si espandeva per tutta la camera.
 
I am the sand in the bottom half of the hourglass
I try to picture me without you but I can’t
 
Un rumore di passi proveniente dalle scale lo distrasse dalla musica. Appena riconobbe i passi e si rese conto di chi ci fosse fuori dalla sua camera, si precipitò ad aprire la porta. Di fronte a lui si ritrovò Tadashi che dopo una gita con i suoi amici, secondo Hiro durata un po’ troppi giorni, è finalmente tornato a casa.
Tadashi non riuscì nemmeno a mettere giù le sue cose che il fratello gli era già saltato praticamente addosso abbracciandolo.
-Dashi sei un idiota!- esclamò all’ improvviso, staccandosi da lui. Tadashi lo guardò sconcertato.
-Tu avevi detto tre giorni, ma sono passati ben più di tre giorni! Sei stato via un sacco, ma lo sai quanto mi sono annoiato?!-
Tadashi alzò gli occhi al cielo, senza però riuscire a trattenere un sorriso. Mentre Hiro era distratto dal suo urlargli contro, ne approfittò per lasciargli un innocente bacio sulla guancia.
-Mi spiace Hiro, giuro che mi farò perdonare!- Disse, mentre lo superava ed entrava in camera, poggiando finalmente le sue cose. Il più piccolo rimase imbambolato sotto la porta con un’espressione a metà tra l’infastidito e l’imbarazzato.
Si girò a guardarlo, col viso imbronciato.
-Vuoi giocare ai videogiochi, fratellino?- azzardò Tadashi sperando di farsi perdonare. Hiro rimase ancora un attimo immobile sotto la porta, ma infine cedette, fiondandosi sul suo letto accanto a lui e prendendo uno dei controller che il fratello gli porgeva.
-E va bene…-
-Mi perdoni?-
-Solo un po’.-
Tadashi rise a quell’affermazione.
-Non stare via più così tanto…- mormorò Hiro, anche se infondo Tadashi non era stato via poi così tanto. Avevano solo avuto un imprevisto e i tre giorni erano diventati quattro, eppure gli era mancato così tanto.
-Okay, fratellino.-
 
I try to picture me without you but I can't
'Cause we could be immortals


 
  
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