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Autore: Kate_88    16/04/2005    4 recensioni
Qst fic è stata scritta in una giornata di pioggia. Le protagoniste sono Ginny e Hermione... per il resto... leggete!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Accadde tutto in una Lunga giornata di Pioggia

Accadde tutto in una Lunga giornata di Pioggia

 

 

Continua a piovere!

È una pioggia interminabile... da sta notte non ha più smesso... e lui? Dove sarà?

È uscito ieri sera per svolgere la missione e ancora non torna!

Sento dei dolori... il bambino scalcia!

Ormai manca poco... tra meno di due settimane metterò alla luce questo piccolo esserino che da quasi nove mesi si trova dentro di me.

Mentre penso al mio piccolo, suonano alla porta.

Attraverso il soggiorno, e mi avvicino alla porta. Guardo dallo spioncino e vedo che Hermione è venuta a trovarmi.

Apro la porta, la saluto e la faccio entrare.

Prendo il suo cappotto verde e lo appoggio sull’attaccapanni, vicino al termosifone acceso, in modo che si asciughi.

È incredibile! È primavera inoltrata, ma fa un freddo! Oggi ho riacceso i termosifoni, per evitare di congelare.

“Hermione come mai qui?” chiedo incuriosita dalla sua visita.

“Bhè... immagino che Harry non sia ancora arrivato, quindi ho pensato di farti un pò di compagnia, anche perché, nel tuo stato non dovresti mai rimanere da sola!”

“Eh già!”.

Hermione è sempre stata una grande amica.

Si è finalmente ripresa dal fattaccio.

Da quando nell’ultimo scontro, ha perso tutti i suoi poteri a causa di una maledizione, ma almeno grazie al suo “sacrificio”, Voldemort è stato sconfitto.

In quel periodo si era molto ingrassata, non accettava di aver studiato per tutti questi anni, e adesso aveva perso tutti i suoi poteri... Ron le stava sempre accanto, e tutt’ora stanno insieme.

Si sono sposati e lei è dimagrita di nuovo, tornando al suo peso. Adesso indossa una semplice pantalone nero accompagnato da un morbido stivale marroncino e da una maglietta a maniche lunghe beige.

Adesso molti maghi stanno cercando una cura a questa maledizione, dato che non è catalogata tra quelle senza perdono.

Le ricerche vanno avanti e ci sono stati anche molti miglioramenti... alcuni dicono che Hermione tra qualche anno potrà riacquistare i suoi poteri, ma bisogna solo aspettare.

I calci del bambino mi fanno tornare alla realtà.

“Hermione vuoi una tazza di tè?” chiedo mentre la faccio accomodare in soggiorno.

Si grazie!” risponde sorridendo.

Fuori continua a piovere.

Vado in cucina... faccio bollire l’acqua e lascio la bustina di tè nell’acqua per qualche minuto. Il tè è pronto!

Lo porto in soggiorno servendolo con il mio servizio da tè migliore.

Appoggio il vassoio sul tavolo del soggiorno e risistemo i miei capelli rossi dietro le orecchie.

“Ginny allora? Ormai manca poco!” mi dice sorridendo.

“Eh già! Sono curiosa di sapere se è maschio o femmina!”

“Come? Ma non lo sai?”

“No! Harry e io abbiamo preferito non saperlo... preferiamo la sorpresa!”

“Bhè... beata te che almeno i figli li puoi fare!” dice Hermione con uno sguardo triste.

“Hermione che significa?” le chiedo guardandola sconcertata.

“Io e Ron, insomma, abbiamo provato più volte ad avere un bambino, ma questo non è mi successo, così, insomma, abbiamo fatto le analisi per vedere se uno di noi due era sterile... e... mi hanno detto che a causa di quella maledizione che mi ha privato dei poteri... a causa della botta che ho subito, perché la maledizione mi ha colpito sul ventre... io non posso avere dei bambini!” disse cercando di trattenere le lacrime.

“Hermione, io non lo sapevo! Ma quando...?”

“Una settimana fa! Comunque... parliamo d’altro! Oggi non la vuole proprio smettere di piovere!” dice Hermione cambiando discorso. Evidentemente la ferita di cinque anni fa che tentava di richiudersi, una settimana fa si era riaperta più in profondità.

Mi alzo, sposto le tende e guardo la pioggia che cade incessante.

La mia schiena sembra molto curva... porto un peso sulla pancia abbastanza duro per la mia schiena. Sono cinque mesi che indosso i vestiti fatti apposta per le donne incinta... sono odiosi, perché sembra che sono una botta, e invece...

Ormai è quasi mezzogiorno.

Nessuno di noi due ha fame... quando ad un certo punto comincio ad avere dei dolori...

“Ginny che hai?” mi chiede Hermione alzandosi e venendomi a sorreggere.

“Il bambino!”

“Non mi dire che è il momento!”

“Temo di si!”

“Oh mamma! Chiamo un’ambulanza!”.

Hermione mi distende sul divano. Alza il telefono e chiama l’ambulanza.

“Cerca di rintracciare Harry! Ti prego!” dico ansimando.

“Va bene!”.

Hermione prova a chiamare Harry, ma non risponde, si vede che la missione questa volta non è semplice. Il compito di auror non è mai semplice... prima di andare in maternità, ricordo bene com’era... un bellissimo lavoro, ma anche molto pericoloso.

“Ahi!”.

Hermione mi mette un fazzoletto bagnato sulla fronte. Sto sudando parecchio.

Suonano al campanello. È l’ambulanza!

Mi mettono sulla barella e mi trasportano all’ospedale.

“Respiri signora! Continua a respirare!” mi dice il dottore.

“Sto respirando!”

Dov’è suo marito? Chi è con lei?” continua a chiedere il dottore.

“È a lavoro!” dico.

“Ci sono io con lei!” dice Hermione mentre mi fanno salire sull’ambulanza.

“Ok!”.

In breve arriviamo all’ospedale.

Passano pochi minuti e mi ritrovo distesa in un letto d’ospedale.

“Signora ci servono i suoi dati!” dice un’infermiera “mi raccomando continui a respirare!”

Uf... Ginny Weasley... 23 anni... il resto se lo faccia dare da mia nuora!” dico mentre respiro affannosamente.

“Signorina dov’è il marito?” chiede l’infermiera a Hermione.

“Purtroppo è a lavoro! Sto provando a rintracciarlo, ma niente!”

“Prenda la scopa dell’ospedale e lo vada a rintracciare! Sarebbe un peccato se si perdesse la nascita di suo figlio!”

Ma... come faccio?”

“Si sbrighi!”.

Da qui in poi non so cos’è successo... so solo che Harry è arrivato in tempo per entrare in sala parto con me!

È stato un parto veloce... verso le sette di sera sono riuscita ad abbracciare mio figlio!

Sono contenta che Harry era lì con me.

Dopo quattro giorni mi hanno fatto tornare a casa.

Eccomi di nuovo dentro casa... sto allattano il piccolo Christofer.

Sono passate due settimane dal parto... e come due settimane fa, suonano alla porta.

Sistemo Chris nel lettuccio e vado davanti alla porta. Guardo dallo spioncino ed è Hermione.

Apro la porta e lei mi salta addosso invasa di felicità.

Ancora non sono riuscita a scoprire cos’è successo due settimane fa, ma credo che adesso lo scoprirò!

“Ginny... è successo!” mi dice sorridendo.

“Successo cosa?” dico spiazzata.

“Sono in cinta! È stato un miracolo! Quella sera, quando ho preso la scopa, avevo una voglia matta di raggiungere Harry e digli che stava per diventare papà, e a un certo punto sono stata invasa da una strana energia e la scopa si è alzata. E poi, quando sono tornata con Harry... solo in quel momento mi sono realmente accorta che avevo di nuovo i miei poteri! E la sera... quando l’ho detto a Ron... insomma... abbiamo riprovato e ieri sera avevo le nausee e così stamattina sono andata dal ginecologo e mi ha detto che è un miracolo e che... SONO IN CINTA!”

“Hermione sei IN CINTA! SONO FELICISSIMA! E Ron lo sa?”

“Non ancora!”

“Allora corri da lui! Vai a dirglielo! Digli che diventerà papà!” dico entusiasta.

“Si! Vado!” mi dice Hermione scappando via.

Quando la rivedrò le devo dire che quando si è in cinta non bisogna correre in quel modo... ma... per una volta non succede niente!

Guardo fuori dalla finestra... è incredibile... anche oggi piove!

 

   
 
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