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Autore: KikiLurex    22/06/2017    0 recensioni
Due amiche. Due musicisti. Un mistero.
♪♪♪
Amore. Odio. Passione. Gelosia. Sacrificio. Lacrime. Sangue.
♪♪♪
Quando l'unico vero demone del tuo passato torna prepotentemente a bussare alla tua porta, la sola cosa che puoi fare per vincere è... combattere!
♪♪♪
Quando il vero amore ti spinge a fare i conti con il tuo lato oscuro, la sola cosa che puoi fare per vivere davvero è... accettarlo!
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Angolo della Follia: Ventesimo capitolo! Ci credereste mai? Ebbene, ce l'abbiamo fatta!
Ammetto di avere ancora solo 6 capitoli da pubblicare, al momento.
No, non è ancora finita, ma non penso si dilungherà ancora molto.
Questa fanfiction è un vero e proprio parto. Ero partita da un'idea che poi mi ha portato lontano, facendomi anche attraversare momenti di profonda crisi, non sapendo come continuarla.
Per fortuna, i miei beniamini, sono tornati a parlarmi e così... andiamo avanti!
Per ora, buona lettura e buona giornata. Alla prossima.

~ Viola ~

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20 ~ What’s Going On?

Era tutto così nuovo, diverso. La sua voce, il suo corpo, il suo sangue. Era forte, potente, molto più di Kristian.
«Bevi, cucciolo.. bevi» gli mormorò all’orecchio, accarezzandogli dolcemente i capelli, lasciando che lui prendesse tutto ciò che aveva da offrire. «Così, bravo»
Jonne non riusciva a credere a quello che gli stava capitando. La sua mente era affollata da mille immagini diverse tra cui, sopra ogni altra, spiccava quella di Kristian. Lei lo conosceva. Quella donna, quella vampira, sembrava ossessionata dal chitarrista.
«Ora tocca a me» la sentì dire poco prima di sentirsi trafiggere la pelle dai suoi canini affilati come rasoi.
Senza riuscire a trattenersi, si lasciò sfuggire un gemito sommesso che causò una breve risatina della vampira attaccata al suo collo.
«Ti piace?» mormorò mentre la sua lingua gli accarezzava la ferita.
«Chi sei?» chiese nuovamente lui, tutti i sensi allerta.
La vampira puntò lo sguardo nel suo. «Posso essere chiunque tu voglia, cucciolo» gli passò un dito sulle labbra prima di leccarlo. «Mmmm» mugolò «Il mio sangue su di te ha un sapore più buono»
Jonne si costrinse a distogliere lo sguardo da lei nel disperato tentativo di riacquistare un po’ di autocontrollo. «Carrie..» mormorò, preso dal panico. «Io.. devo andare.. tu devi lasciarmi andare.. io devo..»
«Oh, Carrie» sbuffò la vampira. «Lei non potrà mai darti quello di cui hai bisogno. È solo una sciocca ragazzina mortale mentre tu..» sfiorò con la punta della lingua il piercing che il cantante aveva al capezzolo. «Tu puoi essere tutto quello che vuoi. Puoi essere un Dio»
Jonne si sorprese a sussultare. Solo in quel momento si rese conto di essere quasi completamente svestito e, suo malgrado, si ritrovò nuovamente a gemere sotto le carezze di quella donna.
«Tu mi vuoi» la sentì dire. «Lo sento. Lo fiuto» La vide avvicinarsi, lentamente. «Ti voglio anch’io, cucciolo» gli alitò sulle labbra prima di prenderne possesso.

♪♪♪

La casa era buia e silenziosa. Carrie poggiò le chiavi sul tavolino all’ingresso e accese la luce. «Jonne.. sei in casa?» La bionda testa del vampiro attirò la sua attenzione. «Ehi..» mormorò, accarezzandogli il viso. «Che ci fai qui sul divano.. addormentato?»
Il ragazzo aprì gli occhi e, immediatamente, fece un sorriso stiracchiandosi. «Ciao» disse mettendosi seduto e guardandosi intorno con aria confusa. «Io.. non lo so» ammise, passandosi una mano tra i capelli. «Finito il concerto ho salutato tutti e sono corso a casa per farmi..» si guardò per un attimo. «.. una doccia che, a quanto pare, non ho fatto»
Carrie ridacchiò. «È la prima volta che ti sorprendo a dormire durante la notte. Che avete combinato questa sera?»
Il cantante fece spallucce. «Niente, davvero» l’attirò a sé per poterla baciare. «Ora però è meglio se vado a lavarmi, credo di averne davvero bisogno»
La ragazza annuì. «Nel frattempo io mi preparo un tè caldo. È stata una serata davvero pazzesca»

•••

«Ehi guarda, sono ancora svegli» Christus diede uno sguardo nella direzione indicatagli da Roxie. «Che dici.. gli facciamo un salutino?»
Il chitarrista fece spallucce. «Come vuoi» rispose, baciandole la fronte.
La ragazza sorrise, gli stampò un bacio sulle labbra e corse alla porta. «Sorpresa» disse, appena vide la sua migliore amica.
Carrie si lasciò sfuggire un gridolino di gioia, gettandosi tra le braccia di Roxie. «Sono così contenta di vederti» scrutò oltre le sue spalle. «Di vedervi insieme»
Christus alzò la mano in segno di saluto. «Disturbiamo?» chiese poi, cercando con lo sguardo Jonne.
La ragazza scosse la testa. «No, affatto, entrate»
Appena oltrepassata la porta, il vampiro sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Un profumo, un leggerissimo aroma di gelsomino aleggiava nell’aria. «Lui dov’è?»
«Sta facendo la doccia» rispose Carrie, scrutandolo confusa. «Stai bene?»
«Credevo l’avesse già fatta» disse lui, evitando la domanda. «La doccia, intendo»
La ragazza scosse la testa. «Quando sono tornata a casa l’ho trovato addormentato sul divano e..»
«Addormentato?» la interruppe Christus, inchiodando gli occhi ai suoi.
Carrie annuì, intimorita dalla sua reazione.
«Kris.. che succede? Che hai?» chiese Roxie, posandogli una mano sul braccio.
Il chitarrista scosse la testa. «Niente, io..» portò lo sguardo sulla sua ragazza e sorrise. «.. sono solo stanco, tutto qui»
«Ehi, che ci fate qui?» La voce di Jonne fece scattare tutti.
Christus gli si avvicinò. «Siamo passati a farvi un salutino» gli diede un colpetto con il gomito. «E abbiamo saputo che ti sei addormentato come un ghiro»
Il ragazzo ridacchiò. «Già» si passò una mano tra i capelli umidi. «Probabilmente ero più stanco di quanto..» fece spallucce. «Non so.. non ricordo nemmeno di essere arrivato a casa»
Il chitarrista lo scrutò per un attimo, attentamente. «Non ricordi?»
Jonne scosse la testa. «Strano, eh?»
«Già» rispose lui, mentre un dubbio aveva iniziato ad insinuarsi nella sua mente.

♪♪♪

Roxie si strinse un po’ di più al chitarrista. «Mi dici che ti è preso prima? Perché hai reagito in quel modo quando Carrie ti ha detto di aver trovato Jonne addormentato?»
Il vampiro sospirò. «Non ti sembra strano che si sia addormentato in piena notte? Un vampiro, Roxie. Non è normale»
La ragazza aggrottò le sopracciglia. «Sì ma..» fece spallucce. «Non è proibito, mi pare. Potrà pure essere strano, ma che motivo dovrebbe avere, Jonne, di mentire?»
«Non lo so» mormorò Christus, scuotendo la testa. «Hai ragione, forse sono soltanto confuso a causa di tutto quello che è successo in quest’ultimo periodo» le prese il viso tra le mani e le baciò le labbra. «Non pensiamoci più e andiamo a casa; tu hai bisogno di riposarti e io non vedo l’ora di passare il resto della notte al tuo fianco a guardarti dormire»
La ragazza si sentì mancare la terra sotto i piedi a quelle parole. «Mi stai dicendo che resterai lì, a guardarmi mentre dormo, tutta la notte?» pigolò.
Il vampiro ridacchiò, divertito dalla sua espressione scioccata e dal rossore che le aveva acceso le guance. «Assolutamente sì» rispose poi, passandole un braccio attorno alle spalle. «E niente potrà farmi cambiare idea.. nemmeno tu»

•••

Jonne raggiunse Carrie in camera da letto. «Non dormi?» le chiese, infilandosi sotto le coperte insieme a lei.
La ragazza scosse la testa. «Non ci riesco» rispose. «La serata al bar mi ha prosciugato anche l’ultima ombra di sonno»
Il vampiro rise. Una risata leggera, roca, sensuale. «Beh.. almeno non sei sola»
Carrie sorrise. «No.. non sono sola» gli passò una mano tra i capelli, soffermandosi ad accarezzargli le labbra con la punta delle dita. «Baciami» sussurrò.
Un nuovo sorriso, un movimento leggero, il fruscio delle coperte e Jonne accontentò la sua richiesta, lasciando che il suo respiro caldo lo riempisse, che il battito accelerato del suo cuore lo eccitasse, che il profumo delicato della sua pelle lo stordisse.
Un ringhio leggero gli salì alla gola, sorprendendolo. Un’improvvisa fame di lei amplificò tutti i suoi sensi. «Carrie..» sibilò, accarezzandogli le labbra con la lingua. «Carrie io..»
La ragazza piegò la testa di lato. «Fallo» mormorò. «Ora»

♪♪♪

Un nuovo ringhio cupo gli salì alla gola quando la lasciò finalmente andare. «Dio..» sibilò, ricadendo con la schiena sul materasso.
Carrie si raggomitolò al suo fianco, una mano poggiata sul suo petto candido. «Stai bene?»
Il vampiro ridacchiò. «Dovrei essere io a chiederlo a te, non credi?»
«Forse» rispose lei, sorridendo.
Jonne le accarezzò delicatamente i capelli. «Dico davvero» mormorò, facendosi serio. «Come ti senti?»
La ragazza sospirò, strofinando il naso contro il suo. «Sto bene. È stato.. incredibile»
«Già» concordò lui. «Non saprei in quale altro modo descriverlo» si passò una mano tra i capelli biondi. «Ho sentito il bisogno di.. io..»
Carrie gli poggiò un dito sulle labbra. «Va tutto bene, non pensarci più»
Il vampiro rimase a guardarla per un minuto, in silenzio, totalmente immobile. Il modo in cui si era lasciato andare con lei, quella notte, era stato assolutamente animale, puramente istintivo, primitivo.
Per la prima volta da quando era diventato una creatura della notte, aveva sentito l’impulso irrefrenabile di mordere, di nutrirsi, di soddisfare il suo bisogno di sangue. Un’immagine fugace si fece strada nella sua mente, ma quando cercò di ritrovarla non ci riuscì.
«Ehi.. che succede?» gli chiese la ragazza al suo fianco, accarezzandogli delicatamente la fronte con la punta delle dita. «Sei così serio»
Jonne scosse la testa. «No, niente» rispose con un sorriso leggero. «È tutto a posto, non preoccuparti»
◦◦◦
Un ghigno di vittoria si dipinse sul suo volto di ghiaccio. Quel giovane vampiro biondo sarebbe diventato presto un vero killer, quello in cui Kristian aveva rifiutato di trasformarsi.
«Hai del potenziale, cucciolo» mormorò tra sé e sé. «Ti farò diventare esattamente come me; un assassino a sangue freddo»

•••

Sarebbe rimasto a guardarla dormire per tutta la notte. Amava ascoltare il battito tranquillo del suo cuore, il suo respiro regolare e leggero, assaporare il suo profumo fresco e familiare. Ma quella notte qualcosa aveva deciso di turbare la sua serenità appena ritrovata; il comportamento strano di Jonne, quel profumo inaspettato che aveva colto appena entrato in casa del suo migliore amico. Una sensazione strana e niente affatto piacevole si era insinuata dentro di lui.
Un fantasma del suo passato sembrava essere tornato a tormentarlo.
«Smettila» si disse, passandosi una mano tra i capelli. «È solo una tua impressione, lei non può essere tornata»
«Kris?» La voce di Roxie lo fece trasalire. «Kris vuoi dirmi che succede? Sei..» si mise seduta, il lenzuolo blu oceano trattenuto sopra il seno. «Sei strano da quando ci siamo visti con Jonne e Carrie»
«Non volevo svegliarti, perdonami»
Lei scosse la testa. «Non importa. Dimmi solo cosa c’è che non va, ti prego»
Il chitarrista chiuse gli occhi per un istante, poi decise di essere sincero fino in fondo. «Credo che..» agganciò lo sguardo a quello della ragazza seduta al suo fianco. «Sta succedendo qualcosa di strano, Roxie. Qualcosa che..» si strofinò per un attimo gli occhi. «Spero di sbagliarmi perché..»
La ragazza gli prese la mano stringendogliela forte. «Calmati» sussurrò. «Qualunque cosa sia, l’affronteremo insieme»
Lui scosse la testa. «No» mormorò con un sorriso triste sulle labbra. «Lei non..»
«Lei???» lo interruppe Roxie, gli occhi spalancati. «Lei… Mary?» chiese con un filo di voce.
Il vampiro annuì solamente, incapace di dire altro.
«Cosa ti fa pensare che lei..?»
«Credo di aver sentito il suo odore prima, a casa di Jonne. L’unico modo in cui possa essere finito lì è..»
La ragazza si portò una mano alle labbra. «Credi che sia stato con lei?»
«Non volontariamente» si affrettò a precisare lui. «Mary è molto brava a soggiogare le persone e.. il comportamento di Jonne, il fatto che si sia addormentato, che non ricordi di essere tornato a casa..»
«Dobbiamo dirglielo» disse Roxie, con il cellulare già tra le mani.
«No!» scattò il vampiro, prendendole il telefono. «Lui.. lui non sa, ricordi? Io.. non voglio allarmarlo prima di essere certo che lei sia tornata veramente e.. non devi dire niente nemmeno a Carrie»
La ragazza aggrottò la fronte. «Cosa pensi di fare? Di lasciare che lei.. che..» sbuffò. «Le permetterai davvero di usare Jonne? Lascerai che lui tradisca Carrie?»
«Lui non sa..»
«Non importa!» lo interruppe lei. «Kris, non possiamo lasciarglielo fare!»
Il vampiro annuì. «Hai ragione, non possiamo» La strinse tra le braccia. «Ti prometto che farò di tutto per..»
«Voglio aiutarti» mormorò lei, il viso nascosto nell’incavo del suo collo.
Christus scosse la testa. «Non puoi. Lei è.. troppo forte, Roxie. È una killer, ti ucciderebbe e io.. non posso permetterlo»
   
 
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