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Autore: Morghana    25/06/2017    4 recensioni
Avete mai trascorso una intera giornata con la vostra dolce metà alla IKEA?
Beh, chissà che non vi ci ritroviate, con quella che è descritta qui...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una tranquilla giornata alla IKEA - parte II

(segue)

 

La borsa: croce e delizia di una donna, croce e basta per un uomo che deve attendere dal suo ventre (della borsa) il parto di quel qualsiasi indispensabile oggetto che, per inspiegabili variazioni della forza di gravità, sia caduto nei suoi anfratti… per fortuna che la già citata mappa di casa (che NON avrebbe dovuto esserci) c'era e come, pertanto i due colombelli hanno potuto verificare la reale possibilità di inserire nella stanza da letto un bestione di 2 mt di lunghezza.

Ma il subdolo destino è subdolamente in agguato e colpisce LEI con l'improvvisa "voglia di caffè". Ebbene sì, proprio nel momento topico in cui il computer IKEA risponde ai comandi LEI ha improcrastinabilmente voglia, bisogno, necessità vitale di caffè... come si potrebbe dar torto a LUI, stressato oltremisura dall'amore per la compagna, se esplodesse in sacrosanto turpiloquio? Eppure NO... l'àplomb di cotanto gentiluomo dell'amore rimane quasi invariato (salvo un fuggevole lampo oculare di vaga aggressività...) e il predetto gentiluomo, senza proferire nè A e nè B, sollecito si reca ad esaudire la richiesta mentre la dolce 7/8 cazzeggia al PC.

Beltà richiama amore, amore richiama caffè, caffè richiama neuroni (all'ordine o quasi) e l'arrivo del caffè coincide con la stampa del progetto "sistemazione letto"... per fortuna che LEI - almeno questo - è una figura mitologica metà donna e metà computer e quindi lo maneggia abitualmente, senza problemi. Fossero tutte così...

Al momento del pagamento il conto in banca di LUI ha un improvviso malore, ma lo sguardo triglio-adorante di lei nel vedersi esaudita in ogni sua volontà lo compensa ampiamente del salasso. Il problema è che - per scelta dettata dal super-io maschile - LUI vuol montare personalmente il letto, che però è in lista consegne per il 20° giorno dall'acquisto. Altro malore, questa volta per l'ego maschile, che contava su una super performance di bricolage a breve scadenza.

La logica ed il buonsenso, uniti al calo fisiologico della pressione per cotanti sforzi, imporrebbero a questo punto il ritornar paghi e soddisfatti all'arredanda magione. "Imporrebbero"... appunto! Ma LEI, caso strano per un'ipotesa cronica (specie quando si tratta di spostare il suo leggiadro peso lungo un percorso maggiore di 10 mt) ha un improvviso guizzo di energie e propone "un altro giretto... magari vediamo qualcosa che ci può servire".

San LUI martire, patrono del fai-da-te, può mai dire no a tale aggraziata nonché gentil preghiera da parte della sua figlia spirituale (... e non solo...) prediletta ? Mai sia ! e pertanto il predetto testé canonizzato riprende a trascinare le stanche estremità lungo reparti ed anfratti dell' IKEA, mandando silenti benedizioni a quanti hanno contribuito alla fondazione e costruzione del santo luogo.

Armadietti, pentolame, posate, soprammobili, candele profumate, portacandele, portasaponi, portaqualsiasicosa... nulla di tutto ciò sfugge all'occhio vigile di LEI, giustamente presa e compresa dalla necessità di aumentare il PIL nazionale e pertanto dal dovere di elargire alla Patria il contenuto del suo portafogli.

Tuttavia l'occhio ancor più vigile (diciamo pure carabiniere) di LUI impedisce che l'entità di tale elargizione sia tale da rendere necessario un mutuo trentennale, dispensando complimenti per l'acume delle scelte e garantendo - il paragnosta rienta in azione - che gli oggetti da LEI scelti saranno l'inderogabile scopo della successiva visita al centro commerciale ("Cara, soltanto tu riesci a individuare ciò che ci occorre A COLPO SICURO, solo che dobbiamo anche fare la spesa e non entrerebbe tutto in macchina... ricordati di tutto quel che hai scelto per la prossima volta, ANZI controlla che non ti sia sfuggito qualcosa...")

Schiantata da sì delicati sentimenti di approvazione, LEI interrompe subito ogni contatto visivo con la merce esposta per volgere lo sguardo gatto-fusacchioso verso l'amatissimo compagno, unico - secondo lei - a capirla e comprenderla... se potesse inizierebbe anche ad emettere suoni inequivocabilmente felini conditi da strusciamenti vari... peccato che ciò duri soltanto 10 secondi approssimati per eccesso, perchè uno scintillio grigio metallizzato attira le sue pupille: UN MEGATELEVISORE AL PLASMA DA 50 POLLICI x 30 KG DI PESO !

Per chi non possedesse tale ipertecnologico accessorio sarebbe anche legittimo uno sguardo di inappagabile cupidigia ma, noblesse oblige, LEI - da raffinata cultrice dell'elettronica - ne possiede già uno con le medesime caratteristiche. Ne viene di parimenti legittima conseguenza la crisi di vertigini di LUI, che già si vede imprigionato in un quadrilatero casalingo composto da divano, televisore, sistema Dolby Surround 5.1, tre computers e sistema audio quadrifonico con lettore CDA, WAV, AVI, MPEG2, MPEG3, "MAPORCAEVAEGIUDACHICAZZOMEL'HAFATTOFAREDIVENIREQUA !!!" ecc...

"Ma... CARO? Che sto facendo di male? Sto solo osservando il televisore per stabilire quale tipo di mobile vada bene per contenerlo!"

AAAAAAAAAAAAAAARGH !!!

 

(Fine... requiem aeternam dona A LEI, Domine!)

  
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