Capitolo
6: Una triste verità
“Se sai
usare quella mossa, allora tu sei…”
“Io sono,
cosa?
“Il figlio
di Lord Raichu?”
Tutti
quanti rimasero in silenzio, sconvolti nel sentire la domanda posta da Tapu
Koko a Pikachu e lo stesso Pokémon restò di pietra.
“Cosa c’è!
Sembra che qualcuno ti abbia mangiato la lingua!” – disse Tapu Koko.
“M-Mi
scusi, ma non saprei cosa rispondere alla domanda.”
“Strano…
eppure sono sicuro che tu sia il figlio del capo del Villaggio Pika.”
“Il
Villaggio Pika!? Se ricordo bene, si trova non molto distante da qui!” – disse
Litten – “Ma questo cosa centra con Pikachu?”
“Un
attimo! Fate rispondere al vostro amico!”
“Bè… ecco…
non mi ricordo molto. Purtruppo ho perso la memoria e da quel momento non mi
ricordo nulla né del mio passato, né da dove provengo.”
“Mi
dispiace per te, ma fosse ho una soluzione. Se mi volete seguire…”
“Un’attimo!
Chi ci dice che non stai tramando qualcosa per liberarci di noi?” – domandò Popplio,
il quale si mise in stato di allerta.
“Tranquilli!
Vi spiegherò tutto con calma.”
Il gruppo
anche se riluttante, decise di seguire il Pokémon Nume Locale senza sapere dove
stessero andando.
Dopo
qualche minuto raggiunsero una stanza, dove su una delle pareti vi era un
quadro raffigurante vari Pokémon intenti a fare una sorta di festa intorno ad
un fuoco.
“Eccoci
arrivati! Questa è la mia stanza; che ne dite, vi piace?” – domandò Tapu Koko.
“Un po’
spoglia… ma questo cosa centra con il mio problema!” – rispose Pikachu.
“Vedete
quel dipinto attaccato alla parete?”
“Lo stavo
notando prima, ma cosa rappresenta?”
“Racconta
della festa in onore del nuovo Capovillaggio del Villaggio Pika!”
“Una… festa!?
In che senso!?” – disse Rockruff un po’ confuso.
“Penso che
sia meglio raccontarvi una storia. È il modo migliore per affrontare un
problema. Allora, volete sentirla?”
Il gruppo
di amici si riunì in un cerchio confabulando qualcosa tra di loro e, dopo qualche
istante decisero di ascoltare il racconto del Pokémon Nume Locale.
“Bene,
allora possiamo iniziare!” – disse Tapu Koko – “Dunque… come aveva detto il
vostro amico, il Villaggio Pika si trova non molto distante da qui,
precisamente a nordest rispetto al Tempio. In quel Villaggio ogni anno viene
organizzata una cerimonia particolare.”
“Che
genere di cerimonia?” – domandò Pikachu.
“Si
tratta, come avevo detto in precedenza, di una cerimonia in cui avviene
l’incoronazione di un nuovo Capo. Tuttavia, per poter ereditare quel titolo era necessaria superare una prova.”
“E quale
sarebbe?”
“Il Capo soprannominato
Lord consegnava al candidato della prova un cerchio come quello che sta
indossando Pikachu, con incastonata una pietra al suo interno!”
“Un attimo!
Vuoi forse dire che la prova era…”
“Esattamente!
Il candidato doveva con quel cerchio saper padroneggiare la Mossa Z scaturita
dal Cristallo Z entro 1 Settimana!”
“1
Settimana!?” – disse Popplio – “Ma è un tempo molto corto. Non aveva detto che
ci volevano mesi per imparare una Mossa Z?
“Quello
che ho detto è vero, ma c’è un’altra cosa da spiegare. La prova era riservata
solo ai membri della famiglia reale!
“COSAAAAA!”
– gridarono i quattro Pokémon all’unisono.
Il Tapu si
stupì vedendo le facce dei presenti, ma continuò il discorso come se niente
fosse.
“Vedete…
io conoscevo bene il Capo del Villaggio.”
“Mi scusi,
ma prima aveva detto Lord. In che senso?” – domandò Pikachu.
“Lord è un
titolo conferito solo ai capi di quel luogo e, io conoscevo l’ultimo capo di
quel villaggio!”
“E come lo
ha conosciuto?” – disse Popplio.
“Tutto è
iniziato qualche anno fa; allora, era già un Raichu e tutto il villaggio lo
apprezzava per la sua generosità. Un giorno conobbe un Raichu femmina diverso
da lui.”
“In che
senso?” – domandò il Pokémon Otaria.
“Lei era
in grado di utilizzare la sua coda come una tavola da surf e grazie a questo
sistema, poteva fluttuare a mezz’aria.”
“Incredibile!
Quindi aveva poteri psichici se riusciva a librarsi in aria.”
“Esattamente,
era di tipo Elettro e Psico; comunque, i due si amavano intensamente e nel giro
di qualche mese decisero di sposarsi e, chiesero a me di fargli da padrino per
le nozze.”
“Come è
romantico!” – disse Popplio con le guance che gli diventarono rosse.
“In seguito,
lui divenne Lord e salì al comando regnando in pace e armonia. Dopo qualche
tempo, lui e la moglie diedero alla luce un baby Pokémon, il quale iniziò a
crescere con la cura di entrambi i genitori.”
“E poi
cosa è successo?”
“Passò
qualche anno e, quel cucciolo divenne un Pikachu forte e sano, iniziò a seguire
gli interessi dei genitori e quando fu pronto decise di affrontare la prova che
vi ho spiegato in precedenza: l’inizio fu difficile ma nell’ultimo giorno
riuscì ad eseguire la mossa Z Gigascarica Folgorante di tipo Elettro!”
Popplio
era talmente immersa nel racconto di Tapu Koko, da non accorgersi che Litten e
Rockruff osservarono Pikachu in uno stato di incoscienza: era sveglio ma
sembrava perso nel vuoto.
“Ehi,
piccolo! Stai bene?” – domandò il Pokémon Nume Locale al Pokémon Topo.
“Eh!? Oh…
scusami! Ti prego, continua per favore!”
“D’accordo!
Dopo qualche mese dal superamento della prova, Pikachu era pronto ad ereditare
il comando del Villaggio Pika al posto del padre, ma proprio il giorno dell’incoronazione
accadde la tragedia!”
“Cioè!?”
“Un gruppo
di Pokémon iniziò ad attaccare il Villaggio lasciando tutti gli abitanti alla
sprovvista di fronte a quell’attacco lanciato senza preavviso. In poco tempo,
distrussero tutto e se ne andarono soddisfatti del loro lavoro.”
“E come
mai lei non intervenne?” – disse Popplio.
“Erano in
troppi e da solo non ce l’avrei fatta! Quando giunsi al Villaggio Pika cercai
eventuali superstiti, ma non riuscii a trovare nulla, fino a che non vidi una
sagoma sotto ad un’abitazione: era il mio amico Raichu, al quale non rimase
molto tempo!”
“Le disse
qualcosa?”
“Sì! Mi
disse: “Tapu Koko vorrei chiederti un
favore! Prendi questo cerchio e portarlo alle Cascate Desiderio! Mio figlio è
ancora vivo e quando sarà il momento verrà a riprenderselo!”; dopo quelle
parole scomparve da sotto i miei occhi ma gli giurai di ritrovare suo figlio.”
“Quindi…
se ho capito bene... Pikachu sarebbe…”
“Esatto!
Qualche tempo dopo, venni a sapere di un Pikachu entrato nella vostra gilda,
così chiesi al vostro capitano Decidueye, di far esplorare a lui ed a un suo
compagno le Cascate. Il resto lo sapete!”
Finito il
racconto, tutti rimasero in silenzio; non pensavano che il loro amico avesse
vissuto un’esperienza così terrificante. Lo stesso Pikachu rimase in stato di
shock per tutta la durata, finché non disse: “Tapu Koko! Se quello che dici è
vero, conosci chi ha fatto una cosa del genere? Putroppo… non ricordo molto dei
fatti di quel giorno!
“Non sono
riuscito a scoprire molto, mi dispiace!” – fu la risposta del Pokémon Nume
Locale.
“Un’ultima
cosa! Che fine ha fatto la moglie di quel Raichu?”
“Non ne
sono sicuro, ma penso che sia ancora viva!”
“D’accordo,
la ringrazio infinitamente!”
“Non c’è
di che!”
I quattro
iniziarono il loro viaggio di ritorno verso Dream Town salutando il Pokémon
Nume Locale. Pikachu non riuscì a credere a quel racconto, ma una cosa era
sicura: per qualunque problema avrebbe avuto i suoi amici pronti ad aiutarlo.
Note
dell’autore: E così finisce un altro capitolo della storia! Il racconto di Tapu
Koko era stato terrificante, ma perché qualcuno ha attaccato il Villaggio Pika?
E Pikachu riuscirà a scoprire qualcosa in più sul suo passato? Chissà cosa gli
riserverà il destino; il viaggio continua…
“Dimmi
cara, cosa c’è che ti preoccupa? Ti vedo molto agitata!”
“Non lo
so, ma percepisco qualcosa!”
“Che
cosa?”
“Mio
figlio… è ancora vivo!”