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Autore: MilesRedwing    20/06/2017    1 recensioni
La zia Quickdraw e Nonna Sparrow, due personaggi dai libri ispirati a pirati dei caraibi, due donne molto simili e due agguerrite piratesse. Come è cominciata la loro storia? Quante avventure hanno passato insieme? E perché si odiano al punto di non potersi vedere senza abbordare l'una la nave dell'altra?
Un grazie speciale a FannySparrow che mi ha dato l'ispirazione per questa mia prima long con le sue Famiglia, dalla raccolta del capitano e Noose- Accalappiati, di cui sono appassionata, grazie, Fan! ^.^
Ah, buona lettura e figli maschi
Milletta
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Davvero, io non so cosa ... grazie. - 

Si girò a stringere la mano della più attempata vermiglia e intanto intrecciò le lunghe ciocche nere che le cadevano insolenti sul petto e sulle spalle, una dannazione con l'afa di quella sera di giugno sull'Isola dei Relitti. A Ruth non era mai piaciuta la Baia più di quanto a Mabeltrude Sparrow era mai piaciuto il brandy, ma dalla maledetta mattina che aveva deciso di seguire suo marito in quella viscida e lercia topaia, lei e quella vecchia volpe di Quickdraw McFleming si erano subito intese, divenendo ben più che comari. L'esperta e astuta zia difendeva con piacere la bella odalisca e il suo marmocchietto Jack, di appena dieci anni, dopotutto lei di scarafaggi ne aveva tredici e mai numero era stato più azzeccato a indicarne la distruttrice furia. Era una vera sciagura essere stata con così tanti uomini, anche a distanza di tempo. Perlomeno questo era sempre quello che le ripeteva dopo averne ucciso o massacrato qualcuno.

- Sei rimasta anche l'altra notte quando Jack aveva la febbre e non ho neanche potuto pagarti per ... - 

- Silenzio, gioia. Il tuo caro Eddie m'ha salvato il culo tante di quelle volte ... è il minimo che io possa fare, dopo quasi sedici anni! - asserì irremovibile la donna dai lunghi capelli rossi, con un tono a metà tra l' austerità e l'amore.

- Mi ricordate tanto una mia vecchia ... conoscenza quando siete insieme. - Si aggiustò la lunga gonna finendo di pulire il bancone della locanda, porgendo all'indiana due ninnoli abbandonati sul tavolo graffiato. 

- Miei non sono. -

- Li dimentico sempre! - ringraziò la bella odalisca, finendo di sistemarsi i capelli. Nutriva un miscuglio d'ammirazione e disgusto per la vecchia piratessa, in molti lì alla baia le avevano parlato delle sue imprese, di un certo Aver o Avrage o Avery con cui pare fosse sposata o fidanzata e di come lei e sua sorella maggiore, quella scellerata di Mildred Grace  erano state abbandonate orfane su un molo malconcio nei pressi di Isla Tortuga: tagliagole dalla nascita, di nome e di fatto. Ma se una di loro s'era rivelata dal principio quale sanguinaria sicaria e sacro terrore sia di Jack che di sua madre, al contrario Agatha "Quickdraw" Sparrow non aveva fatto altro che tirarli via d'impiccio.

- E poi è il mio unico nipotino, dopotutto.- 

Concluse quest'ultima, scoprendo in un sorriso sincero, per quanto una disonesta fosse capace di sincerità almeno verso un'altra disonesta, un anello incastrato nel labbro superiore e due denti finti, uno d'oro e uno d'argento.

- Cercherò di tornare il prima possibile con quelle gocce, tu ... cerca di non farlo alzare dal letto, per quanto ti sarà possibile convincerlo. - Intanto Ruth si era avviata all'ingresso in  un lungo mantello nero.

- Ohi, Ruthie - la richiamò la rossa appena prima che la "cognata" sgattaiolasse fuori.

- Cerca solo di tornare con una testa in mano, piuttosto che senza, magari. Le ire del caro attuale pirata del Madagascar preferirei lasciarle al mare, comprendi? - aggiunse seria.

- Aye, capitano. - E corse via, affrettandosi a chiudere bene la porta scricchiolante alle suo spalle.

 

 

- Non è giusto, io mi oppongo! - 

- Ah, questa presumo sarà una lunga e odiosissima mattina di secca e baggianate.-

L'attempata e riccia piratessa vermiglia fissò sbuffando il nipotino, tentando con tutte le forze di restare il più  austera possibile, mentre lo avrebbe minacciato almeno.

- Tua madre mi ha pregato con tutta se stessa di farti restare a letto, signorino, quindi o ora mi dai una buona ragione per non metterti sulle mie ginocchia e darti una lezione degna di quelle che ti impartisce tua nonna, oppure abbassi il tono e resti inchiodato lì, aye? - Quick fece schioccarw la lingua minacciosa e strinse il manico della sputafuoco che teneva fedele alla cintola del corsetto blu caraibico. 

Il mocciosetto dal suo canto non si fece intimorire, scostò prima la coperta, poi le lenzuola, ripose il guanciale in orizzontale sulla testiera e si alzò con uno scatto deciso, infilandosi stivali e giacca e facendo per prendere il piccolo tricorno poggiato sul comodino. Poi si mise nella più impettita posizione che avrebbe mai potuto assumere e guardando la zia negli occhi come si fa con una belva famelica che sta per attaccare precisò, indicando il piccolo naviglio dalle toppe nere ormeggiato sulla sua mensola:

- Io sono il capitan Jack Sparrow, della Perla Nera, figlio del pirata nobile del Madagascar e dichiaro qui e ora di poter terminare così la mia convalescenza, ragione per cui sono libero di alzarmi da questo letto e scendere al molo a giocare. Zia Quick, con permesso - fece così per passarle davanti aggiustandosi il tricorno sul capo.

- Mozzo avvisato, mezzo salvato, Jackie.-  E la rotta fu tristemente decisa per l'astuto giovanotto, che, preso per il polso dalla arzilla zia e spinto a fare un doppio capitombolo tra il letto e gli stivali di questa, si ritrovò prono sulle sue gambe affusolate e ancora flessuose e provocanti, nonostante gli anni, pronto per essere giustiziato.

- Parlay!! - strillò il malcapitato dimenandosi dagli artigli della crudele avventuriera. 

Alla Baia dei Relitti erano in poche a potersi vantare d'esser capaci di acciuffare, sgridare e punire il "brillante Jack", come lo chiamavano tutti i poveretti immischiati almeno una volta nella loro miserabile vita nei guai che il ragazzino era solito combinare e se Quickdraw e Mildred Sparrow erano queste poche, il piccolo ricercato aveva avuto modo di assaggiarne la furia sulla propria pelle, ben più di una volta e ne conosceva bene le conseguenze nefaste.

- Invoco il diritto a parlamentare! È scritto nel codice dei pirati! - continuava disperato, avvinghiandosi ai piedi del letto per tentare in tutti i modi di fuggire alla stretta della donna.

- Hai ragione, tesoro, peccato tu non sia un pirata! - E fece per alzare impietosa la mano destra, pronta a mollargli la prima vergata.

- Parlay, per favore, pietà, sono fresco di legnate da ieri sera! Ahio! Perfino Davy Jones avrebbe compassione, andiamo! -

Si diceva che i pirati fossero persone spietate e senza la benché minima inclinazione alla pietà, decisi fino all'ultimo nel portare a compimento finanche le torture più spietate.

Eppure, quella mattina, la tremenda Mcfleming fu inspiegabilmente presa da un ... moto, un sentimento quasi materno verso quella bestiolina dai capelli scuri che si era lentamente intrufolata nella sua quotidianità da oltre qualche luna. Un piccolo ricordo sfavillò come un barlume nella sua stordita memoria e l'ultima bottiglia di rum - o perlomeno così avrebbe risposto lei a chiunque le avesse chiesto delucidazioni su quel raro fenomeno - la riportò indietro a anni e anni prima, su una nave dannata quanto familiare, comandata da un viscido nocchiere e da uomini fantasma, imperlata dell'odio maledetto di due fanciulle dello stesso sangue.

 

 

- Quickdraw! Quickdraw, afferra la mia mano! -

Ghermiva le onde e s'annaspava la via in quel tumulto di spruzzi e soffocanti aliti di sale la sirena scarlatta, mentre il ruggente capitano squarciava le grosse gocce di tempesta, gridando il suo nome.

Un lampo di voce la tirò su al timone e quel rischio d'annegamento fu solo una partita persa e il ricordo d'un disonore innamorato.

- Quickdraw! Quickdraw, ti prego, mi serve il tuo aiuto! - 

Aprì una palpebra annerita di fuliggine e nocche nemiche in quel marasma di polvere da sparo e sciabolate e l'Olandese Volante accolse la sua folle e reale consapevolezza di una decisione troppo avventata perfino per una Sparrow, quando John Raja riuscì finalmente a svegliarla e tirarla su dal garbuglio di quelle cime di mezzana.

- Non puoi lasciarmi ora! - sentenziò il mozzo tagliandole via lo stretto corsetto, permettendole di respirare finalmente.

- John?! - La donna sembrava uscita da una sbronza o da una notte di bordate, tanto frastornata dall'esplosione causata dalla sorella maggiore da non avere il benché minimo ricordo di cosa fosse accaduto fino a quell'istante.

- Credevo tu avessi un piano! - Il giovane indiano sembrava frastornato e confuso al punto d'esser fortemente tentato di sguainare una spada o premere un grilletto verso l'unica donna in tutti i sette mari capace di ammaliarlo o condurlo al creatore o a Davy Jones stesso, appunto, come di lì a poco egli stesso avrebbe affermato. Di tutta risposta la vermiglia s'aggiustò i ninnoli e il bistro attorno alle iridi verdognole, specchiandosi nella lama della sciabola che per gentile concessione della dea del mare era rimasta ancora ben salda alla sua cintola di stracci e pugnali.

- Il vero piano, compare è che io non ho mai avuto un piano - provvide a chiarirgli ogni minimo dubbio di buona riuscita. 

A John Raja gelarono le ossa e dire che non fu veramente tentato dalla propria pistola sarebbe veramente raccontare il falso, tuttavia nulla sembrava poter far desistere Quickdraw dal proseguire quel folle suicidio.

- Ma come la morte non era forse troppo dolce, aye?! E i loro ... cannoni non avrebbero sparato vittoria a saperci cibo per pesci, no? Per amor di Allah, cessa quest'incoscienza, ti supplico! - Il ragazzo sembrava disperato, tanto da tenere alla propria pelle più che al proprio onore, sempre che non stesse tenendo più a quello della seducente compagna che al suo.

Una donna bella sapeva come essere facile preda di un audace bucaniere, ma solo una donna astuta sapeva come far tribolare un coraggioso capitano. 

Si, Henry Morgan capiva le femmine molto meglio di chiunque.

- Non ti permetto di usare le mie parole contro di me - Minacciosa la ragazza sguainò la lama contro quella dell'astuto "mozzo", pronta ad aprirsi un degno varco tra lui e il timone dell'Olandese.

- E ribadisco quello che ti ho detto sul relitto di mia sorella: la vendetta, John Raja, o si vince o si muore e se non sei dalla mia parte non sperare di avere molte alternative. - sputò velenosa, ingrata e meschina quale solo una donna di mare della peggior stirpe sapeva apparire. I due metalli cozzarono al ritmo di tuoni e grida di uomini spezzati in due mentre i braccianti del diavolo erano impegnati a sottomettere la ciurma della dannata o quel che ne restava. I giovani si batterono l'uno contro l'altro, mentendo a ogni sferzata, amandosi a ogni stoccata o colpo parati e pregando gli dei di cielo e mare d'uscirne vivi per potersi di nuovo scannare a vicenda. Poseidone sapeva fin quando avrebbero continuato in quello scontro caotico e fuori d'ogni disegno umano tra sartie, paranchi, assi volanti, esplosioni, cannonate e cadenti pennoni se non fosse intervenuta la sciagura in persona a sentenziare il fato beffardo di entrambi i loro fioretti.

- Agatha Quickdraw Mcfleming Sparrow! - 

Come una fiera la Capitana Mildred braccò la sorella, scaraventandola sulle pericolanti assi del ponte di tribordo mentre l'oscuro nocchiere, ancora alle sue calcagna, aveva provveduto a sostituire la vermiglia quale avversario del povero Raja, che continuava tremante a chiedersi per quale dannatissima ragione non fosse rimasto su quel dannato mercantile nove notti prima.

- Levati dai miei venti di ponente, mozzo! - Davy Jones si divertiva a scaraventarlo da un parapetto all'altro,quasi a volersi aiutare con uno scacciapensieri a escogitare uno stratagemma abbastanza crudele per sbarazzarsi di quelle due pazze scellerate belve inferocite che si dimenavano l'una sull'altra accanto al suo timone.

- Traditrice! Ti taglierei le palle se tu ce le avessi e poi te le farei mangiare!-

- Io ti appenderei a un pennone e appenderei il pennone a una poppa mezza affondata per poi salvarti il culo e affogarti un'altra volta! -

- Quando avrò finito con te persino i tuoi nipoti tremeranno alla vista del mio vessillo! -

- I miei nipoti non vedranno mai il tuo vessillo perché sarai già stecchita sotto la mia ira! Puttana! -

- Sangue velenoso d'una serpe adottata! - 

Le armi erano volate una su un pennone l'altra spezzata in due miseri giocattoli poco affilati e quanto alle pistole, beh, ben poco era rimasto di loro dopo che le due dannate avevano avuto la bella idea di attraversare l'esplosione della prua della Bloody Mary.

- Brutta ... come ci torno a quella fogna di Baia ora senza una nave, eh?! Con la tua balordaggine? - Strillò la più anziana, afferrando per i capelli la giovane e sbattendone il cranio contro un pennone spezzato. Questa dal canto suo non sembrò lasciarsi intimorire e con la testa che ancora girava per la botta la colpi alla spalla con un proiettile di fortuna. 

- Ne puoi sempre prenderne una in prestito dall'Inferno dato che ci siamo sopra, genio! - Sfotté poi beffarda, spingendole contro un cannone. 

In pochi erano stati cosi fortunati da incrociare le lame con Quickdraw Sparrow e poterlo raccontare a qualcuno con solo una ferita d'arma da taglio su un arto o senza l'arto affatto o con un proiettile da qualche parte. Eppure, fosse stata colpa del misto di simpatia e compatibilità d'affari, come lei stessa l'avrebbe definito, verso John o della botta contro il duro legno dell'Olandese o dell'essere totalmente accecata dalla sete di vendetta, alla bella Agatha sfuggì il fatto d'esser circondata da mozzi fantasma a sbarrarle la via verso la più nobile delle tradizioni piratesche mentre la parente, assatanata, si liberava dagli ultimi colpi ricevuti.

- Dove pensi di fuggire, donna? - grignò Maccus mostrando le fauci da pescecane.

- Questa poi! - Intanto Mildred s'era liberata dal cannone e bendata con un laccio di fortuna e s'apprestava di nuovo a gettarla fuori bordo il prima possibile.

Alla rossa restò solo il tempo di un disperato - Oh, mannaggia! - e di una pronta scivolata in una botola sotto coperta prima che i due nemici le si avvinghiassero contro all'unisono, finendo inevitabilmente per cozzare tra loro in un ringhio d'ira e imprecazioni.

- Tu ... tu ... tu sei matta! - John ancora basito l'aveva prontamente presa al volo e tentava la folla impresa di trascinarla via da quella bolgia molto poco raccomandabile per una signora ... perlomeno, cosi credeva il ragazzo.

- Mettimi subito giù, guarda che saprei anch'io farti baciare la figlia del cannoniere se ne avessi la voglia! - scalciava come una tigre braccata la bella piratessa e poi puntandogli un pugnale di fortuna sotto la gola aggiunse

- Sempre di fartici arrivare a un cannone, John- ghignando malefica e con gli occhi che brillavano al risuonare dei cannoni.

- Dovevo restarmene nella giungla, per gli dei! - imprecò il giovane scaraventandola sulla assi di legno.

- Vendi cara la pelle, compare! -

Quickdraw gli fece eco rapida mentre sgattaiolava verso la cabina del Capitano, pronta a impossessarsi dell'unica cosa che le avrebbe permesso un riscatto vero, non lo stupido desiderio di morte in un rantolo di consolazione mancata che tutti i comuni pirati chiamavano vendetta.

 

- E con la sola forza di una sciabola spezzata, tua zia si avvinghiò furente contro i feroci sicari del diavolo, ragazzo, ne raggiunse la tana furtiva e spalancando la porta - millantava la donna dalle ciocche ricce ormai arrugginite scaraventando il nipote sul letto e simulando un duello all'ultimo sangue a colpi di cuscinate e piume d'oca.

- E poi?! E poi che è successo? John Raja è riuscito a fermarti? O Davy Jones ti ha presa nella sua ciurma di dannati uomini pesce? - Al piccolo Jack luccicavano le iridi all'aver udito tanto sciabordar di marinai, piratesse, esotiche navi e imprese impossibili, sicari non morti e un feroce terrore con la testa di polpo che lo avrebbe da quel giorno perseguitato ogni notte da sotto il suo letto. Con uno scatto felino afferrò il cuscino e lo gettò per terra, s'avvinghiò al collo della zia e insistente prese a tirarle il lembo della casacca 

- E la nonna? Che è successo dopo?! Devo saperlo, andiamo! Non ti avrà davvero squartata a mani nude?! - domandò ingenuo con una timorosa espressione in viso.

La più matura lo guardò alzando un sopracciglio raggrinzito e gli diede un buffetto affettuoso sul muso, facendolo capitombolare tra il pagliericcio e le lenzuola.

- E sarei qui a raccontartela, brillante Jackie? - lo canzonò sorniona. Poi alzandosi infilò in un gesto solenne il fedele tricorno piumato e s'avviò sulla soglia udendo al piano di sotto i passi di Ruth, ormai di ritorno.

- Tua zia ha avuto ben più di qualche paottola a portata almeno in quelli che ricorda come i suoi anni d'oro, bestiolina - Si girò poi verso Jackie, chiamandolo come le piaceva. Sorrise malevola mostrando i denti d'oro e d'argento incastonati al posto degli incisivi e aggiunse suadente - Comprendi? -

Al giovane Sparrow bastò poco per annoverarla subito tra i suoi grandi capitani coraggiosi e già stava pensando a come fingersi malato l'indomani per poter ascoltare il seguito di quella tremenda avventura, quando il tonfo marcio e tremendo di due pesanti stivali risuonò prepotente nel corridoio davanti alla porta, facendo tribolare zia e nipote in una smorfia di disperata intuizione.

- Jack?! - Una voce ruvida e cavernosa fece eco dinanzi alla porticina di legno e al marmocchio restò a malapena il tempo di gattonare arrampicandosi fino allo scaffale più alto dell'armadio ad ante di sua madre, per sfuggire alle grinfie di quella furia iraconda di sua nonna, fiondatasi nella sua stanza armata di quella verga di legno che usava come bastone e bramosa di vendette verso lo sventurato nipote.

- Parli del diavolo - Quickdraw Mcfleming la accolse burlona, facendo per frapporsi tra lei e il ragazzo. 

- I miei gemelli d'oro sono spariti un'altra volta! Sei stato tu, mostriciattolo?! - sbraitò con la foga d'un kraken dinanzi alla nave di un capitano con la macchia nera.

- Che colpa ne ha la bertuccia se tu continui a lasciare i tuoi ninnoli nelle mie stanze, ah, Grace? - l'astuta vermiglia le si parò davanti a palmo aperto, con i gioielli in questione in mano. A Mildred parve dispiacere non avere la possibilità di rinfrescare al nipote la memoria sul castigo del giorno prima e quello fu il giorno che Jack Sparrow avrebbe ricordato come il giorno in cui sua zia gli aveva salvato la poppa, in maniera alquanto letterale, diciamo. E mai il giovane pirata avrebbe tradito la sua fiducia avendo ritrovato in lei un'alleata, un primo ufficiale e una dolce seppur folle racconta fiabe.

Dall'alto del suo muso raggrinzito dal trascorrere di molti arrembaggi e con la voce rotta a metà tra un Capitano maledetto e uno che sta per giustiziare il suo più acerrimo nemico, Mildred Grace Sparrow afferrando il suo tesoro e ficcandoselo nel reggipetto com'era solita fare diversi secoli prima freddò la sorella - Sei davvero una cattiva ragazza, Quickdraw, non credere che te la farò passare liscia, lo non dimentico niente! - ringhiò minacciosa sbattendo la porta dietro di sé e facendo gelare la schiena al ragazzo ancora appollaiato su quel trespolo di fortuna.

- Bah - la sfotté beffarda la rossa ancora in piedi dinanzi alla porta - Hai dimenticato che cattive lo siamo state entrambe, puttana. - 

E fece per imboccare la pericolante scaletta agganciata alla finestra lì accanto, uscita sgangherata dalla camera del nipote, costruita sulla vecchia vetrata del tribordo di un vecchio relitto che gli faceva da cameretta da quando era nato. 

Restò Jackie di sasso per alcuni secondi, osservando affascinato quella suadente figura allontanarsi tra i vicoli della Baia, ancora sgangherata quanto scaltra, fascinosa e intrisa di maree.

- James Teague Sparrow! - una ruggente Ruth fece capolino sulle assi disordinate e guardandosi attorno collerica ordinò al figlioletto ancora al sicuro o in trappola che dir si volesse sullo scaffaletto di legno traballante.

- Vieni subito giù e forse ti risparmio il battipanni! -

- Ma io non c'entro niente! - si difese il poverino cercando con gli occhi la leggendaria socia, ormai svanita così come era arrivata.

- È stata zia Quickdraw! - si lamentava mentre l'iraconda indiana lo trascinava verso la cucina, dove con tutte le probabilità gli avrebbe impartito le istruzioni per rimettere ordine nel vecchio sgabuzzino.

Agatha invece, spiando il siparietto da dietro il suo fido cannocchiale, sul ponte della Rose Revenge, sarebbe volentieri rimasta a fare due chiacchiere col nipote, ma aveva cose da fare, capitani da divorare, navi da distruggere, roba da rubare e come tutti i pirati sapeva che la luna non l'avrebbe certo aspettata.

 

 

  
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