Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: _Alexis J Frost_    20/06/2017    2 recensioni
{Spoiler capitoli 127-128! }
Se chiudo gli occhi posso ancora sentire la nostra melodia vibrare nell'aria, immaginare i fiori adornare il fiume dei nostri gioiosi sentimenti che riuscivano a render primavera persino l'inverno gelido. Rivedo ancora quel raggio di luce che ci isolava dal mondo, quella che unì le nostre anime sole per creare un meraviglioso duo.
Ma, inevitabilmente, gli occhi poi si riaprono e invano è il loro tentativo di rinnegare la realtà dei fatti.
Quei fiori sono appassiti.
Il fiume è stato prosciugato.
E la luce...la luce ha ormai aperto le braccia per lasciar spazio al buio.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Agni, Principe Soma Asman Gadal
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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❝You're everything
The harmony of the two of us 
has such a graceful sound, just like a flowing river. 
Our fate is to get close to each other, 
like how the lonely sun and the foolish moonlight converge. ❞


Una volta pensai che il gentil vento che soffiò sulla pelle potesse eliminare ogni peccato ed ogni errore dalle nostre vite. Chiudemmo gli occhi, col sorriso a curvar le labbra e l'ingenua convinzione di esser avvolti dall'eterna  protezione del sole e della luna.
E ridemmo, ridemmo a lungo. Le nostre risa avrebbero potuto scatenar l'invidia di chiunque, tanto reali, tanto felici queste erano.
Sembra quasi un ricordo distante avvenuto in una vita che forse neanche mi appartiene. Non più, almeno. Eppure...Già, eppure solo qualche giorno fa ero stato deliziato per l'ultima volta dal tuo caldo sorriso, convinto che la tua presenza sarebbe stata la costante che mi avrebbe accompagnato fino alla fine dei miei giorni.
Illusioni, illusioni, mere e infime illusioni! Queste son state! Altre parole per definire quell'utopico sogno non ve ne sono. Nulla vi è più ormai in questa vita privata della sua pienezza e l'unica, reale fonte di gioia e sicurezza.
Se chiudo gli occhi posso ancora sentire la nostra melodia vibrare nell'aria, immaginare i fiori adornare il fiume dei nostri gioiosi sentimenti che riuscivano a render primavera persino l'inverno gelido. Rivedo ancora quel raggio di luce che ci isolava dal mondo, quella che unì le nostre anime sole per creare un meraviglioso duo.
Ma, inevitabilmente, gli occhi poi si riaprono e invano è il loro tentativo di rinnegare la realtà dei fatti.
Quei fiori sono appassiti.
Il fiume è stato prosciugato.
E la luce...la luce ha ormai aperto le braccia per lasciar spazio al buio.
Inutili sono le mie urla, i pianti che non riescono ad avere fine ogni volta che il mio pensiero va a te. E, poiché tutto mi ricorda di te, il calore di esse sulla mia pelle sembra esser divenuto ormai normale come la sensazione di rottura subita dal cuore, divenuto solo cocci di un intero distrutto.
Mi manchi, Agni. Questo è il mio unico pensiero. E' come se avessero diviso in due la mia anima, lacerata fino a lasciarla viva per miracolo e costretta a proseguire nonostante le ferite e le cicatrici mai richiuse. A lei non è stata neanche data la possibilità di tornare a sognare, giacché il mio sogno era il tuo e la svolta di una nuova vita era stata iniziata con te al mio fianco. Sì, la nuova vita di Soma Asman Kadar era iniziata col tuo sorriso di luna, brillante come la più luminosa delle stelle, colorata come l'arcobaleno dopo una violenta tempesta.
La pensavi anche tu così, non è vero? Dopo la pioggia, eravamo stati l'uno la luce dell'altro ed insieme avevamo ammirato una sfilata di colori lucenti che ci promettemmo sarebbero stati il nostro per sempre.
Ma di quel per sempre non mi restano che urla mentre sbatto violentemente i pugni contro una porta. Tu sei dall'altra parte, ricoperto di sangue, a proteggermi fino ad esalare il tuo ultimo respiro. Io continuo e continuo fino a render secca la gola e le nocche sanguinanti, fino a prosciugare ogni forza implorandoti di aprire.
Quella porta non l'hai mai aperta. Hai preferito morire, morire per me, come avevi sempre promesso. Perché tu eri un uomo d'onore, un uomo che sarebbe dovuto esser d'esempio a tutti.
Eppure, Agni, non hai mantenuto la promessa più importante. L'unica che avrei voluto tu non infrangessi mai. Quella di rimanere al mio fianco, amico mio. L'unica promessa che per me aveva valore più di tutto il resto.
Sarebbe stato meglio che quei coltelli avessero ferito a morte anche a me, purché fossimo rimasti l'uno al fianco dell'altro come avevamo giurato di fare.
Così...così doveva andare, Agni! Avremmo dovuto condividere le gioie ed i dolori! La vita, i sorrisi e persino la morte! Non avrei avuto timore di questa con te, ne ho il terrore adesso per come ti ha portato via da me! Capisci? Comprendi...comprendi che il tuo sole non può brillare senza la luna a cui era devoto? Sai, dovunque tu ora sia, che non ho la più pallida idea di come andare avanti da solo!? La morte è facile, è facile! La vita...la vita è difficile. Difficile e dolorosa.
E nonostante ciò...Nonostante ciò, immagino la tua voce dirmi di continuare ad essere felice, poiché tu sei sempre vivo nel mio cuore. Nel mio cuore tu ci sei sempre stato e continuerai ad esserci finché avrò vita.
Perché tu eri la Luna di questo maledetto Sole, tu eri il mio tutto.
E lo sei ancora. Lo sai, questo, vero? Sai che non mi libererò di te e ti cercherò nella mia prossima vita?
Lo sai, so che lo sai. Adesso starai ridendo per ogni mio pensiero dicendomi che non cambierò mai.
E hai ragione, non cambierò mai, perché tu volevi bene a questo Soma. Non cambierò perché so che tu non lo avresti voluto.
Però...permettimi di fare una sola cosa che mai avrei fatto. Permettimi di vendicarti così che la tua ingiusta morte possa ottenere giustizia e il mio povero cuore un poco di pace.
Così da poter sorridere alla luna ancora una volta senza versar più lacrime ma salutandola con dolce e malinconica nostalgia, mentre le invierò il mio ultimo messaggio per te:
«Arrivederci, mia Luna. La prossima volta che ci rincontreremo, il tuo sole brillerà per te fino alla fine dei tempi


«Arrivederci, mio Sole. Continua a portar luce a chi ti sta intorno e sii felice come meriti.
Io sarò qui, sempre ad attendere che il tuo sorriso mi scaldi ancora e a vegliare su di te.»

Soma si voltò di scatto,guardandosi intorno con aria confusa. Era stata una bizzarra sensazione, come se qualcosa di immateriale lo avesse appena stretto in un abbraccio stringendolo dalle spalle. Ma, anziché provar paura, egli provò solo una calda sicurezza.
Salate lacrime scivolarono sul volto, raggiungendo presto le sue labbra, curvate all'insù da un tenero sorriso. Non era un folle a pensar che quello era stato un segno di Agni.
E, seppur le orecchie non siano state in grado di udir le parole di quell'invisibile presenza, queste erano invece state incise dal cuore. Quel cuore che aveva finalmente ritrovato la speranza per un prossimo e felice futuro.


 
❝You're in my heart. 
The rhapsody of the two of us 
is like a setting sun floating in a tender evening, 
in an instant moment 
where the anxious stars 
and the agonizing earth attract each other. ❞

 
{ Note: Le frasi all'inizio della fanfiction e alla fine sono strofe della character song tra Agni e Soma: Futari no Harmony.}
  
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