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Autore: Simon Kog 95    25/06/2017    0 recensioni
I Yilancar, soldati geneticamente modificati, capaci di trasformare a comando il proprio corpo e diventare dei veri e propri esseri spietati di sangue...
Fu grazie a questi mostri che l'impero di Kagaku era il più vasto di tutto l'Universo.
La Terra... tutti i mondi che conosciamo, erano sottomessi al volere dell'Imperatore Glacial, un vero e proprio tiranno.
Il suo soldato più potente era Dragon, il primo Yilancar "Terrestre"... forte, scaltro, intelligente... ma con un'umanità ormai celata nell'oscurità e nelle grazie del suo sovrano.
Eppure... nonostante le Isole del Destino fossero state distrutte... nonostante avesse visto Sora e Riku morire atrocemente... nonostante fosse stata torturata brutalmente... Kairi voleva ancora fuggire dal campo di concentramento di Hollywood e raggiungere Radiant Garden, dove tutti gli altri Custodi e amici la attendevano a braccia aperte.
Assieme a Paperino, Pippo e altri nuovi compagni, la Custode del Keyblade affronterà nuovi e vecchi nemici in una battaglia che l'avrebbe segnata sino alla fine dei suoi giorni...
E quando tutto questo sarebbe finito... forse il suo cuore avrebbe ritrovato la pace...
... o forse no?
Come si poteva continuare a vivere, dopo aver visto e attraversato l'inferno con i propri occhi?
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Kairi, Paperino, Pippo
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Folds Of Fate - Battle for Supreme God's Throne'
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I dubbi su Dragon Oronar e sulla fiducia nei confronti dell'imperatore Glacial aumentano ulteriormente. Perfino gli amici di Kairi si rendono conto che qualcosa, nella sua fedeltà, sta crollando. 

Nel mentre, ora sappiamo l'identità di colei che punta a rovinare la vita di Kairi e di tutti i Custodi del Key-Blade... ovvero Malefica, la tanto temuta strega che non ha preso parte alla Guerra dei Key-Blade. 

Da qui, voglio premettere un'importante spiegazione inerente alle trame sia di Dragon Ball che di Kingdom Hearts. 

Per la prima, come si è già intuito, le storie narrate dai namecciani risalgono a circa 200 anni prima dell'inizio di questo racconto, pertanto personaggi come Beerus o Whis non hanno mai incontrato Son Goku e i suoi compagni. La Time-Line corretta, per essere più precisi, è quella di Trunks del Futuro, solo che è stato anche lui sconfitto da C-17 e C-18. 

Per la seconda, non ho tenuto conto degli avvenimenti di KH3 perchè la storia è stata scritta prima della sua uscita. Le correzioni, in data 10-1-2020, che appunterò in questa storia saranno solamente quelle grammaticali o qualche piccola aggiunta di poco conto (che verranno, però, accennati nella seconda storia di questa serie che sto già pubblicando e che ha il nome di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR).

Detto ciò, qui di seguito avrete il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!

KINGDOM HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR

Agenti 007: missione di spionaggio alla Fortezza dei Comandanti!

Glacial 02 – 30° Giorno dalla partenza di Dragon Oronar – Abitazioni di Los Angeles - 03:00

[A Dire Situation - DRAGON BALL SUPER]

La Fortezza dei Comandanti era considerata, da molti, una delle roccaforti più impenetrabili dell’impero, seconda solo alla dimora di Glacial. Nessuno aveva mai avuto il coraggio di infiltrarsi all’interno di quella fortezza informatica…

… nessuno fino a quel momento!

GABOR

Mi sentivo un folle…

… no… ero un folle!

Come ci ero finito in quella situazione così assurda?

Mi trovavo all’interno di un’abitazione vuota, dalla quale era possibile osservare l’intera base militare in tutta la sua ampiezza. Ero insieme a Lucama e Piccolo, in attesa dell’arrivo di Junion.

In quei giorni, ero riuscito a convincere tutti i namecciani ad agire in favore dei rivoluzionari, ed i due fronti si erano scambiati parecchie informazioni. Molte di queste erano soltanto dicerie, ma una voce in particolare cominciò a interessare me ed i soldati di Namecc...

… un possibile segreto celato all’interno della stanza di Dragon Oronar!

Furono i namecciani a scoprire quell'indizio. Un mese prima, durante una comunicazione video tra il governatore Cargoth ed il generale Dragon, uno di loro aveva ascoltato un discorso molto interessante fra i due, riguardanti i sayan ed una qualche cassaforte nascosta, ipotizzando che, all’interno della camera del secondo, ci fossero delle informazioni particolari.

Vi stava soltanto un piccolo problema…

… quella camera si trovava dentro la Fortezza dei Comandanti!

Ehi ragazzo, calma… so quello che sto facendo!” mi rimproverò Lucama, ‘giocando’ col suo computer “Dobbiamo soltanto aspettare il tuo amico, capito?

La fai semplice!” esclamai, agitato, camminando in lungo e in largo per tutta quella stanza “Non sappiamo nemmeno se Junion ci raggiungerà in tempo… o se ci raggiungerà e basta!

Arriverà…” cercò Piccolo di tranquillizzarmi “… è troppo importante che lui ci sia!

L’attesa si fece sempre più snervante. Il problema principale del nostro piano consisteva nel riuscire a far partecipare il capo della rivolta in quella missione, dato che doveva ‘sgattaiolare’ fuori dal carcere di Hollywood. Sembrava impossibile, dato che attorno al perimetro del carcere vi stavano sempre più di venti soldati a fare la guardia. Ci eravamo dati appuntamento con Junion alle tre di quella notte, e del ciclope non vi era ancora traccia.

Saremmo dovuti andare lì di persona…” mi auto-colpevolizzai, in preda al panico “… lo hanno catturato! Ecco perché non ci sta raggiungendo!

Ha scelto lui di non essere aiutato, ricordi?” insistette Piccolo poggiando le sue mani sulle mie spalle “Se fossimo andati noi, ci avrebbero scoperti subito ed avrebbero dato l’allarme. Junion l’ha capito. Aspetteremo ancora dieci minuti… poi agiremo da soli…

Non ce ne sarà bisogno!

[Evening - NARUTO]

Tutti e tre sobbalzammo di paura quando sentimmo quella voce sconosciuta. Solo quando ci voltammo verso la finestra, riconoscendo il nostro compagno d’armi. Le sue condizioni fisiche, dovetti constatare con amarezza, erano tremende ma a questo avremmo trovato, un giorno, presto rimedio.

Junion! Ci hai fatto prendere un colpo!” esclamai, con un sospiro di sollievo, aprendogli l’anta della finestra e permettendogli di entrare.

Ho dovuto distrarre le guardie all’ingresso, scusate il ritardo!” ammise il ciclope, varcando la soglia e mettendosi una mano dietro la nuca, imbarazzato “Per fortuna, nessuno dei soldati conosce il vero potere del mio Yilar!

Fu Piccolo ad avvicinarsi per primo e a tendere la mano verso l’ex-soldato.

E’ un piacere conoscerti, Junion!” si presentò l’alieno “Io sono Piccolo, mentre il mio compagno si chiama Lucama. I namecciani sono ufficialmente pronti a dare la vita per aiutarvi!

Tra… tranquilli… noi faremo lo stesso per voi… ve lo prometto!” affermò Junion, abbastanza in suggestione, stringendo la mano del suo nuovo compagno.

Infine si voltò imbarazzato verso di me.

Era molto tempo che ci vedevamo…

Alla fine ci rincontriamo di nuovo… anche se in circostanze un po’ particolari!

Un tempo volevamo rendere onore a Kagaku… ora desideriamo soltanto abbattere la dittatura di Glacial… sì, la situazione si è completamente capovolta!” scherzai, altrettanto a disagio.

Ora che siamo tutti e quattro qui…” ci interruppe Piccolo “… direi di andare a controllare quello che sta combinando Lucama!

In effetti… cosa stai architettando su quel computer?” domandò Junion incuriosito, avvicinandosi assieme a noi al nostro compagno “Voi namecciani non eravate amanti dell’agricoltura e della natura?

Lo siamo...” confermò Piccolo con impaccio “... Lucama è la nostra… piccola eccezione!

[Soundtrack 3 - R.I.S.]

Quello che vedete qui è un computer namecciano creato da me!” affermò con orgoglio Lucama, mostrandoci lo schermo del suo portatile “L’unica tecnologia che i Namecciani fossero in grado di usare, prima che arrivassero i Kagakuriani, era quella per costruire navicelle spaziali funzionanti con la magia. Questo, invece, l’ho costruito con i migliori artefatti elettronici di tutto l’universo, ed ho imparato a utilizzarlo per… certi trucchetti!

Certi… un momento! Non sarai mica un Hacker?!” domandò incredulo Gabor a occhi spalancati.

Bingo! Con questo marchingegno, posso spiare perfino il Vice Generale Himmur mentre si mette a cantare sotto la doccia, usando lo scopettino del water come microfono… ops… doveva forse restare un segreto? Vabbè… non finirà il mondo per una scoperta del genere!” esclamò, noncurante, il namecciano facendo sbellicare di risate tutti noi.

Lucama cominciò ad aprire programmi su programmi, digitando centinaia di righe di testo in un solo minuto. Era impossibile seguire il suo ritmo…

… sullo schermo del computer apparve una ripresa dell’entrata alla Fortezza dei Capi…

[Bunseki Analysis - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Ciò che farò adesso è molto semplice. Prenderò le registrazioni di tutte le telecamere della base e sceglierò quelle in cui nessuno è in giro. Dopodiché le farò riprodurre a ciclo continuo sugli schermi dei vigilanti, in modo che non possano vederci. E non solo… vedete l’orario e la data in basso a sinistra di ogni registrazione? Posso modificare anche quelli e farli scorrere in tempo reale!

Cinque minuti dopo… Lucama era riuscito nell’impresa!

Quelle che state vedendo sono le riprese viste dai vigilanti, che ai loro occhi scorrono in tempo reale per via dell’orologio modificato… mentre queste…” il namecciano schiacciò un altro pulsante, cambiando di nuovo prospettiva “… sono le reali riprese in tempo reale che io sfrutterò per indicarvi le giuste direzioni!

FICO!” esclamammo Junion ed io, sbalorditi.

Ora però dovete mettervi questi!” ci ordinò Piccolo, mostrandoci quattro piccoli tappini di gomma “Non giudicateli dalle apparenze… sono auricolari che ci permetteranno di ascoltare le direttive di Lucama!

Prendemmo due gommini ciascuno, e ce li infilammo nelle orecchie. Li sentimmo, all’improvviso, aderire perfettamente ai nostri timpani. Il nostro udito era diventato dieci volte più sviluppato del normale.

Perfetto! I sistemi di allarme con impronte digitali sono disattivati… disattiverò tutti gli altri sistemi di sicurezza man mano che andrete avanti, d’accordo?” annunciò Lucama, alzando il pollice all’insù “Vi avverto, però… tutto questo durerà soltanto un’ora!

D’accordo… grazie Lucama!” espresse la nostra riconoscenza Piccolo, prima di avvertirci “Da questo momento dobbiamo fare molta attenzione… per quanto i sistemi del nostro amico siano all’avanguardia, niente potrà difenderci da un attacco nemico se commettessimo qualche errore… e soprattutto… non azzardiamoci a combattere contro niente e nessuno! Junion… sei in grado di incantare i soldati che potrebbero scoprirci?

Certamente!” ci rassicurò il mio amico.

… e tu, Gabor… ti sei esercitato sull’incantesimo del Camaleontismo?

Certo! Nessuno ci scoprirà!” li tranquillizzai io, con un occhiolino.

L’incantesimo di cui parlava Piccolo l’avevo imparato, tanti anni fa, ed era stata una delle prime magie che mi venne insegnata dal mio druido. Non era affatto complicata, e ci sarebbe servita in quella missione.

Perfetto!” affermò Piccolo, aprendo di nuovo la finestra ed annunciandoci “E’ ora di muoversi!

Glacial 02 – Fortezza dei Comandanti

[Mani sulla Città - SQUADRA ANTIMAFIA]

Proprio come ci aveva promesso Lucama, entrammo senza alcun problema all’interno della fortezza. Appena varcata la soglia, ci trovarono all’interno di un’enorme sala d’attesa, in quel momento ovviamente vuota. I raggi laser si disattivarono non appena tutti e tre cominciammo a camminare al suo interno. Oltrepassammo una piccola arcata, raggiungendo le scale e cominciando a salire. Avremmo potuto usare l’ascensore, ma era troppo rischioso. Qualche soldato si sarebbe accorto sicuramente del rumore e sarebbe potuto venire a controllare.

Il piano da raggiungere era il trentesimo.

Salimmo lentamente, uno ad uno per ogni rampa, cercando di non farci notare. I nostri cuori battevano all’impazzata, ogni secondo in più, passato all’interno di quel palazzo, aggiungeva più possibilità alla nostra cattura.

Fu al decimo piano che nelle loro orecchie rimbombò la voce allarmata del nostro compagno.

Una guardia sta per raggiungervi! Nascondetevi!

L’adrenalina ci spinse ad agire con frettolosità. Io mi avvicinai a Piccolo e, come ci eravamo accordati in caso di emergenze simili, usai l’incantesimo del Camaleontismo insegnatomi dallo stregone Albus.

In pochi secondi, sia io che il namecciano eravamo diventati dello stesso colore del muro, ed anche i nostri vestiti mutarono, diventando trasparenti.

Junion? Il ciclope era una rampa sotto di noi e non poteva raggiungerci…

… altrimenti lo avrebbero scoperto!

Cosa poteva fare?

Cominciò a guardarsi intorno… e notò una pianta affianco a noi due!

Ci alzò il pollice, tranquillamente, usando una tecnica che mai e poi mai avevo visto in tutta la mia vita.

***

Unknown

[Nukiashi Sashi Ashi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Mentre camminavo per raggiungere di soppiatto la cucina, mi accorsi che una zona del muro stava letteralmente perdendo parti di tintura. Per di più, notai una pianta diversa da tutte quelle che avevamo mai visto prima. Mai avevo visto delle foglie a strisce bianche e nere.

Ma non mi distrassi dal mio obiettivo.

Continuai a percorrere quelle scale di soppiatto…

… non vedevo l’ora di sgraffignare dal frigo quanti più dolci possibili!

***

JUNION

[Nukiashi Sashi Ashi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Disattivai la Tecnica della Sostituzione solo quando il comandante Spicky scese altre cinque rampe di scale, per non essere scoperto.

Alla faccia delle buone maniere… per anni i cuochi avevano rimproverato i soldati semplici di non andare a rubare nelle cucine della base... ed invece era tutta colpa di un nostro ex-superiore!

Avrei dovuto ringraziare Shiro, una volta tornato nel carcere. Era solo grazie a lui se avevo imparato quella tecnica ninja.

Raggiunsi gli altri due, che nel frattempo erano tornati della loro carnagione e stavano discutendo dell’accaduto a bassa voce.

E quella era una mimetizzazione?! Ero diventato a macchie!” fu il rimprovero che Piccolo rivolse ad un più rilassato Gabor.

Guarda il muro dietro di te, Piccolo… sta davvero perdendo tinta!” esclamò il maghetto, indicando la parete rovinata “Non potevo farti diventare tutto di un colore… avrebbero potuto riconoscere le nostre sagome!

Adesso basta!” li rimproverai, raggiungendoli “Se non ci sbrighiamo ne troveremo altri!

Junion ha ragione!” mi appoggiò Lucama, dall’auricolare “E’ passato già un quarto d’ora! Non possiamo perdere altro tempo!

Riprendemmo a percorrere le scale, ed in altri dieci minuti riuscimmo a raggiungere il trentesimo piano. Per nostra fortuna, nessun altro soldato passò da lì, e questo riuscì ad allentare un po’ la pressione.

[Soundtrack 5 - DRAGON BALL GT]

Davanti a noi si ergeva una porta in ferro, protetta da un rilevatore con le impronte digitali.

Non vi sono guardie dentro quelle stanze… solo il generale Himmur che dorme come un angioletto e russa come un gargoyle!” ci rivelò Lucama, aprendo per noi quell’uscio metallico “La camera di Dragon Oronar è quella in fondo al corridoio a sinistra… mi raccomando! Mancano soltanto trentacinque minuti!

Ricevuto!” affermò Piccolo, facendo poi un cenno a me e Gabor “Andiamo!

Tutti e tre attraversammo il corridoio senza fare il minimo rumore…

… potevamo sentire il pesante russare del Vice Generale, totalmente ignaro degli intrusi nel corridoio.

Un Gargoyle?! Un gigante avrebbe fatto meno rumore!

Cinque minuti dopo, raggiungemmo l’agognata stanza.

Devo ammetterlo… mi aspettavo molto di meglio!” ammisi, osservando quella che in tutti gli effetti era una camera alquanto normale e ordinata.

Niente Raggi X e niente cassaforti. Vi stava solo un letto, degli scaffali con sopra alcuni libri, ed una normale scrivania.

Non rilevo telecamere interne, perciò non verrete scoperti… ma non abbiamo nemmeno una traccia dalla quale partire, perciò avete mezz’ora per mettere a soqquadro quel posto!

Per più di venti minuti controllammo tutti gli angoli di quella stanza…

… e non trovammo nemmeno uno stralcio di indizio! Come era possibile?

Eravamo più delusi che mai… tutta fatica sprecata!

[Soundtrack 14 - DRAGON BALL GT]

Abbiamo toppato alla grande…” esclamò frustrato Gabor “… siamo venuti qui per nulla!

Se Dragon ha qualcosa da nascondere, lo ha soltanto dentro la sua testa!” disse amareggiato Piccolo “Quell’uomo è troppo scaltro per farsi fregare da qualcuno… muoviamoci a uscire da qui, prima che qualcuno ci scopra. Ci abbiamo provato, Junion. Non avevamo la minima certezza che ci potesse essere qualcosa… siamo anche andati oltre l’immaginabile… ma ora dobbiamo uscire da qui! Mancano cinque minuti prima che le telecamere riprendano a funzionare!

Annuii, affranto, decidendo di voltarmi verso l’uscita. Avevano ragione. Non potevamo rimanere un minuto di più…

… qualcosa, però, mi fece quasi inciampare per terra…

… e finalmente mi resi conto di un fatto molto particolare!

Non vi sembra strana quella tegola del pavimento?

Piccolo osservò il punto indicato da Junion. Il pavimento di quella camera era in piastrelle di ceramica, e tutte si incastravano in maniera geometricamente perfetta…

… tutte tranne una... che sembrava quasi staccata da terra!

Se si fosse trattata di una semplice piastrella, sarei scivolato e non sarei inciampato. Questo perché sarebbe stata molto sottile. Invece…

… un momento… aveva anche delle decorazioni diverse dalle altre!

Non dirmi che…” si affrettò subito Gabor ad avvicinarsi ad essa, provando a staccarla.

[Soundtrack 7 - DRAGON BALL Z]

Tutti e tre rimanemmo senza parole quando il diplomatico riuscì ad alzare tranquillamente la piastrella senza alcuna fatica…

… e lo fummo ancora di più quando scoprirono che, questa, fosse un piccolo cofanetto in ceramica interrato sul pavimento!

Brutto figlio di… chi se lo immaginava potesse essere così scaltro?” esclamò incredulo Piccolo, prendendo la piccola scatola ed aprendola.

Solo tre erano gli oggetti al suo interno...

… un piccolo anello in oro zecchino con le iniziali D e C incise su di esso...

… un quadernetto in pelle logora...

… ed un album di fotografie impolverato.

Oggetti personali… anche il generale Dragon ha qualcosa a cui tiene!” esclamò Gabor felice.

Bingo! Avevamo fatto centro!

Non possiamo aprirli, adesso!” ammisi, dispiaciuto “Mancano soltanto tre minuti! Dobbiamo prendere il contenuto del cofanetto e portarlo via!

Recuperai tutti quegli oggetti e li appoggiai sopra la piccola scrivania. Recuperai due piccoli libri dallo scaffale della libreria e, con un’altra tecnica imparata da Shiro, li trasformai in una copia perfetta del quaderno e dell’album. Usai perfino il mio Sharingan su di essi, così che il generale credesse che quelli fossero gli originali.

Era il motivo principale per il quale mi ero imposto di dover venire assieme a Gabor e ai namecciani per quella missione. Se avessimo semplicemente sgraffignato un oggetto, non sarebbe passato tanto tempo prima che ci venisse data la colpa. Con le mie tecniche ninja, tuttavia, potevamo ritardare quel momento il più possibile.

Speravo solo di non aver commesso alcun errore!

Perfetto!” esclamai, dopo aver messo le copie all’interno dello scrigno in ceramica, e dopo aver rimesso quest’ultimo nel pavimento “Ora sbrighiamoci, ed andiamocene via da qui!

Eravamo appena usciti nel corridoio…

… quando sentimmo un urlo disumano dalla stanza del vice Generale!

GABOR

[Kakuzu - NARUTO]

Merda! Tornate nella stanza!

Tutti e tre ci infilammo nuovamente all’interno della camera di Dragon, seguendo gli ordini di Lucama, socchiudendo la porta prima che Himmur uscisse dalla stanza in pigiama, urlando a squarciagola verso la porta d’uscita del trentesimo piano per scappare a gambe levate!

ALLARME! ALLARME! INTRUSI NELLA MIA CAMERA!

Sentimmo il nostro sangue gelarsi nelle vene…

… eravamo stati scoperti?!

Non siete voi gli intrusi!” ci avvertì Lucama, in preda al panico “Sono quelle creature nere che ci hanno già attaccato un mese fa!

Che… gli Heartless?!” intuì Junion, ancora spaventato dall’improvviso cambio di situazione.

Di male in peggio!

Per la miseria! Il mio controllo sulle telecamere è disattivo!” affermò, ancora più disperato, il povero Lucama “Se uscite da quella camera verrete scoperti… per la barba di Polunga! I soldati tra un minuto entreranno al trentesimo piano!

COSA?! Può davvero andare peggio di così?” esclamai terrorizzato, bianco per la fifa…

Presto detto…

… due Heartless erano apparsi attraversando il muro, cogliendoci impreparati!

Non potevamo combatterli, o avremmo perso tempo.

"Zitto no, eh Gabor!" mi urlò contro Junion in preda al panico.

"Ed io cosa c'entro adesso!?"

Eravamo in trappola…

… non vi era alcuna possibilità di fuga!

Così pensavamo Junion ed io.

Prima che…

Non ho altra scelta! Voi due… reggetevi forte!

Entrambi rimanemmo alquanto sconvolti quando Piccolo ci afferrò di peso con le sue braccia…

… e lo fummo ancora di più quando lo vidimo puntare verso l’unica finestra presente nella camera!

Piccolo… non oserai davvero…

Nessuno dei due trattenne le urla di shock quando Piccolo si gettò fuori dalla camera, frantumando in mille pezzi i vetri della finestra. Sarebbe sembrata un azione epica… da 007…

… se non l’avesse fatta a più di cento cinquanta metri di altezza, facendoci precipitare inesorabilmente verso il suolo!

Entrambi chiudemmo gli occhi, ormai certi della nostra dipartita, sbraitando come degli idioti…

[Seigi no Chikara - FAIRY TAIL]

Finitela di urlare, fifoni che non siete altro!

Junion ed io interrompemmo all’unisono le nostre grida, confusi.

Eravamo ancora vivi? Come era possibile? Perché non erano spiaccicati per terra come dei pomodori? No… forse eravamo morti per davvero e ci stavano portando in paradiso!

Aprimmo lentamente gli occhi, pensando al peggio, e…

Porca merda!” esclamai a bocca aperta “Stiamo volando! Stiamo volando!

Non agitarti, imbecille!” mi urlò contro Piccolo, decisamente stanco “O precipiteremo tutti e tre!

Io e Junion restammo incantati dalla vista che ci si parava davanti. Tutta Los Angeles era visibile ai nostri occhi, e capimmo quanto quella baia dovesse essere uno spettacolo più di cinquanta anni fa.

Come… come è possibile?” domandò Junion al namecciano.

Arti Marziali... tecnica di alto livello! Controllo del KI!” ci rispose Piccolo “Voi soldati Kagakuriani non avete ricevuto un simile addestramento, perciò non siete in grado di farlo… adesso però preparatevi alla discesa!

Piccolo si allontanò sempre di più dalla base militare ed incominciò ad abbassare la sua quota, avvicinandosi sempre di più alla casa dove avevamo lasciato Lucama.

Fu quest’ultimo ad aprirci la finestra, permettendoci di atterrare comodamente.

Inutile dire che tutti e tre ci stendemmo per terra, con l’adrenalina che ancora circolava nel nostro sangue, e ci staccammo con frenesia gli auricolari dalle orecchie.

C’è… c’è mancato poco!

Pensavo saremmo morti!

Vi siete pisciati sotto…

Anche tu eri terrorizzato!

Ma non mi sono messo a urlare come una ragazzina!

Tutti e tre ci squadrammo indispettiti… prima di scoppiare a ridere a crepapelle.

Continuammo così per parecchi minuti, consapevoli di aver rischiato la nostra vita e di esserne usciti sani e salvi.

Ci eravamo riusciti! Eravamo riusciti a svaligiare la Fortezza dei Comandanti! Ed ora avremmo ricevuto anche delle risposte…

[Celtic Song - FAIRY TAIL]

Junion si alzò il berretto e recuperò sia il quaderno che l’album, poggiandoli per terra. Tutti ci avvicinammo ed aspettammo in trepida attesa che il ciclope aprisse uno dei due.

Ed ora… vediamo cosa ci nasconde il nostro caro Generale!

Fu il secondo oggetto ad avere la priorità del ciclope. Era un album molto vecchio, e le fotografie al suo interno erano state sviluppate dalle fotocamere in pellicola.

La prima foto ci mostrava una scena molto bella…

… una donna molto aggraziata, stesa su un letto di ospedale, che abbracciava forte il suo piccolo bambino.

Tutti capimmo chi fosse il neonato,

Non sembra stronzo come adesso, vero?” disse scherzoso Lucama, osservando quella scena così tenera.

Junion continuò a sfogliare velocemente l’album, cercando di trovare un qualcosa per descrivere il comportamento del generale. Imparammo velocemente a conoscere alcuni tratti della sua vecchia vita. Aveva vissuto in una famiglia felice, composta da padre, madre e due sorelle, una più grande ed una più piccola.

Tutti rimanemmo sconcertati quando osservammo una foto in particolare. Quella famiglia si trovava su una spiaggia, e stava giocando a palla. La risata allegra di quel bambino ci aveva presi in contropiede. Non sembrava affatto il Dragon Oronar che tutto l’Universo conosceva. Junion andò avanti, e le immagini cominciarono a mutare.

[Friends in my Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]

Ora le foto di famiglia erano molte di meno, ma assieme a Dragon, ora, vi stava una ragazza dai capelli rossi e gli occhi azzurri.

Junion ed io rimasimo senza parole…

… quella ragazza assomigliava moltissimo a Kairi!

Continuammo a sfogliare quell’album, quasi fosse una droga da cui fossimo diventati dipendenti. Nelle nostre menti continuavamo ancora a farci molte domande…

… come era possibile? Cosa era successo a Dragon per farlo cambiare così?

Trovammo la risposta qualche pagina dopo…

… l’ultima foto…

… la ragazza era distesa su un letto d’ospedale, attaccata a delle flebo, con un piccolo vassoio sopra le sue gambe. Sopra di esso, vi stava la sua torta di compleanno… diciotto anni.

Dragon era seduto alla sua destra, e i due si tenevano stretti per mano… lei non aveva più i capelli ed era pelle e ossa…

… ma nonostante tutto, il suo sorriso non si era spento…

… al contrario, lo sguardo di Dragon, nonostante sorridesse come lei, era di frustrazione ed impotenza.

Povera fanciulla…” esclamò Piccolo osservando quella scena toccante “Deve aver avuto un tumore molto aggressivo per farla finire in quelle condizioni, non c’è altra spiegazione…

Non ci sono altre foto...” affermò deluso Junion, girando le successive pagine bianche dell’album “Peccato… volevo saperne di più!

Abbiamo ancora il quaderno, giusto?” feci notare io, indicando il piccolo libricino.

Giusto, ma non abbiamo molto tempo!” ci avvisò Lucama “Se qualcuno dovesse venire a cercarci…

Leggeremo solo le prime pagine...” decise Piccolo, troppo curioso di saperne qualcosa di più “… dopodiché Junion se lo porterà ad Hollywood e lo terrà al sicuro. D’accordo?

Annuimmo con il capo, accettando la proposta del nostro compagno.

Junion ci lasciò l’album e prese il nuovo oggetto tra le mani. Il quadernetto aveva la copertina in pelle, piuttosto rovinata, e sembrava anche molto vecchio dato l’odore che emanava…

… lo aprimmo…

… rimanemmo tutti colpiti dalla scrittura del generale. Nessuna cancellazione, segno deciso e lineare, lettere eleganti e facilmente leggibili.

Fu il significato dietro a quelle scritture a lasciarli a bocca aperta…

… quello non era un quaderno qualunque… era il diario segreto del Generale!

Glacial 02 - Ore 4:30 - Fortezza dei Comandanti

Third Person

[Jailbreak - THE PROMISED NEVERLAND]

Dai piccoli fori, ai lati del cranio di Himmur, cominciò ad uscire fuori il fumo per la rabbia.

Come sarebbe a dire… NON ABBIAMO RIPRESE DEGLI INTRUSI!?

Ci… ci dispiace signore… ma nessuna registrazione ci mostra come siano entrate quelle creature…

PENSATE CHE MI STIA INVENTANDO TUTTO?! DENTRO LA STANZA DEL GENERALE C’E’ UNA FINESTRA COLLASSATA! SAREI STATO IO? DAVVERO MI METTEREI A FARE UNA COSA DEL GENERE?! SIETE UN BRANCO DI INCOMPETENTI! QUELLE CREATURE SONO SCAPPATE! TROVATE IMMEDIATAMENTE LA SPIEGAZIONE SUL PERCHE’ LE NOSTRE TELECAMERE NON ABBIANO RIPRESO GLI INTRUSI… O SARETE VOI A PAGARNE LE CONSEGUENZE!

Dopodiché il vice Generale uscì fuori dalla sala Controllo, sbattendo violentemente la porta.

Razza di incompetenti… la Fortezza dei Comandanti aveva le tecnologie migliori di tutto l’universo! Se le guardie notturne non erano in grado di farle funzionare, la colpa era loro!

Decise di tornare nella sua camera, in preda all’ira, e di stendersi sul letto per schiarirsi le idee.

Cosa stava succedendo su Glacial 02? Cos’erano quelle creature? Perché li attaccavano? Chi li mandava?

Ognuna di queste domande continuava a frullargli per la testa, e lui non riusciva a trovare alcuna risposta, e ciò lo mandava in bestia. Era in quelle situazioni che lui odiava con tutto se stesso Dragon Oronar. Sarebbe dovuto tornare la sera prima, ma di lui non si sapeva ancora nulla. Era ancora oltre il varco, a cercare di risolvere il problema dell’assalto ai mondi sconosciuti…

… un illuminazione lo colse al volo.

E se fosse stato uno dei prigionieri ad evocare quelle creature?

Possibile… no!

Era sicuramente quella la soluzione!

Nessun soldato avrebbe mai avuto il coraggio di infiltrarsi all’interno della Fortezza dei Comandanti, mettendosi contro il volere dell’Imperatore Glacial!

Gli unici in grado di compiere un gesto così disperato… potevano essere soltanto loro!

Ora doveva soltanto rispondere ad un’ultima domanda.

Come era possibile che nessuno di loro era stato scoperto?

Il vice Generale uscì dalla sua camera e si diresse in ufficio, chiudendo la sua porta a chiave. Poi cominciò a rovistare tra i documenti relativi al carcere di Hollywood.

Aveva bisogno di ogni minimo particolare… ogni stranezza che potesse incastrarli!

Notai subito un particolare molto strano. In questo mese non vi erano stati morti! Come era possibile? Il nostro cibo veniva avvelenato ogni giorno dal cuoco. Quel veleno faceva effetto in meno di due settimane. Era impossibile che nessuno ne avesse patito le sofferenze?

Signore… possiamo entrare?

COSA VOLETE!? NON VEDETE CHE SONO IMPEGNATO?!” urlò Himmur contro i soldati dietro la porta.

Ma vice Generale… è molto importante!” insistettero però questi, fermi sulla loro decisione “Si tratta dei prigionieri di Hollywood!

Himmur si alzò dalla sedia, livido di rabbia, ed aprì la porta del suo ufficio. I due soldati impallidirono quando videro lo sguardo assassino del loro superiore.

Spero vivamente per voi che sia davvero importante… PERCHE’ ALTRIMENTI VI FARO’ FRUSTARE A MORTE!

I due poveri soldati entrarono mogi dentro l’ufficio del vice Generale, che sbatté violentemente la porta.

***

MALEFICA

[Emma's Theme - THE PROMISED NEVERLAND]

Uscii dal mio nascondiglio, senza farmi vedere da nessuno, avvolta dalle tenebre della notte. Fuori dalla finestra, un corvo stava beccando il vetro per farsi notare da me, ed io lo feci entrare e posare sulla mia spalla.

L’uccello sembrava molto orgoglioso di se stesso…

Lo so, Diablo… è stato davvero troppo semplice!

Mia signora…

Un’altra figura si portò davanti al mio cospetto.

Il mio nuovo schiavo. Il mio pupazzo, l’ennesimo tassello del mio piano perfetto.

L’astronave di Dragon Oronar arriverà tra circa tre ore…

Ottimo lavoro… è tutto pronto?

Certamente, mia signora… il ninja non sospetta di nulla, dato che ho creato delle illusioni dentro la cucina… inoltre, Junion sta raggiungendo Hollywood proprio in questo istante… vuole che il mio vero corpo lo uccida?

Non ce n’è bisogno…” lo rassicurai io, euforica “… se avessimo voluto, tutti i detenuti sarebbero morti da giorni… lasciamo che si illudano! Soprattutto quella sciocca di Kairi… tra qualche ora, le rovinerò nuovamente la vita… è una promessa!

Come desidera… padrona… allora io inizio a prepararmi per la seconda parte del piano…

… certo, mio caro Sennin… va pure!

Il mio servo sparì in una nuvola di fumo, mentre io iniziai ad incamminarmi verso una stanza della Fortezza dei Comandanti…

… pronta a mettere in chiaro chi fosse la vera Regina del Male!

Ora doveva soltanto aspettare che Himmur facesse la sua mossa…

… una mossa che avrebbe fatto di nuovo sprofondare nella disperazione i prigionieri!

Carcere di Hollywood – Capannone dei detenuti - Ore 5:30

KAIRI

[Journey - FATE OST]

Nessuno dei detenuti dormì quella notte. Tutti rimanemmo svegli, in trepida attesa del ritorno di Junion.

Io ero preoccupata più che mai. Quando Junion ci aveva raccontato della sua idea, avevo provato una bruttissima sensazione. Sentivo che quella missione fosse un enorme sbaglio, che ci avrebbe portati dritti alla morte!

Avevo provato in tutti i modi a far desistere Junion e Gabor dalla loro decisione di infiltrarsi nella Fortezza dei Comandanti, senza riuscirci. Con il secondo, durante i miei lavori quotidiani, mi ero letteralmente gettata su di lui, chiedendogli di fare sesso con me in cambio dell’annullamento della missione. Tanto era il terrore di vedere un’altra persona morire per colpa mia, che mi ritenni pronta a tutto pur di non far correre a Gabor alcun pericolo.

Ma lui si era letteralmente rifiutato, e da quel momento, non ci eravamo più rivolti la parola.Flame passò molti giorni a consolarmi, rattristita. Anche lei sembrava molto scossa da qualcosa, ma non riuscivo a comprenderlo. Clairy era seduta di fianco a me, con le mani giunte in segno di preghiera. Aveva legato molto con Junion, e la occhiona azzurrina aveva il terrore di perdere un altro amico, se così si poteva definire il rapporto tra i due.

Paperino e Pippo si avvicinarono comprensivi a tutte e due, provando a rassicurarci.

Quack! Ce la faranno!

Gaush! Vedrete che Junion tornerà qui sano e salvo!

Anche Flame e Shiro ci raggiunsero, sedendosi accanto a noi.

Junion è in gamba… non si farà beccare con le mie tecniche ninja!” ci tranquillizzò Shiro, cingendo le spalle della quattrocchi.

E’ LUI!

Uno dei prigionieri notò una delle assi di legno spostarsi. Dal buco fuoriuscì uno spaesato Junion, il quale aveva un sorriso così luminoso da far brillare chiunque gli stesse vicino.

Il mio cuore perse un battito…

… era vivo…

… Junion era vivo! E se era vivo lui, lo erano anche Gabor e i due namecciani!

JUNION!

Tutti i suoi amici si precipitarono verso di lui ad abbracciarlo…

… prima di essere travolti da una agitatissima Clairy che si gettò sopra al ciclope e lo stritolò tra le sue braccia!

Ju… Junion… sniff… sei vivo!

So… soffoco… la… lascia… lasciami…

Solo in quel momento, Clairy si rese conto del suo comportamento imbarazzante, e lasciò andare l’ex soldato, diventando viola per la vergogna.

Scusa… scusa… e voi non fate quella faccia!” sbraitò contrariata a me e Flame, che nel frattempo avevamo intuito cosa Clairy provasse per Junion.

L’ex-soldato si rimise in piedi, riprendendo il fiato, e venne affiancato da Shiro che gli chiese trepidante “Allora, Junion… come è andata?

Meglio di quanto ci aspettassimo!” esclamò eccitato il ciclope “Abbiamo trovato molte informazioni interessanti! Abbiamo fatto un grande passo in avanti!

QUESTO E’ IL NOSTRO CAPO!” affermò allegra Flame, strizzando Junion con le sue braccia di gomma.

Non… non di nuovo…” riuscì solo a dire il povero ciclope diventando blu per la mancanza di ossigeno.

Quack! Dicci tutto Junion!” esclamò Paperino, troppo curioso di sapere quello che era successo.

In meno di cinque minuti, il giovane ci raccontò tutto quello che era successo. Lui, Gabor ed i nostri nuovi amici namecciani, erano riusciti ad entrare dentro la Fortezza dei Comandanti senza alcuna difficoltà. Nessuno dei soldati li aveva scoperti, ma era accaduto un qualcosa di molto strano…

… il Generale Himmur era stato attaccato dagli Heartless!

Come è potuto… oddio… state tutti bene?” domandai io, impaurita, a Junion, il quale mi prese per le spalle e mi rassicurò con dolcezza.

Ehi, calma… credi veramente che io me ne sarei venuto qui senza sapere che Gabor fosse nuovamente al sicuro? Nessuno dei quattro è rimasto ferito, e sono tornati tutti e tre dentro la Base Militare! Non farti prendere dal panico… so quanto tu ci tenessi a noi due, d’accordo?

Con il suo sguardo, Junion mi fece comprendere di aver capito cosa stessi provando in quel momento per Gabor, ed io mi limitai ad annuire, comunque preoccupata per il rischio che avevano corso.

Ancora gli Heartless… come era possibile che ne stessero nascendo così tanti? In quella prigione, per giunta!?

E se non fosse stato un caso? Se quelle creature fossero state portate lì da qualcuno?

[Emma's Theme - THE PROMISED NEVERLAND]

Questo sospetto me l’aveva suggerito anche Topolino, nel mio Mondo Interiore. Mi aveva rivelato che lui ed i suoi sudditi fossero partiti verso il varco oscuro per andare alla caccia di un fuggitivo, un qualcuno che fosse scappato dal nostro mondo per raggiugere quei pianeti sconosciuti. Purtroppo non mi avevano potuto rivelare il nome, ma solo degli indizi su chi potesse essere?

Poteva essere tutta opera di quella persona?

Dai, Junion! Facci leggere questo diario!” gli chiese Flame, trepidante “Sono proprio curiosa di sapere tutto!

Ma io non stavo prestando alcuna attenzione. Io ero troppo preoccupata per la situazione degli Heartless. Sora e Riku mi avevano suggerito potesse trattarsi di qualcuno che conoscevamo, che potesse avercela con noi per quello che avevamo fatto cinque anni prima…

… ma chi poteva esserci di così pericoloso da…

… no…

… crollai in ginocchio, davanti a tutti i presenti, sconvolta da ciò di cui mi ero appena resa conto.

Come avevo fatto a non pensarci prima?

C’era solo una possibile persona che potesse desiderare la mia morte e quella dei miei amici Paperino e Pippo…

… c’era solo una…

… e solo una persona…

… in grado di evocare quanti Heartless desiderava!

Kairi… non hai sentito Junion?” provò a rassicurarmi, stranita, Clairy, notando il mio strano comportamento “Forse Dragon può aiutarci per dav…

Malefica…

Paperino e Pippo si guardarono negli occhi, preoccupati, e si portarono frettolosamente vicino a me, cercando di capire cosa mi stesse succedendo.

… Kairi… cosa centra quella stregaccia? Quack! Lei non è qui!

Gaush! E’ successo qualcosa, Kairi?

… è stata lei… è sempre stata lei… come ho fatto a non pensarci prima… lei è qui… Malefica è su Glacial 02! E’ lei che ha evocato gli Heart…

GAUSH! SHIRO!

L’urlo improvviso di Pippo mi riportò alla realtà. Tutti ci voltarono verso lo shinobi, che era caduto in ginocchio, in preda agli spasmi.

Sembrava aver perso tutte le sue forze. Non riusciva più a rialzarsi ed i suoi occhi erano sgranati per lo shock!

SHIRO!

Io e Clairy andammo subito in soccorso del vecchio ninja, stendendolo per terra, mentre Pippo e Paperino allontanarono tutti i presenti per far prendere aria al povero shinobi.

Flame, invece, aveva mollato la presa su Junion ed era rimasta letteralmente immobile. Non si aspettava che potesse accadere un fatto del genere davanti a tutti i prigionieri. Fu a quel punto che mi resi conto dei reali sentimenti della pirata verso quell’uomo.

Questo, però, non spiegava la situazione di Shiro…

… cosa gli stava succedendo?!

Tutto un tratto, il vecchio shinobi recuperò il controllo del suo corpo. I tremori finirono così come erano cominciati, ma il suo sguardo era ancora terrorizzato.

Shiro…” riuscì solo a dire Flame, preoccupata a morte, raggiungendolo al suo capezzale.

Il ninja si voltò verso di lei, provando ad alzarsi. Ci riuscì.

Pronunciò una sola frase.

Mi hanno scoperto… sanno del cuoco… hanno preso il mio vero corpo!

Flame divenne pallida come un lenzuolo, mentre noi non riuscivamo a capire cosa stesse accadendo.

Aspetta… che cosa?!” esclamò scioccata Clairy “Che significa - Hanno preso il tuo vero corpo?! - ”

Ma tu sei qui! Non può essere!” obiettai io, incredula “Come possono averti catturato?

Fu Junion a intuire per primo che qualcosa non andava…

Shiro… quella che stiamo vedendo qui… non sarà per caso una copia, vero?!” intuì basito l’ex-soldato.

Tutti i detenuti trattennero il fiato. In tutto il capannone, era calato un silenzio di tomba, in attesa che Shiro desse una risposta al suo compagno. Il ninja, ormai colto in flagrante, fu costretto ad ammettere la verità con un cenno del capo.

CHE… COME HAI POTUTO TENERCELO…

Ho avuto i miei motivi! Ma ora ascoltatemi attentamente!” esclamò lo shinobi, con sagacia e determinazione “Tra un minuto esatto questa copia sparirà ed io verrò torturato! Ve lo dirò una volta soltanto… NON HO INTENZIONE DI TRADIRVI ANCHE SE COSI’ MORIRO’!

NO, SHIRO!” urlò Flame, scioccata ed in preda al panico “NON FARLO! SCAPPA!

NON POSSO SCAPPARE!” insistette il vecchio ninja arrabbiandosi con la pirata “MI HANNO GIA’ CATTURATO! NON AZZARDATEVI A SALVARMI O A RIVELARE TUTTO ALL’ESERCITO! SONO STATO CHIA…?

SHIRO! NO!

Puff!

La copia dello shinobi di Konoha non riuscì mai a concludere la frase…

… scoppiò in un’enorme bolla di fumo, lasciando tutti senza parole.

Shiro... Flame…” esclamai, sbigottita, mettendomi una mano davanti alla bocca.

Quindi era questo il segreto che Flame e Shiro stavano nascondendo a tutti loro…

… ma per quale motivo ce l’avevano tenuto nascosto?

La figlia di Rufy continuava a fissare il punto in cui la copia di Shiro era sparita, con una mano che tendeva ancora in quella direzione.

Il suo sguardo era perso nel nulla…

… troppo in fretta… stava accadendo tutto troppo in fretta!

Flame…

Davanti allo sguardo fermo di Junion, la ragazza sospirò, mortificata, ed ammise a tutti noi.

Shiro è ammalato… se i soldati avessero iniziato a fare dei controlli più specifici, lo avrebbero ucciso” ci racconto lei, stringendosi la testa tra le mani, in preda alla disperazione “Per questo il suo vero corpo si trovava nelle cucine… sperava di trovare dei medicinali per arrestare la sua malattia, ma… ma Shiro… Shiro sta per…

… sta per morire

L’affermazione di Clairy ci lasciò tutti in stato di shock.

Oh no… Shiro…

… era per questo che lo shinobi non voleva essere salvato…

… istintivamente, cinsi Flame in un abbraccio consolatorio, che la portò a sfogare tutto il suo dolore.

Passarono circa dieci minuti, prima che qualcosa di ancora più orripilante accadesse…

… le sirene dell’allarme suonarono all’impazzata!

Nessuno rimase impassibile… ancora non lo sapevamo… ma i nostri occhi avrebbero assistito ad uno degli spettacoli più raccapriccianti della nostra vita!

Pre… sniff… prepariamoci!” affermò Flame, rialzandosi immediatamente da terra ed asciugandosi gli occhi con uno strano comportamento “Se facciamo capire loro che… che sappiamo… sniff… se la prenderanno anche con noi!

Ore 6:00 Glacial 02 – Aeroporto di Los Angeles

DRAGON

[Fear - DRAGON BALL SUPER]

La navicella monoposto atterrò senza intoppi.

Il viaggio di ritorno era stato piuttosto tranquillo. Avevo continuato a parlare con Yen Sid, attraverso la sfera di cristallo che mi aveva regalato, scoprendo molti più particolari sui mondi che ero andato a visitare.

Interessante fu la scoperta che feci sulla possibilità di poter richiudere il varco, se ciò fosse stato possibile.

Mi era venuta, infatti, un’idea per poter trasferire, in quella galassia, quanti più innocenti possibili, se fosse stato necessario…

… prima di tutti…

… i prigionieri del Campo di Concentramento di Hollywood!

Data la situazione creatasi con Malefica, inoltre, ero pronto a fare delle proposte a Glacial per diminuire il proliferarsi dell’oscurità. Al mio sovrano non sarebbero piaciute molto, ne ero sicuro, ma ero anche certo che, se lui non fosse già stato controllato dalla strega, avrebbe accettato piuttosto che farsi mettere i piedi in testa da una sconosciuta.

Rimasi interdetto quando sentii l’allarme generale suonare per tutta la città.

Merda… e ora che cazzo succede!?

***

Unknown

Perfetto. Il prigioniero era stato appena portato davanti al mio cospetto, trascinato con la forza da Himmur. Ora mi bastava preparare la trappola della mia padrona!

Usai immediatamente un’illusione per accecare i sensi dei presenti…

… ed abbandonai definitivamente il mio vecchio corpo!

Quel tizio non poteva saperlo, ma gli stavo alleviando ogni sofferenza futura. Quella messa in scena non sarebbe servita solo a me e alla mia sovrana, per ottenere i nostri ambiti desideri.

   
 
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