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Autore: Ryu Hime    22/06/2017    1 recensioni
IMPORTANTE: questa storia è il seguito de "La figlia degli Astri"
***
Una nuova minaccia si abbatte sulla Gilda di Fairy Tail, vecchie conoscenze e nuovi nemici incontrano lungo il cammino che conduce fino alla Volta Celeste.
[Tratto dal testo]
In quel momento la porta della Gilda si aprì ed una figura incappucciata, vestita con abiti da viaggio e parecchio impolverata, entrò –Chi sei?- chiese Makarov dall’alto del tavolo dove era seduto.
***
-Non mi riconoscete? Devo dire di essere leggermente offeso.- rispose la voce di un ragazzo.
***
-Conosco quel posto!- esclamò Lucy stupita –E’ citato in diversi libri di magia sugli spiriti stellari, è un luogo leggendario dove un tempo si veneravano come degli Dei scesi in terra. Ma non credevo che esistessero davvero.-
***
–Questi individui hanno un solo obbiettivo: eliminare tutti gli Dei che ritengono ostili, o per lo meno, riescono a trovare.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Volta Celeste'
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La Volta Celeste

Che cos’era successo?
Non riusciva proprio a ricordarselo…
L’unica cosa che sapeva per certo era che gli faceva un male cane la testa.
Aprì lentamente gli occhi e la luce lo investì in tutta la lucentezza, li richiuse subito.
Si alzò lentamente tenendosi la testa, come se stesse per cadergli dal corpo.
Alzò lo sguardo, le pareti di ghiaccio si levavano imponenti per almeno cento piedi lisce e perfette.
Come diavolo aveva fatto a finire lì?
Poi i ricordi lo investirono come un fiume in piena –Merda!- avevano perso contro i loro avversari. Si girò e vide la figura ancora svenuta di Suisei, lo prese per le spalle e lo scosse con forza, non c’era tempo per la delicatezza. Quello si rirese dopo un attimo –Che cos’è successo?- chiese stordito, ma dopo un secondo balzò in piedi ricordando ogni cosa –Le ragazze ce l’anno fatta?-
-C’è un solo modo per scoprirlo.- ribatté Gray e creò una scala di ghiaccio per risalire. Una volta fuori dal crepaccio si diressero verso le Rovine e subito notarono segni di lotta, poco distanti c’erano anche quelli causati da qualcuno che cadeva nella voragine. Usando uno scivolo creato da Gray raggiunsero Erza e Lucy _che era poco più in su rispetto alla Rossa_
Le scossero leggermente e alla fine ripresero i sensi –Dobbiamo contattare gli latri.- disse Erza non appena appurarono che la Chiave della Luna fosse scomparsa. Suisei prese il Lacrima per le comunicazioni e lo attivò, dovettero aspettare diversi minuti prima che Yama rispondesse, era ferito e aveva l’aria di essersi appena svegliato. Quando appresero che anche la Chiave del Sole era stata trafugata si sentirono sprofondare, che cosa potevano fare ora?
-Sekitan, sai cosa fare.- disse Suisei con uno sguardo d’intesa che lo Stellare ricambiò con dopo un secondo.
Detto questo interruppero la chiamata.

 
Natsu guardò lo Stellare senza capire –Che cosa volete fare?-
-Mi sembra ovvio.- rispose quello –Ci spostiamo sul campo di battaglia.-
-Ovvero?- chiese il Dragon Slayer senza capire –La Volta Celeste.-


 
Qualche chilometro più avanti
 
Gekido contemplò per qualche istante le due Chiavi che stringeva in mano, finalmente avrebbe spalancato le porte della Volta Celeste e allora tutti gli Dei Celestiali sarebbero morti per mano sua. Già pregustava il sapore del loro sangue e la vista dei loro corpi straziati.
Prese un profondo respiro e unì le due metà.
Non appena le estremità si toccarono una luce intensa costrinse i God Slayer a chiudere gli occhi, quando divenne meno forte poterono contemplare una chiave, l’impugnatura _grande quanto un posacenere_ rappresentava un Sole ed una Luna perfettamente uniti, l’asta lunga quanto l’avambraccio di Daichi e il diametro era di almeno tre centimetri e mezzo; la mappa aveva la forma di una mezza stella dal colore argenteo.
Gekido la prese in mano e la mostrò agli altri con aria trionfante –Questo amici miei è lo strumento che ci porterà alla vittoria!- esclamò brandendo l’oggetto.
Dopodiché si voltò di scatto e tese la mano con la quale teneva la chiave, immediatamente un’immensa porta biancastra si materializzò difronte a loro, pareva inconsistente ed era circondata da una leggera foschia. I battenti d’oro massiccio e in mezzo lo stesso simbolo della chiave.
Gekido infilò l’oggetto nella sua serratura e lo girò di scatto, un rumore metallico aleggiò nell’aria come un triangolo suonato nel silenzio più totale.
Senza attendere oltre spinse con entrambe le mani l’enorme portone, fece cenno agli altri God Slayer di seguirlo e varcarono la soglia.
 
Una volta entrati si ritrovarono nel luogo più meraviglioso su cui avessero mai posato lo sguardo. Erano circondati da migliaia di stelle d’argento, il blu profondo del cielo senza fine esaltava tutte le costellazioni, l’aurora boreale e la Via Lattea creavano meravigliosi giochi di luce.
Davanti a loro un palazzo completamente bianco, grande quanto il monte Fuji _se non di più_ aveva i tetti in stile giapponese interamente d’argento. Dall’esterno si potevano vedere le stanze grazie alle immense finestre quadrate.
Era circondato da un alone celestiale, creature alate di ogni sorta volavano nei pressi di quel luogo fantastico. L’aria priva di qualsiasi aura malvagia era illuminata dalla tenue luce delle stelle, da quella di un’eterna Luna Piena e, poco più un là, da quella del Sole che regalava calore ad un ambiente altrimenti freddo e inospitale.
Non sembrava esserci anima viva.

Tuttavia –Chi siete? Non credo di avervi mai visto da queste parti.- a parlare era stata una ragazza dai capelli neri striati d’argento tagliati appena sotto le orecchie, gli occhi perlacei e la pelle chiara, vestiva come una sacerdotessa Shintoista, con l’unica differenza che i pantaloni erano blu scuro –Siamo venuti per incontrare la tua Dea.- rispose Gekido sforzandosi di apparire il più cordiale possibile, nonostante dentro di sé non poteva che esultare dalla quasi riuscita del suo piano.
La Stellare li osservò per un attimo, poi sorrise e fece cenno di seguirla.
Gli interni del palazzo della Dea delle Stelle poteva apparire spoglio, non c’erano quadri, nelle stanze più grandi c’era solo il minimo indispensabile, le pareti erano decorate con fini ricami d’argento e le immense finestre che si trovavano un po’ dappertutto facevano entrare tutta la luce di cui c’era bisogno.
Non incontrarono molte persone lungo la strada, tuttavia i God Slayer poterono notare che erano tutti abbigliati nello stesso modo e che tutti avevano i capelli nero-argentei, gli occhi perlacei e la pelle chiara.
Dopo aver attraversato un numero imprecisato di corridoi e aperto un quantitativo incalcolabile di porte, porticine e portoni, arrivarono in una sala immensa. Era grande quanto un campo da calcio, le pareti di destra e sinistra erano interamente occupate da enormi finestre quadrate. Un tappeto blu e bianco conduceva ad un trono d’argento sovrastato da un’immensa stella a sette punte dalla quale scendevano migliaia di minuscole catenine che si collegavano ai dei bracciali d’argento con minuscoli disegni celesti su entrambi i polsi della figura seduta composta sul trono. Indossava un elegante vestito argentato che aveva una sola manica lunga mentre il secondo braccio era completamente scoperto; il corpetto argentato decorato con minuscoli diamanti, questi scemavano man mano che si avvicinavano all’ampia gonna bianca che copriva i piedi scalzi. Alle orecchie un paio di orecchini a goccia color perla e una collana con la luna e il sole sovrapposti, adagiata sulla testa una tiara di diamanti, ad ornarle la schiena un paio di candide ali angeliche. Aveva i capelli nero-blu con una ciocca bianca ornati da minuscoli diamantini; negli occhi perlacei si potevano intravedere leggermente i simboli dei Clan della Luna Piena e del Sole di Mezzogiorno.
-Cosa volete, Sterminatori di Dei?-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi qui puntuale!
Dunque, non mi sembra che ci sia molto da dire a livello di trama.
Come potete capitre presto inizieranno le mazzate serie, ma per adesso ho voluto farvi godere della bellezza della Volta Celeste.
Forse ho esagerato un pochino con le dimensioni di tutta la baracca... ma oh, è la residenza di una Dea!
Ho esagerato comunque lo so...
Ma devo dire che mi piace molto come sono riuscita a descriverla, un luogo abbastanza leggendario devo dire...
Lascio il capitolo in sospeso come al solito, ma ormai dovrete esserci abituati con una disgraziata come la sottocritta...
Credo che tutti abbiate capito chi sia la persona sul trono e sì, non sbagliate. Insomma, chi altri potrebbe essere?
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda 
angel517 per aver recensito e tutti voi che continuate a seguirmi :D
Noi ci vediamo giovedì prossimo con "Ritrovarsi in circostanze non proprio piacevoli" (che lungaggine).
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
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