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Autore: Chocolat95    24/06/2017    0 recensioni
Ma forse, più che stanco sono insoddisfatto, come se ci fosse qualcosa di più… come se questo fosse solo una parte…
Alzo lo sguardo e ho una visione; una fanciulla vestita di rosso che mi guarda, ma sbatto un po’ le palpebre, e quella non c’è più…
Me la sono immaginata…? Può essere, questa serata è un po’ strana, è come il Carnevale; ciò che c’è, non c’è, e ciò che non c’è, c’è.
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neo, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardo il mio bicchiere e ci vedo riflesso un uomo. Ci vedo un uomo stanco di questa vita.
Come questa vita? Ce n’è per caso un’altra?
Potrebbe essere, perché no?
Ma forse, più che stanco sono insoddisfatto, come se ci fosse qualcosa di più… come se questo fosse solo una parte…

Alzo lo sguardo e ho una visione; una fanciulla vestita di rosso che mi guarda, ma sbatto un po’ le palpebre, e quella non c’è più…
Me la sono immaginata…? Può essere, questa serata è un po’ strana, è come il Carnevale; ciò che c’è, non c’è, e ciò che non c’è, c’è.
Ritorno a bere. Se continuo così tra un po’ non risponderò più di me.
Dovrei smettere, perciò appoggio il bicchiere su un tavolino, ma la sua superficie riflette qualcosa di rosso, qualcosa che ho già visto.

Alzo la testa ed eccola di nuovo, la fanciulla rossa, vestita come la Regina di Alice, che mi guarda ma non dice nulla… o forse sì?
Passo un attimo infinito a scrutare il suo volto anche se un’ampia maschera glielo copre.
Poi lei se ne va di nuovo, ma qualcosa mi spinge a seguirla e allora cerco di non perderla di vista in mezzo a tutta quella folla.

Ancora una volta è sparita, ma ho visto dove è andata perciò mi avvio con sicurezza verso la porta che ha imboccato.
Quando impugno la maniglia, ho un attimo di incertezza  Perché la sto seguendo?! Che scopo ha tutto ciò?
Non ho risposta, e allora accada quel che deve accadere.

Apro la porta e me la ritrovo davanti.
È in piedi appoggiata ad un caminetto sul quale c’è un grande specchio che riflette la mia immagine, ho un’espressione indecifrabile.
Lei invece sembra abbastanza tranquilla, come se sapesse tutto. Ma tutto cosa?
Mi invita a venire avanti e la raggiungo vicino al camino.

Mentre mi parla urta un oggetto che cade sulla moquette e subito si piega a raccoglierlo. Io sono più veloce e lo prendo per primo. Nel porgerglielo, mi ritrovo col viso vicinissimo al suo e quando la fisso negli occhi è la fine.
L’azzurro delle sue iridi mi fa sprofondare in un mare di infinite e indefinibili sensazioni, mentre la ragione mi abbandona sempre più.
Per un altro attimo infinito ci guardiamo negli occhi e poi… ci baciamo

Chi sono io? Chi è lei?
Non lo so eppure non mi distacco, anzi la abbraccio più forte e lei fa lo stesso.
Cosa mi succede? Cosa ci succede?  Da dove viene questa improvvisa passione che travolge così due completi sconosciuti?
Ma perché continuo a farmi domande, tanto nessuno risponde e allora, più non dimandare…
 
 
Quando mi risveglio mi trovo in un letto e il mio primo pensiero è come ci sono finito?  Poi realizzo meglio dove effettivamente sono e mi viene un dubbio atroce
…e se…?
Però guardandomi sono ancora completamente vestito, con gli abiti giusto un po’ sgualciti e il giaciglio intatto. Nulla di irreparabile è dunque avvenuto.

Mi accorgo anche che la “mia Regina” non c’è più, accanto a me trovo solo la sua maschera rossa ed un biglietto, è indirizzata “al mio gentil Cavaliere”.
 

Ti scrivo solo poche righe, in fondo non ci conosciamo, siamo solo due emeriti sconosciuti che il destino ha fatto incontrare, per una notte soltanto, domani già ce ne saremo dimenticati…
Probabilmente sarai confuso per ciò che è successo, credimi, lo sono anche io, eppure sento che è avvenuto perché in realtà non siamo così estraneo come si ostiniamo a pensare… e forse solo non ce ne rendiamo conto.
Forse c’è una familiarità tra noi, che ancora non ci è stata svelata, come  fossimo l’uno per l’altra, qualcuno che entrambi stiamo aspettando.
Magari invece sto solo farneticando, e allora dimentica queste mie parole, dimenticale come l’illusione di una sera.
Se però ci incontreremo un’altra volta, saprò che ho fatto bene a non dirti adesso addio.
Buona fortuna mio gentil Cavaliere
Tua Regina Rossa
 


Null’altro. Nessun’altra traccia mi ha lasciato perché io possa provare a capire chi sia, da dove venga, forse ha ragione lei, forse devo solo dimenticare, eppure sento che non posso
…o non voglio?
Sicuramente se continuo a guardare questa maschera, non riuscirò a levarmeli dalla mente.
Non riuscirò a relegare all’oblio i suoi profondissimi occhi azzurri




Angolo dell'autrice:
scritta non so più quanti anni or sono quindi scusate se fa un po' schifino
L'ho pibblicata ora perchè stava a vegetare in fondo ad un cassetto e mi dispiaceva lasciarla lì da sola... ^^'
Se vi è piaciuta datemi un segno, mi fareste molto felice :-)
  
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