Gardenia –  E che importa se il mare non è agitato quando neanche tu lo sei?

La spiaggia è calda, vuota, invitante e colpita dalla luce del mattino; il mare, nella sua vastità, accarezza il bagnasciuga dolcemente, muore lì e non lascia schiuma, poi torna calmo, come un ciclo infinito. In quella tranquilla visione, Gardenia lo raggiunge e supera correndo come una cometa che si avvicina al Sole, allegra e ridente, gialla e vivace, lascia le sue impronte sulla sabbia e la borsa buttata vicino a lui, e spezza le onde con un tuffo: lei è colei che, nel cielo, prende il posto di Eos e anima il paesaggio dopo la pace dell’aurora, un angelo del Sole.
- Tu non vieni, Russell? -
- Io non… non amo tanto l’acqua. -
Lei ormai è completamente presa dall’atmosfera marina:il mare le inumidisce i capelli, la coccola nel suo lento movimento e sgocciola dai suoi lunghi capelli bianchi come il riflesso del sole sull’acqua.
A lui l’acqua piace anche, in realtà. Una delle poche volte che era stato felice coi suoi genitori era quando erano andati in spiaggia a fare la famiglia felice, perché le insegnanti di Russell sospettavano che avesse dei problemi relati ai suoi; si era divertito tanto quel giorno, quando mamma e papà avevano fatto finta di amarsi sinceramente e non lo avevano picchiato, e le onde che si schiantavano dietro di lui scandivano quella felicità.
Certo, adesso il mare non è mosso, ma nessuno sta fingendo di amarlo.
Da questa volta al mare imparerà che non importa quanto possa essere angelica una Gardenia che si gode il mare, lei ti tirerà sempre in mare se ti vedrà sovrappensiero; e non è piacevole essere buttati in acqua quando questa è gelida e tu hai ancora la maglietta e avete abbandonato le cose lontano da voi ommioddio che succede se le rubano e per poco non finiva il diario in acqua e in tragedia.
Se la ride lei, con la pelle già arrossata dal sole intorno alle gote; se la ride beatamente del suo sguardo di disapprovazione e rassegnazione, perché sa che sta cercando di nascondere che si stava divertendo: lo vede dalle labbra incurvate verso l’alto e la risata che soffoca.
- Scommetto che se ti butto in acqua abbastanza volte comincia a piacerti. -
- Non farlo. -
Gardenia si mette a ridere, e il suo sorriso è cristallino, più del mare che la circonda.
Ti voglio bene, Russell, tanto, dice poggiandosi sulla sua spalla dolcemente, come se fossero amici da una vita e come se si volesse riposare in mare, al sole, spensierata. Lui la sente, la vede, e ricambia il favore, spostandosi e facendola cadere col muso in acqua. Questa però è guerra, dice; e, per la prima volta dopo tanto, Russell si diverte.

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 Sì insomma, è il terzo account che mi faccio su efp perchè perdo in continuazione pass ed email e ho perso molte altre storie, ma non importa; l'importante ora è essere entrati nel fandom di End Roll con questa merdina che però mi piace tanto, e che spero di finire ;;
Non c'è nessuna coppia, Russel esalta Gardenia in questo modo perchè è un essere umano che gli vuole genuinamente bene. eeeee ho cominciato da lei perchè a me tabasa non piace tanto, non mi da ispirazione. anche se molto probabilmente sarà il prossimo, solo perchè sarebbe brutto farlo verso la fine...
ma comunque. Spero che la storia vi sia piaciuta e grazie per essere arrivati sin qui ♥